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Autore: Spensieratezza    25/09/2019    2 recensioni
Questa storia fa parte della serie: fiaba oscura.
In questa raccolta il ruolo di Misha sarà importantissimo e si verrà a scoprire quanto grande è il suo affetto per Jared durante la loro missione nello spazio per ritrovare i gemelli scomparsi.
Ps Jensen in questa storia non è con Jared, anche se compare nella storia per pochissimo, per questo non ho segnato lo slash nella categoria della coppia.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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Misha  aveva deciso di lasciar perdere.
Perché Jared era il suo migliore amico,
perché soffriva per il suo ragazzo,
perché in quella situazione erano in due a soffrire per amore e anche perché avevano dato un calcio alla loro vita di sempre.
 
Misha quindi gli permetteva di sfogarsi come meglio credeva, anche se questo significava usare la sua faccia da pazzo.
Era facile a volte guardarla quando si ricordava chi era che la stava indossando.
Era un po' come andare ad una festa di Halloween.
Jared in quel caso era il Giustiziere.
All’inizio era solo una cosa “personale” aveva detto, un modo per indagare, per ritrovare suo fratello.
“I loro fratelli.”

Ma poi era diventato qualcosa di più.
Jared usava la sua faccia per costringere la gente a dire la verità, a rivelare informazioni con una tenacia abbastanza sorprendente per i casi di fratelli separati alla nascita.
Adorava riunirli, lo leggeva nei suoi occhi a ogni riunione, in quegli occhi spesso tremanti e lacrimanti in cui ci leggeva anche rammarico perché non era LUI quello che aveva ritrovato un fratello.
Da un lato quasi ne era sollevato, forse Jared si sarebbe dato per vinto e sarebbe tornato alla loro vita di sempre.
Subito dopo si sentì una merda per questo pensiero.
Se Jared diceva la verità, anche un suo fratello c’era in mezzo a tutta questa storia.
Ma era davvero così o era solo suggestione di Jared?
 
 
 
(da qui si ricollega al capitolo 10 de Il giocattolaio )
“Jared, questi quartieri francesi , sono deliziosi,  ma ripetimi il piano che ci ripetiamo da due mesi, ormai, da quando abbiamo cominciato a viaggiare.” Diceva Misha, mentre camminavano nel buio di New Orleans.

Jared sospirò, ma guardò l’amico e sorrise.

“Grazie a questa faccia, possiamo scovare dentro il cuore e l’anima della gente, in questo modo, sarà più facile scoprire dove si trovano i nostri fratelli…ma ti vedo preoccupato, Misha, cos’è, hai cambiato idea sul venire con me?” chiese Jared preoccupato.

“Non dire sciocchezze..sono stato io a dirti che volevo venire con te, ma sono preoccupato, Jar..”
“Preoccupato per me? E perché mai?”

“Per la tua..faccia..i tuoi..poteri..li usi sulle PERSONE.”

“Erano tutte persone con una doppia faccia, credi non abbia fatto bene a smascherarli? La maggior parte erano criminali, o fedifraghi o bugiardi..”

“Forse intrometterti così nel destino della vita delle persone, avrà un costo su di te, Jar..”
Jared si fermò, guardandolo critico.
“Da quand’è che sei diventato così moralista?”

“Non mi interessa niente della moralità, io mi preoccupo per te, se non fai attenzione, gente senza scrupoli, potrebbe mettere gli occhi su di te.”

“E allora? La cosa peggiore che potrebbe capitarmi?” chiese Jared, riprendendo a camminare.
“Potrebbero usarti, per esempio.”
“E se fossi d’accordo nel farmi usare?”
 

Misha si parò davanti a Jared e lo prese per il mantello.
“Io non te lo permetterò. Non permetterò che ti usino.”
“Non spetta a te decidere, Misha.”

“Come puoi volere QUESTO? Credevo fossimo in viaggio per ritrovare tuo fratello..e forse anche il mio.”
“È per LORO che io sto facendo tutto!”
“Cosa??”

“Senti, chiunque ha mio fratello, è gente poco raccomandabile..se mischiarmi con i criminali, come ultima spiaggia, mi permetterà di trovare informazioni, che si facciano pure avanti, sono disposto a tutto.”

“No..non lo faresti mai..”
Jared lo fissò. “Ho rinunciato al ragazzo che amo. Non c’è nulla che non farei, Misha.”
 
 
 
 
*

Durante un soggiorno a Roma, in un vicolo buio, Jared aveva chiesto a Misha di seguirlo.
“Sei pronto?” chiese Jared.
“Sì, che cosa volevi farmi vedere, Jared?”

Jared prese un grosso sospiro e con la mano, creò un piccolo buco nero.
Misha non sembrò sorpreso, ma poi, il buco si allargò fino a diventare abbastanza grande.
Misha aveva la bocca spalancata.

Sei riuscito ad espanderlo fino a questo punto??”
Jared sorrise compiaciuto.
“A quanto pare si.”

“L’ultima volta che me l’hai mostrato, era grande quanto una nocciolina.”
“E adesso invece si è allargato.”

“Credi che dipenda dalla tua faccia? Dal potere che ti ha dato la moneta? Ti da anche il potere di aprire la terza dimensione?”
Jared fece spallucce.

“Quello che posso fare io, costringere le persone a rivelarsi per quello che sono, è qualcosa che nessuno è in grado di fare, credo che sia collegato al mio potere,sì, il potere di manipolare la mente altrui, mi ha dato anche il potere di andare oltre la nostra dimensione corrente.”

“E cioè di creare buchi neri?” chiese Misha. “Dove credi che portino?”

“Non lo so, forse altri mondi..altre dimensioni..hai paura?” chiese Jared, rivolgendosi all’amico.
“Sì.” Ammise lui, vergognandosi un po'.
Jared andò da lui e gli mise le mani sul viso.

“Sei ancora in tempo per tornare indietro, tornare a casa, Mish..io non me la prenderò se tu..”

“Scherzi?” chiese Misha, ridendo e spostandosi bruscamente. “A questo punto sembra che la nostra storia fantastica sia arrivata ad un punto in cui i nostri viaggi si prospettano molto meno monotoni e più originali di quello che pensavo. “

“Quei buchi neri potrebbero portare alla morte, Mish…”
“La moneta non ti permetterebbe di creare qualcosa che ti porti alla morte, tu stesso dici che ti protegge.”

Jared si guardò le mani e se le posò sulle guance.
“Io non sono più sicuro di nulla…”

“Lo sapevo, vuoi scaricarmi e iniziare una nuova fantastica avventura tutto da solo, perché vuoi la gloria tutta per te.” Rise Misha.
Jared rise.

“Che cosa ho fatto per meritare un amico come te..”

“Pensi di metterci una mano li dentro, o di continuare a perderti in sdolcinerie fino a quando albeggerà?”

Jared guardò esitante il buco nero che galleggiava sopra di loro.


“Amico, se aspettiamo ancora un po', qualcuno lo vedrà! Oh, al diavolo!”

“MISHA, ASPETTA!”
 
Ma Misha non lo ascoltò e infilò un braccio all’interno del buco nero.

Quasi a Jared gli si spezzò il respiro, nel vedere il braccio di Misha sparire dentro.

“Cosa? Cosa pensavi mi sarebbe successo? Che qualche mastino infernale mi masticasse da li dentro?” chiese Misha, storcendo la faccia in una smorfia e togliendolo. Il braccio sembrava intatto.
 
“RAZZA DI SCIAGURATO!” gridò Jared e andò a controllare l’amico tastandogli il braccio con entrambe le mani.


“Sembra intero, non credo si sia dissolto in milioni di particelle, ma magari all’interno di quel buco nero, il mio braccio si è disintegrato.”

Jared lo guardò senza capire.

“Il gatto di Scrodinger! Mai sentito parlare? Il gatto nella scatola, che finchè non è osservato da nessuno, non si trova in uno stato definitivo. È vivo e morto allo stesso tempo. Che c’è? Non ti piace la storia?”

“No! E se devo dirti la verità, mi stai anche spaventando a morte.” Disse Jared, guardando il buco che senza la sua concentrazione, si stava rimpicciolendo.
“Jared, io vado. “

“Cosa?? SEI IMPAZZITO?”
“La domanda è, verrai con me?”

E senza aspettare la risposta, Misha entrò nel buco.
“MISHA!”
 
Misha era scomparso, ingoiato dal buco nero.

Jared, mise un braccio dentro. Era come toccare il nulla.

“Maledetto sciagurato!” disse, ed entrò a sua volta.

Il buco nero si richiuse dietro di lui.
 
 
 
 
*
Io e Misha entrammo dentro il buco e quasi rischiammo di cadere, visto che eravamo sopra degli alberi, in una foresta.
Due tigri grosse come elefanti in piedi su due zampe, ci ruggirono contro.
E quel che è peggio è che erano VESTITE.

“J-Jared…a-aiuto…”
“Sta calmo, Misha, sta calmo.”
“Oh, ma io SONO calmo.” Disse Misha, atterrando sul prato.
“MISHA, SEI IMPAZZITO??”

“SCAPPA MENTRE IO LI DISTRAGGO!”
“COL CAVOLO! MISHA, TORNA QUI!!”
“SBRIGATIIII”

“Maledizione. Vieni qui, vieni qui, vieni…” un inizio di buco nero si materializzò nel dito di Jared.
Lo guardò allibito. Misha continuava a correre, aveva guadagnato un po' di vantaggio gettando due banane alle tigri.
“Misha!! Sciagurato, vieni qui!!” lo richiamò Jared, posizionando il cerchio per terra. Ormai era grande abbastanza.

Misha scattò a velocità chilometrica, mi acchiappò la mano e tornammo dentro.
Ma non durò, il portale ci scaraventò solo all’uscita di quella che sembrava una foresta.
 
Presi per mano il mio amico e mi accorsi che eravamo precipitati in un Incubo.
Il mondo era un grosso pianeta alla rovescia!

Sugli alberi strane forme umanoidi che assomigliavano a degli uccelli ma grossi come ANATRE, ci fissavano. Io e Misha ci guardavamo deglutendo, loro starnazzavano riconoscendo in noi forse dei simili.

Jared..andiamo via..”
“Ma come, non..non li aiutiamo?”
“Non credo che possiamo..”
“Ma che razza di Mondo è questo?”
 
 
Io e Misha decidemmo di visitare il pianeta, in una città incontrammo una ragazzina, avrà avuto si e no vent’anni e si muoveva a quattro gambe, era una ragazza canina ed era coperta di stracci, non sembrava voler parlare e così la costrinsi esibendo la mia faccia.
Fortunatamente sembrava che il mio potere funzionasse anche in altri mondi.

“Sono secoli che gli animali hanno preso il sopravvento sulla razza umana.” Disse la ragazzina. “e hanno deciso di vendicarsi per tutti i secoli che sono stati trattati come la razza più inferiore del pianeta. Sono Secoli che la razza umana è assoggettata a loro, che NOI siamo assoggettati a loro.”
“Che cosa vi fanno?” chiese Misha con compatimento.

“Tutto quello che noi facevamo a loro.” disse la ragazzina come se fosse OVVIO. “Ci sono gli umani domestici, gli umani da zoo, quelli d’acqua dolce, a seconda delle loro preferenze, ma non sono tutti odiosi, no. Alcuni ci danno anche molte libertà. Io per esempio sono un’umana LIBERA, perché vivo in mezzo alla strada, mi arrangio come posso per mangiare, ma..spesso devo scappare da chi cerca di addomesticarmi.” Rabbrividì e Misha e Jared cercarono di non chiedere cosa gli animali intendevano per “addomesticare.”
“Perché non avete provato a ribellarvi?” chiese Jared.

“Non è facile quando sei la razza inferiore.” Spiegò lei. “Il nostro dna ha subito una mutazione, ora alcuni di noi non possono vivere all’infuori degli oceani o del mare..molti di noi, quelli con il dna dei volatili, non possono muoversi che in cielo, alcuni vivono solo d’estate, altri solo d’autunno, altri solo otto ore come le farfalle..e poi non è semplice organizzare una rivolta quando non puoi riuscire a imparare la stessa lingua o quando sai che tra solo vent’anni di vita, sarai morto, perché la tua vita è come quella di un gatto.” Disse lei tristemente. “Una volta le cose erano diverse, dicono quelli di noi che lo sanno, una volta l’umanità credeva di essere infelice solo perchè doveva guadagnarsi il cibo o lottare per un’emozione, forse abbiamo pagato per non esserci resi conto di quanto eravamo fortunati.”
“È terribile.” Disse Jared guardando Misha.
“Già.”


 
*

Misha voleva tornare subito nel nostro mondo ma a quanto pareva non riuscivo più ad attingere al buco nero e non eravamo liberi di farlo. Rimanemmo intrappolati due mesi in quel mondo, muovendoci tra i rifugi più diversi usando la mia faccia per nasconderci e non farci scoprire e vedemmo le cose sotto un’altra prospettiva.
Noi..l’umanità..la razza MIGLIORE..e invece eravamo la peggiore di tutte, quella che trattava gli animali come BESTIE.

Castravamo gli animali per non fargli avere dei cuccioli o non provavamo neanche a salvare quelli malati, solo perché credevamo che la vita di un gatto non valesse poi molto in confronto a quella di un umano.. se si ammalava uno di noi, c’erano gli ospedali, le visite mediche..le operazioni, se si ammalava un animale, spesso si ricorreva all’eutanasia per non farlo soffrire.
Abbandonavamo i cani sull’autostrada, effettuavamo la caccia, allevavamo delle bestie solo per poi ucciderle o per farne pelliccia, usavamo le cavie da laboratorio..uccidevamo le zanzare..e tanto altro ancora.
Non era un mistero che molti di loro si erano ribellati.

Mi sentivo così triste, ancora di più mi sentivo triste per Misha, lui non aveva fatto mai niente contro nessuno e tantomeno a un moscerino, non era giusto che dovesse pagare proprio lui.
Aspettavamo ormai che la mia capacità di crearci un altro varco dimensionale tornasse, quando in piazza, ci presero alle spalle.
Eravamo circondati da scimmie giganti e elefanti che ci guardavano malissimo.

“Credo che il nostro Presidente sarà contento di vedere che finalmente dei visitatori di un altro pianeta sono venuti tra noi.” disse un cane barbuto.
Sperai che il loro Presidente fosse un pochino più intelligente di questo branco di scimmioni.
 
 
 
 
“Una storia molto toccante. “ disse l’asino sul trono. “E vi aspettate che ci crediamo anche, magari.”
“Con tutto il rispetto, signore, stiamo appena parlando con un asino, eletto a presidente degli stati uniti e siamo capitati in un pianeta in cui gli animali hanno preso possesso del pianeta, prevaricando sull’umanità. Se crediamo a questo noi, potete credere anche alla nostra storia.”
“In effetti dalle dimensioni e dalle fattezze si capisce che non sono di questa terra, signore.” Disse un animale a due zampe che non si capiva bene cos’era, evidentemente gli umani non erano i soli ad aver subito delle mutazioni.

“Capisco..beh, parlateci un po' di questo vostro pianeta, è davvero così antiquato ancora?” sogghignò.
Misha intervenne prima che potessi fermarlo.

“L’umanità può anche non esser stata la migliore razza creata e spesso ha peccato di crudeltà, ma non è colpa nostra se apparteniamo a due mondi COMPLETAMENTE diversi!”
“Misha!!”
“Non riuscite neanche a parlare nella nostra lingua! Non eravamo consapevoli di crearvi tanto male! E poi non è giusto colpevolizzare tutti per i reati di molti!”

“Basta, Misha, calmati!” lo scossi.
Non servì a niente, il presidente e le sue guardie non presero bene i nostri improperi e intimò di catturarci.
“Era il vostro piano dall’inizio! Sporchi animali!”

“Misha piantala!!” lo trascinai via.
 
Corremmo, corremmo e quando già pensavamo di non aver più scampo, ecco che il buco nero si materializzò, finalmente, eravamo in mezzo alla strada.
“JARED, VIENI!”

Misha mi chiamava, mi chiamava, ma io fui ipnotizzato da qualcosa di inaspettato.
Mi voltai e c’era un uomo gatto, tigrato, arancione.
Lo guardai, lo guardai per un tempo immemore.
Jensen amava i gatti tigrati.
Lo avrebbe amato.

“Tieni le mani in alto.” Disse proprio lui avvicinandosi.
“No, non farlo! Stai attento!”
“Cerchi di distrarmi, vero? Ma con me non funziona!”

Mi buttai su di lui, spingendolo di lato, salvandolo appena in tempo da una macchina in corsa.

“Sembra che i vostri simili non siano esenti dalla stessa criminalità che amputavate a noi!” sputai arrabbiato.
Il tipo felino sembrava troppo scosso per dire alcunché.
“Ruben!”
Un gatto rosso, arrivò abbracciandolo e vezzeggiandolo.
Il gatto?
O il fratello?

Mi senti strattonare per una spalla e Misha mi trascinò dentro il portale, in tempo per evitare la cattura da parte degli altri.
 
 
“Jared, che diavolo scrivi?” chiese MIsha.
“La nostra prima avventura. Forse un giorno Jensen vorrà sapere..cosa abbiamo passato.”
Chiusi il quaderno e mi stiracchiai di più sul letto.
 
 
 
*
Jensen vide sulla strada un gattino arancione tigrato che lo fissava.
“Ciao, bello.” Lo accarezzò, inginocchiandosi accanto a lui.
“Miao.” Il gattino fece le fusa.
Jensen pensò che dovesse essere un gattino che abitava nella loro zona,  sembrava addomesticato ma probabilmente gli piaceva restare libero e i suoi padroni glielo permettevano.
“Avrei voluto che Jared ti vedesse. Gli saresti piaciuto.”
“Miao.”






















Note dell'autrice: allora, come potete vedere questa è una nuova storia e il primo capitolo è già più lungo, rispetto ai miei standard.
Chi non segue la mia serie "fiaba oscura" non capirà niente quindi ve la consiglio xd
chi invece la segue potrà pensare che questa è una storia inutile visto che sono dei missing moment, ma vi spiego, io ho sempre pensato quando leggo una ff, che avrei voluto che l'autrice magari raccontasse dei retroscena che mi hanno incuriosito molto e spesso non solo a me, ma a quanti di voi sarà capitato che l'autrice vi trova delle scuse per non farlo? Il tempo, l'impegno, non è importante, quando spesso è solo una questione di voglia o la paura di non essere all'altezza e quindi fare uno schifo xd
io penso però che con un po di coraggio in più si possono fare belle cose e aiuta anche a rendere la propria storia più REALISTICA!
Nel senso se già dici che non scrivi una cosa perchè non la ritieni importante, nella testa del lettore scateni dei pensieri, che o la cosa non esiste perchè tutto quello che non pubblichi è come se non lo rendi vero, o che la scrittrice per prima, non vuole rendere più reale la sua stessa storia, insomma cose così.

Io non giudico nessuno, io sono la prima che all'idea di scrivere dei missing moment spesso mi sono scoraggiata, non volevo farli e cose così ma voglio cercare di andare oltre a questo perchè nella mia testa è l'unico modo per rendere più REALI dei personaggi che di fatto non lo sono, insomma poi le cose che proprio non posso scrivere perchè non riesco a immaginarle non le scriverò, ma intendo scrivere almeno fin dove riesco a immaginarmi le cose e trovo che il viaggio di Misha e Jared sia qualcosa di troppo EPICO per non essere raccontato, mi sento come se rendessi la mia serie meno VERA se non lo raccontassi, ecco, ci sarebbero troppe lacune, in più devo raccontare perchè ad un certo punto Jared e Misha si separano, se non lo facessi renderei tutto falso e artificioso e ci ho speso troppo in questa storia per rovinarla così
 
I CAPITOLI SARANNO TUTTI COSì? : NO, questo ve lo posso dire, chiamatemi pigra, tutto quello che volete ma ho fatto fatica a scrivere questo, non ho raccontato nemmeno i due mesi che hanno passato nel primo mondo e non credo lo farò, anche perchè sarebbe stato solo un raccontare di uno spostarsi da un albergo e una casa all'altra, troppo difficoltoso poi scrivere di un mondo in cui gli animali regnano..insomma ce l'ho messa tutta per rendere le cose il più possibile realistiche ma ho fatto fatica e quindi per questo i prossimi capitoli potrebbero essere più..sfumati per così dire, solo dei vaghi accenni, magari anche qualche dialogo ma non così dettagliati come in questo primo capitolo, non arrabbiatevi, perlomeno ho deciso di approfondire già un po di più il loro viaggio, all'inizio non volevo neanche farlo ahha
cmq non so davvero quanto in la posso spingermi con i dettagli, vedremo se sarò ispirata con i prossimi xd
   
 
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