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Autore: Made of Snow and Dreams    14/09/2019    0 recensioni
Strani eventi cominciano a disturbare la vita dei nostri killer: macabre scoperte, gente spaventata per un pericolo sconosciuto, corpi ammassati nella foresta. Cosa sta succedendo? Chi sta minacciando il territorio dei nostri assassini? Chi è il nemico?
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Un paio di avvertimenti è sempre meglio farli:
Il linguaggio, con la venuta di Jeff e l'alternarsi delle vicende, non sarà proprio pulitissimo.
Dato che il mio progetto include la presenza dei miei Oc (quindi ho detto tutto), saranno presenti scene di violenza varia con un po' di sangue (un po'? Credeteci pure...).
Spero vi piaccia.
P.S. Fate felice una scrittrice solitaria con una recensione, si sentirà apprezzata!
Genere: Dark, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Notti di noi






Intermezzo: Atto finale

 
 

Se nelle strade di maggior fluenza di veicoli ogni suono era inghiottito dalle grida dei venditori ambulanti e dal frusciare continuo delle pagine smosse dei quotidiani, lo stesso non poteva esser detto per il dipartimento di polizia della Route 45.
'Cosa dice la Scientifica? '
'Quello che già sai: ferite, squarci e abrasioni, stesso modus operandi del simpatico gruppetto di macellai. '
'E' assurdo. E' semplicemente assurdo. Stiamo cercando quei maiali da settimane e ancora un altro buco nell'acqua. Niente impronte, niente Dna, niente capelli... i bastardi sanno bene come darsela a gambe. Vigliacchi. '
'Risparmiaci le prediche, Malton. Ci bastano i titoli sui giornali e il vecchietto di turno, quello che si avvicina sempre all'ufficio. Ci procura già abbastanza grane da solo. '
Reiner Malton, uno dei migliori agenti di polizia il cui valore troneggiava sul colletto della sua uniforme per merito di una spilla in più, accavallò la gambe destra sulla sinistra e sigillò la sua visuale poggiando la fronte sulle mani intrecciate. Sasha Daleen lo adocchiò di soppiatto, dietro gli enormi e fin troppo profondo cerchi scuri che le adornavano gli occhi, e sospirò pesantemente. Le unghie laccate di nero pigolarono sulla tastiera del computer senza digitare alcunchè. Lo schermo s'illuminava di una serie interminabile di dati, nomi, cognomi, numeri. Un gigantesco e osceno ammasso di numeri con una gigantesca e oscena spirale di foto, ognuna di queste vomitata direttamente dagli obitori. Sasha Daleen aveva imparato a riconoscerne la maggior parte: da due settimane a questa parte, infatti, aveva iniziato a sfogliare immagine dopo immagine nel tentativo di cavarne fuori un indizio in più. Tuttavia, i suoi sforzi non avevano prodotto alcun risultato, nonostante le intense sessioni serali e le innumerevoli tazze di caffè in mano.
'Vado a prendere un altro caffè. Copritemi le spalle dal capo inquisitore, d'accordo? '
'Fai pure. ' rispose Beverly Troi, con noncuranza dietro di lei. 'Ma sappi che prima o poi ti sentirai male, Daleen. Troppa caffeina fa male, e arriverai un giorno ad avere il caffè al posto del sangue. '
Sasha le rivolse un debole sorriso. 'Quando entrerai nel reparto dei medici legali ti darò il permesso di portarmi dal tuo dietologo e in una Spa. Ti conviene affrettarti. '
'Contaci. '
Malton schizzò via dalla sedia tanto velocemente da guadagnarsi l'occhiata interrogativa di Stenley Hagarty. Tamburellò le dita sul vetro della finestra che si affacciava sulla strada. Uno sciame di gente ordinaria: madri con i pargoli sul passeggino, uomini d'affari con l'inamidato colletto diafano stretto attorno al collo, studentesse con le gonne un pò troppo corte, anziani ad attraversare la strada con il loro fedele bassotto.
'Tutti innoqui e banali come la fame. ' mormorò tra sè e sè Malton. 'Quindi, tutti probabili assassini. '
'Già, ce li vedo una ragazzina del liceo e un vecchio rattrappito di ottant'anni andare a fare fuori intere famiglie in un solo colpo. ' rise Hagarty, un omone dalla stazza di un armadio a due ante e la voce da baritono. 'In realtà ho notizie freschissime. Montgomery ha finalmente attivato le rotelline. '
'E ha scoperto che...? '
'Che ci sono alcune importanti coincidenze. Iniziamo dalla prima: i luoghi del delitto combaciano sempre. Sono posti sperduti nel nulla, in mezzo ai boschi, o semplici periferie. Ideali per tagliare la gola a un bambino. In una parola, i killer si tengono alla larga dalle grandi città. Da noi. '
'Come quanto accaduto a Foster Rock... ' annuì Beverly. Era una donna piuttosto slanciata, con gli occhi leggermente sgranati e le guance rosate di natura.
Hagarty le regalò un benevolo e generoso sorriso che, se possibile, le fece imporporare le guance ancor di più. 'Tipo Foster Rock, esattamente. Mi sono giunti, inoltre, i risultati delle autopsie. La maggior parte di quelli li sapete già, ma questa è una chicca fatta apposta per noi. ' Sfogliò il mucchio di rapporti cartacei che reggeva in mano per qualche secondo con occhi attenti e vispi, e, quando lo sguardo incrociò un documento riguardante il decesso di un feto di otto mesi, si fermò. 'Avete presente la poveretta che è stata trovata con il ventre squarciato? Quella incinta, insomma? Ebbene, sono stati ritrovate, su di lei e su quello che restava di suo figlio, tracce di saliva e pelo nero. Appartenente ad un cane. Presumibilmente un Rottweiler. '
'Cristo... ' sibilò Beverly, nauseata.
'Già, davvero terribile. Ma c'è una piccola speranza. Montgomery ha intenzione di tornare sull'ultimo luogo del crimine un'altra volta. Ho origliato quello che si mormorava in scientifica, quando sono andato a ritirare i risultati. L'ho sentito lamentarsi del fatto che sarebbe stato costretto a ricercare ogni singolo cittadino nei dintorni che possiede un cane del genere. '

In quel momento Sasha tornò, con un bicchiere di caffè sputato fuori direttamente dalla macchina. Riuscì a registrare le ultime parole pronunciate dal collega e si accasciò sulla sua sedia, vicino alla sua scrivania. Si massaggiò le tempie, aspirando i vapori caldi e bruni della bevanda accanto a lei.
'Ma questo non... non aiuta per niente! Stiamo perdendo, anzi, Montgomery sta perdendo il controllo il tutto. E' uno schifo ultimamente. A questi omicidi sommate quelli compiuti da Jeffrey Woods e il suo seguito. C'erano tutti gli indizi necessari a capire che questa dannata città stava impazzendo, sin da quando suo fratello sparì dall'ospedale e quella ragazza, anzi, quelle due ragazze, affiliate al loro caso, scapparono. Semplicemente troppo. '
'Ti riferisci a quella ragazza... Nina? ' chiese Malton, con gli occhi incollati ancora sulla strada sottostante.
Sasha posò gli occhi su di lui per qualche secondo. 'Esatto. E quell'altra ancora, Jane... Jane Arkensaw, credo si chiami. E questi sono soltanto gli assassini seriali che infestano il distretto! Vi ricordo i casi riportati dal South Carolina, quello dei bambini fatti a pezzi e riempiti di caramelle. Non si è mai scoperto chi fosse il colpevole. '
'A mio parere, ' esordì Beverly, incrociando le braccia al petto e dondolandosi sulla sua sedia girevole, 'si potrebbe trattare anche di qualcosa di più grosso. Sasha ha ragione dicendo che questa città sta impazzendo. Ma c'è anche qualcosa di più. Ultimamente si parla molto in giro di 'turismo della morte', o 'turismo dell'omicidio'. Negli ultimi anni si è registrata un intenso aumento del tasso di immigrazione nella nazione. '
'Stai dicendo che il fenomeno potrebbe essere stato incrememtato dalla pubblicità? '
'Se vuoi chiamare pubblicità la notizia che l'America, a quanto pare, non riesce a trovare i colpevoli di omicidio, allora sì. Quanti malati mentali esistono, lì fuori? Una volta scoperto che in uno Stato l'omicidio è legalizzato o comunque non punito per una ragione o per l'altra, è ovvio che diventi la meta perfetta. Di questo passo la situazione peggiorerà. '
Malton si voltò nella loro direzione. Aveva adottato da mesi un'andatura lenta, controllata, congeniale. D'effetto. Si accostò alla parete senza provocare alcun rumore e fissò pensoso il soffitto.
'Reiner... ? '
'Sto pensando. Ci sono molte proposte che non sono neanche state prese in considerazione dal governo, e questo mi dà da pensare. Ad esempio, per quale motivo la proposta lanciata dal dipartimento 156 fu respinta, all'epoca? '

Suddividere il territorio in ristrette zone d'influenza. Separare le zone dell'abitato da quelle boschive e aumentare il numero di agenti in ognuna. E' come una scacchiera, vedete? Mano a mano che i quadrati interni vengono ripuliti dal lerciume, ecco che noi – i pedoni – avanziamo verso l'esterno. Bisogna solo formare una struttura ad anello in grado di isolare le zone in rosso da quelle libere e pulite, bloccando ogni tentativo di oltrepassare i blocchi di sicurezza. Civili e criminali non ancora rientrarti nelle zone di sicurezza dovranno tenersi al di fuori, purtroppo.

'Era un buon piano. Con la creazione di una fitta rete di comunicazione tra i vari dipartimenti di ciascun Stato ci saremmo garantiti non soltanto la sicurezza del territorio, ma soprattutto la possibilità di stroncare un attacco interno. Se la violenza incoraggia le mine spente ad accendersi, la popolazione delle aree protette dev'essere controllata con attenzione. Molta attenzione. Si era proposto di attuare un piano supplementare adatto a questo scopo, e consisteva nell'applicare una certa dose di pressione psicologica 'passiva'... aumentando, ad esempio, il numero degli spot pubblicitari in cui si sottolinea la punizione divina che aspetta chi compie un reato, per i credenti, o la punizione giudiziaria per chi non crede. Si potrebbe pure informare la popolazione della presenza di centinaia di agenti segreti in incognito. Eppure il governo non ha approvato neanche un aspetto del piano. '
'Noi non siamo nessuno per contrastare il governo, Reiner. ' disse Hagarty, con sguardo serio. I suoi occhi azzurri avevano perso qualsiasi sfumatura giocosa e allegra per cedere il posto a un sottile velo di preoccupazione. 'Non metterti in testa strane idee. Noi facciamo già il nostro meglio, con l'autorità che ci viene elargita. Andare oltre è rischioso, parecchio. ' Lo fissò, grave, la bocca ridotta a una sottile linea di carne. 'E lo sai. '
Reiner Malton ricambiò lo sguardo con una certa aria di sufficienza. Tuttavia, non riuscì a replicare o a contestare quanto affermato dal suo collega. Si limitò a sbuffare rumorosamente.
Era vero. Proprio come accadeva nei centri governativi, anche i muri dei dipartimenti della polizia avevano occhi e orecchie per carpire ogni più intimo segreto e riportarlo ai superiori, con tutte le conseguenze del caso. John Wilson, David Rodriguez e Thomas Taylor erano solo alcuni nomi che comparivano nella lunga lista degli sventurati retrocessi, degradati o espulsi, la cui unica colpa era stata quella di aver detto una parola di troppo.
Beverly si voltò verso di lui, la mascella affilata rigida. 'Promettilo, Reiner. Prometti che non tenterai una delle tue solite follie. Il caso stavolta è parecchio serio. '
'E non tentare di includerci nei tuoi malefici piani! ' aggiunse Sasha ridacchiando, girata verso il monitor del computer e intenta a sorseggiare il suo caffè. 'Tra pochi mesi mi sposo e non ho alcuna intenzione di festeggiare il matrimonio con la mia espulsione. Fammi questo regalo per la mia festa, dai! '
'Tranquilli, tranquilli... ' concluse Malton. Abbozzò un leggero sorriso rivolto a Sasha – giravano voci che lei fosse la sua collega preferita e ciò aveva dato luce a parecchi pettegolezzi – e si voltò nuovamente verso la finestra. 'Non ho intenzione di fare proprio niente. Perlomeno... '

 

 

 

Sotto un cielo che esplode di stelle, un manichino bianco di ragazza ha appena finito di spargere sangue sul marciapiede. Ha la gonnella umida e calda, e rivoli rossi le si incrostano tra le cosce – ma lei è troppo impegnata a leggere il giornale per occuparsene. Ha scelto di sedersi con le gambe incrociate sul corpo del nonno di famiglia che ha scelto di massacrare.
Lo aveva intercettato mentre quest'ultimo sorrideva alle fotografie leggermente ingiallite dei suoi nipoti che reggeva con delicatezza, e adesso, di quegli occhi accesi di tanto amore, rimanevano solo due biglie spente, due occhi di pesce morto che fissa il carnefice che lo ha appena fatto soffocare.

Contro tutte le aspettative, la bambola dannata si ritrova a sopprimere un brivido di pietà. Si odia per il suo sentimento non previsto, e contempla, pensierosa e gentile, l'idea di usare il suo fedele accendino per bruciare il corpo dell'anziano, collassato sul suo stesso sangue antico – tutto per sopprimere quel demone interiore da lei tanto temuto, che indossa la nomea di 'senso di colpa' come un guanto.

Ma le sue elucubrazioni si dissipano nel momento in cui, con la coda dell'occhio, coglie una scritta stampata in prima pagina sul giornale che il vecchio custodiva sulle ginocchia. Le gambe le tremolano per una scarica improvvisa di eccitazione e l'umidore appicicoso che percepisce tra le gambe si amplifica.
 

Nuove vittime ritrovate nelle periferie della città. La plizia assicura assistenza h24 ai cittadini. Si raccomanda a questi ultimi...
 

Timore. E' la prima sensazione che riesce a schedare mentre trotta per le strade buie con il cappuccio della felpa calato sul viso. Pensa a Jeff, sempre a Jeff.
 

...ai cittadini di non perdere la calma e di non intraprendere delle azioni che potrebbero ostacolare le forze dell'ordine. Montgomery Alan rassicura nuovamente la popolazione.
 

Montgomery Alan: un ometto strano, il volto sfigurato da una forma intensa di rosacea, piccolo di statura, con un paio di spessissimi occhiali da vista e le gote contratte in un sorriso rassicurante. Un modo indiretto per trasmettere la mancanza di idee originali da cui partire per le indagini.
Nina ricordava molto bene cosa affermavano i giornali stampati dopo la sua fuga da casa dopo la venuta di Dio, e tra i nomi di coloro che si stavano impegnando a ritrovarla, una volta identificata come 'serial killer', figurava proprio il suo.

Nina era più che certa di non dover temere niente da quell'incapace che era Montgomery Alan, altrimenti non si sarebbe trovata su quel marciapiede a quell'ora, sporca di sangue e di orgasmo. Tuttavia, dubitava di poter pensare lo stesso dei suoi assistenti.

 

'...perlomeno, non ancora. '

 

 

 

 

Angolo Autrice:

Made of Snow and Dreams è tornata, e con lei anche 'Notti di noi '. Spero che non abbiate dimenticato questa storia nonostante la mia assenza, ma se siete nuovi di qui, allora benvenuti!
Spero che questo capitolo di presentazione vi sia piaciuto. Ho intenzione di portare al termine 'Notti di noi ' e questo mi sembra il modo migliore di tornare alla ribalta. Buona lettura!

 

Made of Snow and Dreams.

 
 
  
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