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Autore: Sonrisa_    07/10/2019    1 recensioni
[Per Ania ♥]
«Tutto bene, Haizaki-kun?» domandò in un lieve sussurro quando arrivò al suo orecchio.
«Questo è giocare sporco.» sibilò l’attaccante.
«E non ti piace?» sussurrò Yuuma, sfiorandogli impercettibilmente l’angolo della bocca.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Haizaki Ryouhei, Nosaka Yuuma
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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«Tu comunque devi avere un problema con le sedie, eh.»
Il commento di Haizaki, appena entrato nella stanza, fece ridacchiare Nosaka che era seduto sulla tastiera del letto con la schiena appoggiata al muro.
«Sto più comodo così.» ribatté il maggiore, stringendosi nelle spalle.
Ryouhei alzò un sopracciglio, visibilmente scettico: «Mah... se lo dici tu.» borbottò «Hiroto?» chiese poi, guardando il letto vuoto del compagno di stanza.
«Con Tatsuya e Saginuma.»
Haizaki annuì, metabolizzando quell’informazione mentre si sfilava la felpa e la lanciava sulla sedia davanti la scrivania. Nosaka lo guardò seguendone i movimenti e poi allargò le braccia in un silenzioso invito che il ragazzo dalla pelle ambrata colse subito, raggiungendolo sul materasso e facendo aderire la schiena e la testa al petto dell’altro. Rimasero così per qualche secondo, in un silenzio interrotto poi dall’attaccante: «Non è che ti faccio male?» chiese, tenendo dritte le braccia per scaricare il proprio peso sulle mani, così da non gravare troppo sull’altro.
«Mi sono ripreso perfettamente dall’operazione, non trattarmi come se fossi di cristallo.»
«Scusami se mi preoccupo per te, eh.» bofonchiò il minore, incrociando le braccia al petto visibilmente infastidito e ripromettendosi di pensarci due volte prima di dimostrarsi premuroso verso di lui.
Yuuma sorrise e si sporse verso di lui fino a sfiorargli la base del collo con il naso, da lì poi percorse con le labbra ogni centimetro di pelle scoperta in una lenta risalita dettata da una calma misurata. Haizaki rimase impassibile per i primi tre secondi, poi Nosaka, che aveva continuato a tenerlo sott’occhio per tutto il tempo, lo vide stringere le labbra in una linea dritta.
«Tutto bene, Haizaki-kun?» domandò in un lieve sussurro quando arrivò al suo orecchio.
«Questo è giocare sporco.» sibilò l’attaccante.
«E non ti piace?» sussurrò Yuuma, sfiorandogli impercettibilmente l’angolo della bocca.
Ryouhei non rispose, ma si voltò fulmineo per impossessarsi della labbra ancora schiuse dell’altro, compiendo un mezzo giro per evitare di fare il contorsionista mentre si tendeva verso il maggiore, spingendolo con la schiena contro il muro.
Nosaka sorrise e lo assecondò, circondandogli la vita con le gambe e il collo con le braccia così da tenerlo vicino il più possibile. Le mani di Haizaki, prima ferme sul bordo della tastiera del letto per un appoggio sicuro, si mossero verso la vita dell’altro, superando la blanda barriera di stoffa per poter avere un contatto diretto con la pelle dell’altro. Sordo alla vocina –ultimo brandello di una lucidità ormai quasi perduta- che gli ricordava l’imminente inizio dell’allenamento pomeridiano, Nosaka si tese verso il minore inarcando la schiena, ma fu proprio allora che l’incanto si ruppe. Yuuma si era sporto troppo verso Haizaki che si era ritrovato sbilanciato verso dietro, cadendo sul materasso e trascinando l’altro su di sé.
I respiri affannati si tramutarono in risata.
«Questo perché tu devi sederti in quel tuo solito modo assurdo.» borbottò Haizaki, tentando di calmare il respiro.
«Ringraziami piuttosto.» mormorò l’altro, rotolando su un fianco per potersi stendere accanto a Ryouhei «Altrimenti non credo che ci saremmo fermati in tempo per l’allenamento.»
«Abbiamo ancora tempo.» obbiettò l’attaccante, issandosi sui gomiti per poter lanciare una veloce occhiata alla sveglia sul comodino.
«Non ci provare.» lo frenò il regista, mettendosi seduto e passandosi una mano sul volto.
«Sei stato tu ad iniziare.» ci tenne a ricordare Haizaki, assottigliando lo sguardo.
«E non me ne pento.» chiarì Yuuma «Ma è meglio così. Ed eviterei di mobilitare un’intera nazionale per venirci poi a recuperare: riesco già a vedere Asuto che piomba in camera tua per cercarti.»
L’argenteo brontolò parole non ben definite e si mise seduto, piantando le mani sul materasso così da poter far ruotare lentamente il collo per sgranchirlo. Nosaka ne seguì i movimenti rapito, fissando l’attenzione sulle ciocche scure ed allungando poi una mano per poter spostare il ciuffo che gli nascondeva mezzo volto.
«Non capisco perché ti ostini a tenerli così.» mormorò «Stai così bene quando non ti coprono il viso e poi non credo siano pratici per giocare.»
«Abitudine.» replicò il minore «Che fai?» chiese poi, rilassandosi sotto il tocco delle dita dell’altro che non rispose, avvicinandoglisi. Haizaki si rivelò docile e non oppose resistenza finché non si rese conto che Yuuma non si stava limitando a giocare con i suoi capelli, ma aveva preso ad intrecciarli.
«Non voglio ritrovarmi con un nido in testa.» lo avvertì, portando la testa in avanti per sottrarsi alla presa dell’altro che, però, non demorse continuando ad intrecciare le ciocche.
«Akane mi ha spiegato come fare.»
«Sei mesi fa.»
«Mi ricordo come fare.»
«Ho i miei dubb-ahi!»
Haizaki si ritrasse e si massaggiò la testa, annullando tutto il complicato intreccio creato dal maggiore –probabilmente inventato sul momento.
«Fammi riprovare, stavolta non ti farò male.» fece Nosaka, allungandosi verso di lui che, però negò con il capo «Allora andrò da Nishikage, almeno lui mi darà soddisfazione.» lo provocò con un sorriso innocente sul volto.
«Questa potevi risparmiartela.» sbottò Haizaki, indurendo lo sguardo e alzandosi dal letto, ma Yuuma gli si aggrappò come se fosse un koala per non farlo andare via.
«Scherzavo! Lui non si farebbe toccare i capelli nemmeno da me.»
Ryouhei grugnì infastidito ed indietreggiò fino al materasso cercando di scrollarsi di dosso la presenza molesta dalle spalle, ma invano.
«Tanto non ti mollo.» disse infatti Nosaka, spostandogli i capelli su una spalla per avere accesso libero al collo dell’altro.
«Eh, no! Di nuovo no.» protestò Haizaki quando avvertì per la seconda volta nel giro di un’ora le labbra di Yuuma su di sé «Anche perché questa volta non ci casco.» ci tenne a precisare.
«Non capisco perché ti arrabbi tanto quando parlo di Nishikage. Io non mi infastidisco quando tu nomini Mizukamiya, sai?» mormorò l’altro, poggiando il mento sulla spalla di Ryouhei.
«È diverso.» borbottò il minore «Lui non mi guarda come Nishikage guarda te.»
«Questo lo dici tu, Haizaki-kun. E sappiamo entrambi che non è vero.»
«Ma se anche fosse, almeno io non lo tiro in ballo per farti un dispetto.» sibilò, ancora offeso.
«Sai che sei tenero quando ti ostini a fingere di non essere geloso?»
Haizaki sbuffò e levò gli occhi al cielo: «Sei insopportabile.» sentenziò.
All’improvviso, nonostante la porta chiusa della camera, si udì distintamente un “minna, sakka yarouze” urlato da Asuto, in modo così chiaro che a loro parve di avere il ragazzo accanto.
«Ma lui è decisamente più irritante. La compagnia di Endou l’ha reso irrecuperabile.»
Nosaka ridacchiò divertito e balzò giù dalle spalle del ragazzo, non prima di avergli schioccato un lieve bacio sulla guancia.
«Su, andiamo, Haizaki-kun!»
 




Il mio cuoricino piange un po' per Mizukamiya, ma presto arriverà anche il suo momento se l'ispirazione mi assiste.
Si accettano suggerimenti per un titolo migliore... non mi convince quello scelto, ma non me ne vengono in mente altri. :/
Rinnovo sempre l'invito di andare a votare Nosaka, Haizaki e compagnia in "aggiungi personaggi", grazie a chiunque deciderà di farlo!
Ci sentiamo tra qualche ora con l'aggiornamento del Writober ♥
Marty
  
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