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Autore: Journey    10/09/2019    2 recensioni
"Quindi che stai dicendo?”
“Devo tornare”
“Per quanto? Per un qualche settimana, un mese, o…”
“Avevi ragione riguardo la profezia. L’abbiamo fraintesa. Riguarda l’inferno che viene sulla terra e possiamo averlo fermato, ma per quanto? Devo tenerli confinati. Devono avere un re”
“No. No. No, vedi questo è ciò che intendevo, Lucifer, quando ho detto… non puoi lasciarmi"
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chloe Decker, Lucifer Morningstar
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Incubo
 
“Perciò Charlie è tornato da Linda e Amenadiel. Quindi… sai è finita. Non è finita?”
“Vorrei dire di sì detective, ma mentirei. E sappiamo entrambi che non lo faccio. Oggi abbiamo vinto, ma tappando un buco in una barca fragile. Ora che sanno che non intendo tornare continueranno a sfidarmi. È solo questione di tempo prima che tornino. Chissà dove andranno. O forse torneranno per Charlie, o forse per te”
“Capisco. Quindi che stai dicendo?”
“Devo tornare”
“Per quanto? Per un qualche settimana, un mese, o…”
“Avevi ragione riguardo la profezia. L’abbiamo fraintesa. Riguarda l’inferno che viene sulla terra e possiamo averlo fermato, ma per quanto? Devo tenerli confinati. Devono avere un re”
“No. No. No, vedi questo è ciò che intendevo, Lucifer, quando ho detto… non puoi lasciarmi. Senti, mi dispiace per la mia reazione la prima volta che ho visto il tuo volto. È stato stupido e… ti prego. Ti prego non andare. Io… io ti amo. Ti amo. Ti prego, non andare”
“Vedi avevamo frainteso un’altra cosa. Il mio primo amore non è mai stato Eve. Eri tu, Chloe. Lo sei sempre stata”
“Ti prego. Non andare”
“Addio”
 
Chloe si svegliò respirando affannosamente. Si mise seduta. Passò le mani sugli occhi e immediatamente, anche se con un po’ di paura, si guardò accanto. Lui era lì, steso accanto a lei. Il lenzuolo lo copriva appena. Il suo corpo statuario risultava ancora più bello alla luce fioca e candida della luna. Aveva un’espressione corrucciata e un braccio penzolava fuori dal letto. Osservò in silenzio ogni singolo lineamento di quel volto che conosceva così bene e che amava oltre ogni cosa. Lui era lì. Era accanto a lei. Il cuore le batteva fortissimo come se si fosse appena fermata dopo aver corso per chilometri e chilometri. Si toccò la fronte, era sudata. Lo guardò ancora una volta, poi si alzò. Aveva bisogno di prendere un po’ d’aria. Uscì su quel balcone, lo stesso del suo incubo e appoggiò le mani sulla ringhiera fredda. La città era uno spettacolo vista da lì. I suoi rumori non le permisero di sentire i passi alle sue spalle. Sussultò quando due braccia l’avvolsero. Dopo qualche secondo, si rilassò, lasciandosi andare e appoggiando la testa su quel petto familiare.
“Che ci fai qui fuori nel cuore della notte?”
“Ho fatto un incubo, avevo bisogno di un po’ d’aria”
Lui la fece girare tra sue braccia in modo che potesse guardarla negli occhi. Le spostò una ciocca di capelli dal viso, raccogliendola dietro l’orecchio. Posò la sua fronte su quella di lei.
“Ti va di parlarmene, detective?”
Lei cominciò a raccontagli tutto, per filo e per segno come lo ricordava. E più s’inoltrava nel racconto e più le sembrava tutto incredibilmente stupido. Lui cercava di rimanere serio, ma ogni tanto le sue espressioni lo tradivano. Non era mai stato capace di mentire e questo era uno dei motivi per cui si era innamorata di lui.
“Adesso puoi ridere” disse lei alla fine del racconto.
“Quindi fammi capire un attimo. Io ero il diavolo in persona e lavoravamo assieme, ci innamoravamo ma quando finalmente avevamo la possibilità di stare assieme, andavo via lasciandoti per sempre perché i demoni dell’inferno avevano bisogno di un re, giusto?”
“Giusto”
Dopo quell’affermazione lui non riuscì più a contenersi e scoppiò in una fragorosa risata. Chloe si divincolò tra le sue braccia leggermente offesa e lui la strinse di più a sé.
“Scusami, detective, davvero. Ricordami al prossimo Halloween di non affittare più il costume da diavolo per me e quello da angelo per te” esclamò lui provocandola e lasciandole un bacio sulla fronte.
“Sei un idiota!” affermò lei avvinghiandosi a lui.
“Non è anche per questo che mi ami, detective?”
“Purtroppo sì” rispose lei dandogli uno schiaffetto leggero sulla guancia e guardandolo dritto negli occhi.
“E poi questo non poteva che essere un brutto sogno, sai che non ti lascerei mai. Sono troppo innamorato di te, purtroppo.”
“Purtroppo?”
“Detective, immagina quante donne tristi e insoddisfatte ho lasciato in giro per colpa tua”
“Sei un idiota. Ma sì, lo so che non mi lasceresti mai”
“Ti amo, Chloe” disse lui baciandola dolcemente.
“Ti amo, Lucifer”
   
 
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