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Autore: il dolce bacio di Harry    15/09/2019    0 recensioni
'Un odio chiamato amore'.
Caroline Smith e Harry Styles.
Lei odia lui, lui odia lei; ma alla fine siamo sicuri che sia realmente così?
Possono paure, debolezze e fragilità ostacolare quello che in realtà sembra essere un vero amore?
Tanti dubbi, troppe domande ma un'unica certezza: entrambi non riescono a fare a meno dell'altro...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ehila, salve a tutte/i.
Prima di postare il primo capitolo, ci tengo a precisare alcune cose perché questa storia in realtà sarebbe dovuta concludersi da un bel pezzo.
Comunque eccoci qui…
Tutto inizia nel lontano 2013 quando inizio a pubblicare i capitoli della mia ff ‘un odio chiamato amore’ per poi cancellarla due o addirittura tre anni fa, finendo così nel dimenticatoio.
Senza troppi rancori insomma.
Non avevo più la voglia, la pazienza per partorire nuove idee, scene e situazioni.
Ero incappata nel cosiddetto blocco dello scrittore.
Zero ispirazione, solo fogli bianchi davanti a me.
All’inizio non potevo crederci visto che mi ero impegnata parecchio e mi ero messa in gioco nonostante insicurezze, paure ed enormi dubbi ma poi col passare del tempo me ne sono fatta una ragione pensando che fosse meglio così.
Anche perché mi ero allontanata dai miei beniamini del tempo (one direction) e da Harry in particolare (che fino a quel momento era stato per me fonte di ispirazione infinita).
Vi spiego brevemente di cosa parlava (parla) la mia storia, così da poterci capire qualcosa.
Caroline Smith, una ragazza profondamente complicata, restia a fidarsi delle persone e del mondo in generale (una difficile da gestire in pratica) vive con la sua migliore amica Lerya e passa le giornate tra shopping, risate, gossip e uscite con i suoi amici.
Liam, Niall (suo migliore amico da sempre e per sempre), Louis, Zayn (che sta con Lerya) e… lui.
Il famigerato Harry Styles.; con cui Caroline ha un rapporto pessimo, a voler essere buoni.

Continui bisticci, litigate, punzecchiate, insulti vari sono all’ordine del giorno tra i due.
Il tutto si complica quando la ragazza dopo aver perso una sfida (decisa dallo stesso Styles) è costretta ad andarci a letto.
Da lì inizia il casino: Harry svela al mondo intero (ad una festa) la notte di passione tra i due facendo il gradasso trattandola come una poco di buono, Caroline perde le staffe, si dispera, lo insulta ma cerca di andare avanti nonostante tutto.
Harry col passare dei giorni è strano, un giorno sembra voler stare con lei, l’altro giorno la denigra mandandola sempre più in tilt fino a che i due non si ritrovano a dover passare la notte in un casolare abbandonato per via di un temporale che li blocca mentre stanno raggiungendo i loro amici per passare alcuni giorni fuori (precisamente nella casa al lago di Liam).
I ragazzi il giorno dopo riescono finalmente a raggiungere i loro amici che preoccupati chiedono che fine avessero fatto, dove fossero stati; così dopo le varie spiegazioni etc i ragazzi decidono che sia arrivato il momento di iniziare a godersi questa mini vacanza.
Ed è proprio da qui che parte il primo capitolo.
 
Intanto ringrazio voi tutti per l’attenzione (se qualcuno mai leggerà questa breve introduzione) ma soprattutto ringrazio Harry perché a distanza di anni è ripiombato nella mia vita illuminandomi come un faro nell’oscurità e permettendomi di sognare ancora un po’.
Grazie per l’attenzione.

S- xx


'E se avessi paura?'

 
< Eccoti! Ce ne hai messo di tempo... > esclama Harry con uno sguardo scocciato.
Scuoto la testa prima di proferire un secco < taci Styles >.
Harry sta per rispondere ma viene bloccato da Lerya che propone a tutti di incamminarci verso la riva del lago per la gita in canoa in programma.
Mi incammino silenziosa mentre la mia amica mi affianca e domanda curiosa < tutto bene? >.
Annuisco prima che la mia amica riprenda a chiedermi specificando < intendevo, tutto bene con Harry? >.
Al sol sentire pronunciare il nome roteo gli occhi e sbuffo prima di rispondere < mhhh, sì  >.
< Non sei convinta >.
< È che... lo odio > sbotto massaggiandomi la fronte mentre vedo la mia amica ridere.
< Si, e questo lo avevamo capito... ma volevo assicurarmi che fosse andato tutto bene >.
La guardo dubbiosa prima di dirle < mi dici che vuoi sapere? >.
< Se... se bhe voi due... > prova a dire prima che io la blocchi < mi stai chiedendo se noi due l'abbiamo fatto stanotte? >.
Lerya annuisce portandosi una mano fra i capelli aspettando una risposta che non tarda ad arrivare.
< No, assolutamente no; è successo una volta ma non succederà più >.
Annuisco diverse volte, più a me stessa che alla mia amica come ad infondermi coraggio.
Quel coraggio che mi manca.
Perché ammettiamolo, Styles è veramente un bel bocconcino.
Di quelli da provare, riprovare allo sfinimento.
Senza sosta, senza freni.
Le sue mani, oddio quelle mani!
Ti mandano letteralmente in estasi... e la bocca.
Della bocca vogliamo parlarne?
Arrossisco mentre ripenso alle sue labbra sulle mie, sul mio collo e sul mio
corpo.
< Senti non pensiamoci più ok? > chiede la mia amica capendo il mio disagio nel ricordare quella notte.
Come se mi avesse letta nel pensiero.
Annuisco distratta fermandomi di fronte ai ragazzi che ci guardano curiosi.
< Che c'è? > chiedo sulla difensiva.
< Niente, è che... ce ne avete messo di tempo prima di arrivare è > esordisce Zayn facendoci un occhiolino.
< Malik, dovevamo parlare > lo ammonisce la ragazza prima di essere interrotta da Niall che chiede come un impiccione di che cosa dovevamo parlare di così importante.
< Di niente > mi affretto a spiegare iniziando a giocare coi miei capelli nervosa.
< Bha sarà... > dicono Zayn e Niall.
Alzo lo sguardo incontrando il sorriso beffardo di Harry così acidamente chiedo < che vuoi tu? >.
Il riccio ride per dei secondi per poi indicarmi il collo e dire < fossi in te non giocherei così tanto coi capelli... sai com'è si vede >.
Strabuzzo gli occhi e lo fulmino prima che quest'ultimo si avvicini pericolosamente continuando a stuzzicarmi per bene.
Lo guardo allibita mentre sghignazzando prende una ciocca di capelli alzandola e mostrando a tutti quello che nessuno avrebbe dovuto vedere.
< Che sta succedendo? > domanda il biondo ingenuo come non mai.
Vedo Liam guardarlo spiegandogli < credo che probabilmente Harry abbia fatto un succhiotto alla nostra Caroline >.
Con una mano tolgo quella del riccio prima di affrettarmi ad insultarlo < ma perché sei così coglione? >.
< Non ti arrabbiare dai, non è successo nulla > spiega il riccio facendomi un occhiolino.
Sento la mia faccia avvampare a causa della rabbia che sale prima di aggredirlo < allora se non è successo nulla, non tirare fuori cose che non c'entrano nulla al momento... invece di fare il solito deficiente, idiota e troglodita che non sei altro >.
< Non scaldarti così tanto, sai che mi fai impazzire quando ti arrabbi... > mi stuzzica pizzicandomi su un fianco facendomi saltare per via del tocco.
< Ti odio cazzo! >.
I miei amici ridono prima che Zayn chieda < andiamo? >.
< Allora abbiamo tre canoe > inizia a spiegare Liam per poi riprendere da dove si era interrotto < due da due e una da tre >.
< Io vado con Liam > dice Louis.
< Io vado con Zayn >.
< Io vado con Niall > tento di dire prima di essere interrotta da Liam che riporta l'attenzione su di lui senza troppi convenevoli < frena, frena, frena... dobbiamo organizzarci bene >.
< Liam? > chiede Zayn prima di ammettere imbarazzato < io preferirei non stare nella canoa da due, non mi fido molto di andare in acqua come ben sapete >.
Vedo Lerya dargli un buffetto sulla guancia e annuire dicendo < sì, direi che io e Zayn dobbiamo dividerci >.
< Direi di far così: io, Zayn e Louis andiamo in quella da tre > afferma Liam indicando i due amici e la canoa alle loro spalle.
Non faccio in tempo a prendere parola che Lerya, quella che dovrebbe essere la mia amica si precipita a prendere parola < io vado con Niall! >.
Non ci metto molto a capire che siamo rimasti solo io e Harry.
Nell'ultima canoa a disposizione.
Bello è?
< Bhe quindi tu e Caroline prenderete l'ultima canoa > intima Liam all'amico mentre io esordisco con un bel < fantastico! >.
< Non essere troppo eccitata > mi punzecchia Harry prima che lo guardi in malo modo.
< Ne prevedo delle belle > sussurra Zayn agli altri indicando me ed Harry avviarci verso la canoa.
Mi volto mostrando un dito medio prima di girarmi a causa delle lamentele del riccio sul fatto che non mi muovo mai, che sono sempre lenta.
Lo ignoro aspettando che gli altri mi raggiungano prima di dire ad Harry <
io non voglio stare dietro >.
< Davanti ci sto io Smith, non rompere >.
< Che palle oh, voglio starci io davanti > continuo iniziando a brontolare come una bambina capricciosa.
< Sei veramente una seccatura >.
Gli tiro uno scappellotto prima di salire sulla canoa e avvicinarmi al riccio attenta a non cadere; poi con una spinta allungo una gamba sopra la spalla del riccio per portarmi avanti incurante dei suoi insulti.
Arrivata a destinazione mi volto e gli faccio cenno di spostarsi nel sedile posteriore; ordine a cui subito ubbidisce visto che si sposta indietro sbuffando più volte.
< Oh, così ragioniamo > dico contenta di aver vinto questa piccola partita col mio nemico dagli occhi verdi.
Alle mie spalle sento ridere Harry sghignazzando così gli chiedo cosa c'è da ridere.
< Bhe, non mi va tanto male star qua dietro >.
Mi volto e alzo un sopracciglio mentre il riccio dice mordendosi il labbro < c'è un bel panorama quaggiù >.
Impiego diversi secondi per capire a cosa si riferisca, ma non appena capisco che il soggetto di tanta attenzione altri non è che il mio sedere, impazzisco di brutto.
< Guarda avanti > dico nera.
< Infatti, guardo avanti > controbatte il riccio prima di riprendere a commentare il mio di dietro < certo che sei messa bene di dietro Smith >.
Mi mordo la lingua per non iniziare a prenderlo a parole dicendo solo < muoviamoci, gli altri ci hanno superato da un pezzo >.
Detto ciò inizio a muovere i remi cercando di stare al suo ritmo stando attenta a non schizzare l'acqua dietro.
Mi volto intorno per godere del panorama bellissimo che ci circonda restando effettivamente estasiata.
Rilassante, a dir poco.
Dai colori, dalle onde del mare e dai cinguettii degli uccellini che ci osservano dagli alberi.
In lontananza vedo la canoa di Niall e Lerya e sorrido nel vedere la mia amica leggermente in difficoltà.
Se io sono l'anti sport, lei lo è ancora di più.
La differenza è che io mi adatto cercando di accontentare tutti, la maggior parte delle volte.
< Non te la cavi proprio malaccio > afferma Harry riportandomi alla realtà.
Faccio spallucce < pensavo di essere molto peggio >.
< Nah, non mi è andata male dopotutto > dice prima di sussurrare quasi un < comunque scusa per prima >.
Mi volto aspettando la sua risposta < bhe, per la questione del succhiotto >.
< Ah > dico prima di fare un cenno con la mano attenta a non far cadere il remo.
< No, sul serio... mi dispiace non volevo metterti in imbarazzo >.
Senza rendermene conto giudico < eppure lo hai fatto >.
Senza accorgermene il riccio si sposta in avanti, venendosi a sedere vicino a me anche se questo implica lo stare stretti e appiccicati come sardine.
< Così parliamo meglio > giustifica il suo gesto di poco prima.
Annuisco prima che inizi a parlare < volevo solo fare il simpatico >.
< Prima > aggiunge osservandomi.
< Non sei simpatico in quel modo > lo ammonisco guardando in avanti.
Sbuffa < hai ragione >.
< Anche perché chissà cosa penseranno i ragazzi > confesso imbarazzata.
< Ti importa di quello che potrebbero pensare? >.
Ci penso su due secondi prima di dire un secco no.
< Allora non vedo dove sia il problema >.
< Il problema è che ogni volta te ne esci raccontando cose e.... > tento di dire prima di bloccarmi.
< Poi? > tenta di spronarmi il riccio prima che effettivamente riprenda la parola < gli altri potrebbero pensare che ad un tuo schiocco di dita io casca come una pera >.
Poi senza aspettare sbotto < così sembro proprio una poco di buono >.
Vedo Harry accigliarsi prima di enunciare convinto < le poco di buono sono altre, non tu Smith >.
< Sì, sì ok... ma l'altra volta hai spifferato a tutti quello che è successo, questa volta il succhiotto; perché lo fai? > chiedo guardandolo finalmente.
Lo vedo pensare prima di dire sinceramente < ti giuro che non ci faccio apposta o per farti sentire a disagio... è che sono fatto così >.
Sto per dire la mia quando Harry riprende la parola < forse è questo che mi frega, questo lato del mio carattere... fa allontanare la gente >.
Lo vedo dispiaciuto, profondamente e  questo mi dispiace perché non volevo rattristarlo o fargli pensare di essere sbagliato.
Così senza pensarci ammetto < io non mi allontanerò da te per questo lato del tuo carattere, tranquillo >.
Vedo il riccio strabuzzare gli occhi perché probabilmente non si aspettava una riposta di questo tipo; infatti voltandosi mi sorride mostrando le fossette.
Gli sorrido anche io prima di portarmi un dito sul succhiotto e massaggiarlo; azione che incuriosisce il mio interlocutore tant'è che ammette retorico < certo che te l'ho fatto proprio bello grosso è?! >.
Annuisco portandomi una ciocca dietro l'orecchio prima di sentire il suo dito fare dei piccoli cerchi sul mio collo, cosa che mi fa rabbrividire letteralmente.
Positivamente.
Lo lascio fare mentre inizia a torturare la mia nuca avvicinandosi per lasciarmi un piccolo bacio sulla 'ferita'; poi senza aspettare altro sussurra al mio orecchio < non sai quanto mi piacerebbe rifarti un segno >.
La mia parte istintiva grida a più non posso 'fallo, fallo ora'.
Ma la parte razionale sa che è sbagliato, profondamente sbagliato e che è tutto un casino così voltandomi gli intimo un < adesso levati Styles, dobbiamo ripartire >.
Lo sento ridere mentre si sposta dietro attento a non farmi male.
< Quanto sei pallosa > dice riferendosi chiaramente alla sottoscritta.
< Rema > rispondo iniziando a remare per avvicinarci ai ragazzi ormai
lontani.
Anche se non lo voglio ammettere, ripenso ai suoi occhi e al suo bacio di poco prima leccandomi le labbra per poi scuotere la testa con insistenza.
Come a togliere le idee e i pensieri dalla testa.
< Dai, forza siamo quasi arrivati > sprono Harry iniziando a scorgere i miei amici che ormai arrivati ci aspettano osservandoci sorridenti.
< Ce l'avete fatta finalmente! > esclamano in coro appena io e Harry tocchiamo terra.
< E non si sono neanche scannati > allude Liam facendomi ridere.
< Bhe, stavo per farlo, visto che si è presa il mio posto > sherza il riccio voltandosi per vedere una mia reazione.
Gli mostro un dito medio mentre mi becco un suo occhiolino veloce.
< Vi siete persi le scenate di Lerya > punzecchia il biondo riferendosi alla mia amica che mima un 'vaffanculo'.
< Abbiamo visto > rispondo per entrambi ridendo per la faccia buffa della mia amica.
La abbraccio calorosamente per poi essere a nostra volta abbracciate da Niall che urla < oh, le mie ragazze! >.
< Niall, mi stritoli > dico senza fiato prima che il biondo esclami un < quanto sei pallosa Care! >.
Lo fulmino all'istante per poi dargli un buffetto sulla guancia morbida.
Poi vengo richiamata all'attenzione dalle parole di Liam < che vogliamo mangiare stasera? Avete idee? >.
< Pizza > dicono Lerya e Zayn ridendo per il loro sincronismo.
< Hot dog > dice Louis dando una pacca a Niall che subito annuisce facendo capire la sua preferenza.
< Per me è uguale >.
Guardo Harry prima che dica < bene, ora siamo anche sincronizzati >.
Faccio una leggera smorfia < io direi di far decidere Liam... no? >.
Vedo il mio amico pensare a cosa effettivamente gli va di mangiare, poi dopo poco dice la sua < io direi che una bella pizza ci sta >.
< Uffa! > sbotta Niall come un bambino capriccioso.
< Che infantile > lo stuzzica Harry beccandosi una gomitata dalla
sottoscritta.
< Tu sempre a difenderlo eh? > domanda sollevando un sopracciglio più in alto del dovuto.
Annuisco e gli faccio segno di stare zitto.
< Dovremmo andarla a prendere però > spiega Lerya prima che io intervenga < sì, effettivamente qui non ce la portano a domicilio >.
< Facciamo così: due di noi vanno a prendere la pizza, gli altri tornano a casa a non fare un emerito niente > sentenzia Niall prima che io arrivi a dire < certo che sei sempre molto attivo tu eh?! Pigrone che non sei altro >.
< Io direi che è perfetto > da man forte Tomlinson.
E certo... tutti e due pigroni, che dovevo aspettarmi?
< Dai, vado io > risolve la situazione Liam mentre io penso alla doccia che da lì a poco farò.
Non vedo l'ora di rilassarmi e sciogliere la tensione accumulata in questi due giorni.
< Care, vieni con me? > domanda Liam facendo roteare il mazzo di chiavi nella mano destra.
Ecco, come non detto... La doccia dovrà aspettare.
Ma fa niente.
Sto per rispondere ma vengo preceduta dal riccio al mio fianco che prendendo la mia mano dice solo < no, vado io con Caroline >.
< Non mi pesa andare con lei è > tenta di spiegare Liam prima che Harry dica < lo so, ma tu intanto vatti a riposare... non preoccuparti >.
Vedo Liam annuire mentre mi lascio trascinare dal riccio verso il suo Range Rover mentre la mia amica mi fa un occhiolino.
Mi volto appena in tempo per prendere le chiavi che Harry mi ha lanciato e poi domando confusa < che devo fare? >.
< Mi sembra abbastanza chiaro Smith: guidare?! > domanda ironico portando la mano tra i capelli.
Roteo gli occhi < non sono stupida >.
< Apri la macchina innanzitutto >.
Sbuffo per poi aprire la macchina e salire facendo un piccolo saltino tra le risate del ragazzo al mio fianco.
< Che cazzo ridi? >.
< Mi fa ridere quando sali... ti dai una spinta >.
Mi volto e portando una mano davanti dico < non ci arrivo demente, ecco perché salto >.
< Ah, giusto non sei alta come me > sentenzia beccandosi un pugno sul braccio.
Pugno meritatissimo direi.
Detto ciò, infilo la cinta e sistemo lo specchietto prima di partire inserendo la prima.
< Perché mi hai fatto guidare? > chiedo prima di guardarlo mentre quest'ultimo mi dice di sasso < guarda la strada, non me Smith >.
Mi mordo le labbra distratta prestando attenzione alla strada e accendendo la radio per stemperare la tensione.
Canticchio una vecchia canzone, pensando alla mia adolescenza e sorrido involontariamente.
Penso a come ero e a come sono, constatando di non essere cambiata di una virgola.
Stesso cipiglio, espressioni e... modi di fare.
Insomma la stessa identica Caroline Smith.
Allora come oggi.
< Comunque volevo guardarti mentre guidavi > spiega lanciandomi un' occhiata fugace.
< Sei strano forte è?! > chiedo prima di riprendere da dove mi ero interrotta < cosa avrà di tanto speciale la mia guida? >.
< La tua guida nulla >.
< E allora? > faccio spallucce.
Il riccio tossisce prima di affermare senza imbarazzo < non è la tua guida ad avere qualcosa di speciale... sei tu >.
Poi mi fa segno di girare a destra per andare in città prima di riprendere < è che sei sexy mentre guidi >.
< Ah, questa è bella! > urlo portando una mano alla bocca per poi scoppiare a ridere.
< Ma che ridi? È vero > sbotta lui sistemandosi meglio la giacca di jeans.
Annuisco più volte e poi faccio segno di tagliare corto.
< Sei sexy > dice rocamente il riccio mentre mi volto per osservarlo.
I suoi occhi verdi sembrano sinceri e la sua bocca conferma il tutto.
Lo vedo mordersi le labbra prima che io dica acida < lo abbiamo capito, ok >.
< Ma perché devi sempre ribattere? Beccati sto complimento e via > sbotta facendo segno di guardare la strada.
Sto zitta per alcuni minuti poi dico tutto d'un fiato < okey, allora grazie >.
< Di cosa? >.
< Del complimento > spiego alzando le spalle.
< Caroline? >.
< Sì?! > chiedo aspettando la sua risposta.
< No volevo dirti che... niente >.
Mi volto proprio mentre supero il cartello della città, segno che siamo quasi arrivati a destinazione.
< Fermiamoci qui > indica il riccio facendomi segno di accostare, cosa che prontamente faccio.
Poi dopo aver spento la macchina, scendo e lo seguo all'interno della pizzeria abbastanza vuota.
< Salve ragazzi, che posso fare per voi? > domanda un ragazzo sulla trentina sorridendomi apertamente.
< Volevamo delle pizze giganti, da portare via > spiego iniziando a decidere i gusti.
< Prendiamone sette > suggerisce Harry facendo sì che io strabuzzi gli occhi.
< Sette?! Sei impazzito? >.
< Fidati che non sono tante, le finiremo sicuramente > dice il riccio guardandomi.
< Non sono convinta, ma facciamo come dici tu >.
Scegliamo i gusti e aspettiamo che il ragazzo porti l'ordine in cucina prima di tornare al banco.
< Allora che fai da queste parti? > domanda il ragazzo mentre sento Harry sussurrare un < io non esisto, certo >.
Mi affretto a rispondere ingnorando il riccio < siamo a casa di un nostro amico, sul lago >.
< Bello, anche io abito in una casa sul lago >.
< Fantastico > sbotta Harry facendomi sorridere per i suoi comportamenti.
Sembra quasi...che sia geloso?
'Non è che sembra, è geloso' mi stuzzica la solita vocina interiore pronta come sempre a darmi fastidio.
< In questi giorni do una festa a casa... bhe mi farebbe piacere che tu venissi > afferma il ragazzo scrivendo il suo numero su un foglietto.
Poi guardando Harry continua < puoi portare tutti i tuoi amici >, calzando sulla parola amici.
Come se gli stesse lanciando una sorta di sfida.
Harry sghignazza mentre gli dice un secco < contaci amico >.
Guardo i due scambiarsi uno sguardo di fuoco e senza accorgermene porto una mano alla bocca.
Ma che sta succedendo?
Harry geloso?
Perché poi?
< Hey Travis sono pronte le pizze! > urla il pizzaiolo interrompendo la sfida di sguardi tra i due ragazzi.
< Mi sta sulle palle quello > sbotta Harry facendomi segno con la testa.
< Non ha fatto niente di male dai >.
< Ah si? >.
Annuisco prima che il riccio si avvicini per spiegarmi la sua < quello ci stava provando con te Smith... sveglia! >.
< Era semplicemente gentile > tento di giustificarlo ma Harry non ammette repliche < si certo, invitandoti subito a casa sua come se ti conoscesse da sempre >.
< Non essere tragico > affermo ridendo proprio mentre il ragazzo torna con le pizze.
Ma invece che consegnarcele continua a parlare con me chiedendomi < sei libera stasera? Qui organizziamo una festa in un parco.... ci sarà da divertirsi >.
< Anche lei avrà da divertirsi stasera, fidati > sentenzia Harry anticipandomi.
Poi senza ulteriori indugi mi si mette dietro, cingendomi con una mano il fianco.
< Fidati, non so se avete mai visto una festa del genere... spettacolare > spiega il ragazzo iniziando a fare i conti.
< So come sono le feste nei parchi >.
Il ragazzo annuisce prima di dire < sì, ma non come queste che organizziamo qui... vieni a vedere così ti accorgerai che le feste a cui sei stato erano la metà delle nostre >.
< Ah, porta anche Caroline ovviamente... voglio rivederla > dice il ragazzo tirando un occhiolino al riccio che prontamente sorride beffardo come solo lui sa fare.
Annuisce serio e si avvicina di più al mio corpo, annullando ogni distanza possibile.
Sorrido imbarazzata nel sentirlo così vicino, nel sentire la sua presenza premere contro di me.
Deglutisco rumorosamente e inizio a porgere i soldi al ragazzo mentre Harry mi bacia la nuca lasciando una scia di baci che mi provocano dei piccoli brividi.
Dopodiché prendo le pizze e seguo Harry fuori, non prima di salutare il ragazzo e sorridergli mentre quest'ultimo mima con il labiale un < a presto >.
Arrivati alla macchina, faccio per salire dalla parte del guidatore ma Harry mi fa cenno di fare cambio.
Salgo e senza dire nulla mi allaccio la cinta prima di voltarmi verso Harry che grattandosi la nuca dice < devo distrarmi >.
Annuisco e lo vedo partire.
Mi volto per guardare intorno ma subito vengo distratta dai sonori sbuffi
del guidatore.
< Mi spieghi che hai? > indago.
< Niente > dice prima di mettere la terza distrattamente.
E sbuffa.
< Bhe questo non è niente > dico ripetendo il suo sbuffo.
< Se ti dico che non è niente, non è niente >.
Sbuffo e poi dico < okey >.
< Oh quanto rompi... non ho niente! > urla abbastanza irritato.
< Non scaldarti... non ho detto nulla > poi riprendo a parlare < comunque d'accordo, fa come vuoi >.
Senza dire nulla, incrocio le braccia e torno a guardare intorno arrabbiata.
Perché deve comportarsi così?
Perché?
È frustrante non sapere che diavolo gli passa per la testa...
Dannazione!
Prima mi prende in giro, poi fa il serio, mi si avvicina, mi bacia la nuca, poi fa l'offeso, l'imbronciato.
Non si sopporta.

Lo odio.

L'ho già detto?
O sono io che proprio non lo capisco o è lui a non farsi capire.
Ammetto che sono confusa anch'io, un momento prima lo prenderei a sprangate, un un minuto dopo lo abbraccerei stretta perdendomi tra le sue braccia.
In questi giorni sono successe diverse cose e me ne rendo conto ma quando mi tratta male proprio mi rendo conto di non capirlo.
E che mai lo farò.
Eppure sarebbe così semplice... basterebbe essere sinceri.
Basterebbe che io fossi sincera come mai lo sono stata con me stessa.
Sincera con me, con lui, con... noi.

Guardo gli alberi sfrecciare e li conto per distrarmi visto il silenzio che regna in macchina.

È proprio pesante.

Ma non sarò io a sciogliere la tensione, assolutamente.
È lui che mi tratta male ed è lui che deve scusarsi.
E ammettere la sua stronzaggine.
< Avvisa gli altri e digli che stiamo arrivando > mi rivolge finalmente la parola il riccio facendomi segno di prendere il suo telefono.
Così faccio, prendo il suo telefono e scrivo velocemente il messaggio inviandolo a Liam che so essere quello più attento al cellulare.
Poi tornando indietro vedo la mia chat e alzo un sopracciglio mentre leggo come mi ha salvato.
Smith- la rompipalle.
Ah e così sarei io la rompipalle?
Certo, facile così.
Blocco il cellulare e lo metto nel porta cellulare vicino alle marce finendo così per sfiorare la mano del riccio.
Mano che prontamente tolgo e rimetto al suo posto.
< Gira a sinistra, altrimenti ci perdiamo di nuovo > dico seria indicando il cartello lago.
Vedo annuire il riccio senza dire una parola.
< Chi vorrebbe passare un'altra notte con una rompipalle come te > dice Harry scuotendo la testa più volte.
< Fidati: la cosa è reciproca >.
Poi senza aspettare che parli continuo < nemmeno io voglio passare un'altra notte con te Styles >.
< Bene > afferma prima che io ripeta < bene >.
Per diversi minuti sto zitta ma poi alla fine sbotto < sei veramente strano >.
< Io? >.
Annuisco e rispondo indispettita < cambi umore e atteggiamenti ogni due per tre, che diamine >.
Poi spiego < aveva senso quella messinscena in pizzeria? Non appena siamo usciti mi hai iniziato a trattare male, come se fossi un'estranea >.
Harry si volta per guardarmi e spiegare < mi dava fastidio quello >.
< Non ha fatto nulla di male, se non parlarmi e invitarci alla festa >.
< Esatto hai detto bene: parlarti... >.
< E allora? Dove sta il problema? Non mi ha mica mangiata > dico senza fiato.
Lo vedo scuotere la testa < mi risulta difficile pensare a quanto tu sia ingenua Smith >.
< Ingenua? Ma che dici! > urlo ormai strabordante di rabbia.
Il riccio gira a sinistra prima di imboccare la strada brecciata per il lago, poi continua la manfrina < svegliati bella! Quello voleva e vuole solo una cosa da te >.
< Ah sì? Cosa? > chiedo ironica.
< Indovina cosa vuole da te > afferma battendo un dito sul volante.
< Non è vero >.
< Sei proprio una stupida ingenua > dice ferendomi per le parole appena usate.
< Non sono ingenua! >.
Poi dico senza sosta < so badare a me stessa, non ho bisogno di alcun tipo di lezione da parte tua >.
< Caroline > tenta di mantenere la calma, prima di voltarmi verso di lui.
< E se volesse solo stringere amicizia? > chiedo sentendo ridere Harry.
Poi prima di parcheggiare sotto casa di Liam esclama un < lo vedi che sei ingenua... quello non vuole stringere amicizia bella addormentata >.
< E cosa allora?! > chiedo urlando con tutta la forza guardandolo paonazza in viso.
< Scoparti e dirti ciaone! >.
Poi continua < e tu da stupida ci cadresti, quando quello nemmeno ti caga veramente >.
Scuoto la testa e lo osservo leggermente accaldato.
< Non sono così scema da cascarci >.
Ride prima di dire < certo >.
Poi vedendo che non lo prendo sul serio tenta di spiegarmi ma non sento ragione.
< Harry basta! Non succederà proprio niente di ciò che hai detto >.
< Ah giusto! Perché tu sai badare a te stessa... >.
Annuisco per poi rimanere spiazzata quando afferma < così tanto brava a
badare a te stessa che non ti sei nemmeno accorta che ti ho sfruttata per farmi una scopata
>.
Lo guardo aprendo la bocca incapace di proferire parola.
Respiro diverse volte prima di aprire la portiera e sbatterla sonoramente; prendo le pizze e mi dirigo su in terrazza dove alla mia vista tutti chiedono < dov'è finito Harry? >.
Rispondo con un veloce < se ne andasse pure a fanculo Harry >; supero i miei amici e raggiungo la mia stanza, fiondandomi in bagno e guardandomi allo specchio.
Schifata.

Schifata dal mio star zitta di fronte a una frase del genere.
Schifata per essermi fatta sfruttare.
Schifata perché nonostante tutto spero sempre che cambi in meglio.
Non devo piangere.
Assolutamente no, perché non se lo merita.
Non si merita che io versi nemmeno una goccia.
Non per lui.
Guardo il succhiotto e senza pensarci due volte inizio a graffiarlo con quanta più potenza riesco a tirare fuori.
Sussulto per via del dolore cercando di calmarmi.
Mi sciacquo la faccia e mi volto non appena sento qualcuno entrare in bagno.
Mi volto per vedere quello che so essere Niall.
Mi sorride e abbracciandomi forte mi sussurra < ci sono io qui con te >.
Annuisco mentre una lacrima cade bagnando la sua maglia.
< Mi ha sfruttata per farsi una scopata > dico veloce portando una mano sul cuore < sono una cazzo di ingenua >.
< Non sei ingenua Care, è lui che è un coglione > sbotta Niall abbastanza incazzato.
Lo abbraccio stretta per diversi minuti per poi dirgli < andiamo di là, non voglio dargli la soddisfazione di vedermi star male >.
Niall annuisce e prendendomi la mano mi guida in terrazza dove gli altri ci stanno aspettando.
Tutti, anche lui.
Non lo guardo nemmeno mentre mi siedo vicino a Niall e sorrido a Liam che mi sta di fronte.
< Allora mangiamo? > chiede Louis stemperando il clima che si è venuto a creare.
Annuisco e prendo una fetta di pizza, stando attenta a non scottarmi.
< Buona è? > dice Zayn addentando la sua seconda fetta o la terza.
< Immagino che l'abbia scelta Care > afferma Liam mentre io annuisco distratta portando una mano sulla maglia a collo alto che ho messo per nascondere i graffi sul succhiotto.
< Mi passi una fetta margherita? > domanda Niall.
< Comunque si sta proprio bene qui fuori > esplica Lerya abbracciando il suo fidanzato.
< Mh, mh > mugugna Zayn portando una mano sul fianco di Lerya.
Li guardo e sorrido amaramente.
Amaramente perché li invidio.
In questo momento, come sempre.
Così affiatati, belli e innamorati.
Come dovrebbe essere.
Per tutti, ma forse non per me.
Forse nemmeno me lo merito.
Senza il forse.
Scaccio via i pensieri dalla mia testa e mi volto non appena Niall indica il mio piatto < non hai mangiato nulla Care >.
Faccio spallucce < non ho molta fame ad essere sincera >.
Liam mi guarda e osserva i miei occhi tristi prima di portare la sua mano sulla mia.
Lo ringrazio con un sorriso prima di voltarmi verso Niall che ha iniziato a parlare < comunque domani dovrebbero raggiungerci Gemma e Sophia >.
< Gemma mia sorella? > chiede quella voce.
La sua.
Il biondo annuisce e aspetta di sentire la domanda del riccio che non tarda ad arrivare < perché? >.
< Così, io e Liam stavamo parlando con Gemma e l'abbiamo invitata >.
Harry sbuffa < non capisco quale sia il problema >.
< Il problema è che è mia sorella >.
Poi aggiunge < non voglio che nessuno la tocchi >.
Niall porta una mano davanti < infatti nessuno la toccherà, è per stare tutti insieme Styles >.
Lo guardo arrossire leggermente perché so la verità.
So per certo che il mio biondo stravede per Gemma, le piace da un casino di tempo ormai ma non ha avuto mai il coraggio di dirglielo.
Ed io stravedo per loro.
Così carini, pacati e.. innamorati.
Perché sì, secondo me lo sono entrambi.
Conosco Gemma da parecchio ormai e posso dire che oltre ad essere bellissima è anche una persona di gran cuore.
Non come il fratello per intenderci.
È sempre pronta ad aiutare, ascoltare.
Ascoltarmi e darmi consigli.
Ed io per questo le voglio un gran bene e le auguro che con Niall vada in porto perché sarebbe proprio un lieto fine.
< Allora direi che domani sera possiamo fare una grigliata > suggerisce Liam ricevendo applausi da Zayn e Louis.
< Si può fare > affermiamo io e Lerya prima che la mia amica dica estasiata < facciamo una festa a tema hawaiana... invitiamo gente >.
Senza pensarci sentenzio < posso chiedere al ragazzo della pizzeria che stiamo organizzando una festa, così porta i suoi amici e amiche >.
< Direi che è perfetto Care >. 
Oh si, perfetto.
Almeno per me.
Mi volto verso Harry giusto in tempo per sentirlo sussurrare < sì, proprio
perfetto >.
Ben ti sta.
Distolgo l'attenzione per riportarla ai miei amici.
< Chi è questo ragazzo della pizzeria? > chiede Niall guardandomi.
< È carino? > domanda a sua volta Lerya con aria civettuola.
Mi fermo per dei secondi a pensare al ragazzo effettivamente.
Biondo, alto, barba curata e occhi color miele.
Sì, devo dire proprio un bel ragazzo; anche se dentro la pizzeria non me ne sono accorta visto che ero presa da altro.
< Allora? > richiede Lerya avvicinandosi a me.
La guardo e poi annuisco prima di dire < bhe non è niente male >.
< Peccato che è un coglione > afferma Harry a capotavola guardandomi.
Mi impongo di rimanere calma < non lo ascoltare Lerya >.
< E chi dovrebbe ascoltare? Te? >.
Cerco di calmarmi il più possibile mentre affermo < è anche molto simpatico secondo me... tu pensa che ci ha invitati ad una festa a casa sua in questi giorni >.
< E allora? > domanda il riccio bevendo un sorso d'acqua mentre io voltandomi gli rispondo sprezzante < poteva non farlo... invece l'ha fatto >.
Vedo la sua bocca sorridere e mostrare alcuni denti prima di spiegarmi < te l'ho già detto perché l'ha fatto Caroline >.
Alzo le sopracciglia e sbuffo mentre il riccio riprende a parlare < lo fa solo per portarti a letto, ficcatelo in testa >.
< Non è detto > tenta di difendermi Liam.
Il riccio lo guarda stranito < fidati Payne, se lo dico è perche sono sicuro >.
< E sentiamo perché saresti così sicuro > lo provoca Lerya.
< Ho visto come la guardava >.
Rido prima che il riccio dica < non ridere, ti stava mangiando con gli occhi quello >.
Poi aggiunge < e tu lì a fare quella che gli ci stava >.
< Assolutamente > affermo sicura.
< Seh come no: sì ci saremo alla festa, siamo qui sul lago e blablabla >.
< Ero soltanto gentile perché lui lo era > lo metto in guardia.
< Dai Harry, esageri > sentenzia Niall tirandogli un tovagliolino di carta.
Il riccio alza le spalle.
< E se anche fosse? > chiede Liam voltandosi verso l'amico che prontamente chiede a cosa si riferisca.
< Anche fosse che ci provava... non andrebbe bene? >.
< È single > gli ricorda Lerya beccandosi un'occhiata dal riccio.
< Infatti non ho detto che non può >.
< Sì, ma non capisco perché ti sia scaldato tanto per le avances di quel ragazzo > spiega Liam con una mano a tamburellare il tavolo in legno.
Louis ride mentre confabula tra sé e sé < Harry e il non ammettere le cose >.
< Ve lo dico io perché si è scaldato tanto > sbotto guardando tutti; poi sorniona spiego < perché è geloso marcio >.
Vedo il riccio ridere più volte < ma di chi? >.
< Di me > mi indico con fare teatrale guardandolo seria.
< Ammettilo > lo sprono.
Lo vedo scrutarmi per diversi secondi < non sono geloso di te Smith >.
< Dovevate vederlo in quella pizzeria > riportando l'attenzione dei presenti su di me < era tutto protettivo >.
< Siccome tu da sola non riesci a cavartela ho preso le tue difese >.
Rido forte.
< Ma a chi vuoi prendere per il culo? > gli chiedo prima di bere un sorso d'acqua.
< Mi spiegate che è successo in pizzeria? > chiede Lerya da vera pettagola.
< Te lo spiego io > tenta di dire Harry prima che io lo fermi < ha fatto il geloso >.
< Ma non è vero... >.
< E allora perché sentiamo ti sei messo dietro di me? Perché mi hai preso per un fianco iniziando a darmi dei baci? >.
Il riccio scuote la testa < tu sei tutta matta, io non ti ho dato alcun bacio >.
< Ammetti la verità, una volta per tutte > sputo senza pietà.
Vedo i suoi occhi scintillare nei miei fino a che sentenzia < l'ho fatto per
te, ingenua >.
< E perché mi sta sul cazzo a priori > aggiunge prima di alzarsi.
< E adesso dove vai? > chiede Liam prima che l'amico risponda < vado a riposare visto che stanotte qualcuno non mi ha fatto dormire visto che aveva paura >.
< Fanculo > sputo imbronciata.
< La verità è che mio caro Harry sei geloso marcio > lo provoca Louis beccandosi un gestaccio dal riccio mentre entra dentro casa.
Sbuffo esasperata e spazientita.
< È geloso > dice Lerya dandomi un buffetto sul braccio.
Faccio spallucce ma la mia amica afferma sicura < gli piaci, ora ne sono proprio certa >.
Scuoto la testa < no, per carità non voglio piacergli... che schifo >.
I miei amici ridono per la mia risposta, io un po' meno... perché in fondo in fondo so che non è vero.
< Vedrai, domani sarà una giornata speciale > mi confida Lerya prima di darmi un tenero bacio sulla fronte.
< Boh > mi limito a dire indecisa.
E non sicura.
< Che ne dite di andarci a riposare? > propone Liam visibilmente provato.
< Io direi che è proprio ora > afferma Lerya prendendo la mano di Zayn.
< Fate poco casino stanotte voi due piccioncini > li ammonisce Louis, prima di aggiungere < ho la camera vicino alla vostra e non ci tengo a sentire le vostre porcherie >.
Rido divertita perché so che Lerya e Zayn non lo farebbero mai, non ci metterebbero così in imbarazzo.
Non è nel loro stile.
< Anche io andrei > afferma Louis seguito da Liam.
< Tu non vai? > chiedo al biondo prima che questo scuoti la testa insistente.
< Che hai? > gli chiedo facendogli segno di sederci sulla sedia a dondolo più in là.
Una volta seduto tenta di persuadermi < niente >.
< Non ci credo >.
< Riguarda Gemma? > chiedo certa che la risposta sarà affermativa.
Infatti il biondo annuisce spiegandomi < in realtà non è lei che mi preoccupa ma Harry... >.
< E tu ti preoccupi di Harry? >.
< Sì, lo vedi come si comporta ogni qual volta che nomino Gemma? > mi chiede scrutando ogni mia reazione.
Annuisco prima di confortarlo < non devi stare con Harry ma con Gemma... devi fregartene >.
< Non mi perdonerebbe mai > sbotta rosso in viso prima che io gli prenda il viso tra le mani < magari all'inizio sarebbe difficile ma poi sarebbe felice per voi perché tu sei speciale e non potrebbe fare altro che gioire con voi >.
< Sicura? > domanda voltandosi verso di me.
Annuisco sincera prima di confortarlo < ecco perché devi dichiararti, cosa aspetti? >.
< L'idea che un altro me la possa portare via basta a infondermi coraggio >.
Sorrido per la tenerezza delle sue parole e mi ritrovo a confidare < magari il fratello fosse come Gemma >.
< A quel punto non sarebbe stato Harry >.
< Bhe, giusto... però sarebbe stato più facile > spiego prima che il mio amico chieda < in che senso? >.
< È tutto così complicato con Harry, a volte lo vedo diverso nei miei confronti, altre volte fa lo stronzo com'è successo oggi >.
Il biondo mi ascolta prima di dire la sua < non è cattivo, è solo fatto così >.
Roteo gli occhi < non è una giustificazione il dire è fatto così >.
< Sì hai ragione, ma mettiti nei suoi panni >.
Alzo le spalle e aspetto che il mio amico continui da dove si è interrotto < vedi Care... tu non sei facile da gestire, da prendere soprattutto >.
< Il problema sarei io e non lui che è uno stronzo patentato? > domando al mio amico.
< Non ho detto questo; quello che stavo tentando di dirti è che Harry non sa come comportarsi con te >.
< Perché? >.
< Ha paura di sbagliare Care... sei la prima che gli tiene testa, che non si fa sottomettere dalla sua personalità e a lui questa cosa lo destabilizza parecchio... perché sei una forte, tosta >.
< Io forte? > mi ritrovo a domandare più a me stessa che al mio amico per poi confessare < ma se ho paura di sbagliare ogni santa volta mi si avvicina? >.
< Vedi siete in due ad aver paura > scherza Niall per poi spezzare una lancia a favore dell'amico < anche Harry è una brava persona come Gemma, solo che Harry è più impulsivo, testardo, irruente, dispettoso >.
< E testa di cazzo > aggiungo ridendo.
< E testa di cazzo > ripete il biondo prima che io lo ringrazi < proverò a non dargli sempre contro e a stare calma >.
< Andiamo a riposare > mi incita Niall prima di tirarmi su con la mano stando attento a non farmi male.
Senza fare rumore entriamo in casa, passando le diverse camere dei ragazzi ormai dormienti prima di arrivare davanti quella del mio amico.
< Buonanotte Niall > gli sussurro mentre mi stampa un bacio sulla guancia destra
Attenta a non inciampare sui miei stessi piedi arrivo davanti la mia; poi senza rendermene conto mi avvicino a quella di Harry posando un orecchio per dei secondi che mi sembrano interminabili.
Chissà come dormirà tranquillo...
Così solo e così bello.
Bello come il sole.
Scuoto la testa aprendo la porta della mia camera decidendo di fare una bella doccia rilassante prima di dormire.
O almeno spero.
Entro dentro accendendo la luce, prima di uscire fuori sul piccolo balcone che si affaccia sul lago.
Respiro a pieni polmoni l'aria fresca, chiudendo gli occhi per un secondo.
Guardo il lago scorrere così lento e di conseguenza non faccio che rilassarmi e godermi il momento.
Ripenso alle parole di poco fa.
Ha ragione Niall?
Ha ragione a dire che Harry non sa semplicemente come comportarsi con me?
Non lo so... so solo che per un attimo, un solo attimo vorrei mettere da parte l'ascia e cercare un rapporto normale.
Senza insulti, frecciatine e stronzate varie.
Ma so già che non è possibile.
Perché siamo così diversi... ma anche così simili da far paura.
E questo porta a scontrarci, costantemente.
Senza farci nemmeno caso.
Come se fosse la cosa più naturale del mondo.
'Ti ha sfruttata Caroline' mi ripeto più volte tornando ad accigliarmi.
Che mi abbia sfruttata è vero... ma in fondo cosa potevo pretendere?
Eppure se ripenso a noi due in quel momento, se ripenso a lui non mi viene certo da dire che mi abbia sfruttata.
Anzi...
I suoi occhi dicevano altro, le sue mani, le sue labbra, il suo corpo dicevano soltanto una cosa.
Che avevo un disperato bisogno di un contatto con me.
Forse per la primissima volta.
E io l'ho capito perché probabilmente anch'io ne avevo un disperato bisogno.
D'altronde non è che io e Harry abbiamo avuto chissà quale tipo di contatto prima di quella notte.
Nemmeno un abbraccio per intenderci.
Niente, il nulla.
Quindi mi rimane difficile pensare al fatto che mi abbia sfruttata.
Eppure me lo ha confessato, perché farlo se non fosse stato vero?
Non lo avrebbe fatto.
Quindi probabilmente mi ha solo sfruttata per una notte e io ci sono cascata in pieno.
Tramortita dai suoi benedetti occhi in cui mi ci perderei molto volentieri.
E in cui mi ci perdo, abbastanza spesso.
Sospiro amareggiata prima di voltarmi verso l'interno e decidere di entrare.
È ora di una bella doccia calda, come avevo sperato di fare nel pomeriggio.
Senza accendere la luce mi dirigo in bagno dove mi tolgo i vestiti di dosso sussultando quando per caso con la mano tocco i graffi sul collo.
Grugnisco dandomi mentalmente della stupida, della non sana.
Poi con una spinta entro nella doccia chiudendo il vetro alle mie spalle.
Prendo il bagnoschiuma e lo shampoo iniziando così ad insaponarmi attenta a non far entrare lo shampoo negli occhi.
L'acqua calda addosso placa le mie domande, i miei dubbi e le mie sicurezze donandomi una pace assoluta.
Una pace di cui mi beo per qualche secondo, prima di continuare a sciacquare via il bagnoschiuma.
Poi dopo aver finito, infilo l'accappatoio, sistemo i capelli in un turbante ed esco fuori avvicinandomi allo specchio pulendolo dal vapore che si è creato per via dell'acqua troppo calda.
Mi dirigo in camera dove afferro dell'intimo pulito infilandolo dopo essermi asciugata per bene e poi torno in bagno dove inizio ad asciugare i capelli cercando di non fare troppo rumore vista l'ora.
Ripenso per un attimo ai ricci di Harry sorridendo istintivamente al ricordo delle mie mani intrecciate nei suoi capelli.
'Basta' mi impongo scacciando quell'immagine dalla mia testa che stasera evidentemente si diverte a mandarmi in confusione.
Una volta finito tutto esco di nuovo sul balcone per godermi un altro po' di spensieratezza prima di andare a dormire.
Canticchio una canzone a bassa voce rabbrividendo per la brezza sul mio corpo.
Porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre decido che forse è arrivato il momento di andare veramente a dormire.
E spegnere la testa.
Entro dentro e chiudo la porta finestra stando attenta a non schiacciarmi le dita della mano.
Poi con non chalance mi avvicino al letto prendendo le lenzuola ma qualcosa me lo impedisce.
O meglio qualcuno.
Impallidisco quando vedo splendere dei denti e roteo gli occhi perché so di chi si tratta.

Harry.

In camera mia.
Alle 1.30 di notte.


< Harry? > domando con una voce non da me
< In persona >.
< Che diavolo ci fai in camera mia? > chiedo cercando di scorgerlo.
< La domanda è: ma tu sei sempre così lenta quando ti fai la doccia? >.
Strabuzzo gli occhi prima di chiedere < eri già qui mentre mi stavo lavando? >.
Il riccio ride beffardo < eh già, carino il tuo intimo >.
Sbianco e arrossisco nello stesso istante prima di domandare < ma dai che cavolo dici? Non c'eri... sennò avrei visto quel sorriso da ebete che ti ritrovi >.
< Hai ragione: sono entrato mentre eri fuori al balcone >.
Fiuu.
Porto una mano sulla tempia per calmarmi.
< Sì, ma spiegami che sei venuto a fare qui >.
< Bhe è facile intuirlo > dice prima di tirarmi sul letto accanto a lui incapace di opporre resistenza.
Poi aggiunge malizioso < ti pensavo >.
Lo guardo nell'oscurità, percependo il suo respiro regolare molto più del mio in questo momento.
< Non fare l'idiota > gli dico tirandomi su in un batter d'occhio.
No, non deve accadere nulla.
Assolutamente no.
Non esiste al mondo che io ci ricaschi.
Vedo il riccio alzarsi e raggiungermi prima di sussurrare un < andiamo fuori va >.
Annuisco raggiungendolo prima che mi faccia segno di sedermi con lui sulla sedia a dondolo in legno.
Con non poca fatica lo raggiungo sedendomi vicino stando attenta a mantenere una buona distanza dato che potrei fare qualche cazzata vista la mia scarsa lucidità a causa dell'orario.
Per dei minuti rimaniamo in silenzio entrambi ad osservare il cielo limpido; poi il riccio giudica < certo che te hai la stanza più bella è, quasi che vengo a dormire con te >.
Scuoto la testa < non se ne parla >.
< Proprio carino Liam a darti la stanza migliore? > mi chiede alzando un sopracciglio.
< Sa quali sono i miei gusti, semplicemente >.
< Mhh, io credo che abbia una cottarella per te > spiega sicuro prima che io neghi tutti velocemente.
< Non è possibile > aggiungo sorridendo.
< È incredibile di come non ti rendi conto di quanta gente ti venga dietro Smith > confessa guardandomi negli occhi.
Rido un secondo < ti inventi spasimanti inesistenti >.
Il riccio sbuffa prima di spiegarmi < La cosa è semplice: sei una bellissima ragazza Caroline... quindi perché non dovresti avere la fila? >.
Mi mordo la guancia al solo sentire pronunciare 'sei una bellissima ragazza'.
Mi trova bellissima?
< Mi trovi bellissima? > mi ritrovo a chiedere imbarazzata come non mai.
Il riccio si lecca le labbra prima di rispondermi < io non faccio testo >.
Ecco, come distruggermi in poche parole.
In poche ed inutili parole.
Abbasso lo sguardo delusa prima che il riccio accortosi forse del mio dispiacere sussurri < comunque se ci tieni a saperlo... sì, ti trovo una bellissima ragazza >.
Avvampo mentre lo osservo cauta a non mostrare le mie debolezze e paure.
Poi per sdrammatizzare scherza < se solo non fossi così rompipalle saresti ancora meglio >.
Gli tiro un buffetto sulla spalla mentre lui si scansa veloce.
Mi guarda sorridendo ed io faccio la stessa cosa prima che di chiedergli < mi dici che sei venuto a fare a quest'ora? >.
Il riccio fa spallucce prima di prendere un sospiro che dura un'eternità.
O un secolo.
Poi riprende a parlare calmo < volevo vederti >.
< Harry > lo ammonisco prima che riprenda il suo discorso < la verità è che... >.
< Che? >.
< Che volevo scusarmi >.
Poi aggiunge serio < per prima insomma >.
Annuisco facendogli un cenno per farlo continuare < sono stato veramente un coglione >.
Annuisco forte finendo col farlo sorridere < non volevo dirti quelle cose Care, non era mia intenzione ferirti o farti sentire una nullità >.
Lo guardo percependo il dispiacere nelle sue parole < non volevo essere così cattivo... il mio era un volerti proteggere >.
< Harry non sono una bambina > gli dico calma.
Annuisce < sì, lo so >.
< E allora dov'è il problema? > chiedo.
< Non voglio che caschi nella trappola di qualche coglione facendoti sfruttare > afferma sbattendo le palpebre.
Con un nodo stretto in gola sussurro a denti stretti < eppure tu mi hai sfruttata >.
Lo vedo strabuzzare gli occhi prima di prendere la mia faccia tra le sue mani costringendomi a guardarlo senza via di fuga.
< È una cazzata... il fatto dell'averti sfruttata intendo > spiega mentre io lo guardo impassibile prima di dire < l'hai detto tu stesso >.
< Stammi bene a sentire Caroline Smith > dice prima di prendere fiato per poi continuare < non ti ho sfruttata, se ti avessi sfruttata ti avrei mandato a casa non appena mi fossi svuotato le palle >.
Annuisco certa che non stia mentendo.
Perché i suoi occhi sono due pozzi di verità che lasciano trasparire tutta la verità delle sue parole.
Lascia il mio viso portandosi una mano sulla tempia.
Lo guardo prima di dire un semplice grazie.
< Care, quella sera sono stato veramente bene con te... > inizia a dire per poi continuare < forse fin troppo bene.... e questo mi spaventa >.
Boccheggio e rabbrividisco al tocco del vento.
Vedo il riccio sfilarsi la felpa e porgermela per farmela infilare.
< No, se la metto io finirai con l'avere freddo tu >.
< Mettila e basta > mi intima facendomi obbedire come una bimba.
< Anche io sono stata bene quella sera > confesso voltandomi per vederlo meglio.
Un sorriso sghembo compare sul suo viso mentre io riprenda da dove mi ero interrotta < forse anche a me spaventa >.
Il riccio ride facendomi ridere < siamo proprio due coglioni è? >.
Annuisco mentre gli lascio allacciare la zip della felpa.
< Ti sei mai realmente innamorato? > gli chiedo prendendomi una certa confidenza mai avuta con il mio interlocutore.
Scuote la testa prima di rivolgermi la stessa identica domanda.
< No > confesso giocando con le dita della mia mano destra.
< Bene > diciamo entrambi in sincrono prima di voltarci.
< Sono contenta che tu non mi abbia sfruttata > ammetto.
< Ed io sono contento che tu quella sera sia venuta a casa mia > sentenzia il riccio mentre lo osservo.
Ci guardiamo per un'infinità di tempo, senza dire nulla; poi il riccio guarda le mie labbra e fa per avvicinarsi, io lo guardo negli occhi.
Sento che sto per cedere.
Sto per lasciarmi andare, ma non so cosa mi spinga a non fidarmi.
A non cascare.
Quindi con non poco imbarazzo mi volto e prendo a guardare dritto davanti a me interrompendo il momento che si era venuto a creare.
Mi volto pronta per vedere la delusione sul volto di Harry finendo con lo stupirmi di ritrovarlo a sorridere beffardo mentre sussurra un < sei incredibile eh >.
Sto per rispondere ma uno sbadiglio mi costringe a non farlo.
< Dai, andiamo... hai sonno > dice il riccio sbadigliando a sua volta.
< Seh perché tu no? > chiedo ironica.
< Colpa di una persona che stanotte non mi ha fatto dormire >.
Rido prima di scuotere la testa con insistenza < ma se russavi come un ghiro... >.
Harry mi pizzica un fianco finendo col farmi saltare; poi si alza e io faccio lo stesso inziando a camminare per entrare dentro la stanza.
Ad un certo punto mi blocco chiamandolo; il riccio si volta < sì? >.
Senza pensarci mi avvicino e lo abbraccio sentendolo subito irrigidirsi.
Avvolgo bene le mie braccia intorno al suo corpo cercando di respirare il suo profumo mentre Harry ormai rilassatosi mi accarezza i capelli teneramente.
< Grazie > sussurriamo entrambi; l'uno a contatto del corpo dell'altro.
Poi ci stacchiamo per rientrare.
Chiudo la porta finestra e mi avvio verso la porta con Harry alle calcagna.
Faccio per aprire la porta quando Harry mi chiami < Care? >.
Non faccio in tempo a chiedere cosa c'è che non va che lo sento abbracciarmi da dietro portando un braccio intorno al collo e l'altro sotto il seno.
Sento i suoi capelli solleticarmi la testa facendomi sorridere.
Con le mie mani accarezzo il suo braccio mentre lui affonda il viso tra i
miei capelli inspirando, prima di baciarmi la testa delicatamente.

Non so per quanto tempo stiamo così.

A scambiarci carezze, a darci baci casti e delicati, a sentire le nostre anime.
Porto la testa contro il suo petto mentre il riccio mi stringe di più quasi a farmi mancare il respiro.
Non so che diavolo sta succedendo.
So solo una cosa.
So solo che ci siamo io ed Harry.
E l'oscurità del buio.
A nascondere le nostre paure e debolezze.
 
 
  
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