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Autore: EdelSky    15/09/2019    3 recensioni
Minna-san sono tornata!
Ho revisionato i capitoli scritti fino ad ora, apportando qualche leggera modifica alla trama ( che mi sarà utile per proseguire).
La storia è principalmente una NaLu, ma con tanto di GaLe e Gruvia!
È ambientata dopo il torneo magico, e i nostri protagonisti si ritrovano a partecipare ad una missione tutti assieme, “obbligati” a vivere a stretto contatto per più giorni in un rifugio di montagna.
Lì avranno modo di riscoprire loro stessi e sopratutto i loro sentimenti!
Spero vogliate leggerla e commentarla insieme a me!
A presto, Edel ❣️
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gray/Juvia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15 - Levy Throwback 

 

 

 

Levy per definizione era una ragazza attenta, un'osservatrice. Il suo punto di forza era l'intelligenza, scrutare ciò che la contornava e trarne informazioni. In battaglia non era forte, ma era utile. Un team mandato allo sbaraglio senza un piano preciso non sempre ne usciva vincitore. Certo, forse un'eccezione c'era, ed era Natsu Dragneel, ma l'eccezione conferma la regola. E quella sera, immersa nella calda acqua della vasca, mentre i vapori le facevano colare delle goccioline dalla fronte, Levy stava osservando. 

Non lo faceva di proposito, ormai era insito nella sua natura. 

 

Lucy, seduta di fronte a lei, si stava riavviando con le mani i capelli scostandoli dalla fronte appiccicaticcia. 

Aveva dei lividi nelle braccia, che probabilmente si era procurata in qualche caduta. Le guance erano particolarmente arrossate, e il viso, ora più rilassato, presentava diverse note di stanchezza.

 

Levy pensò che chiunque ne sarebbe uscito distrutto dal rincorrere qualcuno, in mezzo alla neve e al freddo, e sopratutto dopo una battaglia. Eppure benché la sua amica sembrasse stravolta appariva anche un po' felice. Gli occhi, leggermente lucidi, sorridevano.

 

Juvia invece, era seduta a fianco a lei, e per poterla sbirciare Levy dovette girare il capo. Gesto sicuramente tutto fuorché discreto. 

L'impressione che dava era di essere in pace con il mondo, si capiva che era solo un'impressione dalle fronte corrucciata, segno che dentro di lei era in atto qualche battaglia. Risultava comunque chiaro che l'acqua fosse il suo elemento. E benché fossero in una semplice vasca da bagno, larga e con l'acqua bassa, a Levy sembrava di ammirare una sirena nel mare. I lunghi capelli blu bagnati erano diventati lisci e lucenti, l'opposto dei suoi che rimanevano disordinati e leggermente arricciati anche se impregnati d'acqua.

Ormai aveva perso la guerra con i suoi capelli da anni.

 

Juvia aprì gli occhi e si voltò verso di lei, guardandola guardinga. Lo sguardo era attento.

 

- Juvia ha qualcosa che non va? - le domandò inclinando il capo con aria interrogativa

 

- come? -

 

- è da un po' che stai fissando Juvia - spiegò la bluetta leggermente imbarazzata.

 

Oh, era vero. Se ne era accorta e non se ne era accorta. Fissava la gente sempre inconsciamente e finiva per essere una gran maleducata. 

 

- no scusami! Ero assorta nei miei pensieri!!! - si affrettò subito a scusarsi Levy - non hai assolutamente niente che non va -

 

- fa sempre così, ormai io sono abituata ai suoi sguardi da stalker - intervenne Lucy ridacchiando e portando Levy a disperarsi ancora di più. 

 

- non sono una stalker - puntualizzò

 

- Juvia lo è - disse senza pensarci la ragazza attirando su di sé gli sguardi delle altre due amiche - beh, Gray.. lo perdo raramente d'occhio - continuò con un'alzata di spalle

 

Levy e Lucy si scambiarono un'occhiata e poi scoppiarono a ridere, e Juvia le seguì a ruota.

Effettivamente Levy ricordava bene certi episodi in cui la maga dell'acqua, appostata dietro a qualche colonna, porta, o muro aveva seguito ogni movimento del ragazzo e fulminato con lo sguardo ogni singola persona di sesso femminile che aveva tentato di approcciarlo. Lei e Lucy comprese. Non che non avesse avuto poi le sue ragioni nei riguardi di quest ultima.

 

- beh è un ragazzo fortunato - commentò Levy serafica. E lo pensava davvero, Juvia era una persona splendida oltre ad essere una ragazza bellissima. Il fatto che Gray fosse così stupido la irritava nel profondo. 

 

Juvia arrossì - se lo dici tu - 

 

- se ne deve solo rendere conto, quello stupido - aggiunse Lucy con lo sguardo basso, non certa di poter commentare "la situazione Gray" dopo tutto quello che era accaduto. Non era riuscita però a stare zitta.

 

Juvia la guardò riconoscente e le sorrise - vi voglio bene ragazze! -

 

Da lì a poco si susseguirono una serie di aggiornamenti sulle proprie vite sentimentali che portarono le tre ragazze a confidarsi con chiacchiere concitate.

...

 

- io e Gray ci siamo baciati! -

 

...

 

- eh? Aggiornamento subito! -

 

...

 

- Juvia l'ha baciato per prima in realtà -

 

...

 

- e poi? -

 

...

 

- ma scherzi? -

 

...

 

- lo stai prendendo per la gola! -

 

...

 

- oggi non ha fatto che fissarti - 

 

...

 

- hai avuto molto coraggio! Sei davvero una ragazza forte -

 

...

 

- ma una relazione fisica per Juvia non sarà mai abbastanza  -

 

...

 

- datevi tempo -

 

...

 

- non sa quanto reggerà ancora -

 

...

 

- non sei obbligata a far nulla che tu non ti senta di fare, ne di restare in una situazione che ti è scomoda! -

 

...

 

- non so se ho preso la decisione giusta a imbarcarmi in questa storia.. -

 

...

 

- per me le cose stan già cambiando -

 

...

 

- voi dite? Juvia lo ama così tanto -

 

...

 

- non l'avrei detto se non lo pensassi - 

 

...

 

- anche io ho qualcosa da dirvi -

 

... 

 

- Natsu ti ha sbattuta dove?!?!? -

 

...

 

- oh Juvia è sconvolta, lo faceva così ingenuo -

 

...

 

- non sembrava neanche lui! Mi stavo sciogliendo! Non sapete poi cosa mi ha detto... -

 

...

 

- audace! -

 

...

 

- sto diventando rossa per lui -

 

...

 

- chissà sta notte che dormirete insieme -

 

...

 

- non voglio illudermi, con lui non c'è mai niente di semplice -

 

...

 

- a Juvia è sembrato piuttosto indirizzato ! -

 

...

 

- Levy perchè taci? -

 

...

 

- mhm -

 

... 

 

- troppo sorpresa da natsu? -

 

...

 

- Levy? -

 

...

 

- io e Gajille l'abbiamo fatto.-

 

Boom. Bomba sganciata! 

 

- Voi che cosa?!?!? - esclamarono in coro le due ragazze raggiungendo un tono acuto che Levy avrebbe definito quasi ultrasuono.

 

- avete capito benissimo cosa.. - sussurrò Levy sempre più paonazza mentre si portava a testa in giù per asciugare i capelli con l'asciugamano

 

Avevano parlato talmente tanto che avevano fatto a tempo a lavarsi, uscire dalla vasca e vestirsi. Ora erano intente a finire di asciugarsi. 

 

Mentre ancora fissava le assi di legno chiare del pavimento, colorate da macchie più scure dove l'acqua era gocciolata dai suoi capelli, si sentì abbracciare da dietro da una lucy fin troppo entusiasta - voglio sapere tutto - 

 

- non adesso - 

 

- non te le caverai così! Parla - lucy le tirò la guancia pizzicandogliela tra pollice e indice

 

- mi ha detto che mi ama -  Levy sganciò un'altra bomba, mentre cercava di mantenere l'equilibrio ancora stretta nella morsa dell'amica. L'aveva voluto aggiungere subito, in parte per giustificare l'affermazione precedente, in parte perché per lei era stato importante quasi più di quello che era seguito.

 

Juvia si era lasciata cadere su una delle panche di legno emettendo un sospiro trasognato - più dettagli per piacere - 

 

Lucy si staccò e raggiunse a passi rapidi Juvia accomodandosi vicino a lei - siamo pronte - 

 

- mi state mettendo in imbarazzo - 

 

- oh ma piantala! - sbuffò la bionda accompagnando la sua espressione fintamente scocciata con un gesto impaziente della mano

 

- se continui con questo atteggiamento irriverente non ti dico nulla -  disse Levy indicandola minacciosamente con la spazzola che aveva appena preso in mano.

 

Sembrava seria, ma il suo tono di voce tradiva una nota di divertimento.

 

Juvia lanciò un'occhiata ammonitrice alla bionda intimandole di tacere, e Lucy di rimando incrociò le braccia al petto e puntò gli occhi su Levy in attesa.

 

Era accaduto tutto la sera della cena, la fatidica cena dove Juvia e Gray erano spariti per andare in bagno e non erano più tornati. La stessa sera in cui Lucy e Natsu avevano litigato con Happy, e Lucy dopo mezz'ora di battibecchi e tiri alla fune era riuscita a togliere di mano la bottiglia al gatto.

Natsu aveva esultato, aveva scommesso su di lei e aveva vinto. Lei si era alterata, dicendogli che l'avrebbe dovuta aiutare invece di fare lo scemo. Happy si era arrabbiato ancora di più. In quella sera piena di avvenimenti per tutti, lei e Gajille non si erano quasi resi conto di ciò che accadeva attorno a loro.

Erano così concentrati l'uno sull'altra che poco altro aveva importanza. Si erano ritirati in una bolla, un immaginario luogo speciale dove vi erano soltanto loro due. Il resto era ovattato e distante dalle loro orecchie e dai loro occhi.

Avevano chiacchierato, scherzato, si erano punzecchiati, sfiorati.. si erano raccontati, il tutto contornato dalla giusta dose di buon vino. 

Gajille la faceva ridere, era un ragazzo alto, grosso e non sempre aggraziato, ma con lei, con lei era semplicemente perfetto.

Il ghigno che le sue labbra scoprivano dopo una battuta, il modo in cui gli si sollevavano le sopracciglia quando lei gli rispondeva a tono, il luccichio dei piercing sotto la luce, la mano un po' callosa che la accarezzava e che spesso stringeva la sua.

Tutto di lui la faceva impazzire. Levy se ne era resa conto da tempo, ma da poco aveva iniziato a sperare che tutto ciò che lei sentiva potesse in qualche modo essere ricambiato. Le frecciatine, le battute, gli abbracci, le mani intrecciate, le carezze fugaci, quelle occhiate particolari che regalava solo a lei. Potevano essere segnali che indirizzavano alla felicità? 

Ci aveva pensato, ma non si era soffermata troppo, avrebbe mentito a dire il contrario. Perché con Gajille era tutto naturale, ogni cosa sembrava seguire il suo corso. Come una foglia caduta sul letto di un fiume che segue la sua corrente.

 

Ad un certo punto Gajille si era alzato da tavola e l’aveva afferrata facendo in modo che lei lo seguisse. Avevano fatto un cenno di saluto con la mano agli altri tre, che li avevano pressoché ignorati, e dopo essere usciti dalla sala si erano ritrovati da soli. 

Vi era stato un minuto di silenzio, dove i due si erano osservati e studiati, e poi in un tacito accordo avevano cominciato a camminare in direzione della camera da letto.

 

Gajille la teneva per la mano, come spesso era accaduto negli ultimi tempi, mentre la trascinava sorridente per il corridoio. Ogni tanto si girava a guardarla, le gote arrossate. Lei gli sorrideva di rimando,  felice di quegli sguardi e di quelle attenzioni. Prima di aprire la porta della loro stanza lui aveva fatto un respiro più profondo e voltandosi ancora verso di lei le aveva detto - sei bellissima. 

E lei era arrossita. Aveva portato lo sguardo in basso senza replicare. Agitata, ma tanto lusingata. Gajille non era uno che scuciva complimenti facilmente. E quello stesso Gajille l’aveva trovata bellissima, e in quel momento anche lei si era sentita così.

 

Al che lui l'aveva stuzzicata - non siamo neanche in grado di accettare un complimento, gamberetto? - 

 

Levy aveva alzato il capo, con rinnovato fervore, si era issata sulle punte dei piedi e gli aveva portato una mano sul bavero della giacca nera. Aveva tirato poi verso il basso, prendendolo in contropiede e continuando a guardarlo negli occhi, e gli aveva posato un bacio sull'angolo della bocca. Aveva posto grande attenzione in quel gesto, che era stato leggero e fugace. Era stata attentissima nel riuscire nel suo intento principale: stuzzicarlo.

 

- grazie - aveva poi bisbigliato, con il respiro leggero che si infrangeva sulla sua pelle.

 

Lui l'aveva guardata un momento stordito, interdetto, poi le aveva mostrato uno dei suoi ghigni più belli, più seducenti e aveva aperto, con dei movimenti non troppo misurati, la porta della camera trascinandosela dietro.

La porta aveva fatto a malapena a tempo a richiudersi alle sue spalle che lui l'aveva presa da sotto le braccia e, sollevandola senza alcuno sforzo, l'aveva posizionata senza troppe cerimonie sulla scrivania di legno d'abete che era poggiata al muro. 

Levy seduta lì sopra, con le gambe a penzoloni, arrivava per la prima volta alla stessa altezza del dragon slayer, e questa cosa l’aveva fatta elettrizzare non poco. Erano finalmente vis a vis. 

 

- siamo cresciute in fretta -  aveva commentato beffardamente il ragazzo di fronte a lei, posizionandosi tra le sue gambe in modo da esserle più vicino.

 

Levy aveva arricciato le labbra in un sorriso sghembo, senza replicare, e allungato il braccio dietro alla nuca di Gajille, sfiorandogli il collo e incastrando poi la mano nei i suoi capelli ribelli. Aveva ringraziato l'alcool, che le aveva donato l'audacia che probabilmente non avrebbe mai avuto. 

 

Gajille l'aveva guardata intensamente, gli occhi scuri ancora più neri e intensi del solito. Bellissimi. Vedevano solo lei. Levy aveva deglutito, con il cuore che minacciava di saltarle via dalla gabbia toracica. In quell’istante aveva sperato che restasse lì, al suo posto, preoccupata di non potersi altrimenti godere quel momento così intenso.

 

Lui aveva una mano poggiata sul suo fianco e l'altra, che prima era libera, l'aveva portata al suo viso. Con gentilezza aveva fatto passare il dito sulla sua pelle, passando dall'angolo delle labbra alla guancia, facendola rabbrividire. Era un gesto così intimo. 

 

- mi fai impazzire - le aveva confessato, a bassa voce.  

E lei aveva sgranato gli occhi, l'aveva detto per davvero? Il suo cuore aveva perso un altro battito. Lei, così piccola riusciva a far impazzire un ragazzo come lui? La sua pancia si era stretta in una morsa di soddisfazione.

 

Non aveva fatto tempo a rispondere che lui aveva ripreso nuovamente la parola, stupendola - non so cosa fare con te, Levy. Hai così tanto potere su di me che non so come reagire - 

 

Il tono della sua voce era roco, basso e terribilmente sexy. E il suo nome pronunciando da lui le era sembrato il nome più bello del mondo. 

 

- potresti baciarmi -  gli aveva suggerito, in un soffio, Levy, totalmente persa nello sguardo di lui 

 

- se lo facessi, ora come ora, non credo potrei fermarmi. Se me lo vorrai richiedere, lo farai sapendo a cosa andrai incontro - 

 

Levy aveva trattenuto il fiato. Le implicazioni di quella frase erano limpide e chiare anche alla sua mente leggermente annebbiata. Si era chiesta  allora cosa volesse, anzi no, non era vero. Sapeva benissimo cosa voleva, e voleva la stessa identica cosa che voleva lui. Lo desiderava. Eppure.. era lecito ? Andava bene volerlo così? Si addiceva a una ragazza neanche fidanzata fare già certe cose? Le importava davvero di tutte queste domande in realtà inutili? No.

 

- sei sleale - gli aveva detto, cercando di prendere tempo, cercando di respirare. Le era sembrato così difficile farlo. Aveva decretato che i polmoni le si erano stretti insieme al suo povero cuore, ed era per questo che le mancava l’aria.

 

A quella risposta Gajille aveva sorriso, divertito, lasciando uscire un leggero sbuffo dalla sua bocca. Aveva fatto salire anche l'altra mano fino al suo viso, che poi aveva posizionato sull'altra sua guancia. Le teneva il volto tra le mani, con la delicatezza con cui si sorregge un bicchiere di cristallo o un piccolo uccellino.

Levy si era morsa il labbro, sperando che un minimo di dolore la svegliasse da quell’incantesimo in cui si trovava intrappolata. Perché si era accorta di desiderarlo con tutta sé stessa.

 

E poi Gajille aveva parlato ancora, e probabilmente se non fosse stata seduta si sarebbe accasciata al suolo.

 

- non sono sleale, sono semplicemente innamorato di te - 

 

Al suono di quelle parole, quelle splendide e meravigliose parole, Levy non aveva avuto più nessuna incertezza. 

Non gli aveva chiesto niente, ma con un gesto tanto dolce quanto urgente si era avvicinata a lui e aveva fatto combaciare le loro labbra. Non sarebbe servito spiegare il perché. 

Un bacio delicato, all'inizio, poi la passione e il desiderio avevano preso piede, in entrambi. 

Si erano stretti l'uno all'altra, come se la distanza tra i loro corpi fosse sempre troppa. Lei aveva passato impaziente la mano nei capelli di lui, stupendosi di trovarli incredibilmente morbidi e senza nodi. Lui aveva fatto scivolare le sue mani sul suo collo, tra i capelli, sulle spalle, sulle braccia.

Le aveva schiuso le labbra con le proprie, si era intrufolato dentro la sua bocca con una leggera irruenza che l'aveva fatta sussultare. Era stato un incontro di bocche e di lingue che si desideravano, un incontro di passione e amore. 

Si era ritrovata sul letto, non ricordava neanche come ci fosse finita. Gajille era sopra di lei, che la guardava, gli occhi pieni di desidero erano attenti a non perdersi alcun dettaglio. Si sorreggeva sui gomiti per non pesarle. Le loro mani correvano reciproche sul corpo dell'altro, scoprendosi e studiandosi. 

I vestiti erano stati sfilati, alcuni con urgenza, altri con più calma, alcuni con mano incerta e tremante, altri ancora con una sicurezza devastante. Ondate di brividi le avevano percorso il corpo quella notte. Più e più gemiti le aveva strappato Gajille dalle labbra già gonfie dei suoi baci. 

Non era servito dire nulla, baciandolo gli aveva dato una silenziosa, ma cristallina, risposta alla sua dichiarazione. Quando si dice che un gesto vale più di mille parole.

 

 

~L’angolino di Edel~

Beh, buonasera! Eccomi con il nuovo capitolo dove facciamo un intero tuffo nella nottata di Gajille e Levy. 

Ho preferito raccontarla così, piuttosto che narrarla “ al presente” e spero di essere riuscita in qualche modo a comunicare tutte le sensazioni e le emozioni di questa bellissima coppia!!Chiaramente sarete voi a dirmi se ci sono o meno riuscita. 

Spero di non essere scesa troppo nei dettagli, a me non sembra assolutamente, ma la sensibilità di ognuno di noi è diversa e non so quanto spicy ( diciamo così ) volete che le cose si facciano! Quindi anche qui chiedo il vostro parere, in modo da potermi regolare per il futuro. ( se avete piacere a leggere le cose un po’ più dettagliate, o preferite che rimanga più superficiale, o in caso vedo come regolarmi in generale, il rating al momento penso sia giusto).

Come dicevo questa non mi sembrava troppo quindi mi sono sentita di lasciarla così. 

Attenderò le vostre opinioni ❤️🤓

Detto ciò, voglio ringraziare  chi commenta insieme a me le mie storie, è sempre bello chiacchierare con voi e scambiare le nostre opinioni. Benvenuti i nuovi lettori.

Vi ringrazio di tutto, è un piacere seguire insieme a voi questa storia.

Con tanto amore.

Edel ❤️🦊

  
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