Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: LadyPalma    21/09/2019    2 recensioni
[In risposta alla challenge "Slot machine!" indetta da Juriaka sul forum di EFP]
Si tratta di una raccolta di storie che seguono una serie di prompt, in cui i personaggi da usare sono combinati in maniera assolutamente casuale. Troverete sia storie che si muovono nel contesto canonico (pur con qualche variante) che modern!AU. Saranno presenti varie ship (anche crack) e broship, ma le ships principali su cui cercherò di concentrarmi sono: Sansa/Sandor, Cersei/Qyburn, Davos/Melisandre e Jaime/Brienne.
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Cersei Lannister, Jaime Lannister, Melisandre di Asshai, Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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31- 1 non è mai stato in montagna. 4 ce lo porta.
Houston abbiamo un problema!Bonus: mamma cinghiale difende i suoi piccoli.
[Contesto: Westeros, ma non definito. Ships: nessuna.]




Sandor Clegane non aveva capito ancora come fosse riuscito a cacciarsi in quella specifica situazione, ma aveva rinunciato a chiederselo, come aveva smesso di chiedersi tante altre cose, da quando si era unito in modo inspiegabile alla Fratellanza senza vessilli. Spiegare come lui, che aveva una fobia assurda e ormai quasi connaturata per il fuoco, si fosse legato a un gruppo fanatico che credeva di leggere nelle fiamme e roteava spade fiammeggianti sarebbe stato impossibile. Così non pensava, camminava e basta. Beric Dondarrion gli aveva affidato la missione di accompagnare la Donna Rossa sulla cima di una montagna vicina e lui zitto aveva obbedito. Non proprio zitto, a dire il vero: aveva mollato qualche imprecazione com'era sua abitudine, certo. Però il punto è che alla fine aveva eseguito quell'ordine. 
E così ora si trovava a camminare fianco a fianco con quella donna bella quanto pericolosa, che quanto a follia superava decisamente perfino Thoros di Myr. Curiosamente lei non aveva fatto altro che parlare; blaterava e blaterava sul Signore della Luce, cercando di dargli risposte a domande che lui non aveva mai formulato. Per quanto importava a lui, su quella montagna poteva pure esserci un fottuto drago che cacava oro, non avrebbe fatto alcuna differenza. 
"Chiudi quella cazzo di bocca e stammi più vicino prima che qualche bestia ti si mangia... Non che la cosa mi dispiacerebbe, eh" sbottò a un certo punto, decidendo che il suo limite di tolleranza era stato ormai abbondantemente superato. 
La donna rallentò il passo e lo fissò con i suoi brillanti occhi azzurri. Forse era per quello che si era unito a quei fanatici dopotutto: prima di incontrare Beric, Thoros e gli altri seguaci del Dio del fuoco, nessuno lo aveva mai guardato in faccia senza provare disgusto per le sue bruciature. 
"Non mi succederà nulla, Clegane. La tua presenza a dire il vero è superflua... Io ho il fuoco che mi protegge". 
Il Mastino scoppiò in una risata rauca e quasi aggressiva. 
"Ah sì? Hai mai visto un cazzo di cinghiale, mia signora?" 
"No" ammise lei con sincerità. Aveva vissuto nel deserto, sulla costa e nella neve, ma la montagna era un habitat che le mancava. "Però gli animali hanno paura del fuoco... Tu dovresti saperlo bene, Mastino" aggiunse poi con un sorriso divertito, scoccandogli un'occhiata eloquente. 
Sandor afferrò l'imbeccata e sbuffò sonoramente, limitandosi a riprendere la camminata e a soffocare tutte le bestemmie agli dei - con particolare omaggio al Signore della Luce - che gli vennero in mente. 
Camminarono qualche altro minuto, questa volta in silenzio, prima che, con una casualità sconcertante, davanti a loro si materializzò proprio l'animale che lui aveva nominato. 
Un cinghiale - o più precisamente una mamma cinghiale con ben tre cinghialottini che le trotterellavano dietro. 
"Cazzo!" esclamò lui, ben conscio del pericolo. "Dobbiamo scappare!" 
Cercando di non dare nell'occhio ma allo stesso tempo di essere veloce, si rifugiò dietro il tronco di un albero. Era salvo, ma lo stesso non poteva dirsi della donna. A dispetto di tutti i richiami di lui e perfino del tentativo di trascinarla, lei era rimasta impalata in mezzo alla strada a fissare gli animali con aria assorta. 
"Cosa cazzo stai facendo, vuoi morire?" 
Melisandre lo ignorò e restò immobile mentre il cinghiale adulto, accortosi della sua presenza, cominciò a puntare nella sua direzione. All'ultimo momento, però, proprio quando Sandor credette di vederla presto spappolata sotto la carica dell'animale, la sacerdotessa sussurrò delle strane parole e fece comparire un fiammella tra le sue mani. 
I cinghiali si fermarono di colpo e si allontanarono, riprendendo la direzione opposta. 
"Tu sei completamente pazza!" la rimproverò Sandor, uscendo finalmente dal suo nascondiglio. 
Per tutta risposta, lei ridacchiò. 
"Te l'ho detto che gli animali hanno paura del fuoco. Ora, tu stammi vicino, vedrai che non ti succederà niente!" 
   
 
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