Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Aury_03    21/09/2019    0 recensioni
Petra Ral una giovane ragazza che fa parte dell'armata ricognitiva, squadra operazioni speciali del capitano Levi Ackerman, l'uomo più forte dell'umanità, di cui ha avuto sempre una cotta. Dopo essere l'unica sopravissuta all'attacco del gigante femmina e aver perso tutti i suoi compagni di squadra, molte cose cambieranno.
Avrà il coraggio di confessarsi al capitano? Riuscirà ad adattarsi subito al cambiamento di squadra? Sarà la stessa di sempre?
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Eren Jaeger, Hanji Zoe, Levi Ackerman, Petra Ral
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov's Petra

Oggi...ci sono i funerali.

A quanto pare li hanno fatti spostare, non credo l'abbiano fatta sperando che io mi risvegliassi, ma nel caso io morissi.

Dopo tutto stiamo parlando della Legione esplorativa e siamo soldati, ti rimpiazzano subito.

Il funerale si terrà di pomeriggio da quanto io abbia capito, perciò devo distrarmi.

Scesi giù e i ragazzi stavano facendo un baccano incredibile, Jean ed Eren riescono a litigare già di prima mattina, ma come cavalo fanno? Però almeno un po', mi rincuora tutto questo chiasso, se fosse silenziosa non so quanto durerei, già così è abbastanza difficile.

«Buongiorno.»

«Oi mocciosi» sobbalzai sentendo la voce del capitano proprio dietro di me. «Dovreste mantenere l'energia per gli allenamenti e le battaglie, non per-» vide una briciola di pane atterra «cos'è quella!? Quando aspettavate di raccoglierla eh!? Sasha smettila di lasciare le briciole di pane in giro se ci tieni alla tua vita tsk, accidenti che fastidio.»

Mi girai verso di lui «buongiorno anche lei capitano, direi che non fa bene arrabbiarsi già così di prima mattina» li diedi la solita tazza col tè nero all'interno.

Anche se non lo da a vedere, sono riuscita a percipire nei suoi occhi nervosismo e un filo di tristezza, è davvero bravo a nascondere i propri sentimenti, dietro a quella faccia da strafottente che ha sempre.

«Hai ancora intenzione di fissarmi per molto?» mi disse il capitano alzando un sopracciglio.

«Eh? Ah no, certo che no, mi scusi.»

All'improvviso entrò Mike «Petra, c'è qualcuno che vuole vederti.»

Mi avvcinai a Mike «chi è?.»

«Bhe, lo vedrai con i tuoi occhi» sorrise leggermente.

«Uhm d'accordo» uscì e mi bloccai come vidi mio padre.

«Petra! Petra per fortuna stai bene, grazie al cielo» mi corse incontro abbracciandomi forte a lui.

«Sei guarita? La schiena? Avevo paura che morissi, ma per fortuna sei sopravvissuta, almeno te ce l'hai fatta.» Non mi mossi. Non mossi neanche un muscolo e trattenni il fiato.

«Papà..sarei venuta a farti visita perchè sei qui?.»

Tutti erano in silenzio a fissare la scena. 

«Perchè sei la mia bambina, che domande fai.»

Mi staccai dal suo abbraccio «ti chiedo di non venire più, verrò io a farti visit-.»

«Ah davvero? Per caso come cinque anni fa? È da cinque anni che non ti vedo maledizione, cinque! E quando ti ho vista, in braccio al capitano Levi che non ti muovevi pensavo fossi morta cazzo! In cinque anni mi hai mandato solo una lettera! Si può sapere che ti sta succedendo!? Non sei la mia Petra, no lei era una dolce ragazza sempre solare e sorridente.» «Secondo te, perchè non sono venuta? Perchè ogni volta che tornavamo dalla spedizioni non ero in me, perchè vedere ogni volta tutti quei cadaveri, tutte quelle morti, ogni volta, si trasformavano in un peso. Siamo soldati, le persona cambiano facendo questo lavoro, c'è chi lo nasconde e chi no. Non sono mai riuscita a farti visita per la paura che appunto non mi riconoscessi, sono ancora quella ragazza dolce, solare, gioiosa, forse ora un po' meno...ma ho appena visto tutti i miei compagni morire, non mi riprenderò facilmente..non sono così forte come gli altri soldati, non lo sono mai stata e questa ne è la prova, se fossi forte, ogni volta che rientreremmo, non avrei incubi per settimane, non mi ritroverei con la paura di morire. Ma provare questi sentimenti, significa che la vera è me ancora viva. Ho visto la morte in faccia una settimana fa..» mi fermai un secondo facendo un respiro «e tu! Tu non ti puoi presentare qui all'improvviso dicendomi almeno te ce l'hai fatta!» gli urlai con le lacrime agli occhi «non puoi cazzo! Sto tenendo duro, sto stringendo i denti e sto cercando di non piangere ogni cazzo di volta che scendo giù alla mattina e non vedere i miei compagni, i miei compagni che nello stesso giorno in cui io non sono morta, loro si e davanti ai miei occhi.! Tu non lo puoi capire che cazzo si prova, te non puoi perciò non venire qui tutto gioioso, perchè io non lo sono! No affatto, oggi si terranno i funerali dei miei compagni e diranno le solite cagate che dicono tutti, li sepelliranno e nessuno si ricorderà di loro! Perciò con permesso almeno io vorrei mantenere in vita il loro ricordo» finì sempre urlando trattenendo le lacrime.

«So che cosa ci si prova. Quando tua madre è morta..ho provato la stessa cosa che stai provando te.»

Lo fulminai con lo sguardo «non mettere in mezzo mamma! Non mettere in mezzo mamma in questo discorso! Perchè non c'entra niente» lo guardai in modo fredda «e tu..non puoi capire, vedo ogni cazzo di giorno ovunque anche durante gli allenamenti i loro visi, sento le loro risate, loro che sorridono che scherzano, li vedo ovunque, perciò no..tu non puoi capire.» «Tornaiamo a casa.»

Lo guardai e non risposi, c'era una tensione nell'aria che si poteva tagliare con un coltello.

«Torniamo a casa e quando ti sarai ripresa tornerai in servizio.»

«Sei serio?» scoppiai a ridere scuotendo la testa «non abbandonerò mai la mia nuova squadra, combatterò affianco a loro ad ogni costo e non perderò nessuno di loro per nessun motivo, se non sto crollando è anche grazie loro, anche se loro non so ne accorgono con i loro modi di fare ogni giorno, mi tengono la mente occupata, mi fanno ridere, perciò no, se tornassi a casa sarebbe solo peggio, sarei sola e mi lasciarei cadere.»

«Ma Pe-»

«Vattene via» gli dissi con tono serio.

«No.»

«Ora!» urlai «vattene via ora!» lo guardai con sguardo freddo per poi girarmi verso tutti gli altri «vorrei andarmi a riposare ed essere in forma per oggi pomeriggio» lo guardai con la coda dell'occhio per poi chiedere per messo ed entrare e salire su. 

Fine pov's Petra

«Petra..» susussurrò il padre. 

Tutti erano rimasti sconvolti, soprattutto chi la conosceva compreso il capitano Levi.

«È tutta colpa sua Capitano Levi, lei ha ridotto così mia figlia.» Levi lo fissò «a dire il vero, anch'io faccio fatica a riconscerla, ma si riprenderà come ha sempre fatto per ogni spedizione, per quanto possa essere fragile è anche forte. Deve solo avere fiducia in lei, come ce l'ho io, come ce l'abbiamo sempre avuta tutti noi» lo guardò «ora con permesso, dovrei andarmi a preparare anch'io» entrò pure lui in casa.

«Ci proverò, scusate per il disturbo» disse sorridendo leggermente, per poi girarsi e tornarsene a casa.

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Hii ed eccomi con un nuovo capitolo ^^ spero vi piaccia 💞 A quanto pare neanche Petra sa gestire le sue emozioni a volte :3

   
 
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