Film > Re Leone
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Autore: PaikeApirana    13/09/2019    0 recensioni
Durante Siku Ya Oracle, il Giorno dell'Oracolo, a Rafiki viene concesso dagli antenati di vedere il destino del sovrano e il futuro del regno. Durante la reggenza di Scar, tuttavia, le sue parole non avrebbero potuto essere più terribili per le leonesse: la stirpe del secondogenito di Ahadi è infatti destinata a grandezza e gloria.
"Quando il Re Polvere siederà a fianco della Luna, scesa sotto forma di leonessa, le loro terre non temeranno né nemici, né carestia. La loro discendenza regnerà nei secoli".
Dopo il ritorno di Simba, però, le ambizioni di Scar, che viene esiliato assieme ai suoi seguaci, sembrano infrangersi per sempre. Ovviamente Zira, la sua compagna, non è la luna scesa in terra e Nuka, un erede debole secondo lui, ne è la prova vivente. Eppure è proprio quel figlio che fa di tutto per ottenere un minimo di affetto dai genitori a incontrare, mentre vagabonda da solo nelle terre esterne, una giovane leonessa dal manto candido come la luna.
Scar è davvero il Re Polvere, destinato a regnare per secoli? O la profezia si riferisce a qualcun'altro? E quale sarà la scelta di Nuka quando si troverà diviso tra la fedeltà a suo padre e l'amore?
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuka, Scar, Zira
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Solo all’imbrunire Mwezi, Asante e (purtroppo) Zazu, riaccompagnarono Nuka al confine della foresta. Un tramonto infuocato stava accendendo il cielo di arancio e giallo, mentre il sole morente ingigantiva le ombre dei bassi e rinsecchiti arbusti.

Il cucciolo grigio dovette ammettere di non essere mai tornato a casa così tardi, ma suo padre gli aveva dato il permesso.

Stava ancora ridendo e scherzando con gli altri due cuccioli per tutto quello che avevano combinato nel resto della giornata, quando Zazu ruppe il loro divertimento con quella sua voce fastidiosamente odiosa: -Eccoci qui, ormai siamo arrivati per cui lo spelacchiotto grigio può tornare a casa da solo. Andiamo principessa.

-Zazu, facci salutare Nuka!- lo rimbeccò Mwezi . Per un momento Nuka notò l’impressionante somiglianza con l’espressione di Furaha nel cipiglio della sua amica, ma si augurò che non diventasse altrettanto austera e, a suo dire, antipatica.

Il bucero si posò su un ramo proprio sopra le loro teste, tenendo fissi i suoi occhi inquisitori sul figlio di Scar. Con le ombre che si allungavano sempre di più, tuttavia, risultava quasi invisibile, salvo per il suo sporgente becco arancio.

-È stata una bella giornata oggi. Ci siamo divertiti vero?- chiese Mwezi –Soprattutto quando Nuka a fatto l’agguato a un sasso!

-Ti ho detto che sembrava un topo!- rispose il leoncino, esasperato, pur senza riuscire a trattenere un sorriso. Un simile errore a casa gli sarebbe costato una grossa sgridata di sua madre, ma lì persino lui rideva dei suoi sbagli ed era bellissimo.

-A parte gli scherzi sei migliorato nell’agguato… un pochino- fece Asante, prima che Zazu tossisse rumorosamente –Ora però è meglio andare a casa, anche io devo tornare alla mia tana.

-Va bene- disse Nuka –Posso tornare domani?

-Sì certo!- disse Mwezi, per poi dargli un buffetto col muso sulla guancia, in segno di saluto. Il cucciolo grigio ricambiò volentieri, già scodinzolante all’idea di poter ritornare. Asante, invece, fu un po’ più restio a fare un saluto affettuoso e gli dette semplicemente una spallata amichevole, che quasi mandò in terra il leoncino. Un po’ sorpreso, chiedendosi cosa significasse quel gesto, Nuka cercò di fare altrettanto con uguale energia, ma la giovane iena si scostò appena.

-Ci vediamo domani, Nuka!- lo salutò Mwezi addentrandosi di nuovo nella foresta, ora più scura e spettrale.

-A domani!- rispose lui, mentre anche Zazu spariva tra gli alberi indefiniti con un breve frullare d’ali.
 


Il cucciolo grigio tornò a casa quando ormai il sole era quasi scomparso e le stelle avevano preso a baluginare nella volta blu cobalto. Quasi tutte le iene e i leoni si stavano preparando per andare a dormire e Nuka si augurò di non disturbare il sonno di suo padre entrando.

Male che vada gli racconterò tutto domattina presto, prima di tornare da Mwezi, pensò.

La sua corsa tuttavia fu frenata quando una iena gli pestò intenzionalmente la coda.

-Ahi!- fece il cucciolo girandosi per trovarsi i ciuffi della criniera di Shenzi a un passo dal suo muso. Il suo sguardo era privo della solita cattiveria sorridente, sembrava seria.

-Lasciami, Shenzi! Devo andare da mio padre- le ordinò il cucciolo cercando di non sembrare spaventato. La iena però sembrò ignorarlo bellamente.

-Voglio solo sapere una cosa, Nuka. Tu sei amico anche della piccola iena di nome Asante, giusto?- gli chiese, socchiudendo appena gli occhi. Il leoncino annuì. –E oggi lo hai visto giusto?- fece ancora Shenzi.

-Sì perché?

-Hai visto anche sua madre?- chiese la iena lasciandogli la coda e accigliandosi lievemente. Il suo muso in quel momento aveva un’espressione quasi malinconica. Tuttavia bastò che il cucciolo scuotesse la testa perché si allontanasse con un leggero sbuffo.

Nuka e Shenzi non erano mai stati in buoni rapporti, un paio di volte lei lo aveva scacciato malamente, minacciando di morderlo, per cui il giovane leone non si prese la briga di chiederle cosa le fosse preso o se conoscesse la madre di Asante.

Corse all’interno del termitaio, fino alla camera di suo padre. Fu contento come non mai di trovarlo ancora sveglio insieme a Zira.

-Guarda chi è tornato!- disse Scar sfoderando un sorriso che scopriva ogni singola zanna –Ti sei divertito oggi con la dolce Mwezi?

-Sì tantissimo, papà!- trillò contento il cucciolo andando a sfregarsi sulle sue zampe, per la prima volta senza venirne scacciato.

-Bene, bene…- mormorò lui senza però ricambiare l’affetto del cucciolo –Io e la mamma ti aspettavamo per sapere tutto quello che hai fatto oggi. Non è vero, Zira?

-Assolutamente. Su Nuka raccontaci- gli disse lei, sdraiata tra gli ossi, con un tono affabile, invitandolo tra le sue zampe.

Il cucciolo non si fece pregare e subito si mise a raccontare la sua giornata, cominciando da quando Mwezi aveva buttato in acqua Zazu. Si permise tuttavia di modificare un po’ la realtà per fare una bella figura, dicendo che anche lui era riuscito nel suo agguato.

-Aspetta un secondo!- lo bloccò Scar prima che passasse ai suoi esercizi nell’erba alta –Sicuro che quel bucero si chiamasse Zazu? Come era fatto?
Anche lui in quel momento aveva un vistoso cipiglio. Le pupille si erano ristrette, nonostante la poca luce, e la voce lasciava trasparire la rabbia del leone.

-Aveva le piume blu e il becco arancio e sì, si chiamava Zazu. Mwezi diceva che era peggio di un avvoltoio, per quanto era fastidioso, e aveva ragione- disse il cucciolo cercando di smorzare la tensione e andare avanti col racconto. Il suo sorriso nervoso però cadde sotto lo sguardo di Scar.

-E che ci faceva nel regno di Mwezi?- chiese ancora, sfoderando un artiglio.

-Non lo so… Mwezi ha d-detto che era un a-ambasciatore- rispose il cucciolo balbettando e sentendo sua madre agitarsi. Doveva trovare qualcos’altro da dire.

-Mi ha detto solo che… che Mwezi era- si sforzò di ricordare la parola –promessa al principe Kopa ... figlio di Simba- disse quasi sussurrando l’ultima parte.

A quel punto Scar esplose in un ruggito furibondo, scagliando lontano gli ossi con la zampa. I suoi occhi verdi sembravano quasi brillare nell’oscurità, mentre il ruggito era amplificato dalle gallerie. Spaventato, Nuka si strinse contro la pelliccia di Zira, che però non gli prestò attenzione.

-Scar, calmati!- gli disse, alzandosi e lasciando rotolare per terra Nuka –Mio re, non è ancora deciso niente! Il tuo destino non è ancora stato rubato. C’è tempo per risolvere le cose.

Il leone ansimò per qualche istante, riprendendo fiato dopo lo sfogo. Lasciò che Zira si sfregasse nella sua criniera, mentre la sua mente correva frenetica in cerca di una soluzione. I suoi occhi ricaddero su Nuka, raggomitolato a terra con le orecchie pendenti, spaventato. Senza di lui non sarebbe riuscito nel suo intento …

-Perdonami Nuka- disse staccandosi da Zira e andava verso di lui –Sono solo arrabbiato con la mamma di Mwezi. Una cucciola come lei non si merita certo un destino così … Sai cosa vuol dire che Mwezi è promessa?

Il cucciolo scosse la testa e Scar gli si avvicinò con un muso falsamente triste. Per un momento si godette quel potere che aveva su di lui, il potere di modellarlo al suo volere come un misero pezzo di argilla bagnato, solamente usando le parole. Sì, gli serviva Nuka, sarebbe stato il suo soldato più fedele proprio perché inconsapevole di esserlo e perché troppo bisognoso di affetto.

-Vuol dire che sarà costretta a diventare la compagna del figlio di Simba, il re che ci ha esiliati. Verrà mandata lontano lontano, a servire quel borioso rampollo reale e suo padre. Povera cara … - disse forzando un singhiozzo –Da sola con tutti quei leoni cattivi, superbi e lussuriosi.

-Non possiamo fare niente?- mormorò Nuka ad occhi sgranati, andando proprio dove Scar lo voleva. Mentre suo figlio era spaventato per la sua amica, dentro di sé il leone rideva.

-Beh io non posso avvicinarmi, lo sai. Mi dispiace, Nuka. Non sembra esserci niente da fare. A meno che … No è impossibile- disse, distogliendo lo sguardo e fingendo un tono sconfortato.

-Cosa?- supplicò il cucciolo alzandosi in piedi.

 È anche troppo facile, pensò suo padre. –A meno che tu, il suo caro amico, non vegli su di lei e non la protegga da quei leoni- disse Scar –Pensi di poterlo fare, Nuka? Affronteresti quei leoni per proteggere la tua amica, quando quel Kopa verrà a prenderla? Naturalmente potrei dire alle iene di aiutarti, se…

-Lo farò- rispose il cucciolo gonfiando il petto e cercando di assumere un tono solenne –Non ti deluderò, padre! Diventerò forte come vuoi tu e sconfiggerò quei leoni per proteggere Mwezi e per vendicarti.

-Sei degno figlio di tuo padre- disse Zira e leccando la guancia a Nuka.

-Che leone coraggioso!- disse Scar sorridendo, orgoglioso di sé stesso e del suo operato.

Spazio Autrice: eccoci qui con un nuovo capitolo! Altre bugie nella mente del povero Nuka, riuscirà mai a vedere la realtà o vivrà sempre nella menzogna? E Zazu? Riferirà tutto a Simba? Succederebbe un putiferio in tal caso! Adesso poi ci si mette anche Shenzi con i suoi segreti!
Sto pensando di fare degli aggiornamenti regolari ogni domenica, salvo imprevisti. Se l'idea vi piace perché la storia vi appassiona fatemelo sapere con una recensione o con un messaggio. Anche se avete delle critiche costruttive siete i benvenuti!
   
 
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