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Autore: Yuki002    01/10/2019    2 recensioni
[Given]
Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it!
[Given] [Mafuyu x Uenoyama] [post episodio 10]
"Uenoyama non si era mai fermato a pensare a quanto fosse soffice la pelle di Mafuyu. Almeno non fino a quel momento"
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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NON LASCIARLO ANDARE

Writober-Giorno 1
Prompt: Missing Moments
Parole: 457



Uenoyama non si era mai fermato a pensare a quanto fosse soffice la pelle di Mafuyu. Almeno non fino a quel momento. Le dita scorrevano imperterrite per una strada sconosciuta, dettata solo dall'istinto e dall'affetto. Non vi era un preciso secondo fine, nessuno dei due voleva osare ad un bacio, un abbraccio o qualcosa di più. Semplicemente Ritsuka voleva coccolare Mafuyu e lui voleva prendersi tutto quell'amore.

Era caldo. Un tepore primaverile che scivolava nel suo animo, fino al suo cuore. Lo stesso che si presentava al cospetto di cotanta dolcezza con qualche graffio, un po' spezzato e leggermente incrinato. Non c'era più traccia di purezza in quel anfratto ben serrato e chiuso, solo un bisogno disperato di quel sentimento che era riuscito, in passato, a curare le sue ferite.
Mafuyu la sentiva bene, anche se ad occhi chiusi, quella mano che passava tutta la sua guancia fino ad esitare vicino alle labbra.

"Ah, Uenoyama è così caldo, così premuroso..." il ragazzo non riusciva a formulare pensieri razionali e consoni, la febbre gli picchiava il cervello, e in più, si trovava al confine tra il sogno e la realtà.
Ma del resto, a che glie ne fregava?
Stava solo formulando quello che avrebbe voluto dire da sempre. Che Ritsuka lo sentiva vicino, era la fonte delle sue gioie, rappresentava la sua rinascita, era troppo importante per lasciarlo andare...

"Non... lasciarlo andare..."

"Mafuyu, sei stanco" la mano del corvino ebbe finalmente il coraggio di poggiarsi completamente sulla sua guancia e il brivido di felicità che percorse la schiena lo elettrizzò, seppur per pochi secondi.
"Dormi un po'"

"Non... lasciarlo... andare..." il braccio di Sato raggiunse la manica del chitarrista e la strinse con quella labile forza rimastagli.

"Cosa?"
L'espressione disorientata di Uenoyama non aveva prezzo.

"Sei... proprio buffo, a volte" si accasciò sul letto e il braccio precipitò a penzoloni tra il materasso e il parquet.

"Ehi, non sfottere, se no me ne vado"
Paura.

"No!" il tono decisamente più alto del precedente stupì entrambi. Mafuyu era riuscito a riprendere Ritsuka, ma stavolta per il polso e la stretta che stava esercitando era forte.
C'erano tanti sentimenti in quella presa, ma solo uno sovrastava gli altri: la paura dell'abbandono.
No, Mafuyu non era pronto per stare di nuovo da solo. Non dopo essere riuscito a fronteggiare i fantasmi del suo passato, non dopo essere riuscito a superare la morte di Yuki. Non se lo sarebbe mai perdonato.
Eppure si era trattata di una banale battuta, una presa in giro di Ritsuka, egli non aveva alcuna intenzione di lasciarlo.
E soprattutto non lo avrebbe mai lasciato.
Ricambiò la presa con altrettanta forza, quasi come se lo stesse aiutando a riemergere dal suo mare di sconforto.

"Io ci sono, Mafuyu"
   
 
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