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Autore: LadyPalma    21/09/2019    5 recensioni
[Terza classificata al contest “Happy Birthday To You" indetto da MaryLondon sul Forum di EFP e vincitrice del premio speciale "Miglior utilizzo degli elementi"]
Quando Severus Piton si presenta a Malfoy Manor pieno di passione e formulando parole d'amore, Narcissa è a dir poco perplessa. Evidentemente, il suo caro amico è sotto l'effetto di qualche pozione... E quale sarà mai se non l'amortentia?
[Severus/Narcissa]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Narcissa Malfoy, Severus Piton | Coppie: Severus/Narcissa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Nemmeno un pozionista è al sicuro dagli effetti di una pozione

 

Narcissa si alzò in piedi alla vista dell’ospite che il nuovo elfo domestico di Malfoy Manor aveva introdotto nel suo salotto. Un piccolo sorriso le affiorò automaticamente sul viso stanco, mentre iniziava a muoversi verso di lui per salutarlo. Tuttavia, sorprendentemente fu Severus Piton a colmare la distanza tra loro, gettandosi letteralmente in ginocchio e afferrandole le mani con ardore.
“Oh, Salazar!” esclamò la donna, senza riuscire ad articolare altro per svariati secondi.
Era completamente paralizzata dallo stupore, eppure allo stesso tempo quel contatto così inaspettato le fece comparire un insolito rossore sulle guance. L’imbarazzo per l’assurdità della scena si univa, infatti, al segreto piacere che provava nel vedere un simile atteggiamento verso di lei da parte di quello che, nel giro di pochi mesi, era diventato il suo più caro amico e il suo più prezioso confidente.
“Oh, Narcissa mia! Il tempo senza di te è stato peggiore di una cruciatus!” proruppe il pozionista, con una voce insolitamente calda e roca. “Senza di te sono perso… Sei la stella che guida le mie giornate! Il tuo profumo mi inebria e non riesco a farne a meno… Oh, sai di miele e di narciso… Ma tu sei infinitamente più bella del fiore che condivide con te il nome” proseguì, tempestandole intanto le mani di baci.
Quell’effluvio di parole rese Narcissa sempre più perplessa: l’assoluta mancanza di corrispondenza tra il comportamento di Severus e il suo carattere abituale era paradossale. Doveva esserci qualcosa che non andava, decise, reprimendo la delusione per aver sperato solamente per un attimo che quella passione potesse essere reale. Sull’entità di quel qualcosa le diede un grande indizio proprio il riferimento insistente sul profumo.
“Alzati in piedi, Severus” gli disse, cercando di suonare decisa.
“Qualunque cosa tu voglia, luce dei miei occhi!” Così dicendo, lui obbedì prontamente, appoggiandosi su una sedia per sostenersi.
Severus adesso le appariva esattamente di fronte e Narcissa ne approfittò per mettere in pratica il piano che le si era formato appena nella mente. Non senza un po’ di esitazione allungò la mano verso il corpo dell’uomo, alla ricerca della tasca interna del vestito in cui solitamente portava il suo kit di pozioni di emergenza. L’uomo, all’oscuro della vera intenzione della donna, fraintese del tutto il significato di quei gesti e si tolse rapidamente il pesante mantello invernale.
“Sì, spogliami! Sono tutto tuo, fa’ di me ciò che vuoi!”
Narcissa spalancò gli occhi, mentre sentiva le guance andarle inevitabilmente a fuoco. Tuttavia, riuscì a rimanere abbastanza concentrata da continuare la ricerca della tasca e riuscire perfino a trovarla. Non era una pozionista di professione, ma ai tempi di Hogwarts era riuscita a entrare nel LumaClub e a strappare talvolta anche qualche Eccezionale al professor Lumacorno. Le conoscenze pregresse le furono dunque più che sufficienti per rintracciare con rapidità una generica pozione antidoto.
“Se davvero sei disposto a fare di tutto per me, perché prima non bevi questa pozione?” suggerì, usando il tono più suadente che riuscì a tirare fuori in quel momento.
Senza neanche riconoscere la pozione che lui stesso aveva preparato, Severus non perse tempo prima di portare alle labbra la fiala che lei gli aveva offerto. Narcissa si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Come previsto, l’espressione arcigna ricomparve immediatamente sul volto del suo amico e i suoi occhi scuri si sgranarono dall’orrore.

 
**

Nella stanza era calato improvvisamente un pesante silenzio. La signora Malfoy e il suo ospite se ne stavano seduti sul divano, a una certa distanza l’uno dall’altra, davanti al camino scoppiettante. Normalmente, esso sarebbe stato più che sufficiente per combattere le basse temperature di quell’inverno particolarmente rigido; adesso, però, era come se il gelo fosse riuscito senza preavviso a penetrare all’interno. Della casa e delle loro ossa.
“Severus… Hai per caso bevuto un po’ dell’idromele che ti avevo dato per Lucius?” osò chiedere finalmente la strega.
La domanda spezzò il silenzio e servì soprattutto ad avviare la ricostruzione del corso degli eventi. Cinque giorni prima Narcissa aveva infatti saputo che Severus si sarebbe recato ad Azkaban per incontrare suo marito; dunque, lo aveva pregato di portargli una bottiglia di Idromele come presente per il Natale ormai vicino. Quello che aveva omesso di dirgli, però, era che nella bevanda era stata sapientemente disciolta dell’amortentia da lei stessa preparata. L’obiettivo era semplice: la strega contava di far infatuare nuovamente il marito di lei, giusto il tempo necessario per fargli accettare i termini del divorzio a lei più convenienti. Tuttavia, venne presto fuori che Lucius aveva rifiutato il dono e Severus aveva tenuto la bottiglia per sé senza dire nulla all’amica. Chiaramente, non aveva voluto recarle dispiacere (anche se questo intento non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce). Proprio un paio d’ore prima di recarsi a Malfoy Manor, il pozionista aveva finalmente deciso di bere un bicchierino di Idromele, attirato soprattutto dal suo odore particolarmente invitante.
“Sei una strega davvero terribile” commentò Severus, scandendo bene ogni parola e curvando le labbra in una smorfia.
Era certamente indignato e molto irritato, ma erano sentimenti rivolti più verso se stesso che verso la donna. Sarebbe stato difficile dire se quella reazione fosse più dovuta all’umiliazione per essersi fatto vedere in quella ridicola situazione, oppure alla snervante consapevolezza di essere caduto vittima di una pozione.
“Lo so e, credimi, mi dispiace molto Severus” sussurrò lei con sincerità, intuendo il corso dei suoi pensieri.
Con cautela, osò posargli una mano sul braccio. Lo sentì irrigidirsi sotto quel tocco e, sebbene non si ritrasse, nemmeno diede il minimo segnale di essersi anche solo leggermente addolcito. L’uomo che aveva di fronte era ben lontano da quello che le si era gettato davanti in ginocchio solo poco tempo prima.
Eppure Narcissa sorrise. Adesso, almeno, aveva la certezza che si trattava esattamente del suo Severus.

 
**

Narcissa trascorse il primo Natale dopo la guerra insieme a Draco, sua sorella Andromeda, con la quale stava cercando di riprendere i rapporti, e il piccolo Teddy Lupin; Severus, invece, invitato sia a Malfoy Manor che alla Tana, aveva rifiutato entrambe le proposte e aveva deciso di restare a Hogwarts dove aveva ripreso l’insegnamento di pozioni.  Si rividero comunque prima della fine dell’anno quando l’uomo si ripresentò nella villa dei Malfoy. In quei mesi si erano legati molto e avevano preso la strana abitudine di incontrarsi spesso, per cui quella visita non aveva niente di strano. Allo stesso tempo, però, si trattava pur sempre di una circostanza particolare che imponeva una serie di convenevoli. Si scambiarono gli auguri e non fu senza una certa esitazione che Narcissa gli porse un regalo. Era una sciarpa verde-argento fatta a mano, realizzata forse in maniera meno precisa di Molly Weasley ma con una raffinatezza decisamente superiore al maglione che una volta la proprietaria della Tana aveva tentato di rifilargli.
In ogni caso, anche Severus aveva un regalo da dare.
“Una pozione?” domandò lei leggermente confusa, una volta scartato il piccolo pacchetto.
“È amortentia. Te ne ho preparato una piccola dose così non perderai tempo la prossima volta che sarai in vena di piani astuti” fu l’esaustiva risposta, pronunciata in un tono chiaramente ironico.
Narcissa rimase a fissarlo per qualche istante senza sapere bene come reagire, prima di scoppiare in una risata leggera e assolutamente autentica, che perfino Severus assecondò con un breve sorriso divertito.
Non gli disse che nell’avvicinare quella pozione al naso vi sentiva l’odore di inchiostro, pergamene nuove e ingredienti per pozioni.
Né lui le disse che, anche da sobrio, continuava a sentirci dentro il profumo di miele e narciso.






NDA: Salve a tutti, torno a pochi giorni di distanza a scrivere su Severus e Narcissa, questa volta in toni molto più allegri. L'obiettivo del contest di MaryLondon era seguire dei prompt casuali dati dalla propria data di nascita. Il mio 8 dicembre nascondeva i prompt "personaggio OOC" e "inverno", per cui è uscita fuori questa one-shot un pochino idiota ahah spero vi sia piaciuta, che vi abbia strappato un sorriso... E che magari ci sia qualcuno sul fandom che shippi questi due!:)
   
 
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