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Autore: Elgul1    18/09/2019    11 recensioni
In un mondo popolato da esseri sovrumani sta alla polizia cercare di garantire una sorta d'equilibrio, ma quando è la legge ad essere braccata, chi si occupa dell'ordine? Un nemico invisibile inizia a dare la caccia ad ogni eroe che lotta per la giustizia e la polizia brancola nel buio più totale. Starà a Steve e una squadra di agenti scelti scoprire chi si nasconde dietro queste morti brutali e i motivi che guidano il killer verso un piano malvagio e ambizioso.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sergei guardò la lunga tavolata davanti a lui con, ai lati di ambo le parti, una dozzina di persone fra uomini e donne provenienti dai suoi punti sparsi per il paese. Da quando aveva preso il controllo di una buona fetta dei bassifondi aveva espanso la sua organizzazione e, adesso, dopo quasi tre anni di lavoro possedeva punti d'appoggio nelle peggiori parti delle città dell'intero paese. 


 " Salve a tutti..." Disse con una calma che sembrava non appartenergli visto il suo carattere. Quelli fecero un cenno di saluto senza fiatare conoscevano il loro capo e, sapevano perfettamente, che se venivano convocati non era per qualcosa di poco conto ma per una vera emergenza. 
" Come avrete sicuramente sentito, nelle ultime tre settimane, abbiamo ricevuti diversi attacchi alle nostre attività sparse nella città..." Continuò mentre il silenzio continuava a serpeggiare nella stanza. " Uno dei nostri punti di smistamento della droga è stato smantellato e sono stati arrestati una dozzina dei nostri compreso Mister Terror. Durante le sommosse dei fury siamo riusciti a riottenere un'po di gruzzolo ma, nuovamente, tre dei nostri migliori uomini sono stati fermati..." Appoggiò una mano sul tavolo che si scurì per un'istante. " L altro giorno, invece, un'altra nostra attivita è stata distrutta portando all'arresto di altri cinque nostri uomini ad opera di un solo misero super!" Ruggì furioso sbattendo il pugno chiuso sul tavolo facendolo incrinare e sobbalzare. 

" Cosa vuole che facciamo boss?" Domandò un uomo alto sulla trentina dalla folta barba scura e degli occhiali che ne nascondevano gli occhi e con indosso un completo rosso fuoco.

 " Quello che voglio che facciate è che troviate questo fottuto bastardo e lo massacriate!" Tuonò di nuovo collerico con gli occhi spiritati. 
" Non sarà affatto facile però..." Mise in guardia tutti un altro uomo alla destra del capo dai corti capelli castano scuro e che, tra le mani, giocava con delle carte. 

" Da quanto abbiamo capito il ragazzo può vantare diversi poteri è unico sotto tanti aspetti. Perciò, anche spedendo una decina di noi per la città non è detto che riusciremmo a prenderlo oppure a trovarlo." Aggiunse lui più rivolto al proprio capo seduto accanto a lui che alla folla che animava la tavola. 
" E quindi che dovremmo fare? Lasciarlo impunito?!" Sbottò di rimando ancora Sergei. 
" Non sto affatto dicendo questo boss." Rispose con calma placida il giovane. " Dico solo che dovremmo pensarci molto bene. Infondo, di questo tipo, sappiamo relativamente poco quindi vediamo cosa..." Prima che finisse di parlare la porta antecedente allo studio si aprì. 
Tutti i membri della tavola si alzarono estraendo le pistole dalle proprie fondine e mettendole rivolte verso il tizio apparso sulla soglia, che tra le mani guantate, teneva un portatile acceso. 

" Potreste gentilmente abbassare le vostre armi? Sapete la cosa non farà molto piacere al mio uomo." Chiese in maniera educata il tizio al di la dello schermo. 
" Chi cazzo sei tu?!" Sbottò Sergei. " E dammi un valido motivo per cui non dovrei dire ai miei di riempire di piombo questo tizio." Aggiunse mentre un'aura nera si formava sulle sue mani.
 " Perché, in questo preciso istante, vogliamo entrambi la stessa cosa..." Cominciò a dirgli lui convinto. " Tu vuoi vendetta, rivalsa nei confronti di questi super agenti che ti stanno bloccando e ti impediscono di continuare a guadagnare nel tuo impero e io qualcos altro che per me ha lo stesso valore." Concluse facendo il vago. 
Sergeì ci penso un'istante poi facendo un cenno ai suoi di abbassare le pistole, richiamò anche il suo potere.
 " E cosa sarebbe questa cosa che vogliamo entrambi?" Sbottò di rimando irritato ma con un velo di curiosità nel tono di voce. 
Il vecchio sorrise sullo schermo e poi cominciò a parlare.


-


La mappa delle fogne si stagliava lungo tutto il tavolo della loro saletta degli interrogatori. Il duo, escluso Walter andato a prendere i risultati e Shoan andato di pattuglia visto quello che aveva combinato, osservavano le zone barrate di rosso e quella cerchiata che comprendeva una grossa fetta della città nella parte più bassa. 

" Se ho capito bene a quanto pare il nostro killer si trova qui." Indicò Steve mettendo il dito nella zona cerchiata.
 " Il distretto di Citadel..." Sussurrò Erika. 
" E' una zona piuttosto ai limiti della città ma, in compenso, si trova piuttosto vicina al punto in cui Animal è stato ucciso ovvero il primo omicidio." Confermò Steve intento a sfogliare gli appunti dei vari omicidi mentre la donna controllava ancora la mappa. " Questo ci da un vantaggio ma, nel contempo, rende le ricerche difficili." Ammise Steve incrociando le braccia al petto. 
" Gia, quella zona è piuttosto vasta e piena di criminalita se anche andassimo in forze rischieremmo di portare un grosso caos e il bastardo potrebbe fuggire." Rispose Erika sulla stessa lunghezza d'onda dell'ex collega.
" Quindi come facciamo a prenderlo?" Chiese Steve sia a Erika che a se stesso sperando di riuscire ad avere una qualche idea sul momento come già era successo in precedenza.
 " L'unico modo sarebbe anticipare la sua mossa oppure mettere sotto sorveglianza l'intera Citadel forse basandoci sul suo identikit potremmo avere un buon risultato però..." Prima che Erika finisse di parlare la porta si aprì di botto mostrando, al di là dell'ingresso, la figura di una donna alata e un'altra che gli stava poco dietro.
 " E voi chi siete?" Domandò a loro Steve.
 " Sono Angel e Mimic..." Rispose Erika prima che loro potessero dire qualcosa. " Solitamente lavorano per la squadra del tenente Will. Un team che funge da squadrone d'assalto." Aggiunse guardando i due agenti storto conoscendo, fin troppo bene, la fama che avevano sia quei due che il loro capo.
 " Che cosa volete?" Chiese a loro Steve incuriosito dalla loro presenza. 
" Noi vorremmo aiutarvi abbiamo delle informazioni che, forse, vi potranno essere utili." Dichiarò sicura Angel pronta a raccontare tutto quello che avevano scoperto senza tralasciare nulla.


-


" Perciò è questo che vuoi." Disse Sergeì ancora abbastanza confuso dalla spiegazione così come tutti gli altri uomini seduti alla tavola che si erano rimessi composti. 
" Esattamente." Rispose semplicemente lui annuendo con la testa attraverso lo schermo sempre sorretto dal tizio che, per tutto il tempo, era rimasto impassibile come una statua di marmo. 
" Ed è davvero possibile?" Chiese ancora Sergei con un'idea in testa da far accapponare la pelle a qualunque persona sana di mente. 
" Fino a che non otterrò il suo sangue non lo saprò. Devo averlo per capire se sarà possibile." Replicò brevemente. 
" Saremmo pagati bene per il servizio?" Domandò l uomo al fianco del boss serio in viso.
 " Ma certamente. Non pretendo che facciate questo lavoro gratis vista anche la difficoltà." Mormorò nuovamente facendo sorridere Sergei che si mise a ridere. 
" Allora abbiamo un'accordo, dammi due giorni..." Rispose alzando due dita colme di anelli. " E tra due giorni renderemo questa fottuta città un'inferno in cui sul serio perfino Dio in persona dovrà intervenire per fermarci." Concluse con un ghigno ancora più largo sul volto il criminale.
 " Molto bene allora..." Rispose lui di rimando. 
" Io vedrò di fare la mia parte dell'accordo, ci vediamo a lavoro compiuto." Concluse facendo un cenno dalla mano prima di spegnere lo schermo e farsi scortare fuori. 
" Capo, è sicuro di questa cosa?" Gli sussurrò all'orecchio destro Natasha cercando così di non farsi sentire da nessuno. 
" Sinceramente? No, nemmeno un'po." Gli rispose sbrigativo con lo stesso volume di voce.
 " Però l'occasione, di portare così tanto scompiglio e farla pagare a quel bastardo, è troppo ghiotta e non possiamo certo rimanere a bocca asciutta." Ammise ancora sapendo già quanto sarebbe riuscito a guadagnarci da quella storia. 
" Ascoltatemi bene!" Tuonò per farsi sentire da tutti i sottoposti. " E' piombata un'occasione d'oro per noi..." Cominciò a dire. " Sarà un compito ingrato ma fanculo noi siamo abituati a questo ho ragione o no?" Disse ricevendo vari cenni d'assenso. " Chi se la sente e vuole portare un'po di caos come ai vecchi tempi venga con me tra due giorni e vi assicuro..." Un globo nero si formò sulla mano sul tavolo che cominciò a sparire come risucchiato da qualcosa. " Che non ve ne pentirete." Concluse mentre, il tavolo, spariva al di la del portale nero.  


-


" Vi dovrei denunciare al comandante lo sapete vero?!" Sbottò Erika furiosa sbattendo i pugni sul tavolo con così tanta forza da spezzarlo in due. 
" Si, ci rendiamo conto che abbiamo sbagliato..." Cercò di dire Angel cercando di giustificarsi nonostante lo avesse fatto svariate volte mentre raccontava tutto quello che avevano combinato. " Siamo venuti qui proprio per rimediare a quello che abbiamo combinato." Mormorò ancora con due occhi decisi rivolti verso Erika. 
" Su questo portatile avete trovato altro oltre ai nomi delle vittime?" Chiese Steve cambiando argomento e sperando che almeno così Erika si placasse vista la sua rabbia evidente.
 " Purtroppo no..." Ammise Angel dispiaciuta. " Ci sono i vari pagamenti fatti ma sono tutti per conti fittizi impossibile da localizzare la vera fonte dei soldi." Aggiunse. 
" Avendo i nomi di tutte le vittime fino ad ora però potremmo arrivare a un punto di vantaggio forse..." Dichiarò Steve con un'idea in mente che non sapeva quanto avrebbe funzionato. 
" E quale sarebbe questa idea?" Domandò Erika incuriosita.
 " Tutte queste persone avranno avuto gruppi sanguigni diversi..." Cominciò a dire Steve indicando col dito indice i nomi sopra il foglio. " Se andiamo per esclusione delle vittime che ha fatto in questi anni e dei gruppi che ha usato..."
 " Possiamo riuscire a capire a quale gruppo sanguigno è interessato attualmente e proteggere quei determinati soggetti." Concluse per lui Erika arrivata a quello che l'ex collega stava per dire. 
" Esattamente." Rispose annuendo con un sorriso Steve che stava per chiamare Walter per informarlo quando, la porta, si aprì mostrando la piccola figura del vecchio con alcuni fogli tra le mani e con l'aria seria. " Ti stavamo giusto cercando abbiamo..." 
" Si, vi ho sentito da fuori mentre stavo per entrare..." Rispose il vecchio per niente impressionato e bloccando il discorso di Steve. " Nonostante sia un'ottima idea quella a cui avete pensato devo dissentire." Ammise a malincuore.
 " E perché non dovresti essere d'accordo?" Gli chiese confuso Steve.         "
 Per il semplice fatto che, quello che l uomo sta cercando, un gruppo sanguigno che si adatti a ogni ospite in cui inietta il composto..." Cominciò a dirgli con fare esperto. " Ha provato a usare il sangue di super di classe I e II e di uomini comuni e, adesso, cercherà qualcosa dotata ancora di più potenza." Spiegò brevemente lasciando tutti di sasso. " E come sei arrivato a questa conclusione? Come fai a sapere che è il ragionamento giusto?" Gli chiese a bruciapelo Erika. 
Il vecchio sospirò. " Ho analizzato il sangue dentro quella sfera ed era un gruppo 0+ un tipo molto comune negli uomini normali..." Le rispose schiettamente lui. " Andando a logica direi che ha fatto un percorso d'evoluzione passando così, da gruppi  di sangue 0+, a gruppi sempre più rari fino ad arrivare ai classi III che hanno tutti gruppi molto diversi." Aggiunse cercando di spiegare al meglio il suo ragionamento.
 " Potresti anche sbagliarti e avere torto però." Rincarò la dose Steve facendo pulsare una vena sulla testa del vecchio. 
" Controllerò volentieri comunque quella lista e, se mi sbaglierò, sarò lieto di ammettere che avevo torto va bene?!" Sbottò il vecchio prendendo il foglio dalla mano di Steve in malomodo. 
" Bhe sarà il caso che noi andiamo. Dobbiamo essere di pattuglia a breve." Dichiarò Angel facendo notare al gruppo la sua presenza nella stanza.
 " Grazie mille per quello che avete fatto." Mormorò Steve ancora mentre i due, tallontani da Walter ancora furioso, uscivano dalla stanza lasciando soli Erika e Steve. Notando la cosa l uomo eseguì un lungo sospiro e poi, dopo qualche istante, disse:" Erika io e te dobbiamo parlare..." 
La donna lo guardò di sbieco. " E di cosa dobbiamo parlare?" Gli chiese lei visibilmente confusa dal tono usato da Steve.
 " Di quello che è successo a Matthew due anni fa..." Rispose semplicemente lui e, prima che Erika potesse replicare, aggiunse. " Incontriamoci al solito bar lì ti dirò tutto." Concluse Steve uscendo alla velocità della luce dalla stanza con l'affanno tra poche ore, tutto quello che credeva di aver riguadagnato, sarebbe sparito nel nulla venendo sostituito solo da odio.







ANGOLO DELL AUTORE: Eccomi col capitolo numero 37. Tra tutti gli ultimi che ho scritto è stato quello che mi è piaciuto meno sono sincero sarà che, in cuor mio, speravo di renderlo meglio.
Grazie ancora a chi continua a leggere e a scrivere ^_^ ci vediamo col prossimo capitolo che sta già venendo completato.
A presto.


   
 
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