E' un momento tranquillo al Tempio del Tempo: i Titani hanno deciso di non attaccare per primi, piuttosto di aspettare che siano Athena ed i suoi Cavalieri a giungere da loro per il confronto decisivo. Quel giorno Ponto, Titano del destino e Dio primigenio a sua volta, sta camminando solitario tenendo tra le mani un barattolo di miele: a dire il vero da prima si è rifiutato di mangiarne un solo cucchiaio ma, dato che Saga e Defteros gli hanno assicurato che non è un pericoloso demone e che è semplicemente una cosa da mangiare ha in fine deciso di cedere. Si ferma letteralmente in mezzo al corridoio ed osserva il barattolo come fosse un extraterrestre, rigirandolo più volte nelle mani mentre nell'altra sorregge il cucchiaino. " E va bene Ponto, sei un Dio! Sei il Dio del Destino e del Mare, non puoi farti spaventare da una cosa che tutti ti hanno detto essere innocua. Sii uomo ed assaggiala! ". Si ammonisce nervosamente per poi togliere il coperchio del vasetto con un colpo deciso per poi affondare il cucchiaino nel miele. Da prima il rosso rimane immobile ad osservare per poi rigirare due o tre volte la posata. In seguito la estrae e, come prevedibile d'altronde, il miele si è appiccicato ad essa come colla. Lo sguardo color mare di Ponto continua a scrutare l'alimento in questione, il miele. " Beh, o la va o la spacca: se Saga e Defteros mi hanno detto che non c'è niente da temere, sarà così ". Mormora mentre si decide e, dopo alcuni momenti mette in bocca il cucchiaino imbevuto letteralmente di miele. Sul suo viso compare una strana espressione: da prima non riesce a definire il gusto, in seguito capisce che è troppo dolce per lui. " Ma... è dolce! ". Fa una smorfia contrariata e non si accorge che in quel momento anche la moglie sta camminando nella sua stessa direzione. Anche lei tiene tra le mani un piatto contenente un genere alimentare. 

" Ponto? Ma che fai qui in mezzo al corridoio? ". Chiede semplicemente la Titanide. Lui si volta verso di lei con ancora in bocca il cucchiaino: non essendo convinto della prima impressione ha infatti voluto assaggiare nuovamente quella " cosa " chiamata miele, per cercare di definirne il gusto esatto e farsi un'idea.

" Mnemosyne ". La chiama a sua volta lui una volta afferrato tra le mani il cucchiaino e guardando la moglie. " Ho voluto provare questa strana cosa che si chiama miele. Dicono che sia buono, ma a me sembra solo un concentrato di zucchero ". Fa una nuova smorfia il rosso. Lei lo guarda da prima stranita dall'atteggiamento del marito: non lo ha mai visto fare certe smorfie, ammette che in quel momento le pare più umano che Dio, e la cosa la fa inevitabilmente sorridere. E decide che per una volta potrebbero comportarsi come una normale coppia, al di là delle battaglie e della loro natura divina. 

" Ma mio caro sposo, è normale che da solo il miele non ti piaccia: anche per me era troppo dolce, così ho chiesto un consiglio a Defteros ". Fa la fanciulla dalla chioma color pesca mentre lui la guarda stranito per poi posarsi una mano sul fianco con disappunto. 

" E che ti ha detto? ". Chiede con un pizzico di gelosia che a lei non sfugge. Senza dir nulla la Titanide della Memoria afferra un pezzo di ciò che sta nel suo piatto per poi metterlo letteralmente davanti al viso del marito. 

" Provalo con questo. Dicono che si chiami formaggio e che si sposi perfettamente con il miele ". Fa con calma la giovane, senza sapere che le sue parole stanno confondendo ulteriormente il marito. 

" Che? Ora anche le cose da mangiare si sposano? Questa poi... ". Mormora ma, prima che possa finire la frase la moglie gli ha già fatto addentare un pezzo di formaggio per poi sorridere compiaciuta. Lui si trova praticamente costretto a mangiare quel formaggio che da prima pensava sarebbe stato sgradevole come il miele. Ma ins eguito si ricrede: i due sapori creano un connubio perfetto! " Ehi... ". Borbotta solamente mentre la moglie lo guarda soddisfatta. " Avevi ragione tu, va meglio! ". Constata semplicemente il rosso. Lei ridacchia per poi addentare a sua volta un pezzo di formaggio. 

" E' buono, ma gli manca qualcosa... ". Sussurra poi, una volta finito e guardando prima il marito poi il vasetto del miele. Senza dire nulla afferra il cucchiaino a sua volta, per poi portarlo alla bocca ovviamente intriso di miele, dato che ne è stato sommerso fino a quel momento. " Mmmh... molto meglio ". Mormora poi Mnemosyne con tutta la calma possibile. " Cosa c'è? ". Chiede semplicemente a Ponto, notando che la sta guardando stranito. Lui distoglie immediatamente lo sguardo per poi arrossire leggermente. 

" Io? Proprio nulla, credimi ". Borbotta. Lei non pare credergli e gli si avvicina, per poi abbracciarlo da dietro con la mano libera, dato che l'altra sorregge il piatto contenente il formaggio. 

" Sai che anche noi due potremmo definirci miele e formaggio? ". Chiede ridendo un pò. Lui la guarda come fosse stato shoccato da tale affermazione mentre lei prosegue il discorso. " Se tu sei il formaggio, io sarei il miele. Non fa una piega: ci completiamo a vicenda ". Ride un pò lei, per poi posargli un bacio sulla guancia. " Beh, meglio se ora vado a controllare la situazione: i Cavalieri e la Dea Athena potrebbero arrivare da un momento all'altro, dobbiamo stare in guardia ". Torna seria la fanciulla dalla chioma color pesca. Si stacca dal marito per poi salutarlo con un cenno della mano. Una volta sorpassatolo fa per andarsene alle scale, per tornare al piano da lei presieduto. Ma lui la ferma prima che possa andarsene. 

" Mnemosyne ". La chiama. Lei si volta a guardarlo con un sorriso.

" Si? ". Chiede solamente. Lui la guarda un momento e ripensa al presentimento nefasto avuto qualche giorno prima, e non ci pensa due volte: il vasetto contenente il miele cade a terra, e poco dopo anche il piatto contenente il formaggio. Lei rimane sorpresa: non si aspettava questo abbraccio improvviso, lo deve ammettere. " Ponto? Tutto bene? ". Chiede solamente mentre ricambia dolcemente il gesto. Lui fa cenno di si con il capo per poi risponderle. 

" Si, sta tranquilla. Però dicono che miele e formaggio debbano stare insieme, no? Tu stessa lo hai detto: l'uno compensa l'altro ". Mormora, riferendosi senza dubbio a poco prima, quando la moglie ha paragonato loro due al miele ed al formagggio. Lei annuisce mentre lui prosegue la frase. " Allora, non lasciarmi da solo adesso, va bene? Voglio restare con te ancora per un pò... ". Mormora solamente il rosso. Lei sorride dolcemente mentre posa una mano tra i suoi capelli, annuendo ancora una volta. 

" Va bene, resterò qui ancora un pò ". Sussurra solamente mentre lui la stringe ancora più forte, come se avesse paura di perderla da un momento all'altro: fin ora purtroppo, le sue visioni non sono mai state errate. 

Ciao amici! Ecco qui una flashfiction fatta per la challenge nel gruppo facebook " il giardino di efp ". Stavolta, ho scelto come protagonisti Ponto e Mnemosyne, due dei Titani, mie OC provenienti dall'universo Saint Seiya. Per conoscerli bene vi invito, se vorrete, a leggere la fanfiction " the awakening ", seguito de " il figlio di Hades " e prequel di " la via che conduce in Cielo ", che sono parte della trilogia che sto scrivendo su Saint Seiya. Sperando che la breve storia vi piaccia, vi saluto. Alla prossima!