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Autore: pastelwriting    01/10/2019    2 recensioni
[Spoiler Stagione 3 || Kiribaku (potete leggerla sia come otp che come brotp); 1260 parole; scritta per il writober 2019 indotto da fanwriter.it]
-Perché tu e Midoriya avete lottato la scorsa notte?- le parole uscirono dalla bocca di Kirishima tutte in una volta.
-Stai scherzando?- Bakugou si tirò su, mettendosi a sedere per guardare Kirishima con fare minaccioso- Se sei qui per questo, te ne puoi andare-
Kirishima sospirò, passandosi una mano sulla fronte, dove gli ricadevano i capelli appena lavati e che non si era preso la briga di rimettere a posto con la lacca, come tutti i giorni. Sapeva che quella conversazione con Bakugou sarebbe stata faticosa, ma si era ripromesso di non mollare finchè non avesse ottenuto quello che voleva. Per lo meno, voleva far capire a Bakugou che di lui si poteva fidare.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Che cazzo ci fai qui?-

-Buonasera anche a te, Bakugou-

 

Bakugou studiò per qualche secondo il rosso prima di sbuffare e decidere di spostarsi per lasciarlo entrare nella sua camera del dormitorio. Kirishima vi sgusciò dentro prima che Bakugou potesse cambiare idea, mentre questi restò sulla porta per assicurarsi che fuori non ci fosse nessun altro pronto a piombare dentro la sua stanza a sorpresa, e una volta che se ne fu accertato chiuse la porta alle sue spalle.

Si lasciò cadere a peso morto sul letto, mentre Kirishima aveva preso posto sulla sedia della sua scrivania.

 

-Si può sapere che vuoi? E' tardi, vorrei dormire- aveva protato le mani dietro la testa e i suoi occhi erano rivolti verso il soffitto.

 

-Perché tu e Midoriya avete lottato la scorsa notte?- le parole uscirono dalla bocca di Kirishima tutte in una volta.

 

-Stai scherzando?- Bakugou si tirò su, mettendosi a sedere per guardare Kirishima con fare minaccioso- Se sei qui per questo, te ne puoi andare-

 

Kirishima sospirò, passandosi una mano sulla fronte, dove gli ricadevano i capelli appena lavati e che non si era preso la briga di rimettere a posto con la lacca, come tutti i giorni. Sapeva che quella conversazione con Bakugou sarebbe stata faticosa, ma si era ripromesso di non mollare finchè non avesse ottenuto quello che voleva. Per lo meno, voleva far capire a Bakugou che di lui si poteva fidare.

 

-No. Senti- Kirishima fece ruotare un po' la sedia, in modo da essere faccia a faccia con Bakugou- ho visto la tua espressione mentre stamattina ci spiegavate la situazione, mentre noi andavamo a lezione e voi due siete rimasti qui. Ti ho sentito rientrare ieri notte, sbattere la porta e poi rigirarti nel letto in continuazione. Volevo venire a controllare che fosse tutto a posto e mi sono pentito di non averlo fatto, quindi sono qua ora. Sono tuo amico, sai che puoi--

 

-Stai perdendo tempo-

 

Bakugou si alzò in piedi dirigendosi verso la porta, senza guardare Kirishima in faccia. Questi lo seguì, bloccandogli il polso quando il biondo cercò di girare la maniglia della porta.

 

-Non ho intenzione di andarmene- Kirishima guardava Bakugou negli occhi, non lasciandogli alcuna libertà di distogliere lo sguardo.

Aveva uno sguardo dolce, rassicurante e preoccupato, era sincero e Bakugou non poteva negarlo. Davanti a quegli occhi a cui importava così tanto di lui, aveva paura che sarebbe diventato vulnerabile quanto la sera prima, e non voleva permetterglielo. Odiava che qualcun altro potesse vederlo in quello stato.

Con un movimento secco del braccio si liberò della stretta di Kirishima e si appoggiò con la schiena contro la porta, per allontanarsi almeno un po' dal suo sguardo.

 

-Sai che non lo sopporto. Non è stato niente di che-

 

-Non ci credo– Kirishima fece un passo verso di lui –Puoi anche tenertelo per te ma ti prego, mettiti in testa che non devi essere da solo per forza. Pensavo di essere riuscito a dimostrartelo ormai-

 

-Certo, come se si trattasse di te- Bakugou iniziò a sentire delle lacrime pizzicargli gli occhi. Erano giorni che bastava un niente per farlo crollare. Si odiava davvero sempre di più.

-No, non si tratta di me, ma di te che non devi più affrontare tutto da solo- fece un altro passo in avanti, mentre Bakugou teneva lo sguardo fisso verso la parete accanto a sé.

 

-Non capiresti mai- la voce di Bakugou iniziava ad alzarsi di volume, ma si poteva avvertire che era spezzata, mentre cercava disperatamente di non incrociare gli occhi di Kirishima che si stava facendo semre più vicino.

 

-Aiutami a capire, allora- poggiò le mani sulle spalle di Bakugou, scuotendolo impercettibilmente.

 

-Non sei stato tu la causa della fine di All Might!- l'urlo spezzato di Bakugou riempì la stanza. Aveva gli occhi lucidi ormai e si trovava ora faccia a faccia con Kirishima, non stava più guardando la parete.

 

Kirishima lo fissò per un po', confuso dall'affermazione che aveva appena lasciato la bocca del ragazzo di fronte a lui.

 

-Aspetta, cosa?- strinse più saldamente le spalle di Bakugou e avvicinò il viso al suo -Pensi che sia tua la colpa?-

 

Bakugou non sopportava più tutta quella pressione da parte dell'amico. Si sentiva soffocare.

 

Alzò le braccia per farsi lasciare, di nuovo, dalla stretta di Kirishima e sbuffando scivolò verso la parete, per prendere aria e dirigersi verso il suo letto. Ne approfittò anche per asciugarsi un paio di lacrime che nel frattempo gli erano sfuggite, finchè dava le spalle a Kirishima.

 

-Non puoi pensare che sia colpa tua!-

 

Non ebbe nemmeno il tempo di sedersi sul letto che sentì Kirishima rincorrerlo e sedersi accanto a lui.

Bakugou non se l'aspettava minimamente, ma Kirishima gli prese le mani e gliele strinse, portandolo di riflesso a guardare verso di lui.

 

-Siamo stati noi a intrometterci e creare un piano senza dire nulla agli eroi, incasinando tutto quanto. Noi, non tu. Non è stata colpa tua se sei stato catturato. Ti prego non lo pensare-

 

Anche Kirishima era sull'orlo delle lacrime ma a differenza di Bakugou, a lui non importava.

 

Bakugou non disse nulla, se ne stava lì con le mani tra quelle di Kirishima e lo sguardo basso, non aveva il coraggio di alzarlo verso il rosso di fianco a lui. Non pensava sarebbe stato in grado di reggerlo. Qualche lacrima gli scese silenziosa lungo le guance e fu Kirishima a lasciare una mano di Bakugou per asciugargliele con il pollice, senza curarsi della sua espressione confusa. E poi la lasciò lì, quella mano, sulla sua guancia, mentre con il volto si era fatto sempre più vicino.

 

-Non è colpa tua-

 

Il tono della voce di Kirishima era così rassicurante e il calore della sua mano contro la sua guancia così confortevole che Bakugou non sapeva come comportarsi. Non si era mai sentito a suo agio mentre era così vulnerabile in presenza di qualcun altro. Aveva sempre odiato farsi vedere debole e sempre sarebbe stato così, eppure Kirishima riusciva a trasmettergli una pace che fino a quel momento gli era sconosciuta. Per la prima volta non si sentiva inferiore o giudicato, ma si sentiva come al sicuro.

 

Era rimasto pietrificato ma al contempo era rilassato.

 

Poi, Kirishima lo abbracciò.

Era successo in un attimo, Kirishima si era avvicinato ancora di più e aveva avuto il coraggio di abbracciarlo. Fino a quel momento, solamente All Might ci aveva provato, la sera prima, ed era stato spinto via.

Sentì le braccia di Kirishima intorno al suo collo, il suo respiro sulla pelle, il petto premuto contro il proprio, tutto il calore del mondo che lo avvolgeva e gli impediva di cadere in mille pezzi mentre ripensava all'esperienza appena vissuta.

Non ebbe il coraggio di spingerlo via.

Odiava sapere che Kirishima aveva tutto quel potere su lui e odiava quella sensazione di impotenza che provava nei suoi confronti. E ancora di più, odiava che gli piacesse lasciarsi andare con lui.

Non sapeva da quanto tempo Kirishima lo stava abbracciando, ma alla fine, contro ogni sua volontà, Bakugou finì per ricambiare, alzando debolmente le braccia per stringerlo più forte, aggrappandosi alla sua maglietta, senza avere il coraggio di lasciarla andare.

 

Kirishima era così, era l'unico a cui non importava del caratteraccio di Bakugou e si comportava con lui come se niente fosse, come se non lo avesse mai insultato o maltrattato. Sapeva che a Bakugou non piaceva il contatto fisico eppure non si tirava mai indietro, infischiandosene di tutte le sue minacce.

E mentre si trovava tra le sue braccia, Bakugou era felice che Kirishima se ne infischiasse.

  
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