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Autore: Meggy the Witch    23/09/2019    0 recensioni
[Smile and Go]
Quando salvarono l'isola di Stravaganzia dalla glaciazione erano solo bambini. Ora Nedeb, Yors, Sciangri, Nanna, Norves, Cilli, Nadai e Ninno sono cresciuti e sono dei veri e propri adolescem… ehm, adolescenti! Se non fosse per loro, le serate nei pub di Stravaganzia sarebbero davvero noiose…
(ALERT: potrebbe rovinare i dolci ricordi infantili sugli Smile and Go)
Genere: Comico, Parodia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Cielo stellato si attendeva a Stravaganzia. L’aria calda estiva con la brezza fresca della notte, perfettamente in sintonia tra loro. Le strade iniziavano pian piano a svuotarsi, man in mano che l’ora si faceva sempre più tarda e già verso le nove di sera quasi tutti gli abitanti erano già rientrati nelle rispettive case.
Ma, appunto, quasi tutti.
Un gruppo di otto giovani ancora vagava per l’isola. Erano Nedeb detto il coglio...ehm, il pagliaccio , il playboy Yors, Norves il Dramaqueen, Cilli la tipa degli spilli, Sciangri la bella ma ingenua, Nadai l’astemia per scelta, Nanna l’unica sana di mente e Ninno la cui utilità non era ben chiara. Subito dietro, i loro Smile and Go li seguivano fedelmente, ridendo ed emettendo versi acutissimi, non proprio apprezzati dagli abitanti di Stravanganzia (che ancora si chiedevano che diamine di bestie fossero). [Curiosità: *superquark sound* gli Smile and Go appartengono al taxon degli artropodi e sono filogeneticamente vicini agli aracnidi in quanto hanno otto zampe].
Il gruppo era ben conosciuto dagli isolani, soprattutto per il chiasso notturno che non conciliava il sonno, il che aveva provocato diversi litigi con i vari abitanti. D’altro canto, i proprietari dei pub dell’isola erano davvero felici che esistesse una compagnia come loro con cui fare dei veri affari!
Yors si asciugò il sudore che colava dalla fronte.
-Accidenti che caldo! Ci vorrebbero proprio un paio di birre.-
Nedeb colse subito la palla al balzo.
-Certo che sì!- rispose con eccessivo entusiasmo –Ho proprio bisogno di qualcosa che mi birfreschi!-
Scoppiò a ridere da solo, sotto lo sguardo allibito dei suoi amici.
-Oh, andiamo! Davvero nessuno l’ha capita? Birra, rinfrescare, bir-freschi…- tentò di spiegare.
Norves, dall’alto del suo sguardo sprezzante, preferì ignorare la battuta.
-Inutile che fai il gradasso. L’ultima volta ti sei accasciato sul bancone dopo mezza media.- gli ricordò.
-È vero… vorrà dire che berrò io la metà che avanzi.- concluse Yors.
Nadai era assolutamente contraria all’idea di farli nuovamente entrare in un pub.
-Voi siete completamente fuori di testa. Bevendo alcolici si bruciano tantissimi neuroni e si interferisce con la normale attività neuromotrice. Si stima che per ogni volume di alcol si possa…-
-Sìsìsì, bla bla bla, abbiamo capito saputella.- la interruppe Nedeb.
-Ma ha ragione…- cercò di difenderla Yors, anche se già sapeva che sarebbe stato il primo a non ascoltarla.
Nadai stava già per iniziare un altro monologo da secchiona, quando Sciangri si interpose.
-Fermi tutti! Ci stiamo dimenticando di Nanna e Ninno! Sono minorenni, non possiamo portarli con noi! Tra l’altro sono già le nove e trenta e dovrebbero essere già a letto!-
-Non voglio andare a letto!- borbottò Ninno.
Cilli sbuffò contrariata.
-E quindi? Possono tornare a casa da soli. Muovetevi!- ringhiò ai due bambini.
Nanna senza obiettare salì di fretta sul suo Smile and Go, spaventata da quanto fosse aggressiva Cilli.
-Ma la strada è buia e io ho paura!- squillò con la sua vocina stridula, seguita dai versi di lamentela della sua bestiola .-E Ninno è inutile contro i mostri che ci sono nel buio.-
Nadai riprese il suo tono saccente.
-Tecnicamente, nel buio non…-
-Vuoi stare zitta?!- le urlò contro Cilli, che non vedeva l’ora di affogarsi dentro qualche cocktail.
Si voltò con aria di rimprovero verso i due bambini:-Niente scuse. Sparite!-
-Non ci penso nemmeno a lasciarli soli! Vi accompagno io!- sbrigò Sciangri, con fare eccessivamente materno. –Qualcun altro vuole accompagnarci?-
Nedeb arrossì.
Era l’occasione per rimanere da solo con la bellissima Sciangri e provarci senza essere sotto lo sguardo degli altri. Magari avrebbe potuto improvvisare qualche battuta carina per farla innamorare, oppure inventarsi qualche barzelletta, o una canzone o qualsiasi cosa!
Saltò grintosamente sul suo Smile and Go, pronto per prendere ancora una volta la palla al balzo.
-Certo! Vengo anch’io! Sono invincibile contro i mostri del buio!- iniziò saltando sulla povera bestiola e facendo di tutto pur di farsi notare.
-Va bene. Vi raggiungiamo dopo al pub.- salutò Sciangri, partendo al galoppo del suo artropode.
Nedeb la rincorse ancora saltando entusiasta.
-Pft. Tanto non ci esce dalla friendzone.- commentò acidamente Norves.
Intanto si diressero verso il pub.
Il proprietario fu incredibilmente felice di vederli! Erano i suoi migliori clienti! Ogni volta che entravano nel suo locale riusciva a guadagnare in una sola sera quanto aveva accumulato in una settimana.
-Benvenuti!- li accolse a braccia aperte.- Ehm, però quelli è meglio che stiano fuori.-
Indicò gli Smile and Go che mugolavano in giro per il locale, infastidendo quei pochi clienti rimasti.
-Fuori!- ordinò immediatamente Cilli, facendosi sempre obbedire.
L’oste ormai conosceva bene i loro gusti in fatto di birre e cocktail. Non fecero in tempo ad accomodarsi al bancone che già li stava servendo.
-Allora, Yors partiamo subito con una litro rossa, Norves ovviamente una media della birra più scura e amara che esiste e la piccola chiara quasi analcolica…-
Cercò per il locale l’amico simpaticone patetico.
-Uh, dov’è il vostro amico?-
-A farsi friendzonare nuovamente.- rispose Cilli, mentre scrutava tra l’elenco dei fashion cocktail.
Voleva qualcosa di asciutto, secco, forte ma non troppo, così da poterne prendere un altro dopo e, naturalmente doveva essere ipercostoso.
-Per me un Martini dry rose-glittering. Quello con i brillantini rosa edibili.-
Fece per prendere il portafoglio.
-Oh, no. Ho dimenticato il portafoglio a casa. Norves anticipami tu.- ordinò, mentre prendeva il cocktail e si dirigeva sensualmente verso un divanetto, ovviamente dando per scontato che non ci sarebbero state risposte di obiezione.
-Cosa?! Ancora? Possibile che tutte le volte…- si rassegnò prima ancora di concludere la frase. –Va bene. Tranquilla, offro io…-
-Ehy, Norves. Non è male questa idea di offrire il drink alle ragazze!- osservò Yors mentre già finiva il primo boccale.
“Magari anche Nadai apprezzerebbe.”
Fece spallucce.
-Non è che abbia molte alternative…-
Yors si interpose tra l’oste e Nadai che stava dando l’ordinazione.
-Per la signorina una vodka…-iniziò.
-…un succo…- lo corresse Nadai.
-…un succo alla pesca.-
-…all’ananas. La pesca contiene poche fibre!-
-…e pago io.-
-Con il tuo stipendio attuale puoi permetterti una media di tre birre da mezzo litro a serata, ma la media di quelle che bevi è di sette e mezzo. Per cui non ti conviene minimamente offrirmi un succo di frutta.-
Rifilò i soldi al cameriere e raggiunse Cilli sul divanetto.
Yors tornò tristemente al bancone dove il suo boccale vuoto era già stato rimpiazzato con uno nuovo pieno.
-Oh, sono anni che cerco di fare il romantico e non ci riesco. Nadai finirà per non volerne sapere più nulla di me.- sussurrò un po’ a Norves e un po’ alla birra.
L’amico non lo stava minimante ascoltando, talmente era impegnato a contare la sua media di birre bevute per serata.
“Penso quattro o cinque…”
-Non capisco dove sbaglio.- si lamentò ancora, mentre il secondo boccale era già a metà.
Fissò Norves in attesa di un qualsiasi consiglio.
-Quattro o cinque.- gli disse sentendosi osservato.
Finalmente entrarono nel pub anche Sciangri e Nedeb.
-Nanna e Ninno sono sotto le coperte e stanno bene!- annunciò lei con immensa gioia.
Quello che di solito era l’iperattivo Nedeb, si trascinò fino al bancone, privo di qualsiasi tipo di entusiasmo.
-Oh, cos’è quel muso lungo?- chiese preoccupato l’oste –Nah, lascia stare e bevici su.-
Gli porse la solita birra piccola chiara.
Nedeb la fissò per un attimo e poi… se la scolò in un solo fiato, sotto gli occhi increduli dei suoi amici.
Fissò per altri secondi il bancone e poi scoppiò a piangere.
-Mi ha detto che sono un grandissimo amico!- singhiozzò disperato.
Norves alzò gli occhi al cielo.
-Non dire che non te lo aspettavi.- inferì con assoluta insensibilità.
Yors invece cercò di consolarlo con delle pacche sulla spalla.
Il povero Nedeb ci aveva almeno sperato. Allungò la mano verso il bicchiere che era tornato pieno.
-Non capisco cosa sbaglio…-
-Sbagli quattro o cinque! È quello il problema!- rispose convinto Yors –Lo sbaglio anch’io! Me lo ha fatto notare prima Norves!-
Nedeb rifletté per un momento sul significato di quella frase.
-Ah sì!- si illuminò –Quattro o cinque!-
Certo! Era quella la soluzione a tutto! Come aveva fatto a non capirlo prima?!
-Sì, ma ora sto iniziando la terza.- rispose con calma Norves, l’unico a cui l’alcol non stava già dando al cervello.
Era giunto alla conclusione che la sua media era di quattro birre a serata. Raramente arrivava alla quinta, dato che solitamente dopo la quarta iniziava a girargli la testa, per cui si fermava: non voleva di certo che gli altri lo vedessero ubriaco (a differenza di Yors e Nedeb). Sarebbe stato davvero imbarazzante.
Nedeb era improvvisamente tornato iperattivo e gli saltellò di fianco.
-Dacci altri consigli!- gli urlò, prendendosi però come unica risposta uno sguardo sprezzante.
Intanto Sciangri aveva ordinato una cocktail alla frutta, poco alcolico (“perché Nadai ha ragione però è esagerata, un po’ di alcol non fa male a nessuno”) e stava raggiungendo le amiche sui divanetti.
-Allora Sciangri, come è andata?- chiese maliziosa Cilli.
-Oh, molto bene! Nanna si è addormentata subito e anche Ninno ci ha messo poco!- rispose entusiasta.
Nadai e Cilli scoppiarono a ridere.
-No, Sciangri…Cilli intendeva dire come è andata con Nedeb.- la aiutò Nadai.
Sciangri rimase molto confusa.
Cosa c’entrava Nedeb?
-Beh, ha raccontato le sue solite barzellette idiote…-
Cilli appoggiò elegantemente il drink sul tavolo.
-Quanto sei carina e stupida.- le sorrise –Possibile che non ti sei accorta che Nedeb è pazzo di te?-
Sciangri quasi si soffocò nel cocktail.
-No!- esclamò. –Andiamo, non è vero! È solo un buon amico.-
Nadai le si fece più vicina.
-Questa si chiama “friendzone”.- le spiegò.
Scoppiarono nuovamente a ridere.
Sciangri non sapeva cosa fare.
Non aveva mai notato niente di particolare in Nedeb. Raccontava barzellette stupide, faceva battute stupide, era in generale stupido e non aveva mai notato che con lei si comportasse in maniera diversa rispetto ad altri.
-Ma io non lo sapevo! Non mi ha mai detto nulla.- si giustificò. –E ora cosa devo fare?-
-Beh dipende.- si risistemò Cilli sul divanetto –A te interessa?-
Non ci aveva mai pensato! Non aveva nemmeno mai pensato di avere un relazione con qualcuno!
-No… è un idiota. Simpatico, ma idiota.-
Era in crisi. Voleva passare una serata tranquilla con i suoi amici e invece era completamente dirottata sull’imbarazzante.
-Non esiste nemmeno una minima possibilità che possa interessarti?- riprovò Nadai.
-Ho detto di no!-
-Magari adesso dici di no, ma forse devi solo conoscerlo meglio. Anch’io inizialmente non sopportavo Yors, però poi ho scoperto che quando si impegna è molto romantico mentre io sono sempre molto acida, per cui per la proprietà fisica che gli opposti si attraggono, ho capito che in realtà siamo un coppia perfetta.- concluse.
Forse Nadai aveva ragione, forse la stupidità di Nedeb in qualche modo si completava con la sua ingenuità, anche se non erano caratteri propriamente opposti, ma magari funzionava comunque.
Cilli decise di farla più semplice.
-Caratterialmente non ti piace, ok. Ma fisicamente?-
Ci pensò.
-Beh…è carino?- rispose un po’ imbarazzata.
-Perfetto! Basta quello!- risolse Cilli.
Sciangri era ancora più confusa di prima.
-In che senso? Cioè come posso stare una persona che mi piace solo di aspetto e non di carattere? Non è possibile.-
-Certo che è possibile.- sbrigò Cilli. –Secondo te io esco con Norves perché sono affascinata dal suo carattere?! Persino una lapide è più sentimentale di lui! Però c’è tanta attrazione fisica che compensa.-
Sciangri rimase per un po’ perplessa mentre osservava l’amica che la fissava con un’aria maliziosissima.
-Questa invece si chiama “scopamicizia”.- chiarì immediatamente Nadai.
-Oh, Cilli! È disgustoso!- esclamò quando realizzò cosa intendesse.
Era una cosa…oscena!
Si alzò dal divanetto, completamente scandalizzata e fece per dirigersi verso l’uscita.
-Te ne stai davvero andando? Siamo solo all’inizio del discorso!- scosse la testa Cilli.
Sciangri indicò l’orologio del pub.
-Non so se vi siete rese conto che sono già le undici e trenta. Vorrei arrivare a casa prima di mezzanotte.-
Era da veri pazzi rimanere fuori oltre mezzanotte. Si rischiava di perdere preziosissime ore di sonno, e inoltre era risaputo che oltre la mezzanotte per le vie di Stravaganzia iniziavano a girare individui poco affidabili.
-Per una volta rimani qui e torni a casa con noi.- ordinò Cilli senza minimamente scomporsi. –Poi quando facciamo chiusura il proprietario offre sempre qualcosa da bere.-
-Ma poi non dormo…- tentò di insistere Sciangri.
Nadai iniziò:-Non è esatto. Il tuo ciclo di sonno dura…-
-Ok, va bene. Mi fermo oltre la mezzanotte.- decise interrompendo immediatamente il monologo.
Ritornò sul divanetto, sperando vivamente che l’argomento della conversazione cambiasse.
Nel frattempo al bancone Nedeb era arrivato a finire la sua seconda birra senza collassare, Norves aveva appena finito la quinta e Yors aveva ormai perso il conto.
-Aspettate. Voi mi state prendendo in giro?- chiese Norves iniziando inavvertitamente la sesta birra.
Yors scosse la testa.
-No, ti ripeto. Io mi sono reso conto che mi stavo per dimenticare del nostro primo anniversario e le ho preso il regalo solo la settimana prima. E lei mi ha ringraziato da acida!- rispiegò nuovamente.
-Ma quindi non ti sei dimenticato del vostro anniversario!- ribatté Norves.
-Sì, invece!-
Norves a malapena capiva a cosa servisse festeggiare l’anniversario in una coppia, per cui davvero non si capacitava di quali fossero i problemi di Yors.
-E io perché ti sto prendendo in giro?- domandò per niente convinto Nedeb.
-Perché sei ancora in piedi.-
Nedeb si sdraiò per terra.
-Non è vero, vedi¿ Sono sotto lo sgabello.-
Norves trangugiò altra birra per dimenticarsi quella scena patetica. Alzò lo sguardo verso l’alto, per evitare di notare Nedeb, e si rese improvvisamente conto che il pub aveva molte più pareti del solito.
-Quindi che cosa devo fare, oltre risolvere il quattro e il cinque?!- urlò disperato Yors.
-Non lo so! Ti sembro la persona più adatta per darti una risposta?!-
Yors diede un’occhiata a Nedeb sotto lo sgabello.
-Sì.- confermò non trovando nessun altro.
I boccali di birra erano ancora magicamente pieni.
-Nadai è una secchiona,- iniziò Nedeb rimettendosi in piedi – e le piacciono le cose secchione. Devi regalarle dei secchi.-
Calò il silenzio.
-Capita? Secchiona, secchi…-
Yors si accasciò sognante sulla spalla di Norves.
-È tanto intelligente.-
-Invece lei è bella come un sogno.- continuò Nedeb strusciandosi sull’altra spalla di Norves.
-Ed è acida come la birra fermentata male.-
-…ha degli occhi tanto verdi…-
-Solleverei il mondo per lei.-
-Io per lei… non lo so.-
Norves esaurì la pazienza. Lui stava solo cercando di contare le nuove pareti del pub e per colpa di quei due non riusciva a concentrarsi.
-PERCHÉ STATE DICENDO TUTTO QUESTO A ME?!-
Afferrò violentemente la birra, che però misteriosamente era diventata sambuca.
-Hai ragione!- si illuminò Yors. –Devo dirlo a Nadai! E lo farò in maniera secchiona!-
Si lanciò a grandi passi verso il divanetto delle ragazze dove il proprietario stava offrendo degli shorts di sambuca, essendo ormai giunti all’orario di chiusura. Nadai non voleva bere il suo, Sciangri solo metà, (perché “troppo potrebbe fare male”) per cui Cilli si era presa il disturbo di non lasciare i bicchieri vuoti.
-Nadai!- urlò Yors –Per la regola del quattro o del cinque, dei secchi e non so bene di cos’altro, perché sbaglio, ma forse sì…-
-Che discorso romantico.- sibilò sarcastica Cilli, ascoltando impassibile lo sclero di Yors.
Nedeb invece era ancora al bancone.
-Dai, vai da Sciangri, muoviti.- se lo scrollò dalla spalla Norves.
-Non ce la faccio.- cercò di tenersi in equilibrio –Non mi reggo in piedi.-
Sbuffò nuovamente.
-Va bene, ti accompagno io.-
Cercò di spingerlo fino al divanetto, ma le pareti del pub non solo erano aumentate ma si spostavano anche, così per sbaglio portò Nedeb fuori dalla porta, dove gli urlanti Smile and Go aspettavano i loro responsabilissimi proprietari.
-Sciangriiiii…- chiamò Nedeb zoppicando verso un cespuglio.
Inciampò in una delle bestiole e cadde di faccia tra la vegetazione.
-No, quello è un cespuglio, non è Sciangri.-
Norves sentì il forte bisogno di appoggiarsi alla parete di fianco a lui.
-Ehy, va tutto bene?-
No, non era una parete. Era Sciangri che era uscita dal pub avendo sentito qualcuno che la chiamava.
-Sì, sì, le pareti si muovono e Nedeb è nel cespuglio.-
Sciangri era allibita. Era la prima volta che rimaneva fuori casa oltre la mezzanotte e stava davvero succedendo di tutto: Nedeb che d’improvviso era innamorato di lei, Yors che urlava cose a caso a Nadai, la stessa Nadai che non sapeva come reagire, Cilli che per tutta la serata aveva fatto allusioni sessuali in qualsiasi frase o qualsiasi cosa facesse solo per darle fastidio, il proprietario del locale che le avvertiva che uno dei loro amici era rimasto per venti minuti sotto uno sgabello senza muoversi e infine pure Norves che vedeva le pareti muoversi.
“Mai più.” si impose. “Non può davvero succedere nulla di peggio…”
-Non mi sento…bene.- sbiascicò Norves.
Si accasciò su un cespuglio e vomitò.
-Oh, no, oh, cielo! Cosa faccio?!- andò in panico Sciangri.
Lo aiutò a mettersi seduto, contro la vera parete.
-Cilli! Norves sta vomitando!- urlò.
-Se la cava benissimo da solo.- rispose senza nemmeno uscire dal locale.
“Va bene. Ora hai davvero visto il peggio.”
Norves appoggiò la testa alla parete e aprì lentamente gli occhi.
C’era davvero un cielo stellato quella notte a Stravaganzia.
La luna, le stelle, la faccia di Sciangri in pieno panico… caspita, aveva degli occhi verdissimi! E i capelli blu. E i lineamenti… morbidi?
-Ehy, ma allora Nedeb ha ragione.- realizzò Norves.
-Su cosa?- chiese Sciangri, non tanto perché interessata a cosa pensasse Nedeb, ma più perché non aveva una vaga idea di cosa fare. (Ma poi, dove caspita era finito Nedeb?!)
-Sulla roba del sogno…-borbottò -…be, senti Sciangri, non saresti interessata ad una cosa a tre con me e Cilli?-
SCIAF!
Norves si passò la mano sulla guancia dolorante per lo schiaffo.
-CILLI! VIENI IMMEDIATAMENTE A PRENDERTI IL TUO COSO-AMICO!-
 
Smilz aveva perso Meganò in giro per Stravaganzia.
Era uscito per festeggiare da solo il suo compleanno, sbronzandosi e sniffando cose non troppo legali, nei peggiori locali dell’isola.
Caso, o forse fortuna, volle che lo ritrovò disteso su un cespuglio di un pub, circondato da quelle bestie urlanti antipatiche e insopportabili.
Non era da solo. Con lui c’erano anche collassati i tre ragazzini antipatici che gli avevano causato tanti problemi, mentre venivano in qualche modo caricati dalle altre tre ragazze sugli Smile and Go.
-Il nuovo mago Puffete ha un rimedio immediato per il post-sbornia.- diceva mentre lui e Nadai fissavano Yors sulla sua bestiola –Potremmo portarli da lui.-
-Non vedo altre soluzioni.- approvò acida Cilli.
Sciangri, ancora furiosa, montò sul suo Smile and Go e partì verso casa.
-Aspetta, non ci aiuti a portarli da Puffete?- la fermò Nadai.
-Non vuoi concludere la serata con noi?- aggiunse Cilli.
-DOVEVA CONCLUDERSI SEI ORE ORE FA! NON RIMANGO Più FUORI CON VOI DOPO MEZZANOTTE!-
-Ma solo questa serata è stata strana.-
-ADDIO!-
   
 
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