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Autore: Cara93    01/10/2019    3 recensioni
Approdo del Re. Tywin Lannister ha deciso che Sansa Stark dovrà sposare un Lannister. Non sposerà il Folletto, però, bensì il vero erede di Castel Granito: Jaime.
What if?
Sansa/Jaime; Jaime/Cersei, Sansa/Tyrion
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaime Lannister, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Premessa (o disclaimer, che dir si voglia): Questa fanfiction è nata sulla base del bellissimo contest creato da Setsy "Ti odio tanto che potrei morirne", a tema coppie improbabili. Jaime e Sansa sono improbabili, ma sono anche i miei personaggi preferiti (ok, tra i miei personaggi preferiti) e la storia, che sarebbe dovuta essere una one shot senza pretese, si è trasformata in una long ambiziosa (forse un po' troppo). Si tratta di un "what if", appunto, dove al posto di Tyrion, Sansa sposa Jaime. A partire da questa premessa, sono intenzionata a ripercorrere gli eventi della serie, partendo più o meno dalla fine della S3. Prenderò in considerazione solamente la serie, anche perché con i romanzi sono ancora un po' indietro (al momento della pubblicazione di questo prologo, sono a metà di A storm of swords. Dato che Giorgione se la sta prendendo comoda, lo stesso vale per me). Rimarrò fedele agli eventi principali della serie, fino alla S6, con qualche accorgimento date dalle diverse circostanze, perciò il focus sarà sempre su Sansa e Jaime e i personaggi che orbitano loro attorno. A partire dagli eventi della S7 i cambiamenti saranno più pesanti e subentreranno anche altri personaggi e coppie. Non escludo di farlo anche con la storyline di Dorne.
La storia non è conclusa, nei meandri del mio pc, ma la mia intenzione è di pubblicare a "blocchi"; perciò, inevitabilmente, ci saranno periodi in cui l'aggiornamento sarà più celere che in altri. E niente, credo di aver detto tutto.

Disclaimer (ma per davvero): spero di non aver reso i personaggi OOC, ma potrebbe essere successo, soprattutto nel caso di Sansa. Probabilmente, la mia Sansa ad Approdo del Re è un pochino più scafata sia di quella della serie sia di quella dei libri. Ah, per le esigenze di cui sopra, i piani temporali della liberazione di Jaime sono leggermente sfalsati: infatti lui giunge ad Approdo molto prima delle Nozze Rosse.




Tyrion Lannister camminava impettito per i corridoi della Fortezza Rossa, mascherando in una posa sicura dubbi e timori. Era stato convocato nelle stanze del Primo Cavaliere e questo non presagiva nulla di buono. Era altamente improbabile che suo padre lo volesse vedere di propria volontà. Temeva il peggio. Temeva per Shae.

Non era da solo, però. Con sua enorme sorpresa, era presente anche la regina, all'incontro. Cersei, i lunghi capelli biondi intrecciati con maestria, sempre impeccabile e imperscrutabile, lo fissava con curiosità. Con ogni probabilità non era stata avvertita del suo arrivo.

"Eccovi qui" esordì il Primo Cavaliere, ostentando un'estrema noncuranza. Come se i suoi figli avessero deciso di andare da lui spontaneamente. Come se fossero loro ad avanzare richieste.

"Sono sempre felice di rivedervi, padre" disse Cersei, mielosa. Istintivamente, aveva assunto un'aria remissiva e compiacente. Come sempre, di fronte al suo eroe.

"Padre". Al contrario, Tyrion era stato piuttosto brusco e noncurante. A differenza della sorella, non aveva alcun motivo per mostrarsi bendisposto nei confronti di Tywin Lannister.

"Siete qui per una ragione specifica: discutere degli affari di famiglia. Che, casualmente, coincidono con quelli dei Sette Regni." Lo sguardo freddo del Primo Cavaliere aveva ottenuto l'effetto sperato: Cersei aveva cercato di reprimere un brivido, inutilmente; Tyrion invece aveva contratto i muscoli facciali tanto da far sembrare il viso del nano, non proprio bellissimo, ancora meno attraente.

"Tu" continuò Tywin, rivolto alla figlia "devi risposarti. Non tollererò discussioni o ribellioni in merito."

"Ma sono la regina!"

"Margaery Tyrell sarà la regina, una volta che avrà sposato il ragazzo. E tu non conterai più nulla. Non ti permetterò di mettere in pericolo la nostra famiglia per una questione d'orgoglio."

"Quindi?" Il tono di Cersei era basso e disgustato. Sapeva di non poter contrastare Lord Tywin e per molte ragioni: innanzitutto, ciò che aveva detto era vero. In più, non solo era il Primo Cavaliere, ma anche il capo della sua Casata e gli doveva rispetto ed obbedienza.

"Abbiamo alcune scelte: possiamo incrementare la nostra alleanza con i Tyrell, con un matrimonio con il giovane Loras; possiamo proporre un'alleanza matrimoniale ai Greyjoy, anche se sembra che il figlio di Balon non abbia solo perso Grande Inverno. Rimanendo in casa Greyjoy, il fratello di Balon è una buona alternativa. Oppure, ultimo ma non meno importante, abbiamo il giovanissimo Lord della Valle. Sempre che la sua folle madre sia d'accordo, ovviamente."

"Scusate se mi intrometto, padre" la voce di Tyrion risuonava distaccata. In una situazione normale, non si sarebbe mai sognato di intromettersi in certe questioni, ma aveva un brutto presentimento. "Capisco che creare alleanze sia funzionale al mantenimento del trono, ma sia Stannis che il giovane Stark sono una minaccia al regno di Joffrey, non dovremmo concentrarci su di loro, prima?"

"Tra breve, il giovane lupo non sarà più un problema" rispose Tywin, secco.

"Resta comunque Stannis. E la gente del Nord. Non sembrano propensi a sottomettersi, ora che hanno alzato la testa. Lotteranno finché non otterranno l'indipendenza che vogliono."

"Senza gli Stark di Grande Inverno, il Nord non ha alcuna ragione di opporsi alla Casa Lannister e al legittimo re. Dei cuccioli Stark resta solo una docile cagnetta, che è sotto la nostra protezione, mi pare."
Tyrion deglutì. Aveva cominciato a capire dove l'altro aveva intenzione di arrivare.

"Dato che esiste sempre la possibilità che tu abbia ragione, ho pensato a come si potrebbe ovviare al problema: anche la ragazza Stark dovrà sposarsi" concluse Tywin.

"E chi avresti in mente, per la giovane Sansa?" La voce di Cersei, morbida come seta, si fece sentire sicura, per la prima volta. Forse, se avesse aiutato il padre a sistemare la questione in modo intelligente, avrebbe potuto evitare o almeno tardare il più possibile il proprio, di matrimonio. Tyrion, al contrario, non voleva sentire. Solo il semplice fatto che lui fosse lì, non faceva presagire nulla di buono nei suoi confronti.

"Credo sia giunto il momento che il lupo ed il leone diventino una cosa sola." Cersei, finalmente, sorrise. Aveva capito: suo fratello avrebbe sposato la giovane Stark. Pregustava il momento in cui avrebbe detto alla ragazza che sarebbe andata in sposa ad un nano ributtante, invece che al bel principe che tanto sognava. Tyrion aveva la gola secca. Non riusciva neppure ad emettere un fiato. Tutto ciò andava al di là dei suoi peggiori timori.
'Ma è solo una bambina', pensò.

"Jaime sposerà Sansa Stark" sentenziò il patriarca. Entrambi i suoi figli gelarono.

 

La prima reazione di Tyrion era stata una sorta di commistione tra gioia e sollievo. Non avrebbe perso Shae, non avrebbe perso la propria libertà e non sarebbe dovuto giacere con una moglie troppo giovane la cui famiglia era in lotta perenne con la sua. La stessa famiglia che le aveva tolto il padre, dando inizio ad una guerra logorante. Solo l'espressione di Cersei lo mise in allarme. Per tutta la sua vita, Tyrion aveva odiato Tywin con tutto sé stesso, perciò non gli era stato difficile decifrare l'espressione omicida della sorella.
'Nostro padre mi ha appena donato un'alleata. Chi l'avrebbe mai detto.' Sapeva che si sarebbe opposto. Non per Cersei, ovviamente. Per Jaime. Perché non era giusto. Perché la giovane lupa aveva già sofferto abbastanza.

"Perché?", chiese Cersei.

"La giovane Stark, una volta che Robb verrà tolto di mezzo, è l'unica erede di Grande Inverno e diventerebbe Protettrice del Nord. Sposando Jaime, il Nord diventerebbe nostro."

"Ma c'è lui per questo!", esclamò Cersei, indicando Tyrion.

"Credi che lascerei cadere il Nord e Castel Granito in mano a quell'essere? Mai!"

"C'è solo un piccolo problema, padre. Jaime ha preso il bianco", si intromise Tyrion. Cersei lo fissò con stupore misto a speranza. Non ci aveva pensato. Tywin sorrise, infrangendola in quell'istante.

"Quando tua sorella ha permesso a suo figlio di congedare Ser Barristan Selmy ha creato un precedente che si può facilmente sfruttare anche in questo caso. Joffrey revocherà il voto fatto da Jaime e, dopo che avrà sposato la ragazza Stark e rivendicato Grande Inverno, tornerà ad essere il mio erede."

"Non siamo nemmeno sicuri che sia vivo..." continuò ad obbiettare Tyrion, disperato.

"Lo è. Catelyn Stark lo ha liberato, provocando una sommossa tra i Lord fedeli al giovane lupo. Dovrebbe trovarsi a poche settimane da qui, se i miei calcoli sono esatti."
   

   
 
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