Protagonista e narratore: Lia “Hunter” Proudfoot ,Una hobbit della contea,in cui la storia è ambientata.

PLAY ME A SONG

Una mattina mi venne a svegliare bussandomi alla porta soltanto per dirmi che era arrivata la primavera,mi ribaltai giu dal letto e,ancora in camicia da notte, andai ad aprire. I suoi grandi occhi da bambino non ci fecero nemmeno caso,sembravano aver visto la cosa più bella del mondo.

“I primi fiori, Hunter, i primi fiori!”

E schizzò in casa mia senza neanche chiedere permesso

“Buongiorno Pipino”

“Eh si scusa,non volevo svegliarti,hai gia fatto colazione?”

“No e tu?”

“Si ma solo la prima,ti va di farla insieme?” Risi e annuii. Era il mio migliore amico da 8 anni ormai, ho imparato a prendermi cura di lui e in cambio Pipino ha sradicato la noia dalla mia vita. Nessuno sa farmi ridere quanto lui...

Divorammo quel pane burro e marmellata come fosse il nostro ultimo pasto, non preoccupandoci di sembrare degli orchi nel farlo, ridendo delle nostre facce sporche e appiccicose.

Mi vestii e partimmo all’avventura. Eravamo degli Hobbit adulti ormai ma insieme tornavamo bambini, mi prese la mano e mi portò al fiume saltellando da un sasso all altro, fino a raggiungere la sponda del grande salice.

“Guarda Pip,i pesci!” piccole frecce argentee cangiavano alla luce del sole proprio davanti a noi. Pipino spezzò un sottile ramo dall’albero e con un filo e una vecchia spilla che avevo io tra i capelli costruì una canna da pesca. Me la mise tra le mani e ponendosi dietro di me mi insegnò a lanciare la lenza. Naturalmente non pescammo nulla, ma come i bambini si sentono dei prodi guerrieri brandendo le loro piccole spade fatte di legno, tutto ciò che immaginavamo io e Pipino tra di noi diventava reale; e quel giorno eravamo stati i migliori pescatori della contea.

Tornando a casa nel pomeriggio incontrammo Merry che era riuscito a procurarsi dell’ottima erba pipa in un modo che proprio non gli andava di dirci. Tutti e tre ci nascondemmo dietro al vecchio mulino,dove il grano cresceva alto riparandoci da sguardi indiscreti. Con la schiena appoggiata alle rocce umide ci raccontammo barzellette e segreti, passandoci a turno la pipa:

“Sapete cosa” Cominciò Merry

“Dovremmo creare un gruppo musicale”

Io e Pipino scoppiammo a ridere

“Guarda che non vi sto prendendo in giro! Hunter tu sai cantare, io suono il flauto...”

“E pipino che fa?” dissi io cercando di prendere fiato “il suonatore di campanelli?”

Pip scattò in piedi a braccia conserte “Hei! Pensi che io non sappia suonare?”

“Perchè, suoni qualcosa?” chiesi io incredula.

“No, ma mi offende che tu lo dia per scontato!”

Io e Merry ci guardammo complici e capimmo subito il da farsi:

“Peregrin Took ti sfidiamo a imparare a suonare una canzone” annunciai.

“Ah si?E cosa otterrei in cambio?”

A quel punto Merry si alzò e mi mise una mano sulla spalla “in cambio...otterrai un bacio da questa bella signorina”

“Ci sto!” Gridò Pipino

Io mi scostai “Ma daglielo tu il bacio Merry!”

“E dai!Tanto non ce la farà mai con quelle manine tozze da nano che ha” Merry scappò via ridendo e Pipino lo inseguì buttandosi su di lui facendo cadere entrambi tra le spighe. Le risa si confondevano col suono del vento che accarezzava il grano,e accarezzava la mia pelle. Chissà se sarei stata davvero disposta a baciarlo,chissà come sarebbe stato.Ma si è solo una stupida scommessa. Guardai i miei due amici rialzarsi e scossi la testa sorridendo. Cos’avrei fatto senza di loro?