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Autore: _Almach_    08/09/2019    3 recensioni
E se Jiang Fengmian non avesse mai trovato Wei Wuxian? Se fosse stato trovato da qualcun altro? cosa ne sarebbe stato del suo percorso e destino?
{Fic in pubblicazione anche su wattpad}
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Lan Wangji/Lan Zhan, Wei Ying/Wei WuXian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Man mano che i giorni passavano, Wei Wuxian cominciò a sentire la testa più leggera come se quella confusione nebbiosa che l'aveva attanagliata stesse cominciando a scomparire. Quello che successe in seguito ai fatti della sorgente aveva quasi fatto mettere in discussione il suo posto all’interno del Clan Lan di Gusu da parte di Lan Qiren; il vecchio maestro mai, prima di quel giorno, lo aveva visto così distante e distratto, una condotta inaccettabile considerando la presenza dei giovani cultori delle altre scuole importanti. Ma invece di cercare di capire il problema, lo aveva punito rinchiudendolo per un pó all'interno del padiglione della biblioteca a ricopiare infinite regole un numero infinito di volte. Wei Ying scriveva, ma gli occhi non potevano fare a meno di scivolare verso il suo polso destro, li dove l'ampia manica copriva i segni violacei della stretta di Lan Wangji. Più ci pensava, più gli faceva male…come anche il petto che, ogni tanto, gli lanciava fitte di avvertimento, come un segnale che lui non riusciva a cogliere. O forse, più semplicemente, non voleva. Quella potente distrazione durò un giorno intero, poi tornò tutto come prima. La sua testa era riuscita nell'impresa di fare un volo pindarico assurdo: il fondatore della Setta Lan era un monaco, e nel mondo nella coltivazione i Lan erano conosciuti per essere a-romantici, o almeno per la maggior parte delle persone. Di conseguenza, Lan Zhan lo aveva preso in giro, poco importasse se il maggiore non era in grado di fare una cosa del genere, se andava contro le tremila regole di Gusu. Per Wei Ying era questa la spiegazione più logica: uno scherzo! Era ovvio che non avesse intenzione di parlarne con il diretto interessato, o probabilmente era talmente preso da questa conclusione da non pensare a questa possibilità. Fatto sta che, non rischiò né di venire cacciato dalla Scuola Lan e né di ricevere qualche pergamena in fronte da Lan Qiren.
Tutto andava bene… così credeva.

Lan Wangji, invece, viaggiava sul binario opposto. Dal volto imperturbabile non faceva mai comprendere tutto quello che provava, eppure gli bastava stare da solo in una condizione psicologica particolare per far cadere quella sua maschera di perfezione cucita sul volto. Quando Wei Wuxian lo aveva lasciato nella sorgente, aveva approfittato del rumore della cascata per sferrare un pugno alla prima roccia capitata sotto tiro. In quel contesto di pura perfezione era apparsa una crepa, esattamente come quella che stava cominciando a camminare sul suo cuore. Aveva osato, si era tirato indietro ed era stato l'unico a sbattere contro un muro invisibile. Nell'osservarlo da lontano, non riusciva a notare niente che non andasse in Wei Ying, il suo carattere era rimasto allegro e solare, aperto con chiunque riuscisse ad entrare nel suo cono di pura luce come la più limpida delle primavere. Lan Zhan ci era caduto, eppure la sua anima non riusciva ancora a raggiungerlo. Entrambi non riuscivano a capire e comunicare.

Lan Xichen si era ben accorto ci fosse qualcosa che non andasse nel fratello minore, il suo sguardo di giada emanava una luce particolare, un qualcosa che solamente lui riusciva a cogliere. Da quando Wei Wuxian era entrato nelle loro vite aveva avuto modo di vedere Wangji più tranquillo, anche nei periodi di infanzia più bui, e si era ben accorto dei sentimenti che stavano cominciando a crescere all'interno del suo cuore. Era stato rifiutato, questo il suo primo pensiero e la cosa fece entrare Zewu-jun in una condizione di confusione mentale. Doveva aiutarlo, ma senza intromettersi troppo, anche perché la felicità del fratello minore era la questione più importante per lui, al di là dei suoi doveri nei confronti del Clan. Voleva provare a giocare la carta della distanza: Aveva in programma un viaggio di qualche giorno a Qinghe, per discutere su alcuni punti della conferenza di dibattito del prossimo mese insieme a Chifeng-zun. Occasione più propizia non poteva esserci.
Attese la sera prima di recarsi nella stanza di Wei Wuxian, bussando sul telaio in un modo cortese ed educato. Sapeva di trovarlo li, infatti non passò che una manciata di secondi prima di ricevere il permesso di entrare al suo interno. La camera del più giovane non era tanto diversa da quella di altri discepoli e giovani maestri di Gusu solo che appariva un pó più disordinata in alcuni punti, come dei libri non impilati in modo perfetto o le vesti del giorno piegate in modo disordinato sulla panca dietro il letto, vesti su cui spiccava il nastro frontale con il motivo a nuvola. Wei Ying non la aveva addosso e anche i suoi capelli erano completamente sciolti con ancora qualche lacrima d'acqua a gocciolare da quella lunga chioma scura. Doveva aver finito da poco di fare il bagno, infatti indossava solamente la veste interna, quella più stretta e leggera rispetto alla principale.
Da una parte, Lan Xichen si maledisse…quella era un visione che spettava a Wangji, non a lui.

<< Zuwu-jun, mi dispiace accoglierti così. Mi sistemo subito! >>

<< Non serve Wei-di, sono io che devo chiederti perdono. Non ti ho avvisato col giusto preavviso del mio arrivo. Hai tempo per parlare con me? >>

Wei Wuxian era abbastanza sorpreso della cosa. Erano ormai anni che Lan Xichen non passava in camera sua unicamente per parlare, solitamente per qualsiasi comunicazione si limitava ai momenti in cui entrambi erano fuori, nei pressi del padiglione della biblioteca o qualsiasi altra area comune. La sua infanzia era sempre stata caratterizzata dalle visite del più grande delle Giade dei Lan, un modo come un altro per assicurarsi che andasse tutte bene, se aveva bisogno di qualcosa… una premura che veniva spesso riservata ai nuovi arrivati. Il più giovane si ridestò subito dai suoi pensieri, e si limitò ad annuire andando a sistemare un cuscino vicino al tavolino basso posto al centro della camera, in modo da permettere al maggiore di accomodarsi. Effettivamente c’era una sorta di ansia che pesava sull’animo di Wei Wuxian, certo si era fatto riprendere da Lan Qiren ma poi non aveva commesso niente di così grave per meritare un’altra punizione.

<< E’…successo qualcosa? Ho fatto arrabbiare ancora il Maestro Lan? >>

<< Affatto. In verità, ho parlato di te con mio zio, ma è solo per farti venire a Qinghe insieme a me. >>

Parole, quelle di Lan Xichen, che arrivarono come una folata di vento improvvisa. Questa doveva essere la serata della perplessione perché, per giro di pochi minuti, Wei Ying si ritrovò preso in contropiede ancora una volta. Lui a Qinghe? Non che non volesse andare solo…perché lui?

 << Zewu-jun perdonami, ma perché io? Perché non Lan Zhan? E poi ci sono le letture, non posso allontanarmi da qui. >>

Lan Huan immaginava sarebbe nato un quesito del genere da parte dell’altro, e sicuramente non poteva dirgli come stessero realmente le cose nella sua ottica. Una delle regole di Gusu era di non mentire, ma infondo era un qualcosa detto a fin di bene che sicuramente non avrebbe fatto male a nessuno. Anche perché, alla fine, poteva davvero servire al suo giovane interlocutore.

<< Per le letture non ti devi preoccupare. Ho chiesto allo zio il favore di far prendere il tuo posto a Wangji. Lui è sempre venuto con me, ma anche tu sei un Giovane Maestro di Gusu ed è giusto che anche tu abbia modo di avere contatti con le alte personalità degli altri Clan. Vedere un ambiente diverso da quello in cui sei cresciuto. Allora, che ne pensi? >>

<< Penso che… mi piacerebbe molto affrontare questo viaggio con Zewu-jun. >>

C'era un certo entusiasmo nelle parole di Wei Wuxian, d'altra parte lui era sempre stato così. Poteva prendere una notizia con una certa perplessione, ma poi il suo viso si riempiva di un sorriso luminoso e pieno di energia. Agli occhi di molti poteva essere un aspetto esasperante, eppure ci doveva essere un motivo per cui Lan Wangji si era perso per questo ragazzo.

<< Sono contento di sentirtelo dire. Allora ti consiglio di riposare, partiremo alle prime luci dell'alba. Sarà un viaggio molto lungo. >>

<< Si, Zewu-jun! >>

Dopo essersi scambiati il solito inchino cortese, Lan Xichen lasciò la stanza per permettere al più piccolo di sistemarsi e riposarsi di conseguenza. Non poteva essere più convinto di questa sorta di piano che aveva ideato, e lo poté scorgere nello sguardo del fratello minore la mattina seguente, quando erano tutti e tre all’entrata principale che dava alla grande scalinata dei Meandri delle Nuvole. Lan Wangji si era svegliato prima rispetto all’orario consono, faceva sempre così ogni qual volta che il fratello partiva, e stavolta il suo sguardo si era soffermato un po’ di più sulla figura di Wei Ying. Non erano così vicini dai fatti della sorgente fredda… gli sarebbe bastato allungare un braccio per sfiorarlo eppure la sua postura era rigida e seria come al solito.

<< Lan Zhan, Lan Zhan! Non preoccuparti, non permetterò accada niente a Zewu-jun. >>

<< Hm… torna…tornate presto. >>

Affermò la Seconda Giada in un tono sbrigativo, specialmente nell’atto di pronuncia della frase. Era incredibile che avesse pronunciato un qualcosa in più rispetto al solito verso che lo contraddistingueva.  Wei Wuxian non se ne accorse, ovviamente, ma Lan Xichen si e la cosa gli fece nascere una sorta di dolce sorriso sul suo volto. 

<< Noi andiamo, Wangji. Mi dispiace averti affidato l’incarico di seguire le letture. >>

<< Non serve, Xiong-zhang. >>

Lan Zhan mosse le braccia in avanti per formare il tipico cerchio per poi piegare la schiena in avanti per il tipico inchino cortese, cosa che venne replicata anche dagli altri due interlocutori. Sbrigate queste pratiche informali sia Wei Wuxian che Lan Xichen montarono sulle rispettive spade sparendo nel giro di pochi minuti dalla vista del più giovane dei Fratelli Lan che rimase ad osservare, per qualche altro attimo, il cielo che si stava colorando del tipico colore rosato dell’alba nascente prima di passare il braccio destro dietro la schiena e tornare indietro.
 

Come predetto da Lan Huan, il viaggio fu abbastanza lungo anche con tutta la velocità fornitagli loro dalle spade, questo perché Qinghe si trovava molto più a Nord di tutte le altre Sette. Anche Lanling, rispetto a Gusu, si trovava in direzione Nord, ma il tempo per raggiungerla era nettamente inferiore rispetto alla sede del Clan Nie. C’è da dire che Wei Ying godeva di un’ottima resistenza fisica, e trovò un’ottima distrazione nel maggiore. Contrariamente a Lan Wangji lui sapeva tenere il filo di una conversazione coerente sempre con il sorriso sulle labbra e senza versetti seccati di sorta. Trovava davvero piacevole parlare insieme a lui, peccato che a Gusu erano pochi i momenti in cui potevano farlo, anche perché avrebbero rischiato di emettere un eccessivo rumore che andava contro le tremila regole scritte su quella grossa parete. Lan Xichen approfittò di questa chiacchierata anche per prendere, molto alla larga, il discorso su suo fratello e lo fece in un modo talmente naturale che Wei Ying non ebbe mai modo di sospettare che lui sapesse qualcosa di quanto successo quella sera all’interno della sorgente fredda. A Wei Wuxian piaceva parlare di Lan Wangji, si vedeva, specialmente nelle sue interazioni con i conigli (Zewu-jun era venuto a saperlo in modo inevitabile, per fortuna che non si era arrabbiato e aveva permesso ai due di tenerli) solo che nel suo tono mancava la tipica dolcezza che si riservava nei confronti della persona amata, solo una sorta di affetto fraterno.
Qui c’è tanto da lavorare, pensò inevitabilmente l’erede del Clan Lan.

Arrivano a Qinghe nel pomeriggio inoltrato; Il Reame Impuro era costruito sulla montagna, ed era essenzialmente un luogo immerso nel grigio, con qualche sprazzo di verde dato dagli alberi. Davanti a sé, Wei Ying, non fece molta fatica a notare una grossa e alta muraglia con, al di sopra di essa, degli avamposti dove camminavano i vari soldati e arcieri che monitoravano la situazione e portavano un primo attacco in caso di pericolo. Al centro esatto della muraglia era presente una grossa porta rettangolare con sopra inciso il simbolo del Clan Nie, fiero e minaccioso. Di fronte a questa immensità, Wei Wuxian non poteva che sentirsi alquanto piccolo. Zewu-jun gli aveva detto che, anche se non si poteva vedere, dietro la muraglia era presente una sorta di piccola città scavata interamente nella roccia con al centro una grossa residenza che era la sede del Capo Setta.

Ebbe una frazione di secondi utili prima di sentire un rumore farsi largo in questo ampio ambiente, era la porta che si stava sollevando, inutile dire che sapevano già del loro arrivo ed è bastato poco alle guardie per accorgersi di loro e avvertire di chi di dovere. Da lì uscirono ben due persone che cominciarono a incamminarsi verso di loro. Uno di loro era presenza abbastanza imponente e impostata, il Capo Setta Nie Mingjue o Chifeng-zun come era meglio noto. Wei Wuxian pensò nell’immediato che con Huaisang non c’entrasse proprio niente, erano due persone che stavano decisamente ai due poli del mondo conosciuto. Lo sguardo era serio e corrucciato, e alla vita teneva una grossa spada simile a una sciabola, loro arma peculiare e che li distingueva da tutte le altre Sette. Dicevamo, lo sguardo era serio eppure sul suo volto fu in grado di aprirsi un radioso sorriso nel vedere Lan Xichen, si vedeva che erano amici da molto tempo e amavano godere entrambi della reciproca compagnia.

<< Xichen, sei arrivato prima di quanto mi aspettassi. >>

<< Mingjue-xiong, A-Yao. Abbiamo incontrato correnti piuttosto favorevoli. >>

La persona che Lan Xichen aveva chiamato “A-Yao”, non era altro che Meng Yao, figlio illegittimo del Capo Setta del Clan Lanling Jin, Jin Guangshan, e da esso non riconosciuto. A prima vista sembrava un ragazzino per via del fatto che era di molte teste più basso di Nie Minjue, o di chiunque altro dei presenti, eppure aveva la stessa età della Prima Giada dei Lan. Si poteva dire che era qualcuno che si era costruito da se, dotato di una intelligenza senza pari non aveva fatto fatica a farsi notare da Nie Mingjue e adesso erano anni che rivestiva il ruolo di assistente all’interno del clan di Qinghe.

<< Tu devi essere Wei-gongzi, ho avuto modo di sentire parlare delle tue gesta da Xichen. E’ un piacere averti qui a Qinghe. >>

Era difficile riuscire a dare un colore al tono di voce usato da Nie Mingjue, eppure poteva essere annastanza sincero nel suo modo di porsi. Non gli sembrava così severo come gli aveva detto Huaisang, probabilmente il più piccolo dei Nie tendeva a ingigantire ogni cosa, anche quando non ce n’era bisogno. Fatto sta che, non perse tempo a rivolse a lui un inchino sia verso lui che Meng Yao di conseguenza.

<< E’ un onore per me conoscere Chifeng-zun. >>

<< Bene allora. Rientriamo. Xichen, abbiamo tempo di parlare un po’ prima del banchetto che ho fatto preparare per voi. Meng Yao, ti affido Wei-gongzi. Sai cosa fare. >>

Il più basso gli rivolse un breve cenno del capo in segno di assenso, prima di rivolgere un sorriso verso Lan Huan, un sorriso che sapeva al tempo stesso di nostalgia. Un qualcosa che venne ricambiato dal maggiore dei Lan. Tutti e quattro si diressero verso il portone principale entrando in quello che era il Reame Impuro nella sua interezza. Una volta superato, la prima cosa che si notava era il campo di allenamento dove discepoli e soldati si allenavano in modo incessante nell’arte della sciabola, una sessione che era in corso anche in questo momento. Doveva essere una consuetudine quella di avere il campo principale situato subito dopo l’ingresso, era una cosa che Wei Ying notò anche a Yunmeng quando era andato lì per consegnare l’invito per le letture.

I quattro camminarono insieme fino a un certo punto poi, a coppie si separarono per andare in direzioni diverse, consapevoli che si sarebbero ritrovati tra poche ore massimo. Wei Wuxian non aveva timore di Meng Yao, infondo aperto com’era al dialogo non ebbe problemi a trovarsi subito a proprio agio insieme all’assistente, il quale spiccava anche di una certa parlantina oltre che di una intelligenza che si poteva scorgere subito dalle prime parole emesse.

<< Zewu-jun è una persona davvero straordinaria. Wei-gongzi, siete fortunato ad averci a che fare in modo tanto assiduo. >>

Wei Wuxian realizzò solo adesso del cambio di rotta che aveva preso la loro conversazione, anche se ovviamente non gli dispiaceva nel modo più assoluto parlare della Prima Giada dei Lan.

<< Oh lo è davvero. Si è sempre preso cura di me come una sorta di fratello, posso sempre fare affidamento su di lui. >>

<< E Lan-er gongzi? Mi è giunta voce che passate la maggior parte del tempo insieme a lui. >>

<< Lan Zhan? Eheh, lui è un pezzo di ghiaccio, parla poco e utilizza sempre la stessa manciata di parole quando si rivolge a me. Dovrebbe allargare un po’ di più il suo vocabolario mentale. Pensa che da piccolo non aveva mai nemmeno giocate a palle di neve, un disastro di bambino.  >>

Wei Wing non poteva fare altro che ridersela, una presa in giro bonaria nei confronti della Seconda Giada dei Lan, tanto lui non era li a martoriarlo con le solite parole “ridicolo” o “patetico”.

<< Sembrate trovare divertenti questi suoi difetti. >>

<< Oh lo sono, è divertente prenderlo in giro in modo sottile per vedere le sue reazioni. E’ sempre così stoico, non sembra smuoverlo niente. >>

Quest’ultima frase Wei Ying l’aveva detta in un modo quasi incerto, come se non ci credesse nemmeno lui. Infondo, anche se l’aveva presa come una sorta di scherzo, non aveva dimenticato quello che era successo quella sera all’interno della sorgente fredda. Lan Zhan era freddo, eppure in quell’occasione aveva tirato fuori un calore mai visto prima.

<< Però… senza di lui non vestirei questa divisa. Anche lui c’è sempre stato per me, anche nelle ore più improbabili, specialmente da piccoli quando dovevo entrare nell’ottica delle tremila regole della Setta Lan. Quando non capivo le nozioni spiegate dal Maestro Lan stava li con pazienza e non mi faceva andare via finchè non avessi capito. In più, combatte davvero bene, è un piacere allenarsi insieme a lui. Non riesco mai a vincere, ma neanche Lan Zhan riesce con me. Siamo sempre pari. Nelle missioni posso sempre contare su di lui, non faccio in tempo ad aprire bocca che lui ha già capito quello che sto cercando di dirgli. Lui c’è, il suo silenzio chiama molta presenza. Sento che potrei sempre affidarmi a lui. >>

Wei Ying non se ne accorse ma Meng Yao sorrise in modo molto sottile, come se desiderasse proprio sentire queste parole da parte del giovane cultore della Setta Lan. Wei Wuxian cominciò a sentire caldo, eppure non era per la temperatura esterna del Reame Impuro, anzi…tra queste montagne si respirava un clima abbastanza fresco. Era un calore che proveniva da dentro di sé, da una parte vicina al suo cuore. Anche se non sapeva come identificarlo, era abbastanza piacevole da avvertire.




Angolo Autrice:
 
Aaaa finalmente, sono riuscita a portarvi il capitolo 12. Tra distrazioni varie ci ho impiegato tre giorni di lavoro, e spero che il risultato sia valso l'attesa.
Prima di pensare ad altro, ci tengo a ringraziare, in modo doveroso, Sarah_Lilith alla quale mi sento di dedicare un altro capitolo di questa mia long.
Mi ha aiutato moltissimo per andare avanti in certi punti dove mi stavo irrimediabilmente bloccando. E' una persona che è diventata molto preziosa per me, quindi non posso che dedicarle tutto il mio amore <3
Questo è un capitolo più lungo del solito, e mi scuso in anticipo per questo, ma stavolta non volevo soffermarmi troppo in uno stesso luogo, anche se ero tentata di fermarmi nel momento della partenza di Lan Xichen e di Wei Ying.
Come avete avuto modo di leggere, qui compaiono Nie Mingjue e Meng Yao che spero di aver reso in modo decente, perdonatemi in caso perchè non ho mai scritto su di loro quindi non mi ritrovavo avere molta familiarità (Poi JGY è un personaggio difficile da rendere, mannaggia a lui çç)
E manco a farlo apposta, ho reso proprio Meng Yao il fautore di un nuovo pensiero di Wei Wuxian nei confronti di Lan Wangji. E se notate è presente anche un semi riferimento alla XiYao, una coppia che io personalmente adoro, che il fandom di mdzs non si calcola di striscio a cui spero di poterci dedicare una ff prima o poi.
E niente...prima che quest'angolo diventi più lungo del capitolo stesso (x°°) mi dileguo anche perchè ho anche due drabble a cui pensare, che spero di pubblicare presto.
Grazie a tutti per essere arrivati fino a qui, al prossimo aggiornamento <3
   
 
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