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Autore: Shinichi_Izumi    13/09/2019    1 recensioni
Storia di due animali che vivono nella natura.
Questo insegna brevemente di quanto la fiducia non va mai sopravvalutata e non si può cambiare le origini di una persona, perché sarebbe come chiedere all'acqua di asciugare il mare
Dopo questo tocco poetico paragonabile a un orpello vi lascio la buona lettura, grazie amici di penna!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Uno scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare, chiese aiuto ad una rana che si trovava lì accanto. Così, con voce dolce e suadente, le disse: "Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull'altra sponda." La rana gli rispose "Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi!" "E per quale motivo dovrei farlo?" incalzò lo scorpione "Se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei!" La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell'obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua. A metà tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione. Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all'insano ospite il perché del folle gesto. "Perché sono uno scorpione..." rispose lui "È la mia natura!" Nonostante lo scorpione sia consapevole che pungendo la rana annegherà anche lui, non riesce a trattenersi quando la "vocina" interna gli dice che lui è un animale che punge gli altri per sua stessa natura.
   
 
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