Le dita di Byleth si fanno strada fra i suoi capelli, accarezzandoli e districandoli con estrema delicatezza. Dimitri non la perde di vista neppure per un istante, le labbra strette in un sorrisetto compito, quello di un innamorato che a stento riesce a trattenere le lacrime di fronte all’indescrivibile bellezza della propria adorata.
Byleth è seduta a cavalcioni su di lui, i seni pieni appena visibili oltre la sottile sottoveste di pizzo nero; lo contempla in silenzio, ricambiando il suo sorriso: non avrebbe mai immaginato di sentirsi tanto a suo agio durante la sua prima notte di nozze. A dirla tutta non avrebbe mai immaginato che con il suo passato da mercenaria sarebbe andata in sposa a un uomo, tantomeno a un re gentile e giusto come Dimitri.
Byleth prende fra le mani il viso pallido del proprio consorte, lo accarezza con gentilezza, come si potrebbe toccare una meravigliosa creazione di vetro appena modellata. Con la punta delle dita arriva a sfiorare la benda nera di Dimitri: si sente abbastanza sicura da non dover chiedere il permesso per sfilargliela, ma si sbaglia.
Dimitri le afferra immediatamente il polso, bloccandola. La guarda dritta negli occhi, e all'improvviso Byleth si scopre a leggere soltanto ostilità nello sguardo di suo marito.
«Vorrei che non lo vedessi» pronuncia Dimitri a fior di labbra, poi abbassa lo sguardo e corruga la fronte, una smorfia amareggiata a spezzare l'armonia del suo volto.
Byleth poggia la mano sulla sua guancia, aspettando che questo torni a guardarla: doveva immaginare che l’avrebbe respinta per la vergogna, ma vorrebbe fargli capire che non ha nulla per cui debba nascondersi. Ha già visto quello di cui è capace Dimitri, la spaventosa facilità con cui si lascia trasportare dall'ira e consumare dalla vendetta, la sua fragilità di bambino. Ha già visto tutto. E lei ama questo tutto, anche ciò che lui vorrebbe nascondere per paura di essere respinto.
«Per favore» sussurra speranzosa, ma l'altro nega con un cenno del capo.
Byleth libera il polso dalla stretta del marito, gli si avvicina ulteriormente e si sfila la sottoveste scura, scoprendo il proprio corpo. Dimitri sente il calore sprigionarsi dai seni della moglie, ora aderenti al suo petto; ne osserva i capelli, arruffati sulle spalle nude.
«Sei meravigliosa» si ritrova a sussurrare, come se avesse paura che un tono di voce troppo alto possa rovinare il momento, una visione che aspettava da tanto e che scopre perfino molto più sconvolgente di quanto immaginato fino ad ora.
Byleth accenna un sorriso, arrossendo un poco quando si indica il fianco destro con un dito.
«Ma, vedi, ho un po' di cicatrici qua e là,» accenna una risata imbarazzata, un suono dolcissimo che Dimitri non ha mai sentito uscire dalla sua bocca «sulla schiena ne ho almeno tre!»
«Sei perfetta» Dimitri esordisce con decisione, per poi increspare le labbra in una smorfia. «Troppo perfetta per me...»
«Se continuerai ad avere così poca fiducia in te stesso ti metterò in punizione.»
Dimitri sorride, divertito dal viso corrucciato dell'altra.
«Anche io voglio vedere ogni cosa di mio marito» pronuncia poi lei, sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Dimitri la osserva per un po', poi emette un piccolo sospiro rassegnato.
«D'accordo. Dopotutto non posso disobbedire a una richiesta della mia regina. E soprattutto della mia professoressa» tenta di scacciare l'imbarazzo con l'ironia, mentre l'altra comincia a sfilargli la benda.
Non ci sono né ematomi né gonfiori, ma l'occhio destro di Dimitri è socchiuso, la palpebra appesantita da una cicatrice e la cornea ben più chiara di come la ricordava Byleth. Un ghiaccio ancora più freddo di quello che si può ammirare nel suo occhio sinistro.
«Mi... mi rende spaventoso, vero?»
Byleth stringe il suo viso fra le braccia, lo protegge da tutte le cose che gli fanno male, lo fa sentire parte di qualcosa.
Sfiora la palpebra ferita con le labbra, un bacio delicato che Dimitri accoglie con un fremito del cuore.
«Sei perfetto.»