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Autore: KT11    03/10/2019    2 recensioni
[Darling in the FranXX]
Terzo prompt della lista pumpINK del Writober indetta da @fanwriterit
MITSURU X KOKORO
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kokoro si alzò come al solito. Era una mattinata come le altre, una delle tante mattinate che aveva avuto dopo che Hiro e Zero Two si erano sacrificati per il bene dell'umanità. Si sollevò leggermente e si scoprì togliendo piano le lenzuola da sé. Spostò poi lo sguardo e vide l'amore della sua vita, quello che l'aveva aiutata a capire che cosa fosse effettivamente l'amore e che le aveva donato ciò che più desiderava al mondo.

Mitsuru stava dormendo beato coperto dalle lenzuola e dalla coperta. Aveva la testa appoggiata al cuscino e sembrava un bambino stando così. Sorrise guardandolo e gli accarezzò piano una guancia. Lo amava talmente tanto che non sapeva veramente come avrebbe potuto fare senza di lui.

Dopo poco poi si alzò e andò a rinfrescarsi. Dato che era incinta del quarto bambino, aveva bisogno di andare spesso al bagno e doveva stare più attenta a ciò che faceva in generale. Andò poi nel salotto della loro abitazione e preparò da mangiare per Mitsuru e per i figli. I sue tre bambini erano adorabili e soprattutto Ai era veramente dolcissima, con loro e con i fratelli. Kokoro era molto fiera di lei.

Mentre versava poi del succo nei bicchieri per i bambini,le cadde l'occhio sull'anello che tempo prima si erano scambiati lei e Mitsuru. 

Ebbene sì. Dopo anni erano riusciti entrambi, pian piano, prima ricordando le cose più facili e poi quelle più complesse, ma erano riusciti insieme a recuperare la memoria. Ricordava bene come si era sempre di più avvicinata al ragzzo, come avessero poi iniziato a parlare e ad aprirsi a vicenda.. ricordava che soprattutto per lui era stato difficile. 

Ricordava poi la decisione di diventare la partner di Mitsuru a bordo del Genista  e del tempo che avevano passato insieme ad allenarsi con gli altri della squadra. Ricordava i discorsi avuti con il ragazzo e di quando gli aveva tagliato i capelli e anche di quando..beh.. aveva provato ad approcciarsi a lui e a spiegargli come fosse possibile creare una nuova vita insieme.

 Ricordava il suo iniziale rifiuto e poi di come si era di nuovo diretto da lei e di come insieme si erano uniti ed erano riusciti ad esplorarsi a vicenda, tra le lenzuola di quella camera da letto della loro vecchia casa. Ricordava poi di come Zero Two e Hiro avessero parlato loro del matrimonio, quella cosa splendida che era il matrimonio. Due persone che si giurano fedeltà e amore eterno, sigillando questo patto d'amore con un tenero bacio.. e ovviamente ricordava gli anelli. Mitsuru si era tanto impegnato per farli e le dispiacque molto quando non le entrò al primo colpo.

Ricordava tutto insomma, e la cosa non poteva non renderla felice. Erano i suoi ricordi quelli, e odiava il Papà e tutti gli altri per averglieli tolti per tutto quel tempo. Inoltre adesso sia lei che Mitsuru riuscivano a chiamarsi per nome senza avere forti fitte alla testa. Per tanto tempo sono andati avanti chiamandosi reciprocamente Mamma e Papà e adesso che potevano chiamarsi per nome.. era tutt'altra cosa.

Ad ogni modo, dopo aver sistemato tutto, vide arrivare i bambini. Avevano tutti e tre indosso la loro vestaglina da notte ed erano sempre sonnolenti. Kokoro sapeva però benissimo che si sarebbero subito rinvigoriti una volta arrivati insieme agli altri bambini da Zorome e Miku. Quei due erano veramente dei maghi con i bambini.

Diede un bacio sulla fronte a tutti e tre e poi tornò nella sua camera da letto dove l'amore della sua vita ancora dormiva. Lavorava tutti i giorni per il bene loro e della comunità. Kokoro si sedette accanto a lui e gli accarezzò piano i viso e i capelli. Sorrise vedendolo dormire così beatamente tra le coperte e le lenzuola. Quasi le dispiacque scuoterlo piano per svegliarlo.

-Mitsuru-kun..- disse piano e in modo gentile, sussurandoglielo all'orecchio. Notò che alcuni dei suoi riccioli si erano lentamente adagiati sul volto etereo di lui. Non li scostò ma soltanto perché sapeva che a Mitsuru piaceva quel contatto ,anche se minimo e così superficiale magari all'apparenza. Entrambi in realtà amavano qualsiasi tipo di contatto che si creava tra loro.

Pian piano il ragazzo aprì gli occhi e le sorrise. Kokoro lesse nel suo sorriso e nel suo sguardo tutto l'amore che provava per lei.

-Buongiorno,Kokoro-san- disse accarezzandole il viso.

-Buongiorno- rispose lei e si abbassò per baciare quelle labbra che si appartenevano ormai da tanti anni e che si sarebbero sempre appartenute. Il sapore delle labbra di lui era sempre talemente intenso che le sembrava ogni volta la prima volta. Era veramente incredibile. Inoltre le loro mani che portavano le fedi si cercarono e si incrociarono mentre le loro bocche erano sempre unite.

Quando si staccarono poi si sorrisero e poi lei lasciò del tempo a Mitsuru per prepararsi. Nel mentre lei tornò dai bambini e li aiutò a vestirsi per andare dagli altri. Acconciò i capelli in una coda ad Ai e in una piccola coda alla sorellina più piccola. Infine mise un fazzoletto intorno al collo del bambino e finirono tutti di essere pronti proprio quando entrò Mitsuru vestito di tutto punto e pronto per affrontare una nuova giornata. Salutò i bambini e poi fece una veloce colazione. Infine baciò Kokoro  ed uscì insieme ai figli. 

Lei andò sulla porta e aspettò che scomparissero in fondo alla strada. Mitsuru li avrebbe portati fino a casa di Miku e poi avrebbe proseguito fino alla sede centrale del loro villaggio dove lo aspettavano molti compiti da svolgere.

Lei invece avrebbe sistemato varie cose in casa e poi sarebbe andata a casa di Ichigo. La ragazza infati era prossima al suo primo parto e aveva espressamente richiesto la presenza di Kokoro soprattutto per quelle ultime fatidiche settimane. D'altronde in molte ragazze avevano richiesto al sua assistenza. D'altra parte era stata lei la prima dopo anni ad avere un bambino dopo averlo concepito insieme al ragazzo che amava e dopo averlo portato in grembo per nove mesi. Sapeva che quella era una cosa che doveva fare anche per il bene della comunità e non solo per aiutare una sua amica.

Si mise dunque a pulire la cucina e a rifare i letti. Spolverò e pulì a fondo  poi ogni angolo della casa e, una volta pronta, si vestì ed uscì in direzione della casa di Ichigo.

Mentre camminava si guardava intorno e non potè non notare il piccolo albero di ciliegio che si era formato una volta che Zero Two e Hiro si erano sacrificati. Sapeva che quell'albero aveva un significato importante.. lo sapeva lei come lo sapevano tutti al villaggio. Dovevano essere riconoscenti a loro due per quello che aveva adesso e Kokoro lo sapeva bene. Hiro e Zero Two per primi avevano capito come funzionasse davvero il mondo e in qualche modo li avevano aiutati ad aprire gli occhi.. li avevano aiutati a comprendere le loro emozioni, le loro sensazioni, i loro stati d'animo e le loro più svariate fantasie. Liavevano aiutati a capire il significato dell'amore. Amore che lei in quel momento, ferma nel suo mondo, nel mondo che amava, che condivideva con i suoi amici, i suoi figli e Mitsuru e nel mondo che sapeva che essere quello giusto, provava in un modo talmente forte che sperò solo che i suoi amici riuscissero a sentirlo, ovunque fossero.

Sorrise all'albero e poi si voltò, riprendendo la sua strada mentre due colombe volarono insieme nel cielo e mentre due petali di ciliegio le volteggiarono vicino, spinti dal vento. 

 

   
 
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