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Autore: Sacchan_    01/10/2019    2 recensioni
Al Wonderful Cat Life il via vai di gente non si sprecava mai in nessun orario del giorno. ]
[NicoNicoSinger] [Utaite vari]
Raccolta di flash-fiction scritte per la challenge del #Writetober2019 indetto dalla pagina di Fanwriter.it
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Utaite Vari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Utaite
Pairing: SoraruxMafumafu
Day 1: Castagne
Link alla canzone: Young Ourtburst Disease
Genere: Raccolta di FlashFiction



-CASTAGNE -


Al Wonderful Cat Life il via vai di gente non si sprecava mai in nessun orario del giorno.
Complice la posizione centrale del locale, situato a metà tra il quartiere universitario e il centro cittadino; o magari era tutto merito della continua propaganda sui social effettuata dalla sua proprietaria, tale Kuroneko che di barista aveva poco o niente.
Forse la colpa era da attribuirsi a quei innumerevoli piercing sparsi tra orecchie e labbra e l'immancabile aspetto punk che contrastava i corti capelli biondi platinati.
Il cliente che, entrando nel bar, si trovava davanti proprio Kuroneko finiva inevitabilmente per chiedersi se, per un qualche motivo, si fosse addentrato in una sorta di dimensione parallela dove le regole sociali venivano tutte sovvertite.
Fortunatamente, quella sera, non era la sua proprietaria a occupare posto dietro al bancone, bensì qualcun'altro.
Era proprio per lui che Mafumafu aveva deciso di fermarsi lì invece che andare dritto a casa, del resto conosceva a memoria tutti i giorni e turni lavorativi del suo amato Soraru-san.
"Ya-hoo!" Urlò il ragazzino spalancando la porta del locale, facendo tintinnare le campanelle che vi erano attaccate sopra: cosa aspettarsi da un bar gestito da un'amante di gatti?
Ma la persona, oggetto del suo interesse, non lo degnò di un solo sguardo, anzi continuò imperterrito a strofinare meticolosamente la pila di piatti che stava asciugando.
Ciò non rattristì Mafumafu, piuttosto scivolò proprio nello sgabello libero davanti al suo barista preferito, giungendo le mani a coppa sotto il mento e continuando a sorridere contento.
I due si conoscevano sin da bambini, ma si portavano una differenza di età di circa due anni. Se da piccoli erano soliti tornare a casa insieme, sporchi di fango, ora Soraru era uno studente universitario, che lavorava part-time per racimolare qualche soldo, mentre l'altro ancora una matricola alle prese con gli esami di ammissione nella facoltà scelta.
"Soraru!" Gridò quest'ultimo per attirare l'attenzione.
Nonostante fosse un ragazzo di quasi venti anni la sua estensione vocale era davvero alta, al punto tale che spesso chi gli stava intorno finiva inevitabilmente per fargli segno di stare zitto o di abbassare i toni.
"Fai silenzio." Imprecò l'altro, poggiando il piattino pulito sul ripiano di marmo. "A differenza tua, a quest'ora del giorno, la maggior parte dei nostri clienti sono tutti lavoratori o studenti che vengono qui per rilassarsi e godersi un buon caffè.
Soraru, al contrario, aveva una voce calma e virile, bassa e a tratti affannosa. Nonostante sia più anziano di soli due anni la sua tipica compostezza, unita a un'espressione sempre seria e concentrata, lo rendevano più simile a un trentenne.
Mafumafu era più tipo iperattivo, di quelli difficile da gestire, chiassoso fino all'inverosimile e pasticcione come non mai; quando finiva nei guai era sempre Soraru a doverlo aiutare ed ecco spiegato perché il più piccolo risultava così appiccicoso nei confronti del più grande. Tra l'altro, da bravo teenager qual era, amava seguire le mode e le masse, soprattutto quella di disegnarsi sul viso un tratto caratteristico che lo contraddistinguesse dagli altri ragazzi della sua età, anche se per Soraru quella sequenza di linee e numeri tracciata sul suo zigomo sinistro assomigliava piuttosto a un codice a barre malriuscito.
"Oggi non c'è la sorellona Kuroneko?" Mormorò incassando il colpo e incurvando la schiena.
"Sarà sul retro a dare da mangiare ai gatti randagi." Esplicitò Soraru ritornando a porre attenzione alla pila di piattini che gli mancava da lavare, asciugare e riporre a posto negli scaffali dietro di lui.
Le guance di Mafumafu si gonfiarono esprimendo tutto il suo disappunto; per nasconderle si ritrovò costretto a ciondolare con la testa fino ad appoggiarla alla superficie del bancone, dove Soraru era ancora intento ad asciugare e creare pile formate da bianche stoviglie circolari.
Non l'avrebbe mai ammesso con nessuno -anche lui era dotato di quella cosa chiamata orgoglio maschile-, ma era geloso della mancanza di attenzioni che gli veniva data, e ora  persino invidioso di stupidi recipienti dalla forma tonda.
"E pensare che per venire fin qui da te non mi sono nemmeno fermato a mangiare." Bofonchiò con la guancia premuta contro la fredda superficie di marmo.
Nulla riusciva a scuotere Soraru quando era impegnato a lavorare, per questo l'unica cosa che poté fare era chiudere gli occhi e continuare ad ascoltare quella sequenza di rumori di piatti che venivano prima appoggiati, poi strofinati, poi di nuovo appoggiati. Solo un tonfo sordo, un rumore diverso dai precedenti, lo costrinse a risvegliarsi e a sollevare viso e occhi.
"Ma questo è..." Esclamò meravigliato. Poggiato sul piattino c'era un tortino dal color marroncino, spolverato di zucchero a velo sopra. "...la tua torta di castagne e cioccolato! Quella che fai sempre ogni anno quando arriva l'autunno!"
Soraru gli rispose dandogli le spalle, ancora indaffarato nel voler portare a termine il suo compito.
"Mangiala adesso che è ancora calda." Dichiarò ignaro del fatto che Mafumafu, prima di riempirsi lo stomaco, avrebbe volentieri scavalcato il bancone per raggiungerlo, abbracciarlo e riempirlo di baci davanti a tutti.
Soraru era davvero il miglior fidanzato al mondo!


Parole: 814 

Primo giorno di Writetober e primo giorno dedicato al prompt "Castagne"!
Questo giorno è dedicato alla mia OTP per eccellenza di questo fandom: i SoraMafu! Io me li immagino molto come nel video che vi ho postato in alto: con Soraru più posato e Mafumafu più scatenato. I Soramafu hanno realizzato una serie di cover utilizzando questo stile e diciamocelo: quanto sono belli? Tantissimo lo so. La canzone in questione si chiama Chubyou Gekihatsu Boy (o Young Outburst Disease) e si tratta in realtà di una canzone del vocaloid Len Kagamine, ma non è finita qui! Di Young Outburst Disease sarà rilasciato un anime dedicato questo mese (che ovviamente finirò per guardare io fan dei Vocaloid per eccellenza) quindi mi sembrava carino iniziare da questa! :3
   
 
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