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Autore: Blackvirgo    03/10/2019    3 recensioni
Le notti in ospedale sono sempre imprevedibili. Quando squilla il cercapersone, la sorpresa è la regola: può essere qualcuno che non riesce a dormire oppure qualcuno che sta per morire.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Iniziativa: questa storia partecipa al #Writober2019 di Fanwriter.it
Prompt.03: lenzuola
Numero parole: 300

 

Lenzuola bianche

“Ogni volta che senti il pulsare delle arterie sotto le tue dita dopo lunghi minuti di sudore e adrenalina, il primo pensiero è di esaltazione. Perché il tiro alla fune tra la vita e la morte è andato nella direzione giusta, e in quel momento sai di aver fatto la differenza, che quell'uno percento di cui parlano le statistiche esiste davvero e sono state le tue mani e la tua testa a farlo accadere.”
“E poi?”
Il dottor Ronchi sorride. “Poi devi calmarti, anche se sei sudato marcio e nel sangue hai più adrenalina che globuli rossi. E stabilizzare il paziente, caricare, portarlo in ospedale. Magari cercare di capire perché è successo e dare ai tuoi colleghi del Pronto Soccorso qualcosa su cui lavorare. Poi c'è solo da sperare.”
“Perché? Che vuoi fare di più? L'hai tirato fuori da morte certa!”
Massimo si stringe nelle spalle. “Lo so, ma poi vedi le pupille che non reagiscono, un respiro che devi continuare a sostenere e ti chiedi cosa tu abbia rianimato. Se tornerà mai la persona che era prima o se rimarrà per sempre in uno stato vegetativo, a passare il resto della sua vita tra lenzuola pulite, collegato a tubi che ti fanno respirare, mangiare e pisciare.”
Alessandro fa il programmatore nella vita e non vede dilemma. Nel codice binario del linguaggio informatico in questo caso l'uno a zero è un risultato calcistico su cui c'è ben poco da sindacare. Così guarda l'amico piegando il capo verso la spalla, la fronte aggrottata e un'espressione a punto interrogativo sul volto.
“A volte mi chiedo se non vada meglio a quei novantanove che lasci sul posto coperti da un lenzuolo.”
“Allora perché lo fai?”
“Perché ogni tanto ci speri che la vita non faccia la stronza.”

***

Black notes:

  • ogni tanto devo tornarci su questa raccolta. Ogni tanto il dott. Massimo Ronchi mi chiama perché racconti una delle sue avventure/disavventure. È più forte di me. E stavolta l'ho fatto con tanta fatica e sudore. E, devo ammettere, che questa mini storia è stato un pugno nello stomaco da scrivere. In tutti i sensi.

   
 
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