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Autore: Sanae77    17/09/2019    6 recensioni
Due premi diversi per una vacanza unica.
Chi ha vinto questo premio per meriti calcistici e chi per essersi diplomato.
Curiosi di leggere questa avventura?
Genere: Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 04
 

 
Siamo sbarcati tutti sull’isola di Lanzarote; è di una bellezza impressionante, tanto da mozzare il fiato, le colate laviche che si sono susseguite nel corso degli anni, hanno donato dei colori e delle sfumature lunari a questo paesaggio.
Con il bus ci stanno portando al vulcano Timanfaya, dove ci aspetta la guida con i quad. Il problema è un altro, che al nostro gruppo si sono unite anche le due ragazze che hanno conosciuto Hikaru e Taro. Ho qua al mio fianco Yoshiko che si sta tormentando il fondo della maglietta. Proprio non ce la fa a vedere il suo ex in compagnia di un’altra, la prenderei a sberle in questo momento, perché questa situazione l’ha creata lei.
Yukari interviene: “Facciamo così: sul quad oggi andiamo io e te Yoshiko, altrimenti dovrei andare con Genzo o Ryo ed io non li tollero.”
“Ti ringrazio, ma credo che resterò sul bus, vi aspetterò qua” parla abbassando la testa.
“La vuoi piantare di fare la vittima sacrificale? Hai creato tu questa situazione: che doveva fare? Aspettarti in eterno?” Le parole dette da mio marito, sono di una verità disarmante, quindi pongo la stessa domanda alla diretta interessata.
“No, però.”
“No però… no però, è tardi! O ti metti in testa di riconquistarlo, oppure fai la tua vita e AMEN.”
La vedo, le mie domande l’hanno scossa, mi fissa poi mormora: “Hai ragione, scusate.”
Quindi tutte torniamo composte ai nostri posti mentre vedo Genzo fare il cretino con Ryo, non fanno altro che darsi fastidio a vicenda.
Mi volto verso destra e due seggiolini più in dietro dall’altro lato ci sono le due ragazze nuove che parlottano insieme ridendo divertite, nei sedili dopo di loro Hikaru e Taro, che stanno ascoltando la musica con le cuffie.
 
Finalmente giungiamo a destinazione, dal finestrino vedo una serie di mezzi pronti ad attenderci.
Scendiamo, abbiamo capito che Taro e Hikaru andranno con le ragazze, non si sono staccati mai da loro, e quando si avviano tutti e quattro verso i quad ne abbiamo la certezza, la biondina non si è certo risparmiata, ha dei leggins bianchi molto attillati e una canottiera rosso sangue contornata da pizzo, scarpe da tennis bianche; una coda alta che fa cadere i boccoli dorati da sotto un cappellino rosso, non è truccata, ma devo ammettere che è davvero molto graziosa e disinvolta.
La sua amica non è da meno, lei indossa dei pantaloncini di Jeans corti strappati al sedere, e una semplice maglietta a mezze maniche verde acqua come i suoi occhi, ha un colore incantevole, ma si vede che ha un carattere più timido, penso che sia proprio adatta a Taro, sono veramente carini insieme. Taro la tiene per mano e la conduce al mezzo, parlano con la guida, poi tutti indossano i caschi. Noi ci siamo inseriti nel secondo gruppo così da dividere Yoshiko da loro, almeno non lo vedrà. Con loro sono andati anche Ryo, Genzo, Hyuga e Ken. Non vorrei davvero essere in quel gruppo con i tre guastafeste che continueranno a bisticciare di continuo.
 
 
***********
 
 
Casco indossato e via, sono allacciata alle sue spalle, ogni tanto toglie una mano dal volante per toccarmi un ginocchio, come una carezza, la guida ci fa strada mentre gli odori si mescolano a questo splendido paesaggio.
La terra cambia da nero a grigio antracite, giallo ocra e rosso, la lava ha dei colori che cangiano a seconda della consistenza delle rocce con cui si è fusa.
L’odore di zolfo va e viene a tratti, mentre sfrecciamo veloci con il quad, Taro e Niky sono di fronte noi, dietro ho mister simpatia con un mezzo singolo, voleva stare solo LUI!
Viziato del cavolo! Penso, da quello che mi hanno raccontato i ragazzi scherzando.
Dietro, ancora altri loro compagni che non conosco.
Non siamo viste benissimo perché siamo una novità, ma dovranno farsene una ragione. Faccio spalluccia mentre sviluppo questi pensieri.
 
Arriviamo finalmente al punto indicato e proseguiamo a piedi, scendiamo di molti metri sotto terra e tramite un percorso guidato ci fanno camminare in un letto di lava sotterraneo che oramai si è solidificato. In una grande camera magmatica hanno allestito un teatro, perché, a detta della guida, ha una cassa sonora notevole e si presta molto bene per i concerti. Sono affascinata da tutto questo, mentre guardandomi intorno noto che in ogni angolo sono inseriti dei faretti colorati che rendono ancora più magico questo luogo creato dalla natura.
Siamo in fondo alla fila, Hikaru mi tiene la mano, poi si ferma dietro una sporgenza e attirandomi a sé mi cinge la vita baciandomi improvvisamente. Cerca subito l’acceso alla mia bocca, che trova immediatamente, non sa che adoro essere presa alla sprovvista, sento la sua lingua contro la mia, le sue mani passarmi dietro la schiena nuda, le mie invece sono posate sui suoi pettorali, e li passano in rassegna uno a uno.
Scendo lungo il fianco quindi gli sollevo la maglia e accarezzo la pelle, è così calda, liscia; sento lui fare altrettanto sollevandomi la canotta dietro e percorrere tutta la schiena con la mano, mille brividi mi esplodono dentro, con la bocca sta tracciando una scia di baci lungo tutto il collo, e io ansimo. Ansimo e sento i nostri respiri amplificati dalla camera magmatica, sorrido udendo noi stessi, quando se ne accorge si distacca guardandomi, poi sussurra al mio orecchio: “Ma siamo noi?”
Annuisco sorridendo. Penso che la guida abbia proprio ragione sulla cassa sonora di questa stanza.
Lo vedo compiere il mio stesso gesto con la bocca, quindi gli regalo un altro bacio stampato a schiocco sulle labbra, e il suo rumore rimbomba per tutto il luogo.
Ci stacchiamo e, per mano, proseguiamo cercando di raggiungere gli altri.
Adesso siamo tutti insieme mentre la guida c’illustra e spiega come si siano formate tali meraviglie, mi allontano un secondo da Hikaru voglio prendere una cosa dallo zaino di Niky, quindi arrivo là, rovisto nello zaino e tiro fuori l’acqua, mettendola nel mio, poi torno sui miei passi, ma improvvisamente tutte le luci si spengono e noi veniamo inghiottiti dal buio. Un buio totale e avvolgente. “Calma signori non è niente, certe volte capitano gli sbalzi di corrente, restate calmi e prendete la mano di chi avete vicino.”
Sbuffo intrecciando le braccia al petto, perché non ho la più pallida idea di chi ho vicino.
Niky no: è con Taro! Hikaru è dall’altro lato del gruppo quindi sono nel bel mezzo degli amici dei campioni nipponici: che palle!
E non abbiamo neppure uno straccio di cellulare per fare luce, all’ingresso ce li hanno fatti lasciare tutti nelle cassette di sicurezza. Merda!
Qualcosa sta toccando dove ho incrociato le braccia, se non le avessi messe così a quest’ora, questa, credo una mano, sarebbe sul mio seno.
“Ehi! Tieni giù queste manacce” dico scocciata.
“Uh, miss simpatia è di fronte a me” mi canzona il portiere, l’ho riconosciuto dalla voce.
Continua a toccare, quindi afferro la mano e sibilo: “La pianti!”
“L’ha detto la guida di prendere la mano di chi abbiamo vicino e io ho vicino te quindi…” prende la mano e la intreccia alla sua che è molto grande più di quella di Hikaru o Taro, o del capitano, mi stringe con sicurezza, ma allo stesso tempo con una premura immensa.
Mi tira leggermente verso di lui, tanto da toccare il suo torace.
“Che fai?” domando ho l’altra mano posata sul suo petto, sento il suo cuore battere tranquillo, è una strana sensazione, non tolgo la mano però.
“Scusa, non mi rendevo conto di dove tu fossi.”
“Mhmh” mormoro
“Mhmh cosa?”
“Sembra quasi una scusa per provarci con me” insinuo avvicinandomi al suo orecchio.
“E se anche fosse?” domanda sicuro.
“Ma…” faccio per spostarmi, ma la mano che avevo adagiato sul suo petto viene imprigionata dalla sua libera, mentre l’altra non si scioglie dall’intreccio.
Il respiro si fa pesante perché questa situazione è estremamente eccitante.
Sento la sua presenza farsi più vicina, nel buio assoluto il suo respiro lo sento vicino all’orecchio.
“Lui non è adatto a te, è ancora innamorato di Yoshiko, a te ci vuole qualcuno che ti argini.”
Sorrido beffarda anche se il soffio mi ha fatto rabbrividire, quindi adesso sono io che mi avvicino al suo.
“E scommetto che tu saresti proprio quello adatto vero?”
“Io ti saprei arginare” parla con voce risoluta.
“Deve ancora nascere chi mi sa arginare, ragazzino viziato” dichiaro stizzita.
La mano al petto mi lascia velocemente per afferrarmi la nuca. Le sue labbra premono sulle mie, nego l’accesso, ma quando sento la sua lingua passarci sopra solleticandomi non resisto e dischiudo la bocca.
 
Del suo sapore, potrei ubriacarmi.
Del suo calore, potrei scottarmi.
Della sua passione, potrei farne la ragione di vita.
 
Il bacio prima è lento, ci stiamo studiando, poi si approfondisce, la mia mano risale verso la testa, e affonda nei capelli, emette un gemito, mentre sento la sua eccitazione premere contro il mio bacino, le mani intrecciate si dividono per afferrare i rispettivi corpi.
Vengo riscossa da un barlume di ragione e lo sospingo via, appena in tempo; la luce è tornata.
Noi due ci stiamo fissando adesso, sbalorditi e affannati da quello che è appena accaduto.
 
“Lisa tutto bene?” è la voce di Hikaru che mi risveglia dal sogno ad occhi aperti e finalmente le mie gambe, che si erano fatte gelatina, tornano a muoversi verso di lui.
Genzo non ha lasciato il mio sguardo un secondo, finché non sono uscita dalla sua visuale.
 
 
**************
 
 
Non posso credere a quello che ho fatto!
Esce con Hikaru cazzo!
È un mio compagno di squadra, che diavolo sto combinando?
 
Alzo il cappellino e passo una mano tra i capelli, preoccupato da quello che ho appena combinato, anche perché sono già consapevole che non le darò tregua, mi piace troppo, è talmente battagliera che m’incuriosisce. Inoltre, non è che sia rimasta indifferente al bacio: merda!
Con questi pensieri salgo nuovamente sul quad, siamo in fila per raggiungere un'altra meta quando un cane attraversa proprio di fronte a Hikaru facendolo andare fuori strada e sbalzandoli via dal mezzo.
Immediatamente ci fermiamo, la guida è la prima a soccorrerli, mi tolgo il casco precipitandomi da lei: sono pazzo.
“Ehi, tutto bene?” chiedo porgendole una mano.
È tutta sporca di terra e ha un ginocchio sbucciato quindi sibila: “No, non va bene per niente” è arrivata anche Nicole non frattempo, mi volto e vedo che Hikaru è soccorso dagli altri, anche lui ha delle escoriazioni, ma sta bene per fortuna.
Vado al quad prendo l’acqua e gliela porto, poi la faccio scivolare sul ginocchio mentre le sostengo la caviglia, la vedo mi guarda contrariata, ma i miei polpastrelli che premono la sua carne le fanno mordicchiare il labbro inferiore, dopo esclama: “Fa male: smettila!”
“Smettila tu! È acqua: noiosa. Non è mica alcool!” Le rispondo stizzito.
“Non sono noiosa” battibecca incazzata.
“Sì, e molto, anche quando ti sei fatta male al naso ti lamentavi” dico tornando a fissarla negli occhi, lei per tutta risposta mi toglie il cappellino e lo lancia lontano.
“Non avrai osato?”
“Ho osato, ho osato!” esclama intrecciando le braccia al petto, quindi prendo la bottiglietta dell’acqua e gliela rovescio sulla testa.
Lei gonfia le gote e cerca di alzarsi, ma non ci riesce, quindi mi sollevo e chiarisco: “Così calmerai i bollenti spiriti” e la lascio lì, mi volto e vedo Taro e Niky che ci guardano sbalorditi, faccio spalluccia avviandomi a raccogliere il cappellino, lo sollevo, lo scuoto e torna nuovamente al suo posto, lo calo sugli occhi appoggiandomi al quad a braccia conserte.
Che si arrangi!
 
Intanto lei si è alzata, è un po’ bagnata, ma con questo caldo si asciugherà subito, Hikaru non può guidare e lei neppure.
Così la guida sentenzia che io porterò la ragazza e Hikaru andrà con Ryo, mentre Ken recupera il loro Quad.
Merda!
 
 
******************
 
 
Devo fare la strada del ritorno con lui. Lui che mi ha baciata all’interno della camera magmatica, lui che mi fa dispetti in continuazione, lo odio e... e non lo so neppure io: cavolo!
Non ce la faccio neppure a sollevare il ginocchio per salire sul quad, gli altri sono già tutti in sella manchiamo solo noi.
“Non si rompe se lo sollevi un po’ di più.”
“Fottiti” rispondo inacidita.
“Adesso mi hai stufato” quindi arriva mi passa un braccio intorno alla vita, poi sotto le gambe e mi fa salire sul mezzo, e… quanto mi piace la sua presa sicura, decisa.
Adesso è seduto, di fronte a me, ne osservo la possente schiena, non lo sfioro perché ho paura di quello che potrei sentire, ma lui mi risveglia dai miei pensieri.
“Aggrappati, non vorrei che tu cadessi ancora.”
“Perché? T’interesserebbe” chiedo con tono canzonatorio.
Si volta, prima di mettere in moto, e sibila un “SÍ”.
Lo sguardo antracite mi ha fulminata, resto imbambolata un attimo prima di risvegliarmi e capire che davvero è meglio se mi tengo a lui, non vorrei cadere nuovamente.
Quindi allungo le mani prima sui fianchi per poi passare in avanti arrivando a cingerlo, il mio seno è adagiato sulla sua schiena quando improvvisamente lo sento rabbrividire.
 
 
***********************
 
 
Sono io che le ho detto di tenersi.
Era meglio se non le dicevo niente.
Le sue mani prima afferrano i miei fianchi, dopo si congiungono intorno alla vita, e quando sento il suo seno aderire alla mia schiena non resisto, rallento un poco, tolgo una mano dal manubrio e inizio a toccarle la gamba sinistra, non si ritrae, mi lascia fare mentre avverto che sta respirando sempre più velocemente il seno lo sento alzarsi e abbassarsi a contatto con la schiena, se continuiamo così sarò costretto a fermarmi.
In un barlume di lucidità lascio perdere tornando in una posizione certamente più consona alla guida.
La strada prosegue tranquilla, anche se le sue mani non si sono mai sciolte dal mio corpo. Arriviamo, non ci diciamo niente, mentre zoppicando leggermente avanza verso Nicole.
“Aspetta ti aiuto” le dico da dietro.
Si volta, lo sguardo parla da solo mentre bisbiglia: “Meglio che non mi tocchi.”
Affretto il passo sono alle sue spalle, lei si blocca, mi avvicino all’orecchio affinché capisca bene: “Stasera, ponte dodici, terrazza di prua, ti aspetto a mezzanotte.”
Non dice niente, raggiunge semplicemente Nicole.
Devo essere impazzito, ma la voglio, la voglio per me.
 
 
I titoli proposti dopo il 3 capitolo:
 
Utente Titolo Proposto
sternbozzola Love Boat
mora79 Boomerang di fuoco
anna900 Consejo de Amor
CKS Avventura batticuore sulla crociera dei sogni
khrenek Il gentleman e la guerrigliera
Mare nostrum Capovolgimento di fronte
Genzokun Due per Due
 

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Ecco come fare:
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- puoi semplicemente mandarmi un messaggio privato se non hai voglia di recensire.
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Insomma come vi torna meglio.
Prima della fine della storia metterò i 3 titoli che mi avranno più colpita a votazione, e quello che riceverà il maggior numero di voti diventerà il titolo e vincerà la shottina.
😉
   
 
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