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Autore: Sarah Shirabuki    18/09/2019    0 recensioni
Salve! Eccomi con una fanfiction stavolta riguardante l'universo di Saint Seiya. La mia storia è un sequel di " il figlio di Hades - una nuova Guerra Sacra " e di " the Awakening ", e non tiene conto delle altre saghe, come Omega e compagnia, ma solo delle classiche. Ho voluto cambiare un pò di dettagli rispetto alla saga canonica, e forse alcuno personaggi saranno OOC.
Nove anni dopo la battaglia con Chrono, la pace sembra essere tornata a regnare sulla Terra. Ma cosa succederà quando delle misteriose figure faranno la loro comparsa per risvegliare il loro signore? La Terra non ha mai corso un pericolo così grande, e sia le vecchie che le nuove generazioni di Cavalieri dovranno cimentarsi nell'ultimo, decisivo ed epico cimento. Riusciranno questa volta, a salvare l'umanità? In oltre, si scoprirà finalmente chi è il vero padre di Tea, fin ora rimasto nell'ombra? Per saperlo, non vi resta che seguirmi e se vorrete recensirmi. Buona lettura a tutti con l'ultima parte di questa trilogia! Vi invito a leggere anche la prima e la seconda storia per conoscere meglio i personaggi OC.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo Personaggio, Pegasus Seiya, Saori Kido
Note: OOC | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio del male - trilogia '
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Il giovane dalla chioma rossa osserva nella sua sfera di cristallo: sono trascorsi molti anni da quando, assieme al fratello ha deciso di rimanere sulla Terra e vivere come un essere umano, ma non per questo ha rinunciato ai propri poteri. In fin dei conti pensa, è lui che controlla e comanda il destino. Improvvisamente qualcosa lo fa sussultare mentre la sfera di cristallo si illumina: è come se stesse cercando di trasmettergli qualcosa che lui suppone essere una visione. Si concentra al massimo ed espande il proprio cosmo per poi posare le mani sulla sfera, che continua a rimenere luminosa mentre nella mente dell'eterno giovane si fa strada una sorta di premonizione. 

Devono essere trascorsi molti anni da quello presente.

Una bella fanciulla dai capelli biondi ed un fanciullo dalla chioma turchina si avvicinano ad un giovane dalla chioma blu. " Fratello ". Lo chiama solamente lei. Colui che ha la chioma blu li osserva qualche istante per poi prendere parola.

" Sorella, fratello: mi dispiace. So che giorno è oggi, e... ". ma viene interrotto dall'abbraccio dei due, che lo stringono così forte da quasi fargli male.

" Tu come stai? Sappiamo quanto eri legato a lui, nonostante... ". Si fermano mentre il blu ricambia il loro abbraccio, sospirando pesantemente. 

" Io sto bene ". Sussurra, senza accorgersi che qualcuno li sta osservando senza farsi notare. La donna tiene le braccia incrociate e sorride dolcemente. 

" Guardali: guarda come si vogliono bene, nonostante tutto. E' così bello vederli uniti e solidali l'uno con l'altro ". Sussurra, mentre colui che le è accanto le cinge la vita con un braccio per poi guardarla. 

" So come ti senti: oggi è l'anniversario della sua morte, dopo tutto ". Sussurra mentre lei si appoggia a lui con lo sguardo velato di tristezza. 

" Dieci anni: sono già trascorsi dieci anni da quando è morto, ma fa ancora così male... ". Mormora. Lui le bacia il capo per poi accarezzarle il viso. In seguito decide di tirarla un pò su di morale e di cambiare argomento: non gli piace vederla così triste ed abbattuta.

" Lo avresti mai detto? Io e te, insieme di nuovo a vivere sulla Terra ". Fa mentre lei finalmente sorride un pò per poi scuotere il capo. 

" Ah, lo ritenevo praticamente impossibile oramai. Invece eccoci qui, noi due ed i nostri cinque bellissimi figli ". Prima che la giovane possa proseguire nuovamente la frase infatti, due bimbe perfettamente uguali li raggiungono correndo. 

" Mamma! Papà! ". Gridano solamente. I due le guardano per poi inginocchiarsi, aspettando le due bimbe che nel giro di pochi istanti si fiondano una tra le braccia della madre ed una tra quelle del padre. Entrambi le prendono in braccio baciando loro la fronte. 

" Rea, tesoro: ti sei nuovamente sporcata il vestito? ". Chiede la donna mentre nota il vestito della piccola tutto sporco di fango. La piccola mette il broncio mentre stringe le sue manine al collo della madre, prendendo parola di li a poco.

" E' stata la sorellina! Mi ha spinta lei nel fango ". Fa mentre l'altra piccola si volta di scatto e le fa una linguaccia.

" Non è vero, bugiarda! Tu hai spinto me nel fango! ". Protesta a sua volta mentre, dopo qualche momento passato a ridere sotto ai baffi suo padre la interrompe. 

" Zira, non si fanno le linguacce: cosa ti ho detto in proposito? ". Chiede. La piccola dalla chioma blu abbassa lo sguardo per poi prendere parola. 

" Che una Dea non si comporta in questo modo, Ma è stata Rea ad iniziare! ". Protesta nuovamente mentre sua madre si avvicina a loro, ridendo per le espressioni buffe delle due gemelline. 

" Su, smettete di litigare adesso: è l'ora del bagnetto per entrambe ". Sentenzia. Le due piccole annuiscono mentre si appoggiano entrambe ai genitori, calmandosi e smettendo immediatamente di litigare. 


La visione si interrompe bruscamente mentre nella sfera compare una crepa. Il rosso rimane shoccato da ciò che ha appena visto. " Cosa... non è possibile, questa visione non può avverarsi in alcun modo ". Mormora. Ma una voce alle sue spalle lo fa da prima trasalire. 

" Si avvererà, Ponto ". Sentenzia rivelando che l'uomo dalla chioma rossa altri non è che Ponto. " Sai benissimo che le tue visioni sono sempre veritiere: anche per questa non farà eccezione, si avvererà ". Fa qualche passo avanti uscendo dall'ombra. Il fratello lo guarda per poi sospirare sollevato: lo credeva un nemico.

" Iperione ". Lo chiama per nome: colui che si rivela essere Iperione giunge al suo fianco per poi guardarlo. L'altro prosegue la frase di li a poco. " Ma è impossibile che si verifichi una tale possibilità, e questo lo sai anche tu. Lui... ". L'altro gli fa un cenno di diniego con il capo per poi interromperlo con un cenno del capo ed osservandolo con sguardo penetrante.

" Lui è nuovamente sulla Terra: ha avvertito la stessa cosa che abbiamo percepito noi qualche giorno fa, e probabilmente vuole avvertire non solo Athena ed i suoi Cavalieri, ma anche la donna a cui tiene... la donna che ama ". Incrocia le braccia mentre Ponto osserva la sfera ormai crepata: passa un dito su quella crepa ma senza tagliarsi e non potendo fare a meno di essere sorpreso: se quella persona è nuovamente sulla terra, la sua visione potrebbe non essere così utopica.

Nel frattempo, in un altro luogo di Athene.

Il giovane dalla chioma turchina ha un sonno piuttosto agitato mentre un inquietante sogno si fa strada nella sua mente. 


Non sa spiegare nemmeno lui dove si trovi: è un posto buio e tetro. Dietro e di fianco a lui ci sono molte persone incatenate da folgori ed altri potenti sigilli. Gridano, ma lui non pare sentirli: è come se fosse caduto in una sorta di trance. Avanza di alcuni passi e giunge di fronte alla persona che gli interessa: questa lo fissa intensamente. Un braccio è libero così come la gamba sinistra, la gamba destra e l'altro braccio invece sono ancora incatenati da delle potenti folgori. Il ragazzo nota a terra parecchio sangue e deglutisce. " Mio prezioso... ". Sussurra solamente la misteriosa entità. Lui lo guarda: ora il suo sguardo è mutato, non pare più in trance ma piuttosto shoccato.

" Chi sei tu? E che cosa vuoi da me? ". Chiede. L'altro respira pesantemente per qualche istante per poi proseguire la frase. 

" Come chi sono? Non ti ricordi di me? ". Chiede mentre il ragazzo lo guarda più confuso che mai. " Tu mi hai ceduto il tuo corpo, moltissimi anni fa. Ma la mia rinascita non è ancora completa, perchè al corpo manca ancora il pezzo del mio spirito che è rimasto sigillato da queste folgori ". Le folgori gli fanno provare nuovamente un dolore indicibile e lo fanno gridare. Il ragazzo di fronte a lui sussulta per poi avvicinarsi repentinamente, come se una forza aliena lo spingesse a questo. " Fa male! Fa male! ". Grida su tutte le furie quell'entità. Il ragazzo pone le mani sulle folgori e tira con tutte le sue forze, cercando di spezzarle. 

" Basta! Basta, lasciatelo stare! ". Protesta: nel mondo normale non si sarebbe mai comportato così e lo sa, ma in questo mondo onirico non può farne a meno, come se una forza invisibile lo guidasse, come se in lui qualcosa lo spingesse a pronunciare tali parole ed a compiere determinati gesti. Si ferisce entrambe le mani ed il suo sangue scorre lungo la folgore che, entrandovi in contatto si spezza: ora anche l'altra mano di quell'anima misteriosa è libera. Il ragazzo ansima: si è sforzato troppo per un giovane mortale come lui. L'entità lo osserva intensamente. 

" Mio amato, prezioso ragazzo ". Fa solamente, per poi costringerlo a girarsi e posando una mano insanguinata sul suo viso. " Unico tra tutti i mortali, io ho scelto te. Non permettere che chi ci vuole far del male ci divida. Usa il tuo potere, liberami! Liberami e lascia che del resto mi occupi io, poi saremo entrambi felici. Quando tutto quanto sarà finito, quando avremo trionfato finalmente su chi osò farmi questo, allora potremo vivere la nuova vita che ci attende. Diventerai un Dio ". Gli sussurra quell'ultima frase all'orecchio, ed il giovane avverte sensazioni contrastanti: frenesia, paura, stupore. Una sensazione che si irradia dallo stomaco in tutto il corpo, caldo e freddo si alternano e lui non capisce più cosa prova. 

" B.. Basta! Perchè io? Te lo ripeto: cosa vuoi da me? ". Chiede. L'altro non distoglie lo sguardo da lui per poi sporcargli il viso di sangue. 

" Non hai capito? ". Chiede e, per la prima volta in vita sua il giovane si spaventa a morte: quello sguardo gli da i brividi, e come se in esso leggesse sentimenti ed emozioni a lui sgraditi. " Voglio te, il mio prezioso ". Conclude la frase l'entità. " Ti renderò Dio, avrai l'immortalità. Sarai il mio braccio destro, insieme domineremo sui Cieli e sulla Terra. Solo tu ne sei degno. Ma per arrivare a questo, ora ho bisogno di te ". Posa la mano insanguinata sul petto del ragazzo, il quale dopo nemmeno un secondo cade in ginocchio mentre un'aura azzurra lo circonda. 


Il ragazzo si desta di soprassalto e, dato lo scatto improvviso lo stesso è per la moglie. " Subaru ". Lo chiama semplicemente. Lui ansima come avesse compiuto chissà quale sforzo mentre lei gli posa una mano sulla spalla. " Tesoro, tutto bene? ". Chiede. Lui si riscuote dai suoi pensieri e, dopo aver posato una mano su quella della moglie fa un cenno affermativo con il capo.

" Si, Iris: non temere. Ho solo avuto un incubo ". Ammette per poi guardarla intensamente. " Abbracciami ". Fa e, senza darle il tempo di rispondere è lui stesso che si fionda tra le sue braccia. Da prima lei ne rimane quanto meno sorpresa: suo marito non è mai stato un tipo espansivo, ma deve ammettere che questo slancio d'affetto non le dispiace. Posa una mano tra i suoi lunghi capelli turchini e glieli accarezza dolcemente.

" Cerca di non pensarci troppo: sarà stato solo un incubo di poco conto ". Lo rassicura per poi chinarsi a baciargli dolcemente il capo mentre lui posa la testa sul grembo di lei per qualche istante. " Era così sconvolgente? ". Chiede. Subaru annuisce solamente: certamente, è stato sconvolgente. Da un lato si è quasi sentito " corteggiato " da un'anima misteriosa di cui non conosce nulla, ma che nove anni prima lo aiutò a rinascere dalla morte. Dall'altro lato era come se quel sogno fosse dannatamente reale, e la cosa non gli è piaciuta. " Vuoi parlarne? ". Chiede semplicemente Iris, per poi proseguire. " Magari... ". Ma non finisce la frase: lui decide di dare un taglio netto a tutti quei pensieri così assurdi e disparati. Con un movimento rapido afferra i polsi di lei per poi bloccarla sotto di sè, guardandola intensamente. 

" Non voglio più parlare di incubi, non ora ". Sussurra mentre lei lo guarda da prima stupita ma annuendo in seguito. 

" E dimmi mio bel marito, cosa vuoi fare allora? Io proporrei di dormire: sono solo le due e mezza del mattino ". Fa la turchina, ma lui la osserva qualche istante per poi avvicinare il viso a quello di lei.

" Io avrei in mente dei piani migliori, se anche la mia bella moglie mi vuole assecondare ". Risponde per poi scostarle i capelli di lato, baciandole il collo. " Che ne dice della mia idea, madame? ". Arriva a sussurrarle all'orecchio, mentre lei rimane da prima sorpresa da tanta audacia. In seguito decide di annuire seppur arrossendo un pò, come fosse la prima volta che si trova in tale situazione. 

" Dico che l'idea del mio bel marito è approvata ". Risponde a sua volta. I due si guardano alcuni istanti per poi unire le loro labbra in un bacio carico di passione e sentimento. E anche per quella notte, i due diventano nuovamente una cosa sola, senza sapere che tra qualche tempo una vecchia conoscenza tornerà nelle loro vite.     


Salve amici, come va? Scusatemi per il ritardo ma ho avuto un pò da fare. Comunque ecco il capitolo nove, che ve ne pare? Due persone hanno avuto una visione ed un sogno, che ne pensate? Che idea vi siete fatti? Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vorrete continuare a leggere e seguirmi, molti colpi di scena ci attendono. Molto presto infatti, una vecchia conoscenza entrerà nelle vite di Iris e Subaru! Per sapere chi, dovrete continuare a seguirmi. Un abbraccio, a prestissimo con il capitolo dieci!
  
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