♥ Apple and superstars;
prologue;
Party Boy
“Party Boy You're just a party boy
Wake up soon and open your eyes
the time has come to see the light”
« Che cos’è questo? » tuonò
terribile la voce di Millicent Lovecraft. Con gesto brusco la donna lasciò
cadere sulla tavola imbandita della colazione una rivista patinata e
sgargiante, che in prima pagina esibiva la foto allucinata di un giovane
ragazzo scarmigliato che traballante e seminudo
si ergeva tronfio sopra una folla entusiasta, in equilibrio precario in
cima al bancone di un bar, con la mano destra impegnata a reggere saldamente
una bottiglia di birra quasi vuota. “Esclusivo: – gridava un’enorme scritta in
rosso, al centro della copertina – le notti brave di Phill”.
« Non saprei, vediamo... » proferì calmo Philip Lovecraft,
sorseggiando il suo caffèlatte ed esaminando con aria critica la rivista,
caduta proprio accanto alla sua tazza « pare proprio un giornaletto stupido per
bambine idiote » sentenziò serio e competente dopo qualche attimo di attenta analisi. La donna, in piedi alle sue spalle
sbuffò. « Questo Philip, cos’è questo! » ringhiò puntando un’elegante unghia
laccata di rosso sulla foto di copertina.
« Questo... » il giovane si avvicinò per esaminare meglio
ciò che gli veniva con tanta enfasi indicato e subito il suo viso venne deformato da una smorfia sorpresa. Si ritirò di
scatto, come se la foto gli avesse punto il naso con uno spillo e si portò le
mani alla bocca, per tentare di soffocare lo sgomento. « Oh mio dio, ma sono
io! »
« Smettila Philip, è una cosa
seria! » inveì la donna, strappando con un rapido gesto stizzito il giornale di
mano al ragazzo.
« Ma mamma! » protestò questi indignato
« Io sono serio! È anche sinceramente sorpreso, davvero » annuì portandosi una
mano sul cuore, come per giurare la più totale buona fede.
« Mi avevi promesso che non sarebbe più successo » abbaiò
Millicent agitando con collera l’inconfutabile prova della sua inaffidabilità.
« Lo so mamma, lo so » il giovane chinò il capo,
mortificato « Ti prometto che non accadrà di nuovo »
« Ma per chi mi hai preso! » la
donna si portò le mani sui fianchi e lanciò al figlio uno sguardo fulminante «
Non tollererò più comportamenti del genere, sappi che
ho intenzione di prendere provvedimenti, seri provvedimenti! » detto questo
lanciò nuovamente la rivista sulla tavola e lasciò la stanza su tutte le furie.
Qualcosa diceva a Phil – forse l’irato ed inquietante
ticchettio dei tacchi materni che si allontanavano risoluti per il corridoio –
che questa volta non se la sarebbe cavata tanto facilmente. Avrebbe
dovuto essere preoccupato, avrebbe dovuto rincorrerla e prostrarsi ai
suoi piedi implorando la grazia, avrebbe dovuto rendersi conto che era giunto
il momento di mettere la testa a posto, avrebbe dovuto fare un sacco di cose,
in effetti, ma – in fondo – lui era Philip Lovecraft, nessuno si aspettava le
facesse veramente.
***
Buona sera giovani esseri umani!
Innanzitutto grazie mille per aver letto - sempre che lo abbiate fatto – ed essere
giunti fino a qui *_* In effetti sì, non era poi un
grande sforzo dato la lunghezza del capitolo, ma abbiate pazienza, questo è
solo il prologo u.u
Spero che sia stata di vostro
gradimento comunque *_*
E se no amen u.u
Suuu, fatemi felice e ditemi che
ne pensate, è la prima storia che metto on làin, ho
bisogno di pareri e consigli *_*
Arrivederci alla prossima puntata,
zuccherini!