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Autore: Anonima Italiana    14/09/2019    4 recensioni
Cosa sarebbe accaduto se, oltre a Giorgio, anche Riccardo avesse sfidato il divieto di Edoardo IV ai fratelli di sposare le sorelle Neville?
Genere: Romantico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anne Neville, Elizabeth Woodville, George Plantagenet, Isabel Neville, Richard Plantagenet / Richard III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giorgio era chiuso nella sua stanza, deciso a evitare per quanto possibile il resto del mondo, soprattutto dopo quanto era accaduto due giorni prima in occasione del fatidico incontro di suo suocero con Margherita D’Angiò. Già il fatto che Warwick avesse preferito portare con sé sua moglie lasciandolo a casa gli aveva fatto sospettare di essere diventato improvvisamente inutile, quanto accaduto poi glielo aveva solo confermato.
Stranamente…non provava nulla. Non era nemmeno deluso, e in quei giorni vedeva sé stesso e tutto ciò che aveva fatto come se fosse successo a qualcun altro. Gli sembrava tutto così irreale. Davvero era stato lui tanto sciocco da mettersi contro i suoi fratelli sperando di diventare re? Davvero  aveva seguito Warwick come un cagnolino non accorgendosi di essere manovrato a tal punto? Davvero aveva creduto che sarebbero arrivati a Calais in breve tempo e quindi non c’era pericolo che Isabella si sentisse male per mare?
Si diede dell’imbecille da solo. Nonostante il carattere svagato e tendente al presuntuoso, era anche troppo onesto con sé stesso per non riconoscere la sconfitta quando ormai ci era dentro fino al collo. Anzi, l’avesse riconosciuta prima, molti dolori sarebbero stati evitati.
 
 Comunque, quel che era fatto era fatto, e a distrarlo dai suoi problemi era arrivata la rivelazione bomba lanciata dalla D’angiò a suo suocero: Riccardo e Anna erano sposati!
Bene bene…e così anche il fratellino buono e caro sotto sotto covava ambizioni sue e si era ribellato al fratello maggiore facendo di testa sua.  E la piccola e buona Anna, che non solo lo aveva sposato in segreto ma era pure fuggita di casa per non sposare Edoardo di Lancaster?
Chi l’avrebbe mai detto, pensò Giorgio con un sorrisetto. I due piccoli di entrambe le famiglie alla fine erano riusciti a mettere tutti in scacco realizzando il loro desiderio, alla faccia di Warwick, Edoardo e di tutti i Woodville. E anche alla sua. Ma lui, in fondo, era contento per loro, li ammirava.

Un pomeriggio decise di uscire per prendere un po’ d’aria e cominciò a vagare per la città, spingendosi appena fuori e sedendosi poi a riposare in riva a un fiumiciattolo.
 

- Finalmente ti ho trovato…cosa ci fai qui?-

Sentendo una voce ben nota e che non si aspettava certo di udire Giorgio sussultò, e voltandosi si trovò di fronte Riccardo, che con uno sguardo molto simile alla pietà lo guardava fisso e rimanendo in piedi di fronte a lui seduto.
 
-Ehilà, ecco qui l’eroe di tutta l’Inghilterra! Cosa ci fai tu semmai…non dovresti essere a corte con la tua mogliettina tra feste e divertimenti?-

Riccardo gli tese la mano, invitandolo silenziosamente ad alzarsi. Giorgio accettò e una volta rialzatosi cercò di ripulirsi alla bell’è meglio i vestiti sporchi e stazzonati, che indossava da giorni. Lo spettacolo non era dei migliori, soprattutto per uno notoriamente conosciuto per essere un damerino.

-Sai che non amo eccessivamente la vita di corte, e comunque ho già fatto la mia parte. Ho saputo di quanto è accaduto a te e Isabella…mi spiace davvero molto, e anche Anna è addolorata-

L’altro sospirò distogliendo lo sguardo.

-E’ per questo che sei venuto qui, per portarmi la tua pietà? Grazie tante, fratello- fece sarcastico.

A Riccardo dispiacque vederlo così. In quel momento gli balenò alla mente un ricordo d’infanzia; rivide sé stesso bambino e Giorgio poco più grande, soli sulla nave che li portava in Borgogna. Lui soffriva il mal di mare e Giorgio per distrarlo gli raccontava le storie dei cavalieri e delle grandi battaglie d’Inghilterra, e di notte lo portava sul ponte della nave mostrandogli le costellazioni e spiegando i loro nomi.
Rivide anche il fratello che, poco tempo dopo, quando erano tornati in Inghilterra a e al sicuro sotto l’ala protettiva di Richard Neville, lo difendeva con forza dai ragazzi del popolo che talvolta lo prendevano di mira per la sua schiena curva, incitandolo a difendersi da solo e non farsi sottomettere o umiliare da nessuno.
Era sempre lo stesso fratello, nel bene e nel male, anche lui come Edoardo nonostante i suoi difetti.


- Ti sbagli, non sono qui per portarti pietà, ma un messaggio da parte di Edoardo: ha deciso di perdonarti, tu e Isabella potete tornare a corte quando volete e sarete i benvenuti-

- I benvenuti, come no…-

Riccardo gli poso’ una mano sulla spalla.

- Perché no? E’ l’occasione buona per ricucire la discordia che si è creata. E del resto, che faresti qui? Warwick ti ha messo da parte, ormai per lui  sei solo un impiccio. A corte Edoardo può benissimo trovarti qualche incarico, e Isabella può fare parte delle dame della regina.-

In effetti, pensò Giorgio, perché continuare come aveva fatto finora? Tutto era andato in fumo, aveva perduto sua figlia e sua moglie lo odiava; a questo punto anche sopportare i Woodville appariva come qualcosa di dolce. E forse, tornando in Inghilterra da soli, vivendo in pace e tranquillità come lei aveva sempre desiderato, avrebbe potuto avere una possibilità in più per ricucire il proprio matrimonio.

- Devo ammettere che stavolta forse hai ragione tu. Del resto- e Giorgio abbozzò un sorrisetto-  l’atteggiamento vincente si è rivelato il tuo… e io ho perso. Ma alla fine va bene così-

- Nessuno ha vinto e nessuno ha perso- gli rispose Riccardo, tendendogli la mano in segno affettuoso- però hai ritrovato i tuoi fratelli-

A questo punto Giorgio accettò la mano tesa e i due fratelli si abbracciarono, per la prima volta dopo molto tempo.

Ora non rimaneva che mettere Isabella a parte della decisione presa, ma Giorgio si sentiva molto meglio ed era certo che ora la strada, seppure faticosa, sarebbe stata tutta in discesa.

(Fine ventunesima parte)

Nota dell'autrice: L'episodio cui fa riferimento Riccardo ripensando  a sè e Giorgio bambini avvenne dopo la morte di Riccardo di York e del figlio Edmund: Cecilia Neville, caduta in disgrazia, rimasta senza mezzi di sopravvivenza  e temendo per l'incolunità dei figli minori, li mandò su una nave in incognito dai suoi parenti in Borgogna. 

 
   
 
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