Serie TV > Dr. House - Medical Division
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Autore: SweetPaperella    19/09/2019    2 recensioni
"Tornare. Tornare in un posto in cui si è stati bene, ma anche male, non è facile. Tornare. In uno di quei posti in cui hai dei ricordi bellissimi, ma anche bruttissimi.
Tornare al Princeton Plainsboro, nell’ospedale in cui è nata la sua carriera, in cui ha conosciuto persone straordinarie, oltre che quello che per un breve periodo è stato suo marito, ma a lungo il suo fidanzato."

Allison Cameron torna al PPTH dopo cinque anni con un segreto, un segreto che forse non può tenersi a lungo. Tornare significa anche rincontrare vecchi colleghi e il suo ex marito: Robert Chase. Molte cose sono cambiate in cinque anni, ma forse i sentimenti quelli non sono mutati...
{Cameron/Chase, ambientata cinque anni dopo la 6x17}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allison Cameron, Robert Chase | Coppie: Allison Cameron/Robert Chase
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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Capitolo dieci  - Amici mai 


È ormai sera, Allison come sempre sta dando la buonanotte a sua figlia, prima di recarsi anche lei in camera per dormire. Non ha nemmeno voglia di guardare la televisione quella sera. Non riesce a togliersi dalla testa Robert, lui geloso che la sera prima è uscita con il suo collega, lui sempre per gelosia l’ha spiata dalla finestra per vedere cosa accadeva, se si sarebbe scambiata il bacio della buonanotte con il suo collega. Lui che sicuramente ha capito che forse prova qualcosa, ma non di certo per il suo collega, ma proprio per lui. Lui che l’ha baciata con passione e desiderio e lei ha ricambiato. Robert Chase, il suo ex marito, che ora si è insinuato prepotentemente nel suo cuore o che forse non ha mai smesso di esserci. 
Ma non è per nulla facile ammettere i propri sentimenti. Ciò che è certo, è che non solo solo amici. Non potranno mai essere, forse solo amici. 
Rachel la guarda con sguardo furbo e immediatamente la donna chiede a sua figlia se le deve chiederle qualcosa. 
«Ti rendi conto che io faccio il doppio gioco con due fidanzatini e tu non riesci a dire a papà che gli vuoi bene?» le dice a quel punto la bambina, senza troppi giri di parole. Ha notato subito gli sguardi che quei due si sono lanciati per tutta la colazione il giorno prima, anche un cieco avrebbe visto che quei due insieme fanno scintille. L’ha capito anche Emilie, la sua tata.
Allison all’affermazione della figlia la guarda sconvolta, non riesce immediatamente a ribattere, anche perché che cosa può replicare? Non solo perché sua figlia ha perfettamente ragione, lei ha cinque anni ha già due fidanzatini, mentre lei non riesce a chiarirsi con il suo ex, nonché padre di sua figlia; ma anche perché Rachel ogni volta parla e si comporta come una bambina molto più grande della sua età e lei davvero ogni volta le sembra che stia crescendo troppo velocemente, ma è anche così orgogliosa della sua piccolina.
«Da quando avresti due fidanzatini? Non era solo Lucas il tuo amichetto?» le chiede riuscendo a dirle solo ciò.
«Qualche giorno fa mi ha offerto la mia merenda speciale anche Christian, ora é anche lui il mio fidanzato.» dice la bambina con nonchalance, come se fosse la cosa più naturale del mondo e ad Allison ora, viene quasi da ridere. 
«Si ma tu, non hai risposto... Perché non dici a papà che gli vuoi bene?»
«Rachel, non è così semplice...»
«Dici sempre così, ma cosa c’é di complicato? Non riesco a capire. Lui ti ama, tu ami lui.» 
Allison deve ammettere che in altre circostanze il discorso di sua figlia non farebbe una piega. La guarda e le sorride, è una bambina fin troppo intelligente e non può certo mentirle, non ancora. 
«Vedi amore, noi grandi siamo complicati. A volte i sentimenti non bastano per tornare o stare insieme.» le dice cercando di farle capire nella maniera più semplice possibile. 
«Non è vero! Io penso che l’amore vince sempre. Lo scrivono anche nelle favole, mamma.» ribatte prontamente la bambina, ci deve essere una soluzione per far tornare i due insieme e se la chiave non è sua mamma, proverà con il suo papà. 
«Va bene, mammina. Non capirò mai voi grandi.» sentenzia per concludere la discussione, ma in parte è vero, non riesce a capire proprio perché gli adulti devono sempre complicarsi la vita, quando a volte, basta davvero poco per essere felici. Il mondo dei grandi non le piace se deve smettere di credere nella magia e poi, è così noioso dover farsi spiegare sempre tutto, come le ha letto Emilie, ne “il piccolo principe” i grandi spesso non capiscono e voglio farsi spiegare le cose mille volte e per i bambini è davvero seccante doverlo fare. Rachel in questo è veramente d’accordo. Ed è per questo che non vorrebbe crescere mai. 
Allison le dà un bacio sulla testa, scuotendo il capo e sorridendo. 
Raggiunge la sua camera e deve ammettere che però sua figlia ha davvero ragione. Nel suo modo ingenuo di vedere il mondo, ovvero con gli occhi di una bambina di cinque anni, in realtà ha detto una sacra verità. Sono gli adulti che si complicano la vita e spesso, bisognerebbe invece, vederla con gli occhi di un bambino per capire davvero quali sono le cose importanti. 
Si addormenta poco dopo, decisamente distrutta, con quei pensieri. 
Il mattino seguente puntuale alle sette, Robert si presenta a casa Cameron per prendere la sua piccola Rachel e portala a scuola. La portano a scuola a giorni alternati, almeno che non ci sia qualche imprevisto lavorativo, e quel giorno è il turno di Robert. 
Rachel già pronta, si fa già trovare con lo zainetto sulla spalla e con un sorriso raggiante davanti alla porta. In realtà è proprio lei ad aprire. 
Trascina prontamente il suo papà fuori da casa, il quale riesce a malapena a salutare Allison. La quale è intenta a bere il suo caffè e lo saluta con un semplice “ciao” prima di vederlo sparire da dietro alla porta. Rachel ha chiuso la porta quasi senza salutarla, non riesce veramente a comprendere la fretta di sua figlia per andare a scuola quella mattina. Le è sempre piaciuto in realtà, ma quel giorno più del solito si e sbrigata e si è svegliata impaziente di vedere il suo papà, guardando costantemente l’orologio del cellulare di sua mamma. Una volta chiusa la porta infatti, urla “Grazie amore di mamma per la considerazione” ridendo poco dopo, sua figlia è davvero un peperino e le somiglia ogni giorno di più. 
Robert anche si è accorto che la sua bambina è più attiva del solito e una volta in macchina, ed averle allacciato la cintura di sicurezza del sedile posteriore, le chiede spiegazioni. Non deve andare in gita o cose varie, lo avrebbe saputo, quindi non riesce davvero a comprenderne la ragione. 
«Pensavo, che potresti fare qualcosa per riconquistare la mamma.» gli dice tranquilla e rilassata, rispondendo alla sua domanda di spiegazioni. 
«Che cosa?» Robert la guarda sorpreso, girandosi verso di lei incredulo per quella sua osservazione così naturale, come se nulla fosse, come se gli stesse chiedendo un po’ di latte in più a colazione, come è solito chiedere o un biscotto. 
«Tu le vuoi bene no? Quindi fai qualcosa.»
«E che cosa dovrei fare secondo te?»
«E io che cosa ne so, sono una bambina, sta a te capire cosa è meglio fare. Mamma ti vuole bene, perciò fai qualcosa.» gli dice e Robert scoppia a ridere divertito, perché in realtà Rachel ha ragione, è solo una bambina e gli sta dicendo lei come comportarsi, invece di fare davvero qualcosa di concreto. 
«Te l’ha detto lei?» chiede infine, vuole capire se è stata Allison a dirgli chiaramente di volerle bene. 
«Certo che sì.» mente, non gliel’ha detto in realtà, ma una piccolissima bugia a fin di bene, può dirla. Anzi in realtà nemmeno si può considerare come tale. 
Robert la guarda nuovamente negli occhi per capire se sta dicendo una bugia o meno. 
«Allora le chiederai di uscire?» chiede ancora la bambina curiosa ed elettrizzata dalla cosa. Soddisfatta, perché sapeva che il suo papà avrebbe risposto diversamente sulla questione. Lui le vuole ancora tanto bene. 
«Vedremo ragazzina, intanto andiamo a scuola che è lì che dovresti già essere.» le dice schiacciandole l’occhio. Rachel sorride a sua volta compiaciuta. 
Robert accompagna la bambina a scuola e poi, nel tragitto verso l’ospedale pensa alle parole della figlia. Ha ragione lei, ha perfettamente ragione lei. Ed è dovuta essere una bambina di cinque anni a dirgli ciò che è giusto che faccia. Si deve anche dare una mossa se vuole riconquistare il cuore di Allison e poter essere finalmente una famiglia. 
Arriva in ospedale con l’intento di andarla a cercare non appena sarà un momento libero. 
La mattinata passa molto velocemente, tra le solite discussioni con House e il nuovo caso che stanno seguendo. Riesce a liberarsi solo per la pausa pranzo e decide di parlare con lei proprio in quel frangente. Entra nella mensa e la vede al tavolo con dei colleghi, così decide di prendere il suo pranzo al buffet e avvicinarsi a lei. 
«Ciao! Posso parlarti un attimo?» le rivolge la parola, dopo aver salutato anche gli altri colleghi, se pur li conosce solo di vista e scusandosi con loro per “rubarli” la dottoressa Cameron. 
Allison annuisce e si alza scusandosi a sua volta con i suoi colleghi. Pensa che voglia parlare di qualcosa che riguarda Rachel, magari qualche gita in cui la vuole portare personalmente, visto che tra pochi giorni la bambina parteciperà a una gita didattica in una fattoria e i genitori, se vogliono, possono accompagnare i figli.
Ma non è di certo di questo che Robert vuole parlare con lei.
Si siedono a un tavolo poco più in là con i loro vassoi, in realtà Cameron ha già finito di mangiare, le rimane da bere solo l’acqua. 
«Allison... Io volevo chiederti di uscire con me una di queste sere.» l’ha detto, finalmente è riuscito a dirglielo, forse non è esattamente così che voleva dirglielo, ma è felice di averlo fatto, ora spera solo che lei dica di sì. 
«Mi stai chiedendo un appuntamento, Chase?» lo provoca, ha capito perfettamente che lui le sta chiedendo di uscire, è ovvio che lo stia facendo, ma vuole prendere tempo per rispondere e forse, farsi anche un po’ desiderare, non vuole accettare così su due piedi e dare l’idea che non aspettava altro che un suo invito. 
«Direi di sì, dottoressa Cameron.» la provoca a sua volta, giocando anche lui a chiamatela per cognome esattamente come ha fatto lei. È bello per entrambi stuzzicarsi in quel modo, ha sempre fatto parte di loro.
Allison lo guarda dritto negli occhi e sorride, sorride proprio con gli occhi oltre che con le labbra. Ed è felice che finalmente lui abbia trovato il coraggio di farlo, perché probabilmente lei non avrebbe mai fatto quel passo. Pensa ancora che stiano facendo un enorme sbaglio, che è tutto maledettamente complicato, ma ha anche capito che il bello della vita è proprio rischiare. Se non rischi, se non ti metti in gioco, ci si perde davvero tutto e soprattutto la possibilità di essere felici con chi sia ama. Loro, se pur brevemente, sono stati molto felici insieme.
«E io direi che posso accettare.» risponde poi, continuando a sorridere. 
Robert si apre in un sorriso a sua volta. Onestamente non si sarebbe mai aspettato che lei dicesse di sì. Sa bene che ricambia i suoi sentimenti, gliel’ha confermato anche Rachel, se pur fosse chiaro che fosse una bugia che glielo avesse detto lei personalmente... Ma è ovvio che lei prova qualcosa, ma pensava che come minimo gli avrebbe detto di volerci pensare o avrebbe tirato fuori la scusa che è tutto troppo complicato. Invece stavolta, per una volta, si è lasciata andare ai suoi sentimenti, senza pensare alle conseguenze. Ed è felice di ciò. Vuole davvero voltare pagina e ricominciare da capo. Vuole essere una famiglia e lottare stavolta per rimanere uniti. 
«Domani sera?»
«Si, certo.» risponde, ma già entra in modalità panico: cosa indossare? Non lo sa proprio. In realtà non dovrebbe essere così preoccupata, è un appuntamento si, ma con una persona che già conosce, nonché padre di sua figlia. 
Robert la prende la mano e sorridendole ancora una volta: «Allora domani sera ti passo a prendere alle 20» le dice dolce e Allison ha un tuffo al cuore, perché il suo Robert ha di nuovo quello stesso sguardo che le riservava ogni giorno al mattino o quando rientrava da lavoro dopo di lei. Lo sguardo di un uomo innamorato. Lo guarda a sua volta e si rende conto che i loro occhi stanno parlando per loro, molto probabilmente anche i suoi stanno parlando con il codice dell’amore, se lo sente. E talmente presa da quel loro momento, come se fossero in una bolla privata, non si preoccupano nemmeno di essere mano nella mano in mensa, davanti a tanti altri medici. 
A interrompere quel loro momento, è House. 
«Oh, a quale atto della vostra storia d’amore siete arrivati?» li prende puntualmente in giro, non sarebbe da lui non farlo. 
I due rivolgono subito lo sguardo verso l’uomo e separano le loro mani, imbarazzati. L’ultimo che volevano che vedesse quel momento, era proprio Greg House. 
«No, non mi rispondete non mi interessa... Chase vieni, è finito il momento di amoreggiare, il paziente sta peggiorando.» gli dice per farlo muovere e Robert si rende conto che nemmeno ha toccato il suo cibo e che ora tornerà a lavoro praticamente digiuno. È abituato con House, ma stavolta non ci fa nemmeno più di tanto caso perché è felice. 
«Ah salutami la piccola Cameron, o forse dovrei dire Chase.» rivolgendosi stavolta ad Allison. 
«Cameron. Ancora non è stato ufficializzato che è figlia mia. Ma ti sei affezionato forse a lei, House?» Lo provoca Robert chiedendo di quel bizzarro saluto per Rachel. È strano è davvero inusuale vedere House affezionarsi a qualcuno, forse tiene veramente solo alla Cuddy e a Wilson. 
«Solo perché è intelligente, infatti mi chiedo da chi abbia preso...» prende prontamente in giro i due, pur di non ammettere che la loro bambina gli piace eccome, ovviamente per la sua spiccata intelligenza e anche perché è simpatica. 
Si allontana poi, detto ciò, con il suo bastone verso l’uscita, facendo solo segno a Chase di sbrigarsi a raggiungerlo. 
Robert sbuffa e saluta la donna con un lieve sorriso, anche un po’ imbarazzato per quel loro piccolo e innocuo momento e le ricorda l’appuntamento per il giorno dopo alle 20.
Allison lo guarda andare via e inizia ad avere paura, una seria paura, ma non vuole nemmeno farsi sopraffare da essa. Stavolta andrà tutto bene. Deve andare tutto bene.


Il giorno seguente, Allison ha passato l’intera giornata a pensare che cosa mettersi, ma una volta a casa per prepararsi, ancora non sa che cosa poter indossare per la serata. Non vuole mettersi qualcosa di troppo impegnativo e far pensare a Robert che è pronta a ricominciare senza pensarci ulteriormente e non vuole nemmeno mettersi qualcosa di poco elegante. 
È in camera sua a guardare nell’armadio ormai da quasi quindici minuti, quando ad entrare in stanza sono Rachel, con Emilie, la tata. 
La bambina ha insistito per andare dalla sua mamma e vederla vestita, ma la trova ancora in accappatoio. 
Emilie subito capisce che è in difficoltà e si offre di aiutarla a scegliere e Rachel le va subito dietro.
A indicare un vestito rosso, corto fino a ginocchio, a tubino, che risalta davvero completamente la sua figura, é la piccola Rachel. Adora quel vestito della sua mamma e pensa che le stia meravigliosamente bene.
«Rachel, amore quello non...» le sta per dire che non è adatto per la serata, é decisamente troppo sexy per una semplice serata tra ex... Anche se in realtà non è una serata tra ex o almeno non solo quello e lei lo sa perfettamente, anche se sta cercando di negarlo a se stessa per non agitarsi ulteriormente. 
«Ma é bello, ti sta bene. L’hai messo in altre occasioni per uscire.» le ricorda la bambina. Ed è vero, l’ha già indossato una volta per uscire con un uomo. Si stupisce della memoria di ferro di sua figlia.
«Non é per impicciarmi, ma ormai mi considero di famiglia. Concordo con Rachel, quel vestito ti starebbe benissimo.» interviene Emilie, a dare manforte alla piccola di casa. 
«Sei di famiglia. Ma non è un po’ troppo?» chiede rivolta alla ragazza al suo fianco e lei scuote la testa sorridendo, immagina il suo nervosismo. É pur sempre il papà di sua figlia quello con cui deve uscire, nonché suo ex marito, immagina le sue paure e le sue insicurezze. Lei probabilmente si sentirebbe allo stesso modo, soprattutto perché di mezzo ora, non ci sono più solo loro due, ma c’è Rachel. La loro bambina.
E alla fine si lascia convincere a indossarlo. Va in bagno a finire di vestirsi, truccarsi e sistemarsi i capelli, che ha lasciato sciolti, leggermente mossi a ricaderle sulle spalle e un filo di trucco, a risaltare le sue labbra e i suoi occhi. E ovviamente ai piedi rigorosamente scarpe con il tacco, ne ha indossate un paio nere.
«Sei bellissima Allison» le dice Emilie appena la vede.
«Mammina, sei stupenda. Papà ti darà sicuramente un bacino appena ti vede.» interviene subito dopo la bambina, facendo arrossire visibilmente la sua mamma. Non sa come faccia, ma quella piccola monella di sua figlia riesce sempre a farla imbarazzare. 
Non fa in tempo a replicare nulla, che qualcuno suona alla porta di casa. Robert é arrivato. E la sua agitazione aumenta. 
É Rachel a correre per andare ad aprire la porta, felice che i suoi finalmente escano insieme, che il suo papà finalmente si è deciso a dire alla sua mamma che le vuole bene. Ora, saranno una famiglia a tutti gli effetti. 
«Papino, la mamma é bellissima. Vedrai.» dandogli un bacio sulla guancia e sorridendo subito dopo furba, com’é solita fare.
Robert non ha dubbi a riguardo e infatti, appena raggiunge il centro del salotto, la vede entrare a sua volta nella stanza e rimane completamente senza fiato. É di una bellezza strabiliante e non riesce veramente a dire una parola. Si ricompone solo quando sente gli occhi delle tre donne nella stanza tutti puntati addosso.
«Sei bellissima.» le dice continuando a guardarla semplicemente incantato.
«Grazie, anche tu stai molto bene.» risponde a sua volta e infatti, Robert sta davvero molto bene. Ha dei pantaloni neri, una camicia bianca con i primi bottoni lasciati slacciati è una camicia dello stesso colore dei pantaloni. 
Allison prontamente distoglie lo sguardo da lui, perché lo sta nuovamente guardando in quel modo solo loro e non sono soli, per fare le ultime raccomandazioni a Emilie, anche se sa che non c’é bisogno. 
Robert, solo dopo che hanno salutato entrambi la loro piccina, le porge il braccio per uscire. Allison lo accetta volentieri e si recano alla macchina per iniziare la loro serata. 
L’atmosfera é ancora decisamente imbarazzante e per questo in macchina parlano poco, solo esclusivamente della loro giornata lavorativa e degli interventi che ha svolto Chase in quella giornata, mentre Allison gli racconta delle scartoffie che principalmente ha dovuto firmare. Dell’essere primario non le piace proprio questo, dover firmare le scartoffie. 
Arrivano al ristorante e nuovamente Robert le porge il braccio, subito dopo averle aperto lo sportello dell’auto e aiutata a farla scendere, da vero gentiluomo quale é sempre stato.
La donna una volta davanti al ristorante spalanca gli occhi dalla sorpresa, l’ha portata niente di meno che al ristorante italiano. Ha sempre desiderato andarci con lui, ma non hanno mai  avuto l’occasione di realizzare questo suo desiderio, essendosi lasciati prima che potessero farlo. E lo guarda negli occhi, con i suoi che brillano completamente e sorride felice, come non mai, per non parlare del suo cuore che ha iniziato prepotente a battere forte.
L’uomo nel vederla così felice non può che esserlo a sua volta, sapeva che sarebbe riuscito a stupirla, la conosce molto bene la sua Allison e sa come arrivare dritto al suo cuore. Solo che, a volte, se ne dimentica e anche lui commette degli errori. Si ripromette che da quella sera, vuole cercare di non farne più o quanto meno, cercare sempre di rimediare, per non rovinare tutto. 
Si siedono al loro tavolo, apparecchiato con una candela al centro del tavolo, vista la luce leggermente soffusa per dare l’atmosfera romantica. 
Il cameriere arriva subito a prendere loro le ordinazioni e ordinano un vino rosato abruzzese, che gli è stato proprio consigliato dal ragazzo, essendo anche un bravo sommelier, dicendo loro che non un vino rosato, possono poi prendere qualsiasi piatto. Allison non sa davvero che cosa ordinare e alla fine decide di puntare su una carbonara, l’ha mangiata una sola volta quando era una bambina, quando con i suoi ha fatto un viaggio a Roma e se n’é subito innamorata. Non ha mai rimangiato quella prelibatezza e spera che nel ristorante italiano sappiano farla buona, esattamente come se la ricorda. Mentre Robert ordina una pasta tipica siciliana, ovvero alla norma, visto che adora le melanzane e non ha mai provato niente di tipico italiano. Non ha mai avuto il piacere di recarsi in Italia. 
Prima di iniziare a parlare seriamente di ciò che devono, aspettano che arrivano i piatti da loro ordinati. 
Una volta completamente soli, il primo a prendere la parola é proprio Robert.
«Ally...» esordisce e la donna alza prontamente gli occhi su l’uomo, é da un bel po’ che non la chiamava con quel nomignolo. In realtà alla donna non è mai piaciuto molto essere chiamata così, ma a lui l’ha sempre permesso, perché le piace il suo accento australiano quando lo pronuncia e i suoi occhi quando la chiama in quel modo. 
«Ciò che provo per te penso che ormai sia chiaro. Se sono qui questa sera, é perché voglio costruire nuovamente la nostra famiglia e mi auguro che tu voglia lo stesso. So che in passato abbiamo commesso tanti errori, io in primis, ma da oggi voglio rimediare. Voglio esserci per te e per Rachel, voglio avervi nella mia vita e stavolta, voglio lottare per te, per voi.» le dice nuovamente con il cuore in mano, ancora non ha toccato nulla del suo cibo e si rende conto che di recente, ogni volta che è con lei, parla e basta o si sofferma ad osservarla, ma per il resto non fa altro che dedicarsi esclusivamente a lei.
«Rob, sono terribilmente spaventata. Ho paura di rovinare di nuovo tutto, di soffrire ancora una volta e trascinare in questo vortice di sofferenza anche nostra figlia, ma... Ti amo. Ti ho sempre amato. Io e te non potremmo mai essere amici e se pur mi sono sforzata in questi mesi di essere solo ciò, non ci riesco... Ogni volta desiderio solo baciarti. E non è normale tutto ciò, solo tu mi fai questo effetto, l’hai sempre fatto.» arrossendo visibilmente a quella confessione. Ma è anche la verità, lei ogni volta che è al suo fianco desidera solo baciarlo e farsi baciare a sua volta. 
«Con questo mi stai dicendo...»
«Si, ti sto dicendo che voglio provarci. Proviamo. Ma non affrettiamo i tempi, facciamo tutto con calma okay? Un passo alla volta.» prima che lui possa finire di parlare, Allison lo interrompe. Vuole provarci, ma non vuole nemmeno affrettare i tempi e rovinare nuovamente tutto, per questo gli sta chiedendo di fare un passo alla volta. 
Robert annuisce, il semplice fatto che lei voglia ricominciare lo rende felicissimo, quindi anche se dovrà fare un solo passo alla volta, per lui va più che bene. Ciò che desidera è solo stare vicino a lei e sua figlia. Non vuole passare più un solo istante lontano da loro. 
Durante il resto della cena, parlando molto di Rachel, di quando Allison ha scoperto di essere incinta, della sua nascita e gli racconta molti aneddoti della sua vita, come il primo giorno di scuola materna, di lei che aveva le lacrime agli occhi.
«”Mammina, non piangere. Non sto andando in guerra.” Ecco cosa mi ha detto tua figlia a 3 anni, quando l’ho portata alla scuola materna per la prima volta.» Allison ancora oggi si stupisce di certe uscite della sua bambina, sin da piccola è stata super attenta a tutto ciò che le accadeva intorno, curiosando, interessandosi di ogni minimo dettaglio. Infatti ciò l’ha sentito in tv, ovviamente lei ha trovato l’occasione giusta per dirlo e l’ha fatto. 
Robert scoppia a ridere nel sentire quell’ultimo aneddoto di sua figlia. Ma ha imparato a conoscerla e ha visto che sa essere davvero terribile se ci si mette. 
«E la cosa bella che è entrata a scuola, mano nella mano con la sua nuova maestra, senza quasi nemmeno salutarmi.» continua Allison ricordando quel giorno. Alla sua bambina è sempre piaciuto andare a scuola, certo a volte come tutti i bambini, ha fatto qualche capriccio di non voler andare, ma per il resto ha sempre mostrato interesse ad apprendere cose nuove e nei lavori creativi che fanno alla scuola materna. Ora che ha cinque anni a scuola le stanno già insegnando qualche parolina, in prossimità della scuola elementare e Rachel già scrive perfettamente il suo nome e cognome.
Robert ascolta Allison orgoglioso della sua bambina. È la sua bambina e anche se l’ha conosciuta tardi e si è perso molto della sua vita, attraverso quei racconti rivive ogni attimo, come se anche lui fosse stato lì al suo fianco. Ciò che è certo, che ora non vuole perdersi nemmeno un istante, ci sarà a ogni occasione importante per la sua principessina. Saggi, gare, primi giorni di scuola. Tutto. E già sa che sarà un papà molto geloso quando diventerà adolescente, lo è già ora di quel Lucia, figuriamoci quando inizierà a fare le cose seriamente e avrà una scia di ragazzi dietro e lui dovrà difenderla da ognuno di loro. 
«È troppo intelligente e furba, avrà ragazzi che le correranno dietro una volta che sarà adolescente.» esternando la sua gelosia a voce e non solo attraverso i suoi pensieri.
«Si, suppongo di sì, ne ha due solo adesso che ne ha cinque. Figuriamoci a quindici.» ribatté Allison scoppiando a ridere di gusto alla sua gelosia. Lo è sempre stato anche nei suoi confronti e questa cosa l’ha sempre lusingata. Spesso quando sono usciti in passato insieme e qualche uomo si girava a guardarla, lui le cingeva la vita, come per far capire che fosse impegnata con lui e Allison, ogni volta poi lo baciava. 
«Ecco, non volevo saperlo.» risponde facendo scomparire dal suo volto quella sorta di allegria con cui ha condotto fino adesso l’argomento.
Allison scoppia a ridere ancora una volta e gli prende la mano per rassicurarlo. In fondo ha solo cinque anni e adesso davvero non ha niente di cui essere geloso, perché al momento ha occhi solo che per lui, soprattutto visto che devono recuperare tanto tempo insieme. 
«Anzi, scusami ancora se ti ho privato di cinque anni della vostra vita insieme.»
«Ally, mettiamoci una pietra sopra e ripartiamo da qui e ora.» accarezzando la mano che lei ancora tiene sopra la sua, con l’altra. La donna annuisce e gli sorride, lasciando che lui continui ad accarezzarle la mano. 
Una volta finito di cenare, escono a fare una passeggiata e le loro mani automaticamente si intrecciano tra loro, fino a che non raggiungono un parco, totalmente immerso nel verde, poco distante dal ristorante. 
Robert che aveva già programmato di portarla a vedere le stelle al parco, è passato un attimo in macchina a prendere un telo da mettere sul prato e potersi così stendere. 
È una serata molto fredda, ma nessuno dei due in realtà ci fa caso più di tanto, visto che prontamente una volta sdraiati, le loro labbra si uniscono. 
È un bacio decisamente diverso da quelli che si sono scambiati nell’ultimo periodo. È un bacio dolce, passionale, ma lento, come se si stessero conoscendo per la prima volta. Come se quello fosse il loro primo bacio. Ed è una sorta di primo bacio di un nuovo inizio. 
Si separano lentamente e guardandosi negli occhi, Robert la bacia nuovamente andando solo ad assaporare le sue labbra con lentezza e dolcezza e Allison sorride, quando lui si separa nuovamente. E occhi negli occhi, entrambi si accorgono di quanto in realtà si amino. Ciò che hanno espresso poco prima a parola, ora se lo stanno dicendo con i fatti, con i baci, ma anche con i loro sguardi incatenati, che trasmettono solo amore. 
Abbracciati stretti, dirigono insieme lo sguardo verso il cielo e si soffermano a guardare quella distesa blu, immensa. Immensa come il loro amore. 
Tornano a casa verso le 23:30, non volendo fare troppo tardi e far fare tardi a Emilie. 
Robert una volta sotto il portone le si avvicina per darle il bacio della buonanotte. La stringe dai fianchi e l’attira sé, quasi a non volerla lasciare andare, ma non vuole nemmeno correre troppo, esattamente come si sono detti a cena, così è deciso a non andare oltre.
Le loro labbra entrano in contatto più e più volte, nessuno dei due vuole interrompere la serata e prolungano il bacio. 
Fino a che è Allison a prendere coraggio e chiedergli di salire. Desidera fortemente fare l’amore con lui e al diavolo che si ripromessa di non correre troppo.
L’uomo prontamente afferra la sua mano e non se lo fa ripetere. Non desidera altro che passare ogni secondo al suo fianco, abbracciarla, stringere, baciarla, dormire con lei.
Non vogliono però di certo far capire le loro intenzioni alla tata della loro bambina, così dice a Robert di aspettare un attimo a entrare, va avanti prima lei per capire dove siano. Più che altro Emilie, perché Rachel già da qualche ora dovrebbe essere a dormire.
Le trova entrambi sul divano, che dormono beatamente. E allora, fa segno a Robert di entrare e raggiungono la sua camera da letto.
«Aspetta qui, vado a svegliare Emilie, a mettere Rachel a letto e sono di nuovo da te.» 
Robert intanto la sta stringendo a se, affondando il viso nell’incavo del collo della sua Allison.
«Uhm, non voglio lasciarti andare.» sussurrando al suo orecchio e mordendole leggermente il lobo di esso.
«Be, dovrai. Non faccio l’amore con te con la tata di nostra figlia in casa.» facendo capire esattamente le sue intenzioni all’uomo, anche se esse fossero chiare fin dal momento in cui l’ha invitato a salire.
«Non ti sei scandalizzata a farlo a casa di una nostra paziente, con il suo gatto guardone e ti formalizzi adesso?» Le dice per provocarle e ricordando la volta in cui si sono fatti prendere dalla passione nella casa vuota di una loro paziente, con il gatto della signora guardone che sul mobile non faceva che osservarli. Ma in quella circostanza erano soli in casa, la donna era in ospedale e loro erano a casa sua per un sopralluogo e capire che cosa le avesse procurato l’infezione.
«Cretino!» dandogli una botta sulla spalla con tutta la forza che possiede. Si allontana da lui scuotendo la testa e prima di uscire dalla stanza, si accorge che Robert si sta massaggiando la spalla, il suo intento era proprio quello di fargli male.
Prende un respiro profondo e cerca di scacciare il sorriso ebete che ha sicuramente sul viso, per non fare figuracce e la sveglia.
Emilie apre gli occhi prontamente, scusandomi immediatamente con Allison per essersi addormentata anche lei.
«Rachel si è addormentata per le 21:30 mentre le leggevo la storia, poco dopo mi sono addormentata anch’io, scusami. Tra esami e tutto, a volte mi dimentico di dormire e sono crollata.» si giustifica, non è da lei addormentarsi sul posto di lavoro, soprattutto se si intrattiene la sera, ma stavolta non si è proprio resa conto di averlo fatto. Allison comunque non sembra arrabbiata e tira un sospiro di sollievo.
«Ehi, tranquilla. É tutto okay. Non ti avrei nemmeno svegliato, ma immagino che vorrai andare a dormire a casa tua. Te la senti di guidare?» le chiede, se è stanca non vuole che si metta alla guida, la sua sicurezza prima di tutto. Lei e Robert possono rimandare la loro serata romantica.
La giovane annuisce e si reca prontamente alla porta non volendo disturbare oltre, non lo può dire per certo, ma immagina che Robert sia nascosto da qualche parte in attesa che lei vada via. Lo nota dallo sguardo felice di Allison che la serata é andata benissimo. 
Le augura la buonanotte ed esce, lasciando casa Cameron.
Una volta che Allison torna in salotto, avendo accompagna Emilie fino alla porta di casa, trova Robert, intento a prendere in braccio la loro bambina, cercando di non svegliarla.
Rachel si accoccola tra le braccia del suo papà, ma non apre gli occhi, ancora immersa nel mondo dei sogni. Il suo papà la porta fino al suo lettino e l’adagia poi lentamente su di esso.
Ad avvicinarsi alla sua bambina é anche Allison, che l’osserva dormire e sorride. Sembra così felice e lo è di conseguenza anche lei. 
«É bella vero?» a parlare é Allison quando si accorge che anche Robert la sta osservando. Sta guardando la sua piccolina dormire e lo farebbe veramente per ore, é così piccola, indifesa, fragile, che vorrebbe vegliare su di lei tutta la notte, senza mai stancarsi. É la sua bambina ed é meraviglioso osservarla dormire.
«É bellissima.» risponde con un sorriso, non stancando mai gli occhi da Rachel. Le si avvicina per darle un bacio sulla fronte.
«Hai intenzione di guardare nostra figlia per tutta la notte o dedichi un po’ di attenzioni anche alla sua mamma?» chiede ancora una volta la donna, provocando e guardandolo maliziosamente, avvicinandosi a lui con fare provocatorio.
L’uomo ride e si avvicina subito a lei, cingendole la vita è attirandola a sé.
É Allison però che prende nuovamente l’iniziativa baciandolo con passione e spingendolo verso la camera da letto.
Mentre le loro bocche si esplorano, esattamente come le loro lingue che si rincorrono in un gioco passionale ed eccitante; iniziano anche a spogliarsi degli indumenti che hanno indosso. Sono ormai in camera, lontano da occhi e orecchie indiscrete e possono lasciarsi guidare dalla passione.
É l’uomo che per primo fa scorrere la cerniera del tubino rosso, per poi andare ad accarezzare la schiena alla donna, provocandole i brividi. Una volta che il vestito é ai loro piedi, la fa sdraiare sul letto, andando a posizionarsi sopra di lei, non smettendo di baciare ogni centimetro di pelle, comprese le labbra.
Allison lo lascia fare, completamente rapita dal piacere che lui le sta provocando, ma ben presto é lei a prendere il controllo del momento, con un movimento deciso ribalta le posizioni, mettendosi a cavallino sopra di lui. Porta le mani alla sua giacca e gliela sfila, facendolo leggermente sollevare e poi con le mani si sposta prontamente verso i bottoni della sua camicia bianca, iniziando lentamente a toglierli, uno per uno, senza mai distogliere il contatto visivo con i suoi occhi. La donna sorride maliziosamente e accarezza poi la sua pelle, fino ad arrivare alla cinta dei suoi pantaloni. Robert si morde il labbro per il desiderio e l’afferra per i fianchi, tornando anche lui ad accarezzarla, a donarle piacere e brividi. 
Poco dopo, anche la camicia di Robert ha raggiunto il pavimento, come i suoi pantaloni. Il desiderio che provano l’uno per l’altra, ha fatto sì che quei vestiti di troppo volassero sul pavimento il più velocemente possibile, se pur però hanno ancora la biancheria addosso.
Il primo ad andare a insulare la mano nei punti proibiti é Robert. La sua Allison é ancora a cavalcioni sopra di lui, con i suoi biondi capelli che le ricadono davanti e i suoi occhi che lo guardano con desiderio e lui, lui non resiste. Porta la mano sotto la coppa del suo reggiseno, facendola gemere. Fa lo stesso anche con l’altra e avverte, ogni brivido percorrere il corpo della sua amata. Mantenendo le mani sotto ad esso, si sposta verso la parte posteriore e lo slaccia con decisione, lasciandola completamente scoperta davanti ai suoi occhi.
Se pur hanno fatto l’amore da poco, in quel letto di ospedale, ora è un po’ come se la rivedesse per la prima volta dopo tanto tempo. In ospedale é stata pura passione, desiderio. Ora c’é consapevolezza, consapevolezza dei loro sentimenti, del loro voler ricominciare.
É un nuovo inizio. Il loro nuovo inizio.
Allison, che non le piace essere in svantaggio, se pur é sommersa dal piacere che lui le sta provocando, scende con le mani verso i suoi boxer per sfilarglieli. Il reggiseno di Allison e i boxer di Robert raggiungono il pavimento insieme. Ora ci sono solo i slip che lei ha ancora addosso a dividere i loro corpi. Robert con le mani percorre il seno di lei, scendendo verso la pancia e poi raggiunge le sue mutandine, sfilandogliele lentamente. 
Solo una volta che finalmente sono nudi entrambi, tornando ad unire le loro labbra, per iniziare a vivere a pieno quel loro intenso, magico e passionale momento.
 
Il giorno dopo il primo a svegliarsi é Robert, il quale guarda la sua meravigliosa ex moglie dormire accanto a lui e non riesce davvero a crederci che, finalmente é riuscito a conquistare nuovamente il suo cuore. A dire la verità, non ci sperava più. Ha creduto dopo la scoperta di Rachel, che fosse davvero tutto perduto tra loro, che ancora una volta entrambi sarebbero scappati senza combattere per il loro amore. Così non è stato. Stavolta lui ha avuto il coraggio di fare la cosa più difficile del mondo: restare e combattere per la sua famiglia. 
Non vuole più scappare. Al contrario vuole superare qualsiasi ostacolo insieme a loro. 
La guarda dormire e la trova estremamente bella, bella da togliere il fiato. 
Le accarezza i capelli biondi che le scendono lungo le spalle, senza l’intento di svegliarla, ma a quel tocco delicato, Allison apre gli occhi. 
Ha avvertito immediatamente i brividi lungo la schiena quando Robert le ha accarezzato i capelli e leggermente la schiena, essendo che questi le ricadevano sopra di essa. 
I loro occhi si incrociano e Robert prontamente si avvicina per darle un bacio sulle labbra. Allison ricambia immediatamente il bacio, ma poi capendo le intenzioni del suo ex marito, ovvero poter approfondire nuovamente ciò che hanno continuato a fare a lungo quella notte prima di addormentarsi; lo ferma prontamente.
«Rob... Guarda che tra un po’ nostra figlia si sveglia.»
«No fidati, non lo farà.» tornando a baciarla sul collo e cercando di sfilarle la maglietta del pigiama che si è infilata nuovamente, ovviamente per non scandalizzare la loro bambina nel caso fosse arrivata in camera loro. 
Allison si sta quasi per lasciare andare a quelle sue attenzioni, che adora da morire, quando a interrompere il loro momento é proprio la piccola Rachel che fa il suo ingresso in camera dei suoi genitori.
«Che bello lo sapevo, siete tornati insieme vero?» chiede la bambina non appena vede che nel letto ci sia anche il suo papà. É corsa appena sveglia in camera di sua mamma per capire se ci fosse anche lui e il suo desiderio é stato esaudito.
Si precipita come una piccola furia verso il letto saltando nel mezzo e abbracciando felice entrambi i suoi genitori.
«Si cucciola, siamo tornati insieme.» A parlare é proprio Robert, il quale nel vedere la sua piccola così felice, non può che esserlo anche lui. Anzi lo è esattamente come lei. Solo che riesce a manifestarlo in modo meno evidente, se pur il suo sorriso parli chiaro.
«Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo.» urla la bambina ancora una volta. 
Iniziando a tempestare i suoi genitori di domande, se ora vivranno insieme come una famiglia, quando si trasferirà il suo papà da loro. É un fiume in piena, più del solito.
«Ehi, Rachel frena. Noi non... abbiamo parlato di ciò ancora. Ma si, sicuramente papà presto verrà a vivere qui, se siamo tutti d’accordo.»  a rispondere alle miriade di domande é Allison e poi guarda in direzione dell’uomo per capire le sue intenzione. Lo sguardo che lui le rivolge vale più di mille parole. É chiaro che vuole andare a vivere con loro, si trasferirebbe quel giorno stesso. 
«Scusa allora cosa avete fatto, se non avete parlato di tornare a vivere tutti quanti insieme? Io voi grandi non vi capisco proprio. Questa era una cosa fondamentale da decidere» dice prontamente la bambina scuotendo la testa esasperata, non riesce proprio a capire perché i due hanno perso tempo a dormire, invece di pensare alle cose importanti. 
«E perché avete tutti i vestiti a terra? Mammina, mi dici sempre di essere ordinata, ma tu non hai messo in ordine ieri.» e ancora una volta con la sua affermazione é riuscita a mettere in imbarazzo i suoi genitori. 
«Eravamo tanto stanchi dopo la cena, amore, ma ti prometto che presto vivremo tutti insieme come una famiglia.» le risponde Robert, ha visto che la sua Ally é decisamente troppo imbarazzata per poterlo fare e non le viene nessuna scusa da propinare alla loro bambina di cinque anni, a cui non possono di certo dire che cosa hanno fatto per gran parte della notte, prima di addormentarsi sfiniti, ma decisamente felici.
Rachel sembra accettare quella risposta e decide di interrompere l’interrogatorio, per concentrarsi sul quel preciso momento, in cui è finalmente tra le braccia di entrambi i suoi genitori.
Essendo domenica e nessuno dei due deve lavorare, decidono di passare il resto della giornata insieme, partendo dalle coccole alla loro meravigliosa piccolina. 
La mattinata infatti passa così, tra coccole, colazione a letto preparare da Robert e portata alle sue donne e lotta con i cuscini.
Solo nel pomeriggio decidono di uscire tutti quanti insieme e andare a fare una passeggiata per negozi. 
Una giornata in famiglia, quella stessa famiglia che stanno cercando di ricostruire, ma soprattutto di non rovinare come nel passato.
Non sanno ancora se ci riusciranno, ma ciò che è certo é che faranno di tutto per restare stavolta, l’impresa più difficile di ogni sentimento, ma stavolta non rovineranno tutto. Si sono promessi di amarsi e di restare. Per loro amore e per l’amore che nutrono per Rachel.
 
   
 
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