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Autore: Devoosha    04/09/2019    0 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
“Eddward? Posso parlarti un momento? "Chiese Mrs. Travers mentre gli alunni della sua classe di Calcolo raccoglievano i loro libri dopo che la campana era suonata.
"Sì, Mrs. Travers?"
"Ho bisogno del tuo aiuto, Eddward," disse. "Ho uno studente nella mia classe di Geometria che sta lottando con il lavoro. È un bravo ragazzo e si sta impegnando a fondo, ma sembra che non riesca a comprendere la nostra unità attuale. È venuto da me a chiedermi se conoscevo qualcuno che poteva aiutarlo. Speravo non ti dispiacesse fargli da tutor dopo la scuola."
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La storia di Edd e Kevin come senior al liceo.
Ho notato che Kevin è spesso interpretato come la metà aggressiva della coppia, che spesso fa il prepotente con Edd anche se gli piace. L'ho cambiato e reso un po 'più maturo in una versione molto più dolce.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4 – It’s a Date!

 
 
Martedì e mercoledì trascorsero con piccoli incidenti, sebbene Edd fosse ogni giorno più taciturno. Kevin non si era presentato alla sessione di studio martedì, con grande sollievo di Edd. Il ragazzo si scusò dicendo che sua madre aveva programmato il suo appuntamento dal dentista quel pomeriggio.
Il Rosso si avvicinò a Edd mentre il ragazzo era davanti al suo armadietto prima dell'inizio delle lezioni, si appoggiò all'armadietto accanto e gli sorrise
 
"Ehi, doppia D", disse infilandosi le mani in tasca. "Con l’appuntamento dal dentista non riesco proprio a venire da te"
Edd gli lanciò uno sguardo e sorrise nervosamente, “Oh, va bene Kevin. Capisco."
"Ti mancherò?"
"Scusami?"
Kevin si strinse nelle spalle, "Beh, sembra quasi che io sia diventato una figura permanente nella tua casa. Non sarà strano che io non ci sia? "
"Uhm, sì, sono sicuro di si", disse Edd tremante, riportando l’attenzione sul suo armadietto per recuperare i libri.
"Domani recupereremo."
"Sì, lo faremo", disse il ragazzo, incrociando gli occhi di Kevin, diversamente dagli sguardi fugaci di poco prima. Quest’ultimo notò quanto erano rossi gli occhi del ragazzo e si chiese se Edd avesse pianto.
“Stai bene, doppia D?” Chiese preoccupato.
"Sì, Kevin, sto bene."
“I tuoi occhi sono un po’ rossi. Non hai allergie, vero? "
“No no, niente del genere. Io, ehm, ho avuto problemi a dormire la scorsa notte. "
L'ultimo campanella suonò ed i ragazzi si salutarono, con Kevin che esortava Edd a riposarsi di più prima di separarsi.
 
 
 
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Con l'esame di geometria in arrivo per il lunedì successivo Kevin ed Edd trascorsero tutto giovedì concentrandosi sullo studio della materia, con l’ausilio degli appunti pieni della scrittura ordinata e compatta di Edd. L'unità era completa, quindi i compiti comprendevano la revisione dell'intero capitolo, dando alla classe ampio tempo per il ripasso e lo studio.
 
La sessione di studio di mercoledì fu una faccenda cupa, con Edd che a malapena parlava al di fuori delle spiegazioni sui compiti. Il giovedì non fu diverso. Edd scarabocchiò sul suo foglio tutto il tempo mentre fissava il libro di storia. Kevin lo guardò, il più di sottecchi possibile, ma sapeva che Edd non gli stava prestando attenzione. Non aveva mai girato la pagina durante l'intera ora in cui avevano lavorato, quindi era chiaro che in realtà non lo stava leggendo.
"Sei sicuro di stare bene, Doppia D?"
La sua voce fece sussultare Edd, che si alzò di scatto come stordito. "Come?"
"Sembri un po’ giù."
"Oh, no, sto bene," rispose Edd lentamente, poi decise di fidarsi di Kevin, solo un po’, per via delle circostanze. Certamente non gli avrebbe raccontato tutto. "Penso… credo… penso di aver capito alcune cose su di me e sto ancora cercando di elaborarle."
'Interessante' pensò Kevin. 'Mi chiedo cosa abbia scoperto. Non mi sono dichiarato, ma ho flirtato un po'. Sta capendo che potrebbero piacergli anche i ragazzi? È molto da elaborare ... aspetta ... questo è solo un pio desiderio da parte mia. Sperare in qualcosa non lo renderà così.’ Ad alta voce poi Kevin chiese, "Qualcosa che posso fare per te? "
“No Kevin, grazie. È qualcosa a cui devo pensare da solo. Apprezzo la tua preoccupazione. "
Kevin fece quel sorriso sbilenco e socchiuse gli occhi, “Sono sempre qui per te se hai bisogno di me".
 
Il modo in cui lo disse e il modo in cui lo guardò fecero accellerare il cuore di Edd, che fu, per lui, un'ulteriore prova dell’attrazione per l'altro ragazzo. Cercò di rispondere, ma la bocca si era seccata. Si schiarì la gola e riuscì ringraziarlo.
Tornarono a concentrarsi sui compiti, o almeno ci provarono. Edd non stava facendo nulla mentre la sua mente correva con pensieri che andavano l'uno contro l’altro. Anche Kevin pensava intensamente, cercando di convincersi a non leggere troppo nelle azioni del ragazzo. I suoi sentimenti crescevano di giorno in giorno, il tempo trascorso insieme la settimana precedente aveva garantito ad Edd un posto nel cuore di Kevin, ma una volta riconosciuto di provare sentimenti non associabili alla sola amicizia la sua cotta si era rafforzata. Desiderava solo proteggerlo.
Se Edd non sapeva di essere gay, o se sospettava della cotta di Kevin per lui, ciò avrebbe potuto giustificare la sua malinconia. Ad essere sincero con se stesso, Kevin sapeva che potevano esserci una dozzina di altre cose, normali nel corso di una normale vita da adolescente, che potevano indurre Edd ad agire in questo modo. I genitori del ragazzo erano in un altro paese e Kevin sapeva anche che a volte Edd era vittima di bullismo da parte di alcuni degli alunni della scuola, sebbene di solito fosse al sicuro con gli altri Eds a proteggerlo. O magari aveva una cotta non corrisposta per una ragazza. "Come va la tua ricerca per vincere l'affetto di una certa persona speciale?" Chiese Edd all'improvviso, distogliendo Kevin dalle sue riflessioni.
"Che cosa?" Chiese confuso.
“Mi hai detto che hai una cotta per qualcuno. Mi chiedevo se gli avessi già rivelato i tuoi sentimenti o se avessi ideato un piano per corteggiare questa persona."
Kevin si batté la penna sulle labbra, pensando in fretta. Edd aveva posto la domanda con un tono così triste…  "Uh no, non ancora." Kevin si raccomandò nuovamente di non leggere troppo a fondo.
"Dovresti, Kevin," lo incoraggiò Edd. “Credo che non sapere faccia male. So che può essere spaventoso, ma penso che sarebbe meglio capire se c'è una possibilità per te. "
"Vero", disse Kevin, bloccandosi mentre pensava. Se Edd sospettava di essere l'oggetto della sua cotta, allora lo stava esortando a dichiararsi? E se invece non lo sospettasse? Sospettava che Edd fosse abbastanza ingenuo in molti ambiti. "C'è ... è complicato. Non posso semplicemente uscirmene dal nulla così… sai, "Kevin scelse quelle parole con attenzione, per vedere la reazione che avrebbe avuto Edd, ma non sembrava che lo avessero scosso. “Venire fuori e parlarne direttamente. Per quello che sono."
"Oh," disse Edd, accigliato pensandoci un po’ su. "Suppongo di poterlo capire."
"Ma", aggiunse Kevin, "ho un piano. Sai, per farglielo sapere. C'è qualcosa che voglio fare, ma ci sto ancora lavorando. "
"Spero che non sia un piano strampalato come quelli che inventava Eddy."
Kevin rise, felice che Edd fosse almeno in grado di scherzare con lui e che avesse riportato il suo umorismo nella conversazione. "No. Almeno spero. Vorrei che questo funzionasse davvero! ”
 
 
 
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 "Hai programmi per il fine settimana, Doppia D?" Chiese Kevin venerdì pomeriggio, allontanando i compiti mentre raddrizzava la schiena sullo schienale e si allungava un po’. “Il Dottor Strange esce stasera. Voi ragazzi avete intenzione di andare? ”Kevin guardò Edd incuriosito mentre quest’ultimo si svegliava dalle sue fantasticherie. Il più piccolo stava di nuovo guardando svogliatamente i suoi compiti, proprio come aveva fatto negli ultimi due giorni.
“Sì, Kevin. Io e gli Eds stiamo programmando di andare a vedere il film domani pomeriggio ”, rispose Edd, guardandolo con occhi tristi. "Vorresti unirti a noi?"
Kevin ne fu sorpreso, ma all'improvviso decise di non lasciarsi sfuggire l'occasione, anche se non era entusiasta di passare il pomeriggio con Eddy, e aveva già programmato di vedere il film sabato sera con Nazz e Rolf. Il suo cervello lavorava velocemente, pensando a come poteva riorganizzare i suoi piani.
"Ti dispiace se Nazz e Rolf vengono?" Chiese a Edd. "Avevamo programmato di andare domani sera, ma posso vedere se gli va di andare prima".
"Oh, non dovresti modificare i piani che hai già, Kevin."
"Nessun problema. Almeno non credo che lo sarà ", sorrise Kevin. "Voglio dire, sarà divertente venire con te, dato che sei un fan. E anche gli altri Eds. Ma avevo convinto Nazz e Rolf, quindi non voglio abbandonarli. "
"Penso che sarebbe bello averli con noi, se non gli dispiace."
"No, non gli dispiacerà. A Nazz e Rolf piacete. ”
"Davvero?"
"Sicuro! Fammeli chiamare così glielo dico, ”disse Kevin, saltando in piedi  con impazienza e afferrando il telefono dal tavolo per andare in soggiorno.


Edd si appoggiò allo schienale della sedia, massaggiandosi il viso per un momento prima di fermarsi con la testa piegata e le mani che gli coprivano gli occhi. Le sessioni di studio quotidiane con Kevin negli ultimi due giorni l'avevano messo a dura prova e la sua mente era ancora in disordine nel cercare di far fronte alla sua confusione. I giorni trascorsi a pensare fino a notte fonda e a piangersi addosso fino ad addormentarsi lo lasciavano esausto. Non aveva nessuno con cui parlarne. Anche con i suoi genitori lì con lui non pensava avrebbe potuto confidarsi subito. Anche Ed ed Eddy erano fuori discussione, il che lo rendeva ancora più depresso. Erano i suoi migliori amici, ma come potevano capire la sua ansia?
Edd non aveva il coraggio di annullare le sessioni di studio con Kevin, anche se lo stavano stressando così tanto da non essere in grado di concentrarsi sul proprio lavoro. Kevin sembrava felice di venire, anche se Edd sapeva che al momento il ragazzo non poteva trovarlo una grande compagnia. La settimana precedente avevano trascorso ogni giorno a parlare eccitati di molte cose diverse, ma in quei giorni, dopo che Edd aveva riflettuto il lunedì sera, i loro pomeriggi erano quieti e tesi.
Edd non vedeva l'ora che finisse la settimana per mettere distanza tra sé e Kevin. La sua presenza era servita a mantenere i dubbi di Edd sul suo orientamento in primo piano nella sua mente. Ormai erano lì e più i giorni passavano e più Edd capiva di provare per Kevin forti sentimenti che continuavano a crescere. Non aveva idea del perché avesse chiesto a Kevin di andare al cinema con loro. Aveva sperato di passare del tempo con gli Eds e riportare un po’ di normalità nella sua vita, anche se per un giorno. L'offerta gli era uscita dalla bocca prima che potesse fermarla.
 
Kevin si fermò sulla soglia della cucina, aggrottando le sopracciglia alla vista di Edd con le mani sul viso e una posizione rannicchiata sulla sedia. Aveva visto un Edd diverso quella settimana, a partire da martedì. Durante la precedente era stato il suo sé normale, allegro, entusiasta, socievole, ma adesso era scomparso. Non lo aveva visto sorridere  neppure una volta in quei giorni. Aveva chiesto alcune volte che cosa non andasse, ma l'altro insisteva nel dire che stava bene, ma era ovviamente una bugia.
Kevin tossì prima di entrare, per lasciare che Edd si ricomponesse, cosa che fece. Quando si sedette di nuovo sulla sedia Edd si era sporto in avanti, con gli avambracci sul tavolo. "Ecco il patto, Doppia D. Nazz ha detto che avendo qualcun altro con cui andare preferisce non venire. Rolf lo stesso. Ma vogliono sapere se vogliamo incontrarci per una pizza dopo il film.”
Edd annuì, avvicinandosi il cellulare. “Non credo che gli Eds si opporranno. Lo farò sapere a Eddy e sono sicuro che lo dirà a Ed. La pizza sembra una bella idea. "
Edd digitò il testo per Eddy, informandolo che Kevin si sarebbe unito a loro e che Nazz e Rolf volevano vederli per la pizza. Era abbastanza sicuro che Eddy l'avrebbe accompagnato, se non altro per poter passare il tempo a flirtare con Nazz.

Quando il telefono di Edd venne illuminato dalla risposta di Eddy, il ragazzo lo informò tranquillamente che Eddy, e quindi Ed, erano d’accordo.
“Fantastico!” Esclamò Kevin felicemente, tirando i suoi libri verso di se. "È un appuntamento!"
Quando Kevin riportò l’attenzione sul suo libro di storia, Edd lo fissò a bocca aperta. Quell'affermazione non fece nulla per calmare la confusione nella sua mente.
 
 


 
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Salve a tutti!
Cielo non ricordo l’ultima volta che ho aggiornato, sono passati davvero troppi mesi. Scusatemi! Mi rendo conto di quanto sono in ritardo, ma non trovo mai il tempo per tradurre tutto in una volta. Anche adesso in realtà sarei occupata: sto approfittando della pausa tra un ripasso e l’altro per finire di rivedere il capitolo, spero che la stanchezza non mi abbia fatto sbagliare troppo.
Beh che altro dire, spero abbiate passato delle buone vacanze e di non far passare nuovamente un’eternità per aggiornare (ci credo poco anche io, si).
 
Konny
 
 
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