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Autore: Rosie Malfoy    13/09/2019    2 recensioni
[ REDDIE ]
« Mi stavi toccando. » Spiegò semplicemente.
« Non posso? »
« Devi. È quando non lo fai che mi fai male. »
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci risiamo, pensò Eddie.
Gliel'aveva detto che continuando a dondolarsi in quel modo sul ramo dell'albero, quello non avrebbe retto e si sarebbe spaccato la faccia. Gliel'aveva detto, cazzo.
E adesso? C'era perfino il rischio che...
« Ti prenderai un'infezione, idiota. »
« È solo un po' di sangue, che vuoi che sia! Già non mi fa più male. I miei anticorpi sono grandi e grossi como el ramo che tengo debajo, senor! »
« Zitto, Richie. Sto cercando i cerotti. Credevo di averli messi vicino al disinfettante... » Fece esasperato, setacciando nel suo marsupio.
« Quante cazzo di cose hai lì dentro? Anche gli assorbenti di tua madre? »
« Sì, te li tenevo giusto da parte— ah, eccolo finalmente! »
« Cosa? Hai trovato il tuo pisello? »
« BEEP BEEP, RICHIE! » Tuonò stringendo i denti. Che cavolo! Si stava impegnando per aiutarlo a medicarsi quella stupida ferita, e lui...!
« Perbacco e perforbacco, se fai quella faccia mi metti paura! Sto zitto, infermierina Eds. Sono tutto tuo. »
« Non chiamarmi Eds. » Per la millesima volta...!
« Infermierina Eds. » Per la trigliardesima...!
« Vaffanculo! Pulisciti la ferita da so—— »
« No, va bene. » Fece precipitoso, afferrandolo per un braccio affinché non si allontanasse. « Sto zitto. » ...certo. Ma quanto diavolo poteva essere difficile? Non si trattava solo di tenere a bada la sua boccaccia. Ché...
Ci risiamo, pensò Richie.
Eddie era ad un passo da lui e lo stava / toccando /, mentre premeva delicatamente il fazzoletto unto di disinfettante al di sopra della ferita sul suo mento. Aveva un'espressione talmente concentrata in quel che stava facendo che se si fosse avvicinato di un altro millimetro, sarebbe riuscito a sentire quanto il cuore gli martellasse nel petto. Ne era sicuro. E per nulla al mondo avrebbe potuto correre il rischio. Per nulla al mondo Eddie avrebbe dovuto scorprire che... che...
« PORCO CAZZO, QUANTO BRUCIA! »
« Perché la ferita è più profonda del previsto! Te l'avevo detto. »
« È colpa di quella robaccia che mi stai mettendo! Che cazzo è? Veleno per topi? »
« Non credi che se volessi ucciderti non starei medicandoti la ferita, adesso? »
« No, infatti. Riesci benissimo ad uccidermi in altri modi... » L'aveva sussurrato, in modo che Eddie non capisse. Ed infatti così fu. Pensò che si trattasse di un'altra delle sue mille Voci e allora, spazientito, l'aveva ignorato e gli aveva afferrato il volto, determinato a concludere l'operazione quanto prima.
Se non fosse che... una cocente vampata aveva riempito il volto di Richie, ora immobile ed incredibilmente muto sul suo posto.
« Richie, ma tu... scotti! Oh porca vacca. L'infezione si è già espansa! Lo sapevo, io! Probabilmente è pure contagiosa. Dobbiamo chiamare qualcuno— dobbiamo... »
Ma Richie si allontanò di due ampi passi, accigliandosi, mentre l'altro era già pronto a tirar fuori il suo inalatore.
« Sto bene, cazzo. Calmati. » Calmati anche tu, Tozier, pensò. Sembri una fottutissima ragazzina in calore. « È colpa tua, non c'entrano le infezioni. »
Sua? Ma che... « Che cazzo...? »
« Mi stavi toccando. » Spiegò semplicemente.
« Non posso? »
« Devi. È quando non lo fai che mi fai male. »
Ci furono tre secondi, soltanto tre, in cui Eddie schiuse le labbra, arrossendo appena, capacitandosi di quel che potesse significare. Ma Richie non lo stava guardando, spaventato dalle sue stesse parole ed Eddie concluse che semplicemente, come sempre, lo stava prendendo in giro.
Fu però di nuovo Richie a parlare, col suo stupido sorriso sbeffeggiante tornatogli a coronare la faccia.
« Le tue mani da fata mi fanno sciogliere come un ghiacciolo, uuuh. Ci sei cascato, Eddie-Spaghetti. Adesso muoviti, o la tua ma' penserà che ti hanno rapito se torni più tardi. » Si schiaffò il cerotto sul mento da solo, dunque, affrettandosi a dargli le spalle.
E...
Ci risiamo, pensò infine Eddie, scuotendo tra sé e sé il capo. Come sempre, lo stava solo prendendo in giro. Ma allora perché, ogni volta, per tre secondi, tre soltanto, sentiva battere così forte il suo cuore?
Stupido Richard Tozier, concluse. L'avrebbe fatto ammattire ancor prima di sua madre.
(Ammattire d'amore.)
  
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