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Autore: Giadavnt    13/09/2019    1 recensioni
|| BloomxValtor ||
Il Grande Drago creò l'universo servendosi della sua Fiamma. In seguito la divise il 3 poteri con lo scopo di mantenere l'equilibrio tra il Bene e il Male.
Una nuova minaccia attenta alla pace e le Winx saranno costrette a collaborare con un vecchio nemico pur di vincere.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bloom, Valtor, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-In alto!-

Bloom sentì risuonare la voce di Valtor nella testa.
Continuò a sostenere lo scudo con una mano mentre con l'altra lanciò sfere di energia lì dove le aveva indicato lo stregone.
Nessun colpo la raggiunse. Evidentemente aveva contrastato il colpo.
Non pensava di riuscirci.

Insomma non è da tutti i giorni affroontare uno scontro bendata.
Perchè bendata? Beh, secondo Griselda, questo era il miglior modo per rafforzare quel sottile collegamento che permetteva Bloom e Valtor di contattarsi telepaticamente.

-Con le maniere forti si ottiene tutto!-
Le parole dell'ispettrice le risuonavano in mente.
Ed era così che avevano accettato di cimentarsi in questo allenamento estremo: lei, bendata nella stanza delle simulazioni, con le altre Winx, e Valtor dalla sala di controllo che le dava indicazioni su come difendersi e attaccare.

Era i suoi occhi.

I primi colpi l'avevano colpita in pieno. Non riusciva a sentirlo, a stabilire quel contatto.
Forse a causa della poca concentrazione o del buio che la circondava.
O forse, ancora, dall'agitazione di essere completamente nelle sue mani.

Aveva detto alle amiche di non trattenersi altrimenti quell'allenamento non avrebbe avuto alcun effetto.
Aveva sentito chiaramente gli attacchi e per un attimo si era chiesta se non avesse dovuto ascoltare la dottoressa Ofelia e prendersi ancora qualche giorno di riposo.
Poi aveva scosso la testa e stretto i denti, sforzandosi di pensare ad un soluzione.
Aveva così creato una bolla protettiva attorno a lei.
Sosteneva lo scudo e nel mentre, si concentrò, tentando di rilassarsi e stabilire il contatto con lo stregone.

-Bloom! Che diavolo ti prende?!- la voce di Valtor le arrivò finalmente forte e chiara.
Non tenne conto del tono irato e agitato e sorrise soddisfatta.
L'uomo, che la osservava dalla sala di controllo, sbattè le mani sulla grande tastiera, facendo sobbalzare Palladium.
Il professore di pozionologia vide un sorriso soddisfatto aprirsi sul volto dell'uomo.

-Finalmente!-
Valtor si concentrò sullo schermo che riprendeva Bloom e ristabilì il contatto.
Doveva essere veloce con le indicazioni e sperò che la fata non andasse di nuovo in panico.

-Di fronte!-
La fata del fuoco annullò la bolla protettiva e portò le mani in avanti.

-Tempesta di Fiamme!- l'attacco si propagò a semicerchio davanti alla fata.
Valtor vide alcune delle Winx venire colpite.
Musa riuscì a stento a schivare, portandosi più in alto. Aisha comparì alle spalle di Bloom ed entrambe iniziarono a caricare.
Doveva essere veloce ad avvisarla. Strinse gli occhi per un attimo ricollegandosi con la rossa.

-Dietro e in alto a destra! Veloc..!- non riuscì a finire che il contatto si interruppe di nuovo. La fata era riuscita comunque a sentirlo e la vide posizionale le mani nei versi indicati e lanciare piccole sfere di energia a ripetizione.
La tecnica funzionò e le due Winx furono costrette ad interrompere i loro attacchi per schivare le decine di sfere rosse.

Le altre, nel frattempo, si erano riprese dall'attacco e erano tornate alla carica. Sfruttarono lo stesso metodo di Bloom e ognuna di loro iniziò a lanciare sferette di energia da direzioni diverse.
Valtor strinse i denti e ristabilì quel contatto che continuava a interrompersi.

-Destra.- Stop. Bloom parò il colpo di Stella.

-Sinistra.- Stop. L'attacco di Tecna venne neutralizzato.

-In alto!- uno scudo traslucido si aprì sulla testa della fata.

-Wow!- Palladium balzò dalla sedia, ammirando con quale velocità Bloom riuscisse a rispondere ai vari attacchi e si avvicinò allo schermo dove lo stregone osservava la fata.
Valtor cercò di ignorare il fastidio dato dalla vicinanza del folletto, ristabilendo nuovamente il contatto.

-Entrambi i lati!- Bloom allargò le braccia creando due scudi, su cui continuarono ad insistere gli attacchi di Stella e Flora.

-Impressionante!- Valtor ringhiò all'ulteriore interruzione del contatto e al suono della voce di quell'elfo.
Le altre tre fate si prapararono a creare una convergenza, sfruttando il tempo in cui la rossa rimaneva bloccata tra i due attacchi.

-Questo sarà difficile!- Palladium parlò ancora, avvicinandosi i più allo schermo.

Lo stregone strinse i denti ringhiando. Gli copriva la vista dello schermo ed inoltre un forte mal di testa sembrava annebbiargli il cervello e stabilire il contatto era sempre più faticoso.
Lo afferrò per una spalla e lo spinse indietro.

-Spostati!- e sbattè nuovamente le mani sulla tastiera che aveva davanti, sfogando la frustazione. Guardando nuovamente lo schermo si rese conto che anche Bloom stava risentendo della situazione. Aveva il viso arrossato e dal movimento più veloce delle spalle immaginò avesse il respiro affannato.

Strinse gli occhi, cercando ancora una volta di mettersi in contatto con lei. Ancora una volta, forza! Altrimenti la convergenza l'avrebbe travolta.

-Vola via! Via!- la voce di Valtor le arrivò appena, come se ci fossero chilometri a dividerli.
Prese un'altra boccata d'aria, annullò gli scudi e volò verso l'alto.
Si fermò poi a mezz'aria, cercando di calmare l'affanno. Sentiva sudore freddo scorrerle lungo la schiena e una dolorosa morsa le circondava la testa.

Cosa doveva fare ora? Perchè Valtor non le parlava più?

Stava iniziando a preoccuparsi poi la voce del professore risuonò in tutta la stanza.

-Basta così ragazze. Ottimo lavoro!-
Bloom si sfilò la benda e sbattè per un po' le palpebre mettendo a fuoco la visuale. La stanza era tornata normale anche se, in realtà, non sapeva minimamente quale aspetto avesse avuto durante l'allenamento.

Tornò con i piedi per terra, insieme a tutte le altre mentre la porta della sala si apriva permettendo a Palladium e Valtor di entrare.
Guardò per un attimo lo stregone, rendendosi conto che anche lui era sfinito da quell'allenamento mentale, e gli sorrise sinceramente quando lui ricambiò lo sguardo.

Valtor la vide chiudere gli occhi e rilassarsi, annullando la trasformazione.
I capelli, sciogliendosi dagli intrecci, le ricaddero sulle spalle e un veloce bagliore fece ricomparire i suoi vestiti informali. Il vestito celeste e la giacca nera ondeggiarono lievemente per poi ricaderle indosso ordinati.

-Nulla da dire se non che c'è ovviamente bisogno di continuare quest'allenamento. Ma per essere la prima volta, ragazzi, siete stati grandi!-

-Grazie professore.-poi lo sguardo di Bloom si spostò nuovamente sullo stregone.

-Va tutto bene?-
Lo stregone annuì leggermente.

-Oggi pomeriggio proveremo l'inverso. Bloom, tu rimarrai in cabina e Valtor affronterà le ragazze. Ora andate a riposare.- l'elfo sorrise e tutte le ragazze salutarono educatamente, uscendo dalla sala.

-Ragazze andate. Vi raggiungo tra poco.- Stella si voltò e fissò per un istante l'amica rimasta ferma vicino alla porta. Non ci volle tanto a comprendere le sue intenzioni. Sospirò, poi sorrise e alzò la mano salutando.

-Va bene. Non tardare! Dopo vorrei andare a fare shopping!- Bloom ricamiò il saluto per poi voltarsi dal lato opposto, notando che lo stregone era già scomparso dietro l'angolo del corridoio.
Avanzò il passo cercando di raggiungerlo.

***
 

Valtor lasciò cadere la giacca ai suoi piedi per poi sedersi sul letto, prendendosi la testa con le mani.
Aveva lasciato la luce spenta e la stanza era in penombra. La poca luce che filtrava era abbastanza per permettergli di vedere dove mettere i piedi.
Sentiva ancora la testa pulsare. L'adrenalina del momento era passata, lasciandogli solo il mal di testa e la stanchezza.

Quando era entrato in contatto mentalmente con Bloom la prima volta, non credeva che sarebbe stato così faticoso ripeterlo più volte. Ora capiva perchè Daphne li aveva avvertiti di non contare troppo su questo legame.
Era una possibilità, certo, ma fortemente instabile e con un grande dispendio di energie, senza contare che necessitava di una forte concentrazione, difficile da ottenere, da parte di entrambi, in piena battaglia.

Alla fine non era riuscito più a contattarla.

Dopo averle detto di volare via non era riuscito a darle altre indicazioni e aveva preso per il colletto Palladium, ordinandogli di interrompere la simulazione, prima che le altre tornassero ad attaccare.
Solo quando la sala era tornata normale si era accorto di aver trattenuto il respiro, sentendo dentro di sé la paura di aver lasciato Bloom senza difese, anche se solo per pochi secondi.
Si ritrovò a pensare che quel pomeriggio sarebbe stato più facile, sapendola al sicuro nella sala controllo.
Subito dopo scosse la testa, lasciandosi cadere all'indietro sul letto.

Possibile che tutto questo fosse solo frutto del suo ruolo di protettore?

Sbuffò. Passò qualche secondo, poi il rumore di passi leggeri.

Sentì la porta bussare.
Fu tentato di non rispondere, di far finta che non ci fosse nessuno. Ancor di più quando riconobbe la sua aura. Parli del diavolo...

-Valtor, sono io. Posso entrare?- la voce di Bloom gli arrivò lieve, quasi timida.
Si rimise seduto, passò una mano sul viso e le disse di entrare.
La luce proveniente dai corridoi illuminò per pochi secondi la stanza, giusto il tempo di vedere la sagoma scura entrare e richiudere la porta.

-Ti senti bene? Ti sei allontanato in tutta fretta. Non hai neanche mangiato qualcosa.- gli disse la fata mentre gli si avvicinava.

-I demoni non hanno bisogno di nutrirsi.-
Bloom si diede mentalmente della stupida.
Non solo per non ever ricordato una cosa del genere, ma soprattutto perchè si rese conto di non avere un vero e proprio motivo per essere li.
Lo aveva seguito e gli aveva chiesto di entrare ma ora non sapeva cosa dire. Portò le mani dietro la schiena, in un gesto inconsapevole.

Non lo conosceva. Non conosceva Valtor.

Il loro rapporto, fin ad ora, si era limitato agli allenamenti, piccoli scambi di battute e agli esercizi di connessione.
Quella conoscenza che aveva con le sue amiche era lontana anni luce da quella che aveva con lo stregone. E pensare che il Grande Drago le aveva detto chiaramente di trovare una connessione con lui.

-Giusto, non ricordavo. Beh io...volevo solo ringraziarti, per prima. Se sono riuscita a combattere è solo stato grazie a te.- disse la prima cosa che le venne in mente. Si rese comunque conto di essergli davvero grata per l'impegno con cui le aveva dato indicazioni, stabilendo continuamente i contatti, nonostante il chiaro dispendio di energie.

-Era questo lo scopo dell'allenamento. Ho solo fatto ciò che dovevo.- Valtor prese a massaggiarsi le tempie.

-Piuttosto, cerca di impegnarti anche tu, dopo. Non vorrei perdere contro le tue amiche solo perchè sono bendato.- un sorriso divertito si aprì sul volto di Bloom.

-Farò del mio meglio.- Valtor sentì il letto muoversi leggermente e voltandosi si accorse della fata seduta al suo fianco. Aveva la testa china e intrecciava nervosamente le mani. Poi sospirò lievemente e si voltò verso di lui.

-Io...stavo ripensando a ciò che mi ha detto il Grande Drago in sogno, che devo trovare il mio modo per conoscerti. E ci ho ripensato più e più volte in questi giorni...-rise nervosamente, guardandosi nuovamente le mani.

-Ma non riesco a trovare una soluzione. Non so come fare a conoscerti. Se me lo chiedessero, non saprei neanche come descriverti. Mi sembra di vederti ogni giorno in un modo diverso e non so neanche come fare a spiegartelo.- rise ancora.

-In realtà non so neanche su cosa concentrarmi, se sul tuo potere e la tua Fiamma o su...te stesso.-
Valtor la guardò, non capendo cosa intendesse.

-Ecco, anche adesso.-

-Cosa?-

-Non riesco a capire cosa tu mi voglia dire. Con Stella, o con Flora, o con tutte le altre, mi basta uno sguardo per capirle. Invece ora, tu mi guardi e io non riesco a capire cosa tu stia pensando.-

-Cosa intendi con “concentrarti su me stesso”?-

-Intendo conoscere te, la tua storia, i tuoi interessi oppure...più semplicemente, ciò che ti piace oppure no. Per esempio, qual'è il tuo colore preferito?-
Valtor rimase spiazzato da quella domanda, a suo appello completamente insignificante. Eppure Bloom era seria, voleva davvero saperlo.
Ci pensò. Non si era mai concentrato su cose del genere. L'idea di avere un colore preferito non gli era mai neanche passata per la mente.

-Non lo so. Non ci ho mai pensato. Non ho un colore preferito.-

-Mmh?- Bloom si ritrovò incredula.

-Mettiamola così: il colore che ti da' meno fastidio guardare?-
Valtor rise leggermente.

-Probabilmente il rosso...o il bordeaux.-
Bloom sorrise.

-Bene. So già qualcosa in più di te. Vediamo...musica?-

-Davvero credi che io ascolti musica?-

-Beh, non ci sarebbe stato nulla di male.-

-Il mio allenamento con le Streghe non prevedeva cultura musicale.-
Anche nella penombra, Valtor vide chiaramente la fata riabbassare il volto e i suoi occhi azzurri luccicare leggermente.

-Capisco...-quasi un sussurro.
Bloom sentì una fitta al petto. Era ovvio, dopottutto. Metà della sua vita era trascorsa tra le grinfie delle Antenate e l'altra metà nella Dimensione Omega.
Come poteva pretendere che Valtor desse importanza ad argomenti così superficiali?
Ci fu quache secondo di silenzio poi fu proprio lo stregone a prendere la parola.

-Il tuo invece?-

-Il mio cosa?- Bloom si rivoltò a guardarlo.

-Il colore che ti da' meno fastidio guardare.-

-Ah.- un sorriso si aprì sul suo volto sena che riuscisse a controllarlo. -L'azzurro. Il colore del cielo.-
Già, il cielo. Sky le venne in mente di colpo. Non aveva sue notizie da circa 4 giorni. Neanche i ragazzi si erano fatti sentire. Chissà come stava.

-Direi che ti si addice.- la voce di Valtor la riportò alla realtà.

-Davvero?-

-Beh, dopottutto...- lo stregone guardò dall'altro lato. –Si abbina ai tuoi occhi.-
Bloom si ritrovò di nuovo a sorridere e sentì un leggero rossore colorarle le guance. Ringraziò di essere al buio. Cercò qualcosa da dire per interrompere quel silenzio.

-Allora...sulla questione musica risolveremo poi. Ah! Ci sono! Quale incantesimo ti piace di più usare?-

-Mmh...creare varchi per il teletraporto.-

-In effetti mi sarebbero molto utili. Dovrai insegnarmi a farlo prima o poi.-

-Vedremo. E tu, in cambio, quale incantesimo puoi insegnarmi?-
Bloom ci pensò un po' su.

-In realtà credo che tu conosca già tutti gli incantesimi che ho imparato qui a scuola. Però, forse, rimanendo in tema di incantesimi preferiti, posso insegnarti quello dell'impasto della pizza!-
Valtor la guardò sbalordito e Bloom non potè far altro che scoppiare a ridere.

-Dico sul serio!- ricalcò la dose.

-Vuoi farmi credere che la fata più forte di tutto l'universo magico, che ha salvato il suo pianeta dalla distruzione e soprattutto, che è riuscita ad uccidermi...- Valtor non riuscì a completare la frase, tanta era l'assurdità di quella situazione.
Bloom, nel mentre, non riusciva a smettere di ridere.
Poi nella stanza risuonò una canzone. La rossa tirò fuori dalla tasca il cellulare, aprendo il messaggio.

-È Stella. Sono in sala simulazione ad aspettarci.-
La suoneria riprese brevemente, segnalando l'arrivo di un altro messaggio.

“Inoltre ti confermo che dopo l'allenamento andremo in centro tutte insieme! Così potremmo staccare un po' la spina da questa situazione immane!”
Bloom rilesse di nuovo il messaggio.

-Ma certo! Valtor, stasera verrai con noi in centro!-
Lo stregone la guardò senza capire.

-Cosa?-

***


L'allenamento del pomeriggio non era andato male.

Valtor, bendato, si era posto al centro della sala che man mano si trasfigurava in una immensa radura, senza possibili nascondigli o ostacoli.
Lo stregone non aveva risentito del buio dato dalla benda, che invece aveva creato problemi a Bloom quella mattina, e la fata riuscì fin da subito a mettersi in contatto con lui, iniziando a dare indicazioni.

Aveva resistito per circa 30 minuti, guardando lo schermo e concentrata sull'aura di Valtor, poi aveva chiesto al professore di interrompere l'allenamento.
Vedendo la stanza tornare alla normalità, si era lasciata scivolare su una delle poltroncine della sala comando, tenendosi la testa. Sentiva le tempie martellarle e sudore freddo lungo la schiena.
Il resto del gruppo l'aveva raggiunta e all'espressione titubante di tutti aveva risposto di stare bene.

-Spero solo che, continuando con l'allenamento, possa migliorare.-
Stella le aveva messo una mano sulla spalla, stringendo leggermente e sorridendole.

-State facendo tutto ciò che è nelle vostre capacità e poi, avete fatto passi da gigante in soli pochi giorni!- poi si abbassò alla sua altezza, possaggiando un ginocchio sul pavimento.

-Adesso, amica mia, non pensarci più e rilassati. Una doccia veloce e poi si va a fare un po' di shopping!-

E così che ora si trovava in centro, già sommersa di buste -molte delle quali non sue- a girare tra i negozi, a guardare vetrine colorate e luccicanti ascoltando i vari commenti entusiasti della sua migliore amica e le risate delle altre.

Era riuscita a convincere anche Valtor, pattuendo che lui sarebbe potuto andare via in qualunque momento, se avesse trovato quella passeggiata troppo “eccessiva” per i suoi gusti.
Eppure era ancora lì, a pochi passi dietro di lei, guardando attorno.

Sotto braccio aveva un pacchetto rosa a righe, ovviamente non suo.
Stella gli aveva chiesto di tenerlo per lei mentre adocchiava già un'altro vestito, sprizzante di gioia.

Bloom rise lievemente rivedendo per un attimo, nella sua mente, l'immagine della sua faccia sbigottita mentre afferrava al volo il pacchetto che la bionda aveva letteralmente lanciato in aria.
Si staccò dalle altre, rallentando il passo e affiancandolo.

-Vuoi darlo a me?- chiese, tendendo il braccio libero.

-Non scherzare.- le rispose semplicemente, prendendole dalle mani le numerose buste di carta colorate.

-Grazie.- lo guardò per qualche secondo, mentre lui tornava ad osservare intorno.

-Valtor, perchè non dai un'occhiata anche tu? Magari c'è qualcosa che può piacerti...-

-Ottima idea, Bloom!- la voce di Stella la raggiunse squillante nonostante gli svariati metri che le dividevano.

-Qui intorno deve esserci il negozio dove fa spese Brandon. Sono sicura che troveremo qualcosa anche per te.- disse poi puntando l'indice verso Valtor.

-È ora di liberarsi dello stile vittoriano ottocentesco, che per quanto sia bello ed elegante, lo ammetto, temo sia passato un po' di moda.-
Stella schioccò le dita e tutte le buste si rimpicciolirono all'istante, volando verso la sua mini pochette.

Bloom portò una mano al viso, chiedendosi come faceva a dimenticarsi sempre di quell'incantesimo ma non ebbe tempo di dire/fare altro che la principessa di Solaria spuntò tra loro due, prendendoli a braccetto e iniziando a trascirnarli verso il negozio di abiti maschile.
Vide Valtor guardarla accigliata, sovrastando in altezza Stella, e Bloom mimò uno “scusa” con le labbra, sorridendo imbarazzata.

-Bene! Allora!- appena entrati nel negozio Stella portò le mani ai fianchi, guardando attorno con attenzione, neanche avesse laser al posto degli occhi.
-Si comincia!-
Bloom e Valtor la videro muoversi velocemente per tutto il negozio, afferrando stampelle senza neanche fermarsi, sicura delle sue scelte.

-Ed ora, zona camerino!- Stella spinse Bloom dietro la schiena e a sua volta si ritrovò schiacciata contro quella dello stregone.
Non ebbero altra scelta che obbedire.

Il salottino che faceva da anticamera allo spogliatoio era arredato con gusto e il divano e i vari pouf furono velocemente occupati.
Valtor si era seduto a braccia conserte ad una estremità del sofà, leggermente seccato.

-Sono sicura che non sarà così male.- provò ad incoraggiarlo Flora.

-Assolutamente no! Sarà fantastico!- rispose Stella e tirò vicino a lei lo stand con tutti i capi scelti.
Ne afferrò uno mostrandolo a tutti: un completo giacca e pantalone blu scuro con sottili righe grige a formare la fantasia a quadri.
Bloom trattenne una risata, riconoscendo come quell'abito fosse nello stile di Brandon.

-Ridicolo.- Valtor fu chiaro e coinciso.
Una veloce smorfia attraversò il viso di Stella.

-Okay. Questo?- ne tirò fuori un'altro, un gessato grigio.

-No.-

-E questo?-

-No.-
E così si ripetè per un altro paio di vestiti.
Stella, sull'orlo di una crisi di nervi, continuava a mostrare e sue scelte e Valtor, impassibile, ne scartava uno dopo l'altro.

-Credo che la situazione stia degenerando.- osservò Musa, poggiata coi gomiti sullo schienale del divano, in piedi, dietro Bloom. Aisha, al suo fianco, annuì leggermente.
Tecna, sul pouf al fianco della rossa, si sporse leggermente per sussurrarle qualcosa all'orecchio.

-Forse dovresti intervenire.-
Bloom diede un'altra veloce occhiata alla situazione ed annuì convinta.
Si alzò in piedi e si pose tra i due cercando di trovare un compromesso.

-Stella, i vestiti che hai scelto sono davvero molto belli ma...forse non sono proprio dello stile di Valtor, no?- le disse, cercando di addolcire l'amica.

-Voi non capite nulla di moda!- incrociò le braccia e guardò da un'altro lato.

-Che ne dici se ora, io e Valtor diamo un'occhiata mentre tu scegli qualcosa per Brandon?- le propose e vide gli occhi di Stella illuminarsi.
Si voltò poi verso il divano, dove era seduto Valtor, senza trovarlo.

-Ma dove...?-

-Credo ti stia aspettando fuori.- le disse Flora sorridendo, indicando con il pollice la porta del salottino.

-Si, ha tirato un sospiro di sollievo non appena hai detto che gli farai tu da consulente.- rise Tecna.
Infatti, Bloom lo trovò immediatamente, appoggiato al muro, di fianco alla porta.

-Stavo seriamente temendo di impazzire con quella tua amica petulante.-
La sua faccia seria la fece ridere.

-Stella non è petulante. È solo che si lascia trasportare. Dai, vediamo se troviamo qualcosa.-
Senza pensarci, Bloom si diresse verso il reparto di magliette e jeans.

Solo dopo qualche minuto si rese conto di aver automaticamente pensato a Sky e al suo modo di vestire.
E non c'erano dubbi sul fatto che lui e Valtor fossero completamente diversi.
Scosse la testa per riprendersi e notò che lo stregone l'aveva raggiunta, guardandosi intorno con un'espressione di disgusto in volto.

-Scusami, di solito vengo qui solo con Sky. Da questo lato non credo troveremo qualcosa che possa piacerti. Vieni.- cambiò così reparto.
Iniziò a muoversi tra gli stand, guardando i modelli.

-Immagino niente di esageratamente lucido o con fantasie, giusto?-

-Giusto...-

-Che ne dici di questo?- afferrò una stampella mostrando gli un completo nero, nulla di troppo lavorato.

-Passabile.-
Già era qualcosa.
Ne adocchiò un'altro.

-Questo forse ti piacerà di più.- gli disse mettendogli tra le mani un modello grigio, completo di gilet, con piccolli bottoni metallici.
Valtor sorrise alzando un sopracciglio, come se fosse sorpreso.

-Ora iniziamo a ragionare.-
Bloom sorrise anche lei soddisfatta e tornò alla ricerca.
Passò davanti ad un manichino senza notarlo subito. Tornò poi indietro sui suoi passi.
Un completo bordeaux con fazzoletto nel taschino abbinato ad una camicia nera.

-Valtor.- lo vide spuntare da dietro uno scaffale. Gli indicò il modello.
-Ti piace?-
Lo stregone si prese un momento per guardare.

-Si. Molto.-
Sul viso di Bloom si aprì un sorriso.

-Aspetta. Adesso chiedo alla commessa di prenderlo.-
Valtor la vide guardarsi intorno velocemente, affaciarsi dietro agli scaffali, quasi saltellando da una parte all'altra.

-Cercavi qualcuno?- Flora sembrò spuntare dal nulla, con una commessa mora sotto braccio.

-Ah! Grazie Flora!- poi Bloom si voltò verso la commessa, sorridendo.
-Ciao. Potresti prendermi uno di quei modelli?- le disse, indicando il vestito sul manichino.

-È per il tuo ragazzo? Si, dovrei avere la sua taglia.- rispose lei, dando una veloce occhiata a Valtor per poi spostarsi tra gli stand.
Bloom sbattè più volte gli occhi, scambiandosi uno sguardo con Flora.

-Cosa?- come risposta, la Fata della Natura alzò le spalle.

-Ah, allora state insieme?- le due fate si voltarono alla ricerca della fonte della voce.
Due ragazze, vestite come la commessa a cui avevano appena chiesto aiuto, si erano avvicinate da un reparto vicino.
Bloom sentì le guance andarle in fiamme.

-Eh? Ah, no! No, no... lui non è il mio...- iniziò a balbettare, senza riuscire a formare una frase.

-Ah, allora è libero!- disse l'altra, avanzando qualche passo.
Avanzata che fu interrotta da Stella, spuntata da chissà dove.

-Assolutamente no! Non è libero per nulla. Mio fratello è occupatissimo. Occupatissimo!- si mise poi al fianco di Bloom, prendendola sotto braccio.

-Non datele retta! La mia cara cognatina deve ancora abituarsi all'idea. Sapete, storia romantica un po' complicata.- fece l'occhiolino alle due commesse e le incitò con un gesto della mano ad allontanarsi.
Una volta rimaste sole, Bloom non si trattenne dal dare un buffetto a Stella.

-Ma si può sapere cosa ti viene in mente?!-

-E dai cognatina, l'ho fatto solo per evitare scocciature! Quelle due ci provano sempre anche con Brandon! Quindi se solo la fidanzata non funziona, ho pensato che l'alleanza fidanzata-sorella potesse scoraggiarle una volta per tutte!-

-Che succede qui?- la voce di Valtor fece rizzare Bloom sugli attenti.
Si voltò trovandolo a poca distanza da loro, con tutti gli abiti che avevano scelto poggiati sul braccio.

-Nulla, nulla!- si rese conto di avere la voce troppo alta per apparire veritiera.
Fortunatamente la prima commessa la salvò dall'imbarazzo, porgendole il completo bordeaux.

-Valtor, ti piace altro?- chiese Flora, vedendo l'amica ancora un po' impacciata.
Lo stregone si guardò attorno. Poi fece segno con il mento verso un'altro mezzo busto di plastica vestito. Bloom seguì il cenno.
Una giacca blu cobalto abbinata ad una camicia bianca.

Rimase per un attimo sorpresa dalla scelta.

-Ehi! Io ti ho fatto vedere una giacca dello stesso colore e molto simile! Eppure hai detto di no!-

-La tua era orrenda.-
Flora rimase a guardare il divertente scambio di battute tra Stella e Valtor, finendo col pensare che sembravano davvero fratello e sorella. Si voltò poi verso Bloom, vedendo un sorriso spuntarle sulle labbra.

-Ragazze! Ha chiamato Timmy!- la voce di Tecna li raggiunse ancor prima di vederla.
-La rivolta su Eraklyon è finita. Domani torneranno tutti qui!- continuò raggiante.
Stella smise di guardare in cagnesco lo stregone e unì le mani al petto sognante.

-Brandoooon amoremioo!-
La felicità coinvolse tutte, generando piccoli gridolini di gioia.

Valtor vide Bloom voltarsi verso di loro solo in quel momento, come se ora si fosse risvegliata e avesse realizzato ciò che Tecna aveva detto.
Passò un'altro secondo di stasi poi venne coinvolta dalle amiche.




Angolo Autrice
Salve a tutti! Dopo più di un mese sono riuscita ad aggiornare. Mi scusa per la mia assenza ma non è stato un periodo molto bello e anche i test per l'università vanno ad occupare quel po' di tempo libero che ho. Detto questo, non so davvero da dove abbia partorito questo capitolo. L'idea dello shopping come un momento per far legare Bloom e Valtor c'è sempre stata ma non pensavo mi sarei dilungata tanto. Rileggendo velocemente inoltre, mi sono accorta di come il rewatch di Hunger Games e anche la serie Lucifer possa influire pesantemente su di me.
Spero quindi che il capitolo vi abbia divertito almeno un po' e magari abbia autato a scacciare qualche brutto pensiero dalla mente.
Vi consiglio comunque di concentrarvi sulle ultime battute del capitolo. La rivolta è finita. I ragazzi torneranno.
SKY tornerà. Come andrà a intaccare questo sulla nascente amicizia tra Bloom e Valtor?
Boh, chi lo sa. 
Con la speranza di riuscire ad aggiornare presto, come sempre, vi saluto e mi scuso per eventuali errori.
Baci
Giadavnt
 

  
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