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Autore: Queen FalseHearth    06/10/2019    1 recensioni
Il modo in cui consideri un regalo può determinare quanto vuoi bene alla persona che te l’ha donato? Secondo Beast Boy si.
Storia ambientata nella serie di Teen Titans (no della parodia e non ci sono riferimenti al recente film…che non ho visto purtroppo). Spero che la mia piccola ff vi piaccia e che vi faccia sorridere!
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Beast Boy, Cyborg, Raven, Robin, Starfire
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un peluche d'elefante
 

Nota: in questa storia userò i nomi inglesi di Stella Rubia e Corvina (StarFire e Raven) perché quelli italiani mi fanno schif…non mi piacciono.
Nota n.2.: il luogo in cui è ambientata la prima parte della storia è la fiera (o luna park boh) presente nell’episodio “Sisters”.



Dopo essere stati acclamati per aver salvato la città per l’ennesima volta, per i Teen Titans trascorrere una serata al Luna Park era ideale per concludere al meglio la giornata.
Robin e StarFire si erano subito fiondati sulla Ruota Panoramica, il loro “posto segreto”, tana di alcuni dolci ricordi.
Cyborg si era convinto di superare il suo record personale, ovvero salire sulle montagne russe con molteplici giri della morte, per più di dieci volte; inoltre voleva testare il limite della sua nausea.
Raven era rimasta a far compagnia a Beast Boy in un chiosco del Luna Park, risaltavano subito all’occhio peluche di animali e lattine situate su un tavolo.
Raven non aveva capito come funzionasse il gioco, ma vedere l’amico sparare con una pistola giocattolo verso le lattine con la massima concentrazione la convinse a non fare domande. Rimasero in quel chiostro per dieci minuti.
Memorizzare tutti i volti delle persone nelle vicinanze era stato più interessante per la ragazza dai capelli viola che guardare BB giocare.
-HO VINTO!!- esultò il giovane eroe all’improvviso. Subito dopo si esibì in uno scatenato ballo, da quando manifestava la sua gioia ballando in modo imbarazzante?
-No comment…- sussurrò Raven con espressione irritata.
La tizia che gestiva il chiosco del gioco consegnò a Beast Boy un piccolo elefante di peluche molto grazioso. Il giovane eroe mutaforma sapeva già cosa fare del suo premio.
-Te lo regalo!- disse con un sorriso di un bambino porgendo il peluche verso l’amica, quest’ultima non sembrava molto entusiasta.
In passato gli aveva già regalato una gallina gigante*, che bisogno c’era di darle un altro pupazzo?
-Grazie… ehm…lo metterò sopra il comodino della mia stanza…-
-Sul serio??- Beast Boy era troppo contento per prendere in considerazione l’ipotesi che poteva trattarsi di sarcasmo.
-Sisi…-
-Dovresti essere più…affettuosa con noi, non ti mangiamo!-
-Guarda che dimostro il mio affetto verso la squadra. Per esempio potrei tornare a casa volando o usando la magia invece salgo con voi nella macchina di quell’ubriaco che tu chiami tassista-
-Tom è una brava persona!- disse BB quasi arrabbiato per la sua affermazione.
Raven continuò a tenere in braccio il peluche, non aveva mai provato una particolare simpatia verso gli elefanti. In quel momento si rese conto che BB si era trasformato molte volte in quell’animale durante le loro battaglie, forse era per quello che gliel’aveva regalato.
La giovane, assorta nei suoi pensieri, non si accorse che era mezzanotte, l’orario di ritrovo per tornare a casa.
Robin e StarFire raggiunsero i loro compagni scambiandosi occhi dolci; Cyborg, invece, non smetteva di barcollare.
Una macchina gialla con sopra un cartello di cartone con su scritto (evidentemente con un pennarello) “Taxi” si fermò dinanzi all’entrata del Luna Park. Un ragazzo dai capelli castani uscì dalla macchina con una bottiglia di birra in mano.
-Teen Titans! Siete pronti un altro giro sulle montagne russe?- disse Tom alludendo al fatto che guiderà come uno spericolato.
Per Cyborg era difficile nascondere la sua nausea dato che il suo viso era diventato verde come la pelle del suo amico.
-È un problema se vomito in macchina?-


Il giorno dopo Beast Boy, alle sette di mattina nella Titans Tower, si sfiondò dinanzi alla porta di Raven. Doveva accertarsi che il peluche fosse al posto che aveva detto la compagna di squadra il giorno prima. E se avesse mentito? E se non gli importasse nulla di lui e dei suoi regali? Doveva seppellire al più presto il suo dubbio.
-BB perché ti sei alzato così presto?- chiese Robin comparendo all’improvviso con indosso la sua tuta da supereroe, ma aveva altri indumenti questo ragazzo? Dormiva così?
-Potrei farti la stessa domanda- chiese il verde fingendosi sospettoso.
-Faccio gli allenamenti mattutini. Tutti i giorni. Da tre anni- rispose un po’ assonnato.
-Anche io- disse BB, per fortuna il suo amico non fece altre domande e se ne andò.
Ora Beast Boy poteva concentrarsi sulla sua missione: avrebbe aspettato che Raven fosse uscita per fare colazione e si sarebbe intrufolato furtivamente nella sua stanza. Semplice ma efficace. Avrebbe potuto trasformarsi in uno scarafaggio o in una formica ma aveva paura che Raven si fosse accorta di lui con i suoi poteri.
Non sapendo a che ora si alzasse l’amica, si era sistemato davanti alla porta più presto possibile. Era meglio nascondersi, Raven avrebbe potuto comparire da un momento all'altro.
Troppo tardi.
Per un momento pensò che la porta si fosse aperta da sola, poi vide due occhi viola severi avvolti dall’oscurità che lo fissavano.
Beast Boy pensò di essere morto, un brivido lungo la schiena non tardò ad arrivare.
Dopo un interminabile secondo, Raven chiuse la porta senza dire nulla.
Fornito di un coraggio che non pensava di possedere, l’eroe mutaforma entrò nella camera. Ormai la sua copertura era saltata.
Di sicuro era la stanza più tenebrosa della Torre, rispecchiava al meglio il carattere della compagna. 
Trovò Raven sul letto, quest’ultima aveva in mano il suo cellulare che posò sul comodino non appena si accorse della presenza del giovane Teen Titans.
Sul suo comodino non c'era traccia del peluche.
-Lo sapevo che lo avevi buttato! Mi hai mentito!!- la paura che provava si trasformò in una triste rabbia. Non gli importava niente di lui, era l’unica cosa che pensava in quel momento.
-BB…- incominciò Raven con calma che il ragazzo verde scambiò per indifferenza.
-Non te ne importa niente di me! Non ti farò mai più un regalo, scordati le feste a sorpresa per il tuo compleanno!- le sue parole furono dettate dalla rabbia che provava. Bastarono tre parole di Raven per fargli conoscere una nuova emozione: l’estremo imbarazzo.
-Sta a lavare.-
Per BB fu come se qualcuno avesse premuto il tasto di stop e il tempo si fosse fermato. Non era possibile. Il suo istinto l’aveva tradito.
-Il peluche. Sta a lavare- ripeté Raven alzando un sopracciglio.
Beast Boy era sconcertato, nel suo animo un tornado gli stava creando una grande confusione tra le sue emozioni.
-Ma…ma…!-
Poteva essere benissimo una bugia, anche se la Teen Titans più tenebrosa non aveva mai mentito.
-Allora andiamo a controllare, guarda che se usi la magia me ne accorgo!-
Forse non era l’inizio della sua peggiore figuraccia, il peluche non è detto che stia a lavare! Avrebbe preferito sentirsi imbarazzato o trascurato? L'avrebbe scoperto presto.
Si diressero in bagno dove c'era Cyborg che stava pulendo con attenzione un pezzo del suo braccio metallico da una sostanza verde che i due eroi non ci tenevano a sapere.
-La parte superiore del mio braccio devo lavarla con cura e ieri ero troppo stanco…eh eh- rispose Cyborg a una domanda che non gli aveva posto nessuno.
Raven indicò la lavatrice: c’era l’elefante di peluche all’interno insieme al suo mantello blu e alle divise di riserva di Robin (anche se non erano sporche, forse il ragazzo si era scocciato di tenerle sempre nell’armadio).
Beast Boy era spiazzato, non si era mai sentito così in tutta la sua vita. Non avendo motivo di rimanere nel bagno, i due eroi si spostarono nel corridoio lontani dall'orecchio talvolta invadente di Cyborg.
Il ragazzo verde non sapeva cosa dire, solo in quel momento si rese conto che aveva creato tutto questo casino per un peluche.
Forse era stato un po’ troppo paranoico, doveva smettere di farsi i film mentali. Cercò di vedere il lato positivo di aver fatto la figura del cretino: almeno aveva la prova che Raven ci teneva ai suoi regali e gli era affezionata. Questo era molto più importante della figuraccia appena fatta.
-Scusami…non so cosa mi sia preso…v-vado a preparare la c-colazione. Uova di mele o torta e pancetta?- realizzò le parole dette due secondi dopo, giusto il tempo che il suo imbarazzo aumenti ancora di più.
-Cioè uova e pancetta o torta di mele?!- BB avrebbe voluto sparire in quell'istante.
-Vanno bene le uova- rispose Raven trattenendo una risata. Il ragazzo verde si dileguò con gli occhi attaccati al pavimento.


Raven rimase ferma nel corridoio, attese che Beast Boy si sia allontanato del tutto.
-Puoi uscire!- urlò la giovane.
-…e tu cosa ci facevi nascosta qui?- esclamò Cyborg poco dopo in bagno.
StarFire, fluttuando, raggiunse la compagna nel corridoio ignorando le domande dell’amico.
-Il piano “Atlantide“ ha funzionato!- disse l’aliena trionfante, Raven le sorrise incrociando le braccia.
-Già…grazie per aver preso il peluche dal ripostiglio e messo nella lavatrice, non volevo che BB pensasse non mi piacesse il suo regalo…che strano non ha fatto tutta questa sceneggiata quando ho gettato quella gallina di peluche gigante per terra-
-Perché ero in pericolo- le ricordò Starfire.
-Ah giusto-
 

*è presente nell’episodio Sisters della prima stagione (va ricordata la celebre frase di Raven:una gallina gigante? Devo essere la ragazza più fortunata del mondo). Inoltre le ultime battute delle due ragazze nella mia ff si riferiscono a quell’episodio.

   
 
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