Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Europa91    29/09/2019    1 recensioni
[Ken x Uri]
“Quando ci siamo incontrati ero già un titano, non sarebbe cambiato nulla, non potevo cambiare ciò che ero, ciò che sono” “Mi avresti lasciato indietro così Uri?” [...]
Kenneth Ackerman è la guardia del corpo ed amante del vero sovrano dell’umanità Uri Reiss. Le loro esistenze scorrono tranquille all’interno delle mura fino a quando in seguito ad un’agguato Uri scopre di aver perso completamente la sua capacità di trasformarsi in titano e i suoi poteri.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kenny Ackerman, Uri Reiss
Note: What if? | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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Salve, allora una piccola premessa mi sembra necessaria, questa è la prima volta in assoluto che pubblico qualcosa e ho deciso di esordire con una Ken x Uri di cui questo fandom a mio avviso ha un disperato e urgente bisogno (cioè dai, insomma, Kenny e’ troppo figo come si fa a non scrivere su di lui?!). Detto ciò, sappiate che se state leggendo questa storia dovete ringraziare Marta/Ode To Joy che mi ha dato la spintarella necessaria per trovare la forza di pubblicarla!!! Grazie ancora cara per l’infinita pazienza, sopportazione e consigli!!XD (e se non l’avete ancora fatto vi consiglio di andare a leggervi le sue storie che sono fantastiche!!!) Ora basta, penso di avervi annoiato abbastanza quindi vi auguro buona lettura!!!

 

 

 

 

 

Cap. I   Escape

 

 

 

 

Avrebbe dovuto essere una mattina normale, una “fottuta” mattina come tante altre, in cui lui, Kenny Ackerman avrebbe dovuto accompagnare Uri fuori dalla capitale a svolgere dei compiti che ora sinceramente nn ricordava, be’ di sicuro essere il vero sovrano comportava anche quello, correre da una parte all’altra delle mura per i motivi più svariati, e lui, da brava guardia del corpo qual era, doveva semplicemente seguire il suo re. 

 

“Non ti sembra di star lavorando troppo?” 

Chiese Kenny osservando Uri; ultimamente sembrava sempre stanco, affaticato, anche quel giorno aveva un aspetto quasi malaticcio. 

 

“Non preoccuparti, Kenny è solo una visita in una piantagione, avevo promesso a quei contadini che avrei assistito al raccolto del nuovo anno” fece Uri sforzandosi di sorridere.

 

 “Per me hai un’aspetto di merda, fossi in te sarei rimasto a casa a riposare; non potevi, che ne so, mandarci quel bastardo di Rod a questa cazzo di piantagione?! Siamo già in viaggio da più di un’ora e ho il sedere distrutto su questa fottuta carrozza” sbottò massaggiandosi il fondoschiena.

 

“Kenny ti prego abbassa la voce” 

 

“Non abbasso la voce, poi scusa tu sei il nostro cazzo di sovrano, se non ti senti bene perché non puoi semplicemente far fare ad altri il tuo lavoro?” Certe volte non capiva proprio i comportamenti di Uri.

 

“Ti ho già detto che sto bene Kenny” 

 

“Stronzate tu non..” ma nn ebbe il tempo di finire la frase che il sovrano fece segno di fermare la carrozza sulla quale stavano viaggiando, fece appena in tempo a correre fuori per vomitare la colazione sul ciglio della strada, sotto lo sguardo severo dell’altro.

 

“Ora Uri, metti il tuo culo secco su questa carrozza del cazzo e torniamo a Mitras, non ti reggi in piedi e oggi hai proprio un aspetto di merda, nessuna obiezione” disse avvicinandosi per sorreggerlo e abbracciandolo goffamente; Uri sorrise, quello era il massimo che ci si poteva aspettare pubblicamente da Kenny Ackerman, il sovrano però non poteva non essere felice di averlo ogni giorno al suo fianco, anche ora, nonostante lo stesse ricoprendo d’insulti, Uri riusciva a leggere tra le righe, tutta la preoccupazione per la sua salute, Kenny era quasi tenero e protettivo, si, decisamente Uri adorava le rare volte in cui il suo compagno lasciava intravedere questo lato del suo carattere. A prima vista Kenneth Ackerman poteva sembrare tutto tranne che premuroso, ma Uri sapeva, sapeva di come ogni mese mandasse parte del suo stipendio alla sorella minore, Kuchel, per cercare di farle avere una vita dignitosa; e ora anche con lui, come si stava preoccupando assurdamente per quel piccolo viaggio e per la sua salute.

 

“Kenny, veramente sarà una cosa veloce, non posso venir meno ai miei doveri, che esempio sarei per il mio popolo?” 

 

“Un esempio che ha l’aspetto di un fottuto morto e non di un sovrano” 

 

“Ti prometto che da domani riposerò a dovere e una volta tornati a casa chiamerò il mio medico personale per farmi visitare, dammi un po’ di fiducia Kenny, non ti fidi più di me?” 

 

“Non fare questo gioco del cazzo con me Uri” 

 

“Starò bene” disse rientrando nella carrozza e dandogli un veloce bacio a stampo, lo squartatore rimase congelato per un attimo; come sempre, con un semplice bacio, Uri aveva messo a tacere tutte le sue difese, e Kenny dal loro primo incontro aveva capito che non avrebbe mai potuto vincere contro di lui, nn importava su quale campo si svolgeva lo scontro, se fisico o verbale, contro Uri Reiss, Kenneth Ackerman avrebbe sempre e inevitabilmente perso.

 

“Manca ancora molto? Sai che detesto queste carrozze, avremmo fatto prima a cavallo” sbuffò poco dopo.

 

“Per la mia sicurezza”  

 

“chi mai cazzo proverebbe a farti del male sapendo che Kenny lo squartatore e’ la tua guardia del corpo? O vuoi farmi credere che ho perso tutta la mia credibilità?” Uri gli sorrise. 

 

“Sei la miglior guardia del corpo che potesse capitarmi” ed era sincero.

 

“Non adularmi, non ne hai un cazzo di bisogno Uri” 

 

“Quando la smetterai di fare sempre lo stronzo?” 

 

“Linguaggio, vostra maestà” disse Kenny avvicinandosi. 

 

“Ho imparato dal migliore” sorrise Uri avvicinandosi anche lui e lasciando che le labbra dell’altro lo raggiungessero, restarono così per qualche minuto, baciandosi e scambiandosi carezze, venendo interrotti dall’improvviso arrestarsi della carrozza.

 

“Ma cosa? Non possiamo essere già arrivati” mormorò allarmato il vero sovrano dell’umanità.

 

“Resta qui Uri, non uscire per nessun cazzo di motivo” ordino’ Kenny. 

 

“Sai che so badare a me stesso” gli rispose contrariato, tuttavia fece come detto e non si mosse.

 

 “Lasciami fare il mio lavoro” sbotto’ prima di precipitarsi fuori dall’abitacolo.

 

“Be’ si può sapere per che cazzo di motivo..” ma non terminò la frase, davanti a lui si trovavano i corpi mutilati degli uomini che componevano il resto della scorta. 

 

“Fermatevi vi preg...” Kenny arrivò giusto in tempo per vedere uno degli assalitori sgozzare l’ultimo dei suoi uomini.

 

 “chi cazzo siete e cosa cazzo volete eh? Non sapete di chi è questa carrozza pivelli?” Urlò, palesando la sua presenza.

 

L’uomo si voltò ghignando, “Oh lo sappiamo benissimo squartatore, per quello ci hanno ordinato di venire qui, forza voi altri trovate Uri Reiss e seguite il piano, io farò fuori Ackerman” 

 

“oh quanta insolenza moccioso, credi veramente di essere in grado di farmi fuori?” Fece Kenny ghignando e caricando la sua pistola.

Bastarono un paio di colpi per finire il tizio che li aveva attaccati. 

 

“Tz non mi sono nemmeno impegnato, credevo foste ossi più duri” ma in quel momento si accorse che c’era qualcosa che non tornava, gli altri uomini dovevano essere andati a prelevare Uri nella carrozza, perché allora non lo aveva sentito trasformarsi in titano? Era già passato del tempo, dovevano averlo già trovato, e se? No impossibile, Uri era il più forte, l’uomo con più potere all’interno delle mura, di sicuro non sarebbero bastati 4-5 uomini per farlo fuori, quando nemmeno lui c’era riuscito, decisamente qualcosa non tornava. Tornò indietro. Aprì con forza la porta della carrozza e notò che Uri era sparito, non c’erano segni particolari di lotta, non era stato spaccato nulla, perché cazzo allora non si era trasformato? Perché non si era difeso? Doveva trovarlo subito, doveva capire, e ovviamente uccidere tutti quegli uomini che avevano osato rapire il suo re.

 

“È stato più facile del previsto vero?”

 

“Già chi l’avrebbe pensato che rapire Uri Reiss starebbe stata una passeggiata?” 

 

“Di solito fanno molta più resistenza”

 

 “Certo che ha proprio un bel faccino, guardatelo, è così minuto che sembra una ragazza” Uri restava in silenzio, mentre seguiva i suoi rapitori, appena li aveva visti aveva provato ad attivare il suo potere di gigante ma inspiegabilmente non aveva funzionato, per un attimo ne era rimasto sorpreso, quasi spaventato, però aveva deciso di calmarsi, ragionare lucidamente; lasciarsi rapire gli era sembrata, in quel momento, la soluzione più logica, collaborando era sicuro di guadagnare abbastanza tempo in modo che Kenny potesse raggiungerlo; tuttavia, tuttavia continuava ad interrogarsi sul perché il suo potere non avesse funzionato, non aveva mai letto nulla a riguardo, che ci fosse qualcosa sul potere dei giganti di cui anche i Reiss fossero all’oscuro? No era impossibile, loro, anzi lui, possedeva tutta la conoscenza della coordinata, non poteva esserci qualcosa di ancora segreto, non per lui almeno. Uri era ancora perso nei suoi ragionamenti che non si accorse dell’arrivo di Kenny, be se ne accorse quando vide il primo dei suoi rapitori steso a terra, con un proiettile nel cranio. 

 

“Scusate l’attesa ragazzi, ma avete preso qualcosa che mi appartiene e lo rivoglio, ora”.

 

“Sai, mi ha sorpreso il fatto che ti sia lasciato catturare così, voglio dire, avresti potuto spappolarli come stavi per fare con me al nostro primo incontro!!” Sbottò Kenny mentre disarmava anche l’ultimo dei loro assalitori. 

 

“Non è che non volessi, è che non sono riuscito a trasformarmi” confessò dopo qualche secondo di silenzio Uri, facendo bloccare Kenny. 

 

“Cosa hai appena detto?” Chiese voltandosi verso di lui per essere sicuro di aver sentito bene.

 

“Non sono riuscito a trasformarmi Kenny!” Urlò il vero re dell’umanità. Ackerman poteva leggere negli occhi di Uri tutta la sincerità e la preoccupazione per quel fatto. 

 

“Be’ magari è perché sono giorni che hai questo aspetto di merda ed ora sei troppo debole per trasformarti, o magari hai sbagliato qualcosa, non so, ci sono delle condizioni particolari per la trasformazione?” fece per alleggerire la tensione.

 

“Per ora non scervellarti, pensiamo piuttosto di scoprire chi è il mandante dell’aggressione e facciamogliela pagare, ehi tu sei ancora vivo, vero testa di cazzo?” Aggiunse premendo il calco della pistola sulla fronte di uno dei rapitori rimasto a terra, sembrava l’unico a respirare ancora. 

 

“Allora? Chi vi ha assoldato eh? Chi voleva Uri Reiss morto? Confessa prima che perda la pazienza e ti faccia fare la stessa fine dei tuoi cazzo di amici!!” 

 

“Kenny lascia che ci parli io” fece Uri avvicinandosi e guardando il rapitore negli occhi. Stava per usare il suo potere.

 

“Chi ha ordinato la mia morte?” Chiese con fare rassicurante, come se non stesse parlando con un killer assoldato per ucciderlo. 

 

“È stato, ecco, è stato Lord Reiss, cioè Vostro fratello” un proiettile lo raggiunse prima che potesse dire altro, lasciando il povero malcapitato a terra in una pozza di sangue.

 

“Kenny perché l’hai fatto?!?” 

 

“Perché nel sentire nominare quel bastardo di Rod mi ha mandato il sangue alla testa, e ora ho voglia di uccidere! Cazzo Uri, questa volta ha proprio esagerato” disse iniziando ad allontanarsi 

 

“cosa pensi di fare Kenny? Dove stai andando? Tu sei migliore di così” 

 

“Come sarebbe cosa cazzo penso di fare? Andare a Mitras a far fuori quel maiale bastardo!!” Intanto però si era bloccato e continuava a fissare il biondo.

 

“Kenny ragiona, ti farai solo ammazzare così” aveva ragione, lo sapeva, tuttavia era arrabbiato come poche volte in vita sua.

 

“Ha attentato alla TUA vita, cosa cazzo vuoi fare tu?! Perché sappi che questa non gliela perdono” 

 

“andiamocene Kenny” lo disse tutto d’un fiato, come se respirasse per la prima volta dopo anni di apnea, e lo disse guardando Kenny direttamente negli occhi , in quegli occhi dal colore così intenso che lo avevano fatto innamorare a prima vista. 

 

“Andiamocene Kenny, solo io e te, scappiamo da questo mondo, da Rod, da tutti” 

 

“Eh? Ti si è completamente fottuto il cervello? Non eri tu quello che ha sempre detto di voler salvare questo posto merdoso? Di voler creare questo paradiso utopico? Perché ora improvvisamente scappi Uri eh? Di cosa hai paura?” Lo disse urlando, ma senza smettere di fissare il suo compagno negli occhi, improvvisamente gli sembrava di non riconoscere più Uri e la cosa lo terrorizzava.

 

“Non posso più utilizzare i miei poteri da titano, sono inutile ora Kenny, non lo capisci? Non riesco neanche ad entrare in contatto con la coscienza del titano progenitore; non so cosa mi stia succedendo, non lo so davvero, ma sono vulnerabile, lo sono come non lo sono mai stato in vita mia, ho solo bisogno di tempo, devo capire cosa mi sta succedendo, per questo dobbiamo andarcene, nascondiamoci per un po’, in modo che io possa capire come riprendermi il mio potere, in modo da ritornare più forti di prima, e creare questo mio paradiso utopico come l’hai chiamato tu” Kenny sorrise ghignando, inconsciamente aveva trattenuto il respiro per tutto il tempo.

 

“Sai, per un attimo ho temuto che te la stessi facendo sotto come una ragazzina, non ti riconoscevo, invece anche ora che come dici sei vulnerabile, resti ancora il più forte Uri, eh va bene, allora andiamocene per un po’, ma promettimi che quando avrai scoperto che cazzo ti prende e ritorneremo, io potrò finalmente sparare a quel maiale merdoso di tuo fratello” 

 

“Grazie Kenny”.

  
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