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Autore: _fioredineve_    02/10/2019    0 recensioni
[…] Nonostante tutto quel continuo nascondersi e lottare esistevano momenti come quelli: di pace totale e serenità.
Ed era felice lei di aver intrapreso quel viaggio con Joel, perché nessuno meglio di lui sarebbe riuscito a prendersi cura di lei.
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Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ellie, Joel
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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camino
Quando si è a casa.

Avanzavano lenti in una delle tante stanze della casa, avevano controllato tutto il piano terra constatando che fosse desolato ed abbandonato. Ora mancava il piano superiore, o meglio, mancava l'ultima stanza alla fine del corridoio.
Nonostante i due fossero sicuri non ci fosse niente preferivano essere prudenti e controllare anche quella stanza.
"Vado avanti io, tu stai dietro di me, va bene?" Ellie annuì alle parole di Joel stringendo meglio la pistola tra le mani con presa salda e sicura.
Ormai aveva imparato ad impugnare quell'arma come fosse un'esperta e molte volte era stata d'aiuto a Joel in caso di pericolo.
"Al mio tre entriamo" proferì l'uomo poggiando la mano sulla maniglia mentre con l'altra stringeva una mazza chiodata, era pronto a colpire in caso di  pericolo.
"1... 2... 3!"  Joel spalancò la porta, fortunatamente era come pensavano: quella casa era libera. Bastava sbarrare solo qualche finestra e porta e il gioco era fatto.
"Mettiamoci a lavoro"
"Sì" rispose Ellie posando l'arma, sorridendo allegra, era felice di non avere quei mostri impazziti nelle vicinanze, sperava anche tabnto che Joel potesse finalmente riposare al meglio. Le notti precedenti vi era riuscito a stento.
Si avvicinò ad uno dei mobili, ispezionandolo alla ricerca di un qualcosa che potesse tornare utile ai due.
Aprì i cassetti facendo cadere qualcosa alle sue spalle, ma non gli diede molta retta. Continuò con l'ispezione, trovando qualche coperta pesante e dei vecchi giacconi, magari sarebbero potuti tornare utili a lei o a Joel, visto il freddo che faceva fuori.
Contenta decise di scendere e avvisare Joel che, intanto, era preso dal sistemare qualche porta e qualche finestra in modo che non entrasse niente: né spifferi d'aria gelida né degli infetti.
"Joel, guarda, ho trovato dei cappotti, sembrano ancora in ottime condizioni e..." si fermò nel vederlo alle prese con un camino "Joel?"
"Almeno questa sera potremmo riposare al caldo, visto?"
"Non è pericoloso tenere il fuoco acceso?"
"Tranquilla ho sistemato qualche trappola intorno alla casa, possiamo stare tranquilli" rispose, cercando di addolcire quel tono burbero che era solito usare.
Ellie sorrise, lasciando cadere i cappotti e sedendosi accanto a lui, finalmente poteva godersi un po' di calore e scaldarsi le mani e il viso ormai gelidi.
"Sono felice di aver trovato questa casa" disse poi, sorridendo all'uomo che la guardò sereno.
A volte Joel era un mistero per lei, altre volte era così semplice da comprendere: anche lui era felice, in quel momento.
Nonostante tutto quel continuo nascondersi e lottare esistevano momenti come quelli: di pace totale e serenità.
Ed era felice lei di aver intrapreso quel viaggio con Joel, perché nessuno meglio di lui sarebbe riuscito a prendersi cura di lei.


Nota dell'autore: ringrazio tantissimo una persona a me carissima per avermi aiutato con la scelta per il titolo. Mi sembrava giusto dargli i crediti per questo.


Vera.


   
 
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