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Autore: Freya Crystal    11/09/2019    5 recensioni
"Ci risiamo, un ubriacone..."
"Che fai?"
"Controllo se è vivo."
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nefertari Bibi, Pell, Roronoa Zoro, Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il pirata giramondo






"Ma che puzza!"
"Ci risiamo, un ubriacone..."
Il soldato basso si avvicinò all'uomo svenuto a faccia in giù sulla sabbia e gli diede un colpetto col piede.
"Che fai?"
"Controllo se è vivo."
Il soldato alto inarcò un sopracciglio. "Direi proprio di sì. Cosa facciamo, lo consegniamo al capitano?"
"Povero disgraziato, mi fa un po' pena..."
"Allora?"
"Lo sai che Derek se la fa con quella dell'osteria l'Onda Bianca?"
"È sorprendente, davvero, ma dovremmo proprio occuparci di questo tiz 
— EH? Kairi e Derek? Ma se Derek ha quattro peli in testa a voler essere generosi!"
"Appunto! Ho sentito il grassone della panetteria dirlo a Mizuno mentre ero di pattuglia al mercato. I giovani d'oggi... non sanno più cos'è meglio per loro. Ai miei tempi, se una signorina perbene come Kairi si fosse messa con un bacucco come Derek, l'avrebbero... ehi, mi stai ascoltando?"
Il soldato basso seguì la traiettoria dello sguardo del suo commilitone e impallidì. 
Pell era spuntato dal nulla, all'improvviso. Benché non ci fossero sintomi di rabbia sul suo viso spettrale entrambi avvertirono un certo disagio. Quell'uomo metteva inevitabilmente in soggezione.
"Cosa confabulate, voi due?"
"N-niente! Signore, abbiamo trovato un uomo svenuto, un ubriaco, e..."
Pell fece loro un cenno e li spinse a spostarsi. Il suo viso assunse un'aria perplessa. 
"Ma cosa...?"
 



 
**



 
L'espressione di Pell era indecifrabile, scolpita in una calma perenne che stonava con le circostanze. "L'hanno trovato due soldati in un vicolo della periferia. Pensi che sia stato aggredito da qualcuno, che sia giunto sino a qui per chiedere aiuto?"
Bibi era incredula, le sembrava assurdo che solo un momento prima stesse passeggiando tranquillamente nel giardino del palazzo. "Non ne ho idea, scortalo nella stanza degli ospiti. Appena si sveglia chiamami."
Era passato tanto tempo, secoli, a detta sua, dall'ultima volta in cui li aveva visti. Non credeva ci sarebbero state altre occasioni. 
 


 
**
 

 
Sanji fischiettava beato tagliuzzando cipolle e rigirando di tanto in tanto il mestolo nel pentolone sul fuoco. Non sapeva spiegarselo, ma si respirava una pace insolita sulla Sunny, quella sera. La nave era ormeggiata sulla spiaggia da un paio di giorni, giorni d'esplorazione fra boschi e sentieri rigogliosi. L'isola in cui erano approdati era abitata da una flora e una fauna tutte da scoprire, le spezie che aveva raccolto quella mattina ne erano la prova, emanavano un profumo intenso, singolare. 
"Tra quanto è pronto?"
Sanji si accese una sigaretta, i nervi a fior di pelle. Non avrebbe permesso alle cantilene spaccatimpani di Rufy di rovinare quel momento magico.
Pochi minuti dopo si misero tutti a tavola sotto un cielo trapunto di stelle, l'odore della salsedine che si mischiava a quello del pesce gratinato. Se non fosse stato per i grugniti di piacere che Rufy emetteva tra un boccone e l'altro la ciurma avrebbe avuto solo il lieve rumore della brezza marina come compagna. 
"Ragazzi, è da un po' che me lo sto chiedendo" esordì Nami, "dov'è Zoro?"
Ci fu un minuto di silenzio, interrotto unicamente dal tintinnio delle posate e dai boccali di vino che venivano svuotati. 
Robin deglutì e si pulì elegantemente le labbra con un tovagliolo. "A dire il vero è sparito da dieci ore" osservò tranquilla. 
"E tu ce lo dici solo adesso?"
Lei fece spallucce.
"Sarà andato a farsi un giro nel bosco, cara Nami" la tranquillizzò Sanji. "Probabilmente lo troveremo ai piedi di una cascata a borbottare parole incomprensibili per ottenere la benevolenza delle rocce."
"E se si fosse perso? "Non sarebbe una novità."
Rufy allungò le braccia verso il piatto di Usopp e gli fregò una dozzina di patate al forno. 
"Ehi!" protestò quest'ultimo, indignato.
"Sanjiiiii, posso avere un altro po' di pesce?"
 


 
**



 
Dall'altra parte dell'oceano, Zoro riaprì gli occhi. Stordito e confuso per la sbornia fece scattare la mano verso l'elsa di una delle sue spade, per poi scoprire che tutte e tre erano state accuratamente appoggiate al comodino di fianco al letto. Il lusso di quella stanza lo fece sentire ancora più spaesato, non aveva idea di dove fosse. Non ricordava niente. Vuoto assoluto.
Uscì dalla stanza a passo circospetto, la testa che gli girava come se la Marina gli avesse sferrato una cannonata in piena faccia. 
"Ah, sei sveglio! Vado a chiamare la principessa."
"Eh?"
Zoro rimase bloccato nel corridoio di quello che aveva tutta l'aria di sembrare un sontuoso palazzo, gli occhi fissi sull'uomo in divisa che gli aveva rivolto la parola.
Non dové aspettare molto, prima di capire chi fosse quella fantomatica principessa. 
"Bibi?"
"Ciao, Zoro!"
Come diamine ci era finito ad Alabasta!?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Spazio dell'autrice
Il senso dell'orientamento di Zoro è leggenda. In battuta ho sempre detto che da Water Seven Zoro sarebbe stato capace di finire ad Alabasta, così ho deciso di scriverci su qualcosa. Una OS molto breve senza pretese, partecipa alla "Challenge delle parole quasi intraducibili" indetta da Soly  Dea sul forum di EFP, con la parola russa zapoi, che significa "due o più giorni in stato di ubriachezza dopo i quali ci si ritrova in viaggio o ci si risveglia in un posto inaspettato". Grazie per la lettura!
 
 
 
 
 
 
  
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