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Autore: Altair13Sirio    05/10/2019    1 recensioni
Non è mai stato facile vivere la vita dell'eroe per Robin, così come per Cyborg, Stella, Corvina e BB. Nonostante tutto, i Teen Titans sono riusciti a superare quel senso di "strano" che li circondava ovunque andassero e hanno deciso di andare avanti; sono diventati una famiglia, le loro amicizie e i loro amori si sono intrecciati e dopo tanto tempo finalmente i cinque eroi hanno capito cosa dovevano fare.
Tutto questo può sembrare normale agli occhi di un adulto, capace di comprendere quali siano i doveri di un supereroe e le difficoltà che porta questo tipo di vita, ma agli occhi di una bambina? Una piccola bambina eccentrica e piena di vitalità, incapace di vedere il male nella gente, come può vivere una situazione simile e in che modo potrà mai crescere se non riesce a distinguere il bene dal male?
Luna è una bambina cresciuta sotto una campana di vetro e che è sempre stata a contatto con questo mondo, vivendolo in prima persona; il suo amore per la sua famiglia è eguagliato solo dal suo desiderio di vivere la vita liberamente, incontrando tante persone e amici nuovi. Ma sarà difficile attuare questo sogno, essendo lei la figlia di un supereroe.
Genere: Azione, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Titans Legacy'
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Luna aveva seguito Jamie fuori dalla classe al suono della campanella e aveva lasciato che le facesse strada lungo i corridoi dell’edificio. Jamie le aveva fatto segno di seguirlo poco prima di alzarsi – anche se più che un segno era stato a malapena uno sguardo lanciato di sfuggita – e poi non si era più voltato per accertarsi che la compagna lo stesse seguendo. Sapeva che lo avrebbe seguito anche senza sapere dove stessero andando, ma in fondo quello non era un problema.
Perché Luna sapeva già dove stessero andando. O meglio, aveva una vaga idea di cosa dovessero fare. “Domani ti devo mostrare una cosa.” Aveva detto il ragazzino la sera prima, mentre andavano ad ammirare per l’ultima volta l’acquario del ristorante dove le loro famiglie avevano cenato, prima di lasciare il locale definitivamente. Luna non sapeva cosa fosse questa “cosa”, né dove si trovasse, ma doveva essere qualcosa di abbastanza importante se il ragazzino era stato così deciso a portarci Luna.
<< Dove stiamo andando? >> Luna Bianca però era curiosa lo stesso.
Jamie non le rispose finché non ebbero svoltato l’angolo nel corridoio e allora le disse puntando un dito verso le scale che andavano al piano superiore:<< Di qua. >>
Continuarono ancora un po’ senza che Jamie desse segno di voler parlare, su per le scale e poi lungo un altro corridoio, questa volta diretti a uno dei bagni della scuola. Luna pensava che avrebbero finito per entrare, ed era preoccupata del fatto di doversi infiltrare in una zona il cui accesso a lei era proibito, ma proprio prima di raggiungere le grandi porte del bagno Jamie si fermò e salutò un trio di bambini fermi accanto all’entrata.
C’erano una ragazzina dai capelli neri che le scendevano in una frangetta davanti alla fronte e grandi occhi neri che rivolgeva uno strano sguardo a Luna, un’altra bionda e magra, leggermente più alta della prima e anche con un’espressione più accogliente in viso, e infine un bambino con i capelli arruffati in un cumulo castano che per pochissimo non gli nascondeva gli occhi. Tutti e tre stavano parlando prima dell’arrivo di Jamie e Luna, e non appena si erano accorti della loro presenza si erano fermati per accoglierli con lo sguardo.
Jamie si fermò e si girò verso Luna. << Questi sono i ragazzi che ti volevo presentare. >> Disse con calma, mentre la ragazzina si mostrava lievemente preoccupata dalla comparsa dei tre sconosciuti. Jamie però sembrava tranquillo, quindi doveva essere tutto a posto.
<< Loro sono Kate, Jennifer e Tommy… Li conosco da un po’ di tempo, e… Sono bravi. >> Jamie esitò un po’ nel descrivere i tre amici, ma per qualche motivo la breve descrizione che diede di loro fu sufficiente a Luna, che non ebbe più paura.
La ragazzina con la frangetta si avvicinò con qualche passo deciso e allungò una mano. << Piacere, Kate! >> Disse aspettando che Luna gliela stringesse. La bambina lo fece dopo un attimo di esitazione. << Se qualcuno ti fa qualcosa, vieni a dirlo a me! Nessuno può permettersi di trattare male i miei amici. >> Disse con fierezza.
La ragazzina bionda si intromise nello scambio. << Tu sei Luna, giusto? >> Chiese con fare amichevole. << Jamie ci ha parlato tanto di te. Dice che sei la sua migliore amica. >>
Luna si voltò un po’ sorpresa a cercare lo sguardo di Jamie, che però era rivolto da tutt’altra parte in quel preciso istante. Lei sorrise e poi tornò a concentrarsi sulle altre bambine, mostrando un’espressione molto più eccitata di prima.
<< Io sono Jennifer, comunque. >> Fece la biondina facendo un piccolo saltello e allungando la mano allo stesso modo di Kate. Luna gliela strinse con vigore, sempre più intrigata da quella situazione, e poi si avvicinò anche il ragazzino dai capelli ricci.
<< E io sono Tommy. Sono… Bé, sono anche io un suo amico… E anche tuo, adesso. >> Disse portandosi le mani ai fianchi e sorridendo con orgoglio. Luna rise. Era davvero una situazione strana, ma ogni secondo che passava la faceva stare meglio!
Jamie si avvicinò al gruppo e posò una mano sulla spalla di Luna, mostrando uno sguardo rassicurante. << Volevo che tu potessi trovare un gruppo in cui sentirti accettata, quindi ho chiamato loro… >>
<< Noi siamo i padroni di questa scuola! >> Disse subito Kate, scherzando. Forse in realtà non stava scherzando. << Puoi stare con noi, e avrai qualcuno che ti accetterà per quello che sei e non ti volterà mai le spalle. >>
Luna era quasi commossa. Mostrò tutta la sua gratitudine con uno sguardo rivolto a Jamie, poi agli altri bambini.
<< Non possiamo cambiare quello che pensa la gente di te, quello dovrai farlo tu con le tue forze… Ma possiamo farti sentire a casa anche quando sembrerà non esserci nessuno che ti voglia bene. >> Disse Jennifer con occhi dolci sul volto.
Luna non sapeva cosa dire, non si era mai ritrovata in una situazione simile. Dopo la sua lite con Emily poche persone sembravano avere avuto il coraggio di avvicinarsi a lei; sembrava che tutti quanti in quella scuola la temessero adesso. Ma quei ragazzini sembravano averla già accettata nel loro gruppo.
<< Conosciamo già la storia di Emily, e sappiamo chi sei… >> Disse Kate sbrigativa. << A noi non interessa niente. Jamie ci ha parlato di te e ci ha fatto capire quanto tu sia una brava persona, e questo ci basta. Vogliamo essere tuoi amici, Luna. >>
Luna guardò i bambini che aveva di fronte. Kate, Jennifer, Tommy, Jamie. Tutti sorridenti e rassicuranti, come se dopo una lunga traversata che l’aveva sfinita, volessero farle sapere che finalmente era tutto finito, che poteva riposarsi… Temeva che tutto quello fosse troppo per lei, che non avesse senso cercare di fare amicizia con una come lei, una che aveva picchiato la sua compagna di classe… Ma riuscì solo a fare un profondo inchino mentre le palpebre si stringevano con forza per non far notare le lacrime di gioia che avevano cominciato a sgorgare con forza e che ora gocciolavano sul pavimento del corridoio.
<< Grazie… Grazie a tutti… >> Mormorò singhiozzando.
I bambini appena conosciuti furono sopraffati da quella reazione e per un momento si ritrovarono senza sapere come reagire. Fu Kate a fare la prima mossa, avanzando e stringendo Luna in un abbraccio accogliente.
<< Tranquilla, è tutto a posto… >> Mormorò un po’ sorpresa. Sembrava essere abituata a trattare quel tipo di situazioni. << Va bene così, scarica tutta la tensione… >>
Luna smise di trattenere i singhiozzi e il suo intero corpicino fu scosso dal pianto, mentre a Kate si univano Jennifer e Tommy, in una sorta di abbraccio di gruppo un po’ imbarazzante ma che fece sentire la ragazzina come a casa. Jamie non si unì a loro, forse perché non gli andava mostrarsi molto emotivo oppure perché pensava che il gruppo fosse già troppo folto, però rimase accanto alla sua compagna per tutto il tempo e quando l’abbraccio finì le prese una mano con delicatezza.
<< Grazie mille, davvero… >> Mormorò Luna con il naso tappato, asciugandosi gli occhi con una manica della felpa.
<< Se hai bisogno di qualsiasi cosa, noi siamo in seconda B, ma comunque ci possiamo incontrare tutti i giorni vicino a questi bagni! >> Disse Kate alzando il pollice, con un ghigno compiaciuto stampato in faccia.
Luna sorrise proprio mentre la campanella segnava la fine dell’intervallo. La gioia che quell’incontro le aveva portato venne sovrastata dalla delusione di dover tornare subito in classe, ma il pensiero di poter rivedere quei suoi nuovi amici il giorno dopo le faceva ben sperare. Li aveva appena conosciuti e aveva così tanto da scoprire di loro, però non aveva il tempo per farlo e avrebbe dovuto attendere; si sarebbe dovuta accontentare per il momento, ma avrebbe passato l’intera giornata a pensare a loro.
<< Grazie per avermi fatto conoscere i tuoi amici, Jamie. >> Disse la ragazzina mentre lei e il suo compagno tornavano in classe, mano nella mano.
Jamie le rivolse uno sguardo compiaciuto. << Non dire così. >> Fece. Luna lo guardò confusa. << Sono i tuoi amici ora! >>
Era vero. Erano gli amici di Luna e Jamie adesso, non c’erano distinzioni! Erano un gruppo, e questa volta tutto sarebbe andato per il verso giusto.
Luna varcò la soglia della propria classe da persona diversa, con un grande sorriso soddisfatto. Da quel momento smise di pensare a Emily e non si tormentò più per quello che era successo.
   
 
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