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Autore: I_love_villains    15/09/2019    1 recensioni
Post-Yakuza.
Gabbare gli heroes è facile, gabbare la malasorte è impossibile: a differenza della sua controparte bendata non manca mai un colpo! Per questo i villains vivranno varie disavventure tramutati in altre specie, ringiovaniti o assumeranno ruoli inaspettati. Non è detto però che dal male non venga nulla di buono …
Ogni tre capitoli ci sarà come protagonista un membro diverso della Lega, anche se saranno sempre presenti tutti, e ogni mini-storia si incastra con le altre.
Fan avvisato mezzo salvato: SPOILER!
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dabi, Himiko Toga, Nuovo personaggio, Shigaraki Tomura, Twice
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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GATTO O SCORPIONE?: PROLOGO



“Mi preferite adesso o quando ero piccola?” domandò Himiko un pomeriggio in cui i villains si trovavano nella stanza principale del loro covo, intenti a scacciare la noia ognuno a modo suo: Spinner e Tomura giocavano alla Switch, Kurogiri risolveva un cruciverba, mr. Compress faceva un solitario, Twice guardava un documentario, Dabi mangiava dei takoyaki piccanti e Toga aveva appena lasciato cadere per terra una rivista di gossip scandalistico sugli heroes che aveva finito di leggere.
Jin, Atsuhiro e Kurogiri le avevano raccontato quasi tutto ciò che aveva fatto da bambina e lei ne era stata parecchio divertita. Era un vero peccato non ricordarsi nulla, proprio come se quegli eventi fossero realmente accaduti quando aveva quattro anni e non un paio di giorni fa.
“Adesso” risposero simultaneamente tutti eccetto Kurogiri e mr. Compress.
“Non è cambiato molto” disse il primo.
“Ho voglia di una nipotina” asserì il secondo.
“Bene, allora facciamo qualcosa della mia età: obbligo o verità!” esclamò la biondina scivolando per terra dal divano.
“Non siamo delle fottute ragazzine ad un pigiama party” rifiutò Tomura.
“Scommetto che non l’avete mai fatto! E se è così siete degli sfigati” dichiarò Himiko incrociando le braccia.
“Io gioco, l’ho sempre fatto da ragazzo!” fece Twice e si sedette accanto a lei.
“A qualche festa, in gioventù, ho giocato al gioco della bottiglia, quindi mi tiro fuori” si giustificò Compress.
“Anche io” aggiunse in fretta Kurogiri.
“Sarei tentato, ma gli obblighi sono pericolosi, direi mortali” rispose Spinner.
“Beh, e tu rispondi verità.”
“Se non ci sono obblighi si può fare” concluse Tomura. “A patto che fai una piccola partita con ciascuno e poi ti cuci la bocca. Altrimenti te la cucio personalmente.”
“Niente obblighi? Che gusto ci sarebbe?” chiese Dabi bruciando il cartoncino dei takoyaki.
“Che obblighi faresti, giusto per avere un esempio?” si informò Kurogiri.
“Ad esempio vorrei sapere se Dabi è ridotto così anche lì sotto e quindi gli fare togliere i …”
“Niente obblighi!” convennero all’unisono i maschi.
“Via il dente via il dolore” bisbigliò Spinner. Ad alta voce disse: “C’è una cosa che vorrei sapere: tu sei entrata nella Lega perché ami Stain, no? Come mai ci sei ancora nonostante non stiamo assolutamente seguendo i suoi ideali?”
“È vero, amo Stainy. Ma amo anche Deku e Ochaco. Finché posso continuare ad innamorarmi sono contenta.”
“Ehm, d’accordo, ma che c’entra la Lega con questo?”
“Mi ci trovo bene. Con voi ragazzi posso ottenere un mondo dove vivere è più facile e posso fare ciò che voglio ... ovvero dissanguare i miei amori. Vale lo stesso anche per te, Spinner?”
“In effetti … no. Mi basta che chi ha un quirk come il mio non venga bullizzato. E confesso che fare parte della Lega mi sta aiutando a capire qual è il mio posto nel mondo.”
“Aw, quanto siete teneri! Fate venire il voltastomaco!” proruppe Twice.
“Ragazzine …” ghignò Dabi.
“N- non ho detto niente di sdolcinato!” si difese Shuichi.
“Tocca a me! Tocca a me! Toga, i vecchi membri ti mancano?” volle sapere Jin.
“Magne moltissimo. Con lei avrei potuto parlare delle mie cotte, di Dabi sotto la doccia e di altre cose da ragazze …”
“Cosa? Suonata, tu ed il travestito parlavate di me?!”
“Aspetta il tuo turno Dabi, sto rispondendo a Jin” lo redarguì Himiko. “Dicevo, la Big Sis mi manca più di tutti. Ed un po’ anche Moonfish, ci guardavo gli splatter con lui. Mmh … Quando hai dato il primo bacio, Jin?”
“Vedi Toga, i miei coetanei mi consideravano un delinquente perché secondo loro avevo un aspetto intimidatorio. Solo uno di loro sapeva che in realtà non ero cattivo, il mio migliore amico, di cui era segretamente innamorata la ragazza più violenta della scuola, mentre io avevo una cotta per la sua migliore amica. In qualche modo mi alleai con la ragazza per conquistare i nostri amori, ma finimmo per innamorarci. Come se non bastasse anche una modella viziata iniziò a farmi il filo. Dunque decisi di usare un paio di cloni per non scontentare nessuna fanciulla ed ecco quando ho usato per la prima volta il mio quirk.”
“Quanto di tutto questo è vero?” rise la biondina.
“Tutto, racconto frottole per scherzare. Ma è vero che mi evitavano, i bastardi, e di conseguenza niente baci a nessuna ragazza. O ragazzo, sono sessista.”
“Ok. Dabi, devo considerare come già fatta la tua domanda o …?”
“No, preferisco non sapere che cazzate dicevate.”
“Perché devi essere tanto cattivo? Insomma, anche con noi, i tuoi amici.”
“Uno, non siamo amici; due, non saremo mai amici; tre, ti ritieni migliore? Tu pugnali i tuoi cosiddetti amici.”
“È meglio essere dissanguati da chi si ama piuttosto che arsi vivi da chi si odia.”
“Sembra sensato” ridacchiò mr. Compress all’affermazione di Himiko.
“Per me potete andare tutti a farvi fottere. Restando sul tema del passato, che facevi prima di entrare nella Lega?”
“Oh, vivevo alla giornata. La notte non sapevo mai chi avrei impersonato la mattina. Dopo aver bevuto del sangue mi informavo un po’ sulla vittima ed andavo a casa sua, per avere un riparo e del cibo. Poi era divertentissimo vedere in quanto tempo i famigliari avrebbero capito che ero un’impostora! Ah, che bel gioco! Recitare è figo!”
Seguirono alcuni secondi di silenzio, Toga con le mani al viso come a contenere l’emozione che i ricordi cruenti le suscitavano, gli altri a fissarla con crescente disagio.
“Dabi, hai rovinato l’atmosfera!” dichiarò Twice accusatorio.
“Sarebbe colpa mia se lei è completamente svitata?” ribatté seccato il moro.
“Fufufu. Dabi, tu sei …?”
“Ehi, tocca al nostro antiestetico boss. Chiedi a lui.”
“Ma non è divertente se si sa già la risposta” protestò Himiko, poi scrollò le spalle e decise di assecondare Dabi: “Va beh, Tomura sei vergine?”
Tomura, che li aveva ascoltati distrattamente fino ad allora continuando a giocare alla Switch, si irrigidì alla domanda e posò il controller con lentezza. Nel frattempo Spinner si premurò di mettersi a distanza di sicurezza, anche perché non riusciva a smettere di sorridere, per quanto nervoso fosse. Gli sembrava già tanto essere riuscito a trattenersi dal ridere apertamente, come avrebbe fatto in una situazione normale. Invidiava le maschere di mr. Compress e Twice, la nebbia che oscurava il volto di Kurogiri, il menefreghismo di Dabi, che non si preoccupava di nascondere il suo ghigno, e pure la beata incoscienza di Toga, perché no.
“Se sono … Se sono …” farfugliò Tomura, incamminandosi minaccioso verso Himiko. Si fermò davanti a lei e urlò: “Che cazzo di domande ti vengono in mente?! E conosceresti la risposta?! Che diresti tu se te lo chiedessi io, mocciosa stramboide?!”
“Di sì, sono vergine” replicò candidamente Himiko.
Tomura emise una specie di ringhio frustrato. Per un attimo sembrò volerle stringere le mani attorno alla gola, invece si tolse con furia Padre dalla faccia e lo lanciò a Kurogiri, dopodiché uscì sbattendo con forza la porta.
“Anche stavolta c’è mancato poco” scoppiò a ridere Himiko, su di giri.
“Non dovresti provocarlo a quel modo” la rimproverò Kurogiri, poggiando schifato Padre sul tavolo.
“No no, continua” la incoraggiò Dabi. “Prima o poi o ti fa fuori o gli fai venire un embolo, magari accadono entrambe le cose.”
“Gli ho fatto una semplice domanda. Ti va di rispondere Dabi?”
“Vaffanculo.”

Tomura passeggiò con le mani in tasca ed il cappuccio della felpa ben calato sul viso, fremendo di rabbia repressa. Era odioso non poter uccidere i propri sottoposti nemmeno quando gli davano una validissima ragione per farlo. Tuttavia Toga era una pazza, in un tribunale se la sarebbe cavata con l’infermità mentale, e doveva ammettere che aveva un quirk e delle skills estremamente utili. La stessa cosa valeva per gli altri. Considerando che erano rimasti solo in sette, non poteva permettersi di ucciderli per capriccio … o per un’offesa fatta inavvertitamente. La rabbia stava già scemando. Rifletté che neanche per un’offesa volontaria, magari in seguito ad un battibecco, li avrebbe voluti uccidere davvero. Che si fossero uniti alla Lega per Stain o meno, adesso gli erano fedeli e lo rispettavano in quanto leader. Dal punto di vista professionale non aveva da lamentarsi. Tuttavia, convivendo con loro, si era trovato di fronte a situazioni a cui non era preparato e che lo mettevano a disagio. Come quel gioco.
Proprio quando Tomura era all’apice delle sue riflessioni sul cosa comportava l’essere coinquilini, se la conoscenza reciproca di certe preferenze e abitudini fosse sufficiente a considerare qualcuno un amico, fu urtato da una donna che camminava celermente. Il ragazzo si voltò innervosito, valutò che la donna era già distante e si contentò di insultarla a denti stretti. Appena svoltò nel vicolo successivo, avvertì uno strano formicolio che gli attraversava tutto il corpo. Era diverso dal prurito quasi costante di cui soffriva. Una forza invisibile lo costrinse a mettersi carponi. Tomura tentò invano di opporvisi. Non capiva cosa succedeva, ma non era per niente gradevole, sia per la mancanza di controllo sul suo stesso corpo, sia per una specie di avversione naturale che accompagnava la metamorfosi in atto. Non che Tomura fosse ancora cosciente che si stava verificando una trasformazione. Ben presto le cose gli parvero differenti, più grandi, misteriose. Finalmente almeno poteva muoversi liberamente e capire cosa diavolo era capitato in quel minuto. Avanzò in modo naturale, come se lo facesse da quando era nato … la bizzarria era che avvertiva fortemente il cambiamento, ma non riusciva ad individuarlo senza vedersi dall’esterno. Saltò sul coperchio di un bidone dell’immondizia e si osservò in una vetrina, incapace di credere ai suoi occhi: era un gatto! Un gatto abbastanza piccolo, con la testa rotonda, il pelo celestino mediamente lungo, gli occhi rossi, la coda lunga.
Che minchia mi sono scolato per fare un incubo del genere?!
Sfoderò inconsciamente gli artigli, gonfiò il pelo e soffiò all’indirizzo del proprio riflesso. Realizzò che stava toccando il coperchio con tutte le dita della zampa, eppure esso non si era distrutto.
Devo svegliarmi maledizione! Niente quirk e nei panni di un gatto randagio, se non è un incubo questo non so che altro potrebbe esserlo … magari se torno al covo mi vedo normale e finisce tutto.
Speranzoso, Tomura saltò a terra e rifece la strada al contrario, stupendosi per come riusciva a muoversi con agilità ed efficienza. Giunto davanti l’edificio, comprese che entrare dalla porta era impossibile, perciò saltò sul davanzale di una finestra lasciata aperta. Ma, appena vi atterrò, qualcuno lo colpì con qualcosa di morbido.
“Fila via bestiaccia!” inveì Spinner, che aveva in mano un cuscino.
Tomura manifestò il suo disappunto con un acuto miagolio. Si accorse che l’altro sembrava intimidito da lui, lo guardava con apprensione ed era pronto a chiudere la finestra violentemente se si fosse avvicinato. Come se fosse chissà quale terribile minaccia. La rabbia di Tomura crebbe.
Hai paura di un fottuttissimo micio?! Giuro che lo dirò a Stain! Stain lo saprà, capito?! Un villain che teme i gatti è una cosa inamissibile!!
Shuichi chiuse la finestra e si ritirò, poco dopo Tomura capì che aveva riferito agli altri la presenza di un gatto che per poco non era entrato nel rifugio. Udì fin troppo bene Toga trillare che adorava i gatti e che non vedeva l’ora di coccolarlo. Tomura fuggì prima che Himiko uscisse per cercarlo: lo avrebbe sicuramente pugnalato! Decise di fare qualche giro nei paraggi, per poi tornare al covo e cercare di avvicinarsi a Kurogiri o al massimo a mr. Compress. Loro erano gli unici che avrebber potuto aiutarlo … tuttavia l’idea che i suoi sottoposti lo vedessero in quello stato lo imbarazzava profondamente. Forse era meglio se veniva a capo da solo di quel problema peloso. Probabilmente, come era successo a Toga, doveva semplicemente aspettare.



***Angolo Autrice***
Twice: a causa del mio aspetto inquietante, le persone hanno sempre avuto paura di me.
Io: ah, la backstory di Twice è essere stato Ryuji di Toradora! ... ehehe. In effetti, possedendo Duplicazione, lui si sarebbe messo con Minori e i cloni li avrebbe messi a disposizione di Taiga e Ami.
L'immagine di questo capitolo mi ha portata a ideare la fic: Tomura diventa un gatto, agli altri che può capitare? XD
Però la Lega ne resterà all'oscuro, altrimenti ci scappa un morto.
Bye bye!



   
 
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