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Autore: Amber    30/07/2009    5 recensioni
Un finale triste sulla nostra saga preferita, non so cosa ne sia venuto fuori ma ho provato in poche pagine a descrivere questo "momento giusto", aiutata dalla canzone da cui prende il titolo questa one shot.
[-Adesso ascoltami bene Sasuke, perché non potrò più ripetertelo- Non lo guardava, ma doveva, era importante farlo, ma non ne aveva ancora la forza –Tu non sei un amico per me…- iniziò -…non sei un rivale… non sei…un fratello… non sei… un mio compagno…-]
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo è un ipotetico finale.

Non ho voluto mettere spoiler perché non rivelo nulla di ciò che succederà più avanti per chi segue l’anime o anche solo il manga come ristampa, anche se, ovviamente, chi legge come me gli spoiler noterà di sicuro certe piccolezze in più.

Questa one shot mi è venuta in mente ieri sera, ascoltando appunto la canzone da cui ha preso il titolo e nemmeno a dirlo sono rimasta piacevolmente sorpresa nell’andare a leggere la traduzione del testo ^^ Non l’ho messa tutta per non appesantire quindi ho messo solo poche frasi a fine e inizio capitolo (quelle in corsivo per intenderci).

L’ho scritta all’1 di notte, di getto e questa mattina l’ho corretta, ma non so come sia venuta alla fine… spero comunque che vi possa piacere.

Oswari

Amber

 

***

 

Almost Lovers

“So long, my luckless romance
My back is turned on you
I should've known you'd bring me heartache”

 

Era riuscito a tornare se stesso, di nuovo.

Ma per quanto ancora ci sarebbe riuscito?

Era spuntata l’ottava coda, ma questa volta non c’era stato nessuno a fermarlo, ad aiutarlo.

Danzo era morto… Uchiha Madara ucciso in un modo che neppure rammentava con precisione… non sapeva neppure se era stato effettivamente lui a dargli il colpo di grazia.

Ricordava solo un concentrato enorme di chakra avvicinarsi pericolosamente alla schiena di Sasuke e il suo ultimo pensiero coerente.

 

“Ti prego… un’ultima volta… prima che…”

 

Si era poi risvegliato su quel terreno polveroso, con la pioggia scrosciante che gli inzuppava i vestiti e i capelli, Sakura chino su di lei, cosa che ormai accadeva fin troppo spesso, che lo guariva dalle ferite, piangendo silenziosamente.

Lei aveva capito appena aveva posato le mani su di lui che invece non aveva bisogno di alcuna conferma, lo avvertiva anche senza il bisogno di muovere un muscolo.

Ma Sasuke? Dov’era?

Alzò gli occhi faticosamente, allarmato, e lo vide appena dietro di lui che lo sovrastava, il volto impassibile come al solito, bello… perfetto, anche con la pioggia a bagnargli il viso.

 

“Un’ultima volta… non abbandonarmi ora…”

 

-Sakura-chan… vai da Tsunade-sama-

La sua voce era lontana… non sembrava neppure lui che articolava le parole… non capiva da dove prendeva la forza per parlare…

-Naruto-kun…-

-Io ti raggiungerò presto… ma ho bisogno di stare fermo qualche minuto- mormorò.

Verde e blu si scontrarono, si mischiarono e si separarono.

La ragazza capì, e pianse, perché anche se aveva già compreso tutto, la consapevolezza di una decisone così dolorosa era terribile… e non poté farne a meno, passando accanto a Sasuke, al suo primo amore, di singhiozzare, correndo poi via.

Il mukenin , perché alla fine lo era, non capiva cosa stesse succedendo alla sua ex compagna e a quel dobe che non accennava ad alzarsi

-Sasuke…-

Si piegò su di lui, più che per riflesso che per altro e sospirò rendendosene conto, andandosi a pulire una goccia di sangue che scendeva lenta sulla sua guancia

-Sembra tutto come tre anni fa, là nella Valle… solo che tu ora sei sveglio- precisò.

Che cosa stupida da dire.

Naruto riuscì a ridere, le spalle sussultarono e dalle sue labbra ne uscì un gorgoglio sommesso

-Già… anche se noi siamo diversi, non è così Sasuke?- Il moro non rispose guardando il biondo sedersi faticosamente, tenendo gli occhi bassi –Tu… non tornerai a Konoha, vero?-

Una domanda difficile, o facile? Naruto non capiva.

E la risposta? Era semplice a prescindere dal quesito… perfino lui, lo stupido del villaggio, la intuiva

-No-

 

“Ti prego… dammi la forza…”

 

-Capisco, Sasuke…- Rassegnazione –Ma devi promettermi comunque che ti prenderai cura di Sakura-chan, almeno inizialmente… dovrai sostenerla-

-Eh?-

 

Confusione.

 

-E di Tsunade-baba, di Kakashi-sensei e di tutti i nostri amici-

-Ma che dici?- chiese alterato l’ultimo degli Uchiha.

 

Rabbia.

 

-Davvero non lo indovini, Sasuke?-

 

Paura.

 

Il biondo tossì, poi sorrise raggiante, malinconico… non gli aveva mai visto una simile espressione.

-Promettilo-

-Non so di che parli usuratonkaichi!- sillabò stringendo i pugni

-Prometti che ti prenderai cura di loro Sasuke. Devi farlo-

-Io non…-

-Fallo!-

 

Consapevolezza.

 

-Ok… ma…-

Naruto sorrise, stancamente, appoggiandosi al tronco dietro di se

-Grazie Sasuke-

-Mi spieghi adesso perché dovrei avere promesso una simile sciocchezza?-

Ma il biondo non rispose.

 

“Un ultimo sforzo poi…”

 

-Adesso ascoltami bene Sasuke, perché non potrò più ripetertelo- Non lo guardava, ma doveva, era importante farlo, ma non ne aveva ancora la forza –Tu non sei un amico per me…- iniziò -…non sei un rivale… non sei…un fratello… non sei… un mio compagno…- Lo fissò negli occhi, serio, e vide lo stupore in quelle iridi d’onice, in quella nera notte, affascinante come un Diavolo tentatore –Tu sei la persona che amo-

Il Diavolo che amava da troppo tempo, da un’intera esistenza ormai.

Voleva imprimerselo nella mete, per sempre, quella sua espressione non la voleva più lasciare scivolare via

-Te lo voglio dire… perché questo è il momento giusto… perché…-

Chiuse gli occhi cercando le parole adatte, ma la sua mente era così confusa…

-Naruto!-

 

Angoscia.

-…perché tu devi saperlo…- continuò tristemente aprendo gli occhi appannati… dalla pioggia? Di certo non stava piangendo, non poteva dimostrarsi debole anche in quel momento così importante per lui –… Sono innamorato di te, teme-

 

Il limite, il punto del non ritorno.

 

Si sporse in avanti, cadendo a peso morto senza alcun equilibrio, e lo baciò, in un ultimo, disperato tentativo di fargli capire il suo più intimo e incontenibile sentimento.

 

“Un ultima volta… fammelo rivedere per l’ultima volta Kyuubi… poi il mio… il nostro cuore potrà… Per dirgli che lo amo… poi riposeremo, per sempre”

 

La consapevolezza di due braccia intorno alla sua vita, di una bocca muoversi sulla sua, di labbra che sapevano di sale… e l’ultimo respiro si infranse.

 

“Good bye, my almost lover

Good bye, my hepeless dream”

  
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