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Autore: Zuleika Delaney    02/09/2019    0 recensioni
Dopo l'attacco al villaggio di Tuanul e il rapimento di Poe Dameron da parte del temuto Primo Ordine, la giovane Eada parte in spedizione per ritrovarlo ritrovandosi sua volta prigioniera sulla base StarKiller e sotto il loro controllo.
Incentrato tra il il capitolo VII e VIII della famosa saga di George Lucas è il mio primo lavoro al riguardo. Ho cercato e sto cercando di includere tutti i personaggi vecchi e nuovi per rendere la storia completa.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Generale Hux, Nuovo personaggio, Poe Dameron, Principessa Leia Organa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Base Ribelle

 

Il completo silenzio regnava nell' ala est della base ribelle ancora in costruzione; le vetrate superiori consentivano di vedere l’esteso cielo stellato. Il giovane pilota Poe Dameron era disteso a terra accanto ad una ragazza e le disse:

« Ho sempre guardato il cielo sin da quando ero piccolo sai »  voltò il viso sorridendole « e mi divertivo a raccogliere vecchi oggetti per costruire quello che quanto meno poteva essere classificato come un x-wing. Dopo la morte di mia madre crebbi da mio nonno e il massimo del divertimento era giocare di fronte al Grande Tempio dei Massassi. Io ero il super comandante Poe Dameron e riuscivo a battere quell'orribile minaccia » fece dei rumori per imitare i suoni dei colpi laser; sorrise vedendo che anche lei sorrideva a sua volta « gridavo: colpite quei caccia! Abbattete i cannoni! Forza! Crescendo invece ho cambiato qualcosa. Volevo sempre volare, ma volevo anche una bella ragazza vicino, magari che volasse con me...in condizioni di sicurezza.»

«Ora» disse alzando il tono e risvegliando l’attenzione della ragazza «Sono comandante, piloto un vero x – wing ed ho una bellissima ragazza al mio fianco che si diverte a farmi dannare per sapere se è la mia fidanzata oppure sono ancora un burattino nelle sue mani.»
 

La ragazza rise e mettendosi sul fianco con un sorrisetto stampato in faccia chiese:

«Tu cosa pensi?»  

 «È una trappola?! Un trabocchetto?» ​ 

 «No, assolutamente.» 

«Se proprio devo pensare e voglio essere ottimista direi...sì ?»  la vide sorridere «Dai Eada non farmi aspettare come se andassi al patibolo.» 

 «Sì, Poe Dameron, sono la tua ragazza.» 

Un largo e malizioso sorriso si allargò sul viso del pilota di Yavin; si sporse a baciare la ragazza, la guardò vedendo i lunghi capelli rossastri sparsi sul pavimento e le disse:

« Eada » i suoi grandi occhi marroni lo guardavano profondamente «domani devo scendere su Jakku per andare a prendere la mappa da Lor San Tekka, che ci condurrà da Luke Skywalker.»  

Lei si alzò con fare inquieto dicendogli :

« È pericoloso Poe! il Primo Ordine, lo sai...non aspettano altro! Un nostro passo falso che possa farli congiungere al maestro Skywalker.» 

« Non possiamo rischiare di farla cadere nelle loro mani: il Primo Ordine diventerebbe inarrestabile.» rispose Poe posandole una mano sul suo braccio.

« Perché devi andarci tu? Ci sono altri piloti di cui il Generale Organa si fida.» fece silenzio guardando l’espressione seria di lui  « Non si fida degli altri come si fida di te, vero?»

Poe annuì e allungò la mano per accarezzarle la guancia rassicurandola:

«Me la caverò, scendo su Jakku, prendo la mappa e vado via. Non farai nemmeno in tempo a sentire la mia mancanza che sarò di ritorno.» 

 «Porta BB8 con te allora, quel piccolo droide ti sarà d'aiuto. » 

« E pensare che avevo optato per C – 3PO... non avrebbe smesso un secondo di parlare e di dire: Oh Cielo!» disse terminando con una risatina.

Eada non rise alla battuta; sapeva che il Primo Ordine sembrava essersi nascosto nell'ombra aspettando che fossero loro ad uscire allo scoperto.

«Non puoi proprio rinunciare vero? Solo questa volta, ti prego.»  disse a mani giunte.

«No, non posso e...»  vide la sua espressione  «dai non guardarmi così mi fai star male. Ora basta parlare della missione, ma di questioni più complicate: quando tornerò dirò a Leia di noi e sono sicuro che mi metterà in detenzione per un po'; quindi visto che potrei rischiarti di non vederti per un grande lasso di tempo...che ne dici potremmo...» vide lo sbigottimento sul suo viso « dormire insieme? » 

«A te il rischio piace proprio eh?»  chiese lei socchiudendo gli occhi.

«Giusto un po'.» ​rispose sorridendole sornione.

 

                                                                                                     


Molto più distante nella sala comune Leia seduta su un soffice divano sorseggiava un thè caldo e sorrise; C-3PO si avvicinò e disse:

«Sono felice di sapere che presto potremmo rivedere padron Luke, principessa...Generale.» 

« Sì anche io... mi manca moltissimo.» 

«Pensavo sorridesse per quello: i miei sensori hanno intravisto delle felicità sul suo volto. Se posso chiederle: ha visto la signorina Eada? Ho un problema con il mio braccio.» ​ 

Leia bevve un altro sorso della calda bevanda e disse:

«È in buona compagnia e direi sia il caso di lasciarle un po' di libertà.» ​ 

 

                                                                                                            

 

Eada si svegliò e trovo il lato del letto vuoto; a quanto pare Poe doveva essere già uscito. Si vestì di corsa e uscendo dalla stanza si mise a correre lungo i corridoi della base della resistenza: doveva essere veloce, se voleva raggiungere l’equipaggio prima che partissero per Jakku.

 

Poe prese lo zaino con il necessario per il viaggio; sentì in lontananza una voce che precedette la comparsa della persona:

«Poe! Poe aspettami » ​ lo vide voltarsi con stampata in faccia un espressione entusiasta «Devi stare attento » ​  riprese fiato e disse «​mi stai sentendo?» 

«Non farò nulla di sconveniente e poi c’è il droide a salvaguardarmi.» ​ 


La ragazza alzò il sopracciglio e disse scuotendo leggermente la testa:

«Non sto affatto scherzando!» ​ 

«Stai tranquilla Eada» ​baciò la fronte della ragazza.

«​ Perché devi andare tu? Io comprendo che...» 

«Il Generale Organa mi ha chiesto questo favore, lo sai, si fida di me e poi ho cercato in lungo e largo informazioni su Luke ed era ora che dessi frutto alle mie ricerche. Pensala in maniera differente: quando torno mi dirai cosa hai scelto!» 

 «Lo sai bene cosa ho scelto... non fare il finto tonto.» 

«​Giuro Eada, non lo so»  il suo sorrisetto diceva tutt’altro.

« ​Non mi hai svegliato, ieri ti avevo detto di...» si voltò in direzione della sala; il piccolo equipaggio era già pronto a partire e vide in mezzo a loro il tecnico Oddy Muva pronto anche lui e sbottò «Muva? Non ci posso credere! Potevi portare me! Lo sai che sono tecnicamente più preparata e poi hai sempre detto che non ti piace.»

«È più sicuro per te che sei qui.» 

 

Eada ancora perplessa della scelta del pilota indietreggiò di qualche passo e disse:


«Hai ragione sai...è meglio che ci pensi ancora.»

«È un fattore di sicurezza, che abbiamo deciso con il Generale Organa».  Poe si avvicinò « Un piccolo bacio d’ addio...metti caso che non riuscissi a tornare indietro. Sto scherzando, sto scherzando.» 


Poe la baciò e lei restò a guardarlo mentre raggiungeva l’ x – wing con una corsetta appena accennata: non capiva perché tutti si ostinavano a tenerla sotto una cupola di vetro, specie Leia.

Eada era cresciuta sulla base dei ribelli da quando suo padre l’aveva affidata al Generale Organa,che lei considerava una madre e Leia la trattava come una figlia; Poe poteva allentare quest’oppressione sebbene il Primo Ordine probabilmente era un ostacolo troppo potente e la situazione era già complicata affinché lui si prendesse l’incarico di badare anche a lei in una spedizione. 

 

                                                                                                   

 

Le navi partirono; Eada lasciò il ponte di decollo e tornò al suo lavoro sui droidi: non capiva perché da quando Luke Skywalker era scomparso R2D2 non voleva saperne di tornare attivo. Lo guardò e disse:

«​Ehi ne hai viste tante... capisco che tu voglia riposare, però vedrai: quando Poe e BB8 torneranno sapremo dove trovare Luke! Non sei contento?» sistemò l’antenna ma non diede segno d’attività  «Ma dov’è finito C3PO?».  Si alzò e andò nel corridoio e aumentando il tono di voce chiamò il droide «C3PO!» 

Sentì un rumore di ferraglia e si voltò vedendolo arrivare, con quella strana espressione tipica dei protocollari e disse:

«R2 è tornato attivo?» 

«No purtroppo no. Voglio aiutarti con quel braccio che non sembra funzionarti bene.» 

«​Non sbaglia affatto signorina Eada, non riesco più ad afferrare gli oggetti. Ieri sera la cercavo, ma il Generale Organa mi ha detto di non disturbarti.» 

«Siediti.» disse indicando la sedia dal droide.


Il droide si sedette, Eada prese da un cassetto un oggetto e disse:

«Sono andata al mercato di rottami quando siamo scesi su Jakku prima del messaggio di Tekka e ho trovato un oggetto interessante per te».

«Gentile da parte sua.»

Eada si voltò e quando il droide con i suoi sensori captò cosa aveva in mano disse:

 «Cielo! Io non credo sia una buona idea.»

«Cosa vuoi che ti faccia un braccio pretoriano, quando Anakin Skywalker ti ha assemblato? Non muoverti o ti stacco il connettore»

«Se posso permettermi signorina, quando sono tornato dalla missione con il comandante Dameron e BB8 ho riportato una cosa con me, il braccio di OMRI e vorrei indossare quello in segno di riconoscenza. L’ho già portato qui è in quella cassetta.»

Eada guardò il braccio pretoriano e disse:

 «D’accordo.»

 «Il comandante Dameron è partito?»


Eada si voltò di spalle e poggiando il braccio sul bancone rispose:

«Sì, è partito, non ha voluto portarmi ed ha scelto Muva.»

«Oh cielo!​» 


Era la classica espressione di sorpresa che il droide ripeteva. Eada annuì come per dare ragione a quell’affermazione; si voltò portandosi dietro il tavolino dove poggiò il braccio che il droide aveva portato e dopo essersi seduta iniziò a smontare il braccio difettoso: C3PO la distrasse e disse:

 «Se posso darle il mio parere, credo che il comandante Dameron deve tenere molto a lei per non farle rischiare di incontrare il primo ordine.​» 

 «Io non ho paura del Primo Ordine.»

«Non è come sembra, e le posso assicurare che quando mi imbattei nel mio vecchio padrone Skywalker non era più il tenero bambino di Tatooine. Il Primo Ordine potrebbe essere peggiore di quanto tu creda e il comandante Dameron lo sa.»

 «Io spero solo che non gli accada nulla.​» 

 «Se la caverà signorina non si preoccupi.»












NOTE AUTORE

Ho scritto questo capitolo di getto e quindi sicuramente ci saranno degli errori di battitura. Detto ciò, spero lo troviate interessante. Qualsiasi commento, positivo o negativo che sia, è ben accetto. Grazie in anticipo.

   
 
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