Anime & Manga > Hypnosis Mic
Ricorda la storia  |      
Autore: rainbowdasharp    02/10/2019    0 recensioni
[Hypnosis Mic]
C'erano le urla della folla, l'adrenalina dell'esibizione, le luci accecanti del palco che rendevano tutto indistinguibile.
Tranne lui.
| hypnosis mic, samaichi, tdd era, introspettivo |
Questa storia partecipa all'iniziativa al Writober 2019 di Fanwriter.it.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
writover

Forse dovrei


C'erano le urla della folla, l'adrenalina dell'esibizione, le luci accecanti del palco che rendevano tutto indistinguibile.

Tranne lui.

Il caldo che avvertiva non dipendeva da quel locale da due soldi, sicuramente troppo piccolo per l'incredibile numero di persone che urlavano il loro nome a squarciagola, a ripetizione, in una sorta di laica preghiera. Il battito accelerato del suo cuore non era causato solamente da quella standing ovation che chiedeva a gran voce “Encore! Encore!”, come un mantra, un rito obbligato.

Era lui.

Samatoki si avvicinò a lui, che sulle labbra aveva quel sorriso di gioia e soddisfazione che tradivano tutti i suoi diciassette anni, quasi impossibili da attribuirgli altrimenti – un po' per la stazza, un po' per il suo senso di responsabilità.

“Così pochi”, per essere così bello, dal talento illimitato.

“Così tanti”, perché erano diciassette anni di sopravvivenza e non di vita. Diciassette anni in cui Ichiro Yamada aveva tentato disperatamente di non annegare nello schifo del mondo, tenendo contemporaneamente a galla altri due ragazzi di poco più piccoli di lui.

Ichiro lo notò subito una volta che Samatoki lo ebbe affiancato e quel sorriso sembrò illuminarsi ancora di più, o forse Samatoki si stava illudendo e basta. Non lo sapeva e non voleva probabilmente saperlo – difficile convivere con quel cuore in gola, con quell'improvvisa morbidezza che avvertiva nelle sue membra ogni volta che il ragazzo era nelle vicinanze.

Accadde anche in quel momento, quando il più giovane lasciò passare il braccio sulle sue spalle e lo strinse a sé come se fosse da sempre al suo fianco, nonostante fossero, invece, pochi mesi.

Ma nessuno dei due aveva mai avuto niente più che rabbia, a proteggerli – sì, anche buoni amici che guardassero loro le spalle, ma Samatoki era sicuro che niente di quanto avevano avuto prima dell'altro fosse anche solo lontanamente paragonabile a quello che provavano da quando erano fianco a fianco.

La prima volta che aveva visto Ichiro, gli era sembrato un giovane leone perso: forte, indomabile eppure irritato dalle sue stesse incertezze. Il suo volto era tirato, sembrava incapace di sorridere.

E ora, invece, la sua risata riempiva quel locale da due soldi, dava pace all'anima di Samatoki e gli donava una speranza.

“Forse dovrei”, pensò, prima di lasciarsi trascinare dalla tentazione di poggiare la mano sul fianco di Ichiro, in un gesto che aveva sempre avuto paura di ricambiare fino in fondo. Perché la mano di Ichiro si poggiava sul suo corpo con la sicurezza di chi sa già di avere qualcosa di prezioso, troppo raro per essere lasciato andare.

“Forse non adesso” si rimproverò però subito dopo, tornando a guardare la folla sotto di loro, che urlava i loro nomi per spronarli a combattere, ancora e ancora, anche per chi non poteva farlo.

Dopotutto, Ichiro sarebbe rimasto lì, al suo fianco. E un giorno qualunque, prima o poi, si sarebbe voltato per rubare quel bacio che sentiva suo ancor prima di averlo conosciuto.


Note: Secondo giorno! Questa fic, abbozzata, rimaneva tra i miei documenti del drive da aprile, più o meno, quando in un getto improvvisato avevo scritto le prime cinque righe. Non è che abbia scritto poi molto di più, ma la SamaIchi mi rende debolissima, soprattutto quando è posta in TDD: più leggo il manga, più credo che sia Ichiro che Samatoki abbiano prepotentemente ribaltato le vite l'uno dell'altro, affidandosi per la prima volta in vita loro a un estraneo, esponendosi più del dovuto. E ogni tanto, mi piace scriverli di nuovo così: abbastanza vicini da sembrare uniti, ma ancora distanti per poterlo ammettere.
Che sospiro, questa SamaIchi.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Hypnosis Mic / Vai alla pagina dell'autore: rainbowdasharp