Anime & Manga > Shugo Chara!
Segui la storia  |       
Autore: kissenlove    07/10/2019    2 recensioni
Quando Amu, giovane ragazza sedicenne viene "costretta" a sposare un "bel tipo" - come lo definisce lei, chiamato Ikuto, tutto ciò che desidera è uscire viva da quella situazione incresciosa. Stare con uno sconosciuto le sembra paradossale, condividere la casa, il letto, la vita intera, ogni cosa.. ma nulla si dimostrerà semplice sopratutto quando capirà che..
Genere: Fluff, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Innamorata di Mio Marito 
capitolo 10 





 
Erano passati un bel po' di giorni da quando ero stata male e adesso stavo decisamente meglio. Quella notte avevo vomitato altre due volte e Ikuto si era pazientemente impegnato ad afferrarmi i capelli e confortarmi quando scoppiavo a piangere, dopo l'ennesimo attacco.
Avevo apprezzato il suo essere premuroso e attento nei miei confronti senza prendersi gioco della situazione o di me. Ovviamente il vecchio Ikuto non aveva ritardato a riemergere e la cosa mi stava bene, era divertente punzecchiarlo e sentirlo rispondere alle frecciatine con alterigia. Avevo appena finito di prepararmi per uscire con il mio "finto" fidanzato ed ero abbastanza annoiata, visto che non avremmo fatto niente di divertente. I preparativi stavano quasi per terminare, l'ultima cosa a cui dovevamo pensare era la riunione con il parroco per parlare delle nostre nozze e anche dell'importanza di questo sacramento, che sanciva la nascita di una famiglia. Era una stupida idea, e lo feci presente anche ad Ikuto, ma di certo non potevamo dare un dispiacere alle "wedding planners" che avevano organizzato tutto nei miei minimi dettagli. L'incontro con il parroco si rivelò noioso, non avevo alcun interesse a sentire di cosa stesse parlando, soprattutto perché questa unione era una completa finzione e non c'era bisogno di parlare di fedeltà e promesse. Ma il prete ignorava l'antifona. Stavo cominciando a sospettare che, anche lui, facesse parte del nostro fan club. Possibile?
Alla fine dell'incontro, il prete ci ordinò di restare per la messa e accettammo riluttanti. Dopotutto era dall'inizio di questa pantomima che non avevamo voce in capitolo su nulla.
Il rito fu peggiore dell'incontro in sé. Mentre stavamo seduti ad ascoltare i lunghi giri di parole del prete, Ikuto si sporse verso di me.

"Vorrei rendere la cosa più divertente." 

"E come pensi di fare?" gli dissi, a mia volta, vedendo il suo ghigno diabolico dipingersi sulla sua faccia.

"Cazzo." 
Sgranai gli occhi, capendo il gioco meschino che aveva in mente, poi assunsi un'espressione terribilmente determinata.

"Cazzo." ripetei più forte, facendo voltare alcune persone. 

Continuammo così per un paio di volte fin quando Ikuto non urlò quella parola, che fece eco all'interno della struttura. Ricevemmo diversi sguardi, ma ogni volta che le persone si giravano a fissarci facevamo finta di niente, e con sguardi complici scrutavamo intorno alla ricerca del colpevole.

Nel bel mezzo di un inno decisi di urlarlo ancora più forte.

"Hai vinto." ribadì di nuovo Ikuto, alzando le mani in segno di resa.

Quando la funzione terminò, lasciammo subito la chiesa per evitare di ritrovarci intrappolati nella calca di persone. Mentre eravamo in macchina, il cellulare di Ikuto squillò. Guardò il display con la coda dell'occhio passandomelo subito, e senza distogliere gli occhi dalla strada mi esortò a rispondere per lui.

"Ciao, Ayu."

"Oh ciao Amu cara, ho interrotto qualcosa?" chiese, alludendo a chissà che scenari perversi.

"Siamo in macchina. Ikuto mi sta riportando a casa." La informai, sperando di averla convinta.

"Oh, bene. Digli di tornare indietro e raggiungermi allo studio di danza, imparerete a ballare per il matrimonio."

Di nuovo. Il matrimonio... Ormai non facevano che parlare di questo, e la cosa mi stava snervando.

"Va bene." tagliai corto, sentendomi improvvisamente infastidita. Ikuto, d'altro canto, capì subito quale fosse stato l'argomento della discussione che mi aveva resa di cattivo umore.

"Cosa c'è?"

Feci un sospiro. "Dobbiamo andare a lezione di ballo." Annunciai, girando il volto verso il finestrino. 

"Fantastico..." commentò anche lui, sarcastico.

"Sì, lo so. L'idea ti fa rabbrividire..." concordai. 

"Beh, almeno ci divertiremo, giusto?" Sorrise, voltandosi nella mia direzione per un istante, ed io lo imitai, smettendo di osservare il mio broncio dal riflesso. 

"E come? E' una lezione privata."

"Oh, beh, saremo intenzionalmente dei cattivi ballerini e faremo delle danze sciocche." suggerì, tentando di smorzare la tensione che si era creata nello stretto abitacolo. 

"Sì, ci sto. Magari movimentiamo le cose."

Quando arrivammo allo studio fummo accolti da un uomo di mezza età, elegante e molto presuntuoso. Sembrava la fotocopia di Ikuto, urtava nell'identico modo quando ci dava ordini a destra e manca su come disporci. Ayu era seduta al lato della sala e ci osservava attentamente mentre sbagliavamo di proposito i passi finendo per inciampare l'uno nelle gambe dell'altro. Il professore, d'altronde, non sembrava soddisfatto dalla nostra disastrosa performance, e ci ammoniva con uno sguardo. Alla fine, io e Ikuto non eravamo tanto male come "coppia", forse il periodo che avremmo trascorso insieme da sposati non sarebbe stato poi così terribile...

L'istruttore iniziava seriamente ad arrabbiarsi e Ayu lo era altrettanto.

"Ikuto puoi essere serio per favore? Sta diventando imbarazzante! Mi stai facendo fare una brutta figura." lo supplicò la donna, non immaginando che stessimo recitando. "E' importante che tu balli bene al tuo matrimonio, specialmente il primo ballo. Tutti vi guarderanno, sarete al centro dell'attenzione degli invitati, e non potrai fare come agli altri matrimoni. Devi essere impeccabile."

"Va bene." rispose di rimando il giovane, mantenendo il suo sguardo incollato al mio. Si abbassò di più, avvicinando le labbra a stretto contatto con il mio collo, dove sentii il suo caldo respiro scivolarmi sulla pelle. "Proviamo sul serio, adesso."

Trascinanti da una musica invisibile ci stavamo davvero muovendo. Eravamo molto vicini l'uno all'altra e mi sentivo davvero strana a stargli appiccata addosso, sentendo il suo respiro colpirmi sulle guance. Pensare che questo sarebbe stato il ballo del nostro matrimonio mi intimidiva. Avevo bisogno di ridere per smorzare la tensione che mi stava torturando lo stomaco, ma non potevo perché se non avessi preso la cosa sul serio, la mia futura suocera se la sarebbe presa.

Ero in balia dei miei pensieri mentre le nostre mani erano intrecciate e i corpi a stretto contatto. Seguivamo attentamente i passi, dettaci dall'istruttore, evitando accuratamente d'incatenare i nostri sguardi. 

"No, no, no! Dovete guardare l'uno negli occhi dell'altro. Deve essere una cosa passionale. Sentita. Dovete essere innamorati." tuonò l'istruttore, puntandoci l'indice contro.

Ikuto portò la mano sul mio mento guidandolo di fronte al suo, poi riportò la mano contro la mia vita riprendendo ad ondulare leggermemente. Adesso non potevo più sfuggirgli, i miei occhi erano immersi nei suoi, ed erano così profondi da non riuscire a leggervi dentro. Al contrario i miei dovevano essere un libro aperto mentre tentavo di reprimere ciò che sentivo.

"Maledizione. Cosa sto facendo? Non dovevo odiarlo?"

Fui molto sollevata quando Ikuto slegò la presa, anche se da un lato avrei preferito continuare, ma la lezione era finita ed io ero esausta. Ayu ci venne vicino, affiancandoci mentre l'istruttore lasciava la stanza con un diavolo per capello. 

"Avete fatto uno splendido lavoro quando avete smesso di fare gli stupidi. Sembrate una coppia così perfetta. Sono davvero felice che state insieme e che andate d'accordo." squittì su di giri la donna, facendomi alzare gli occhi al cielo. Non me la sentivo di far crollare il suo castello di speranze dicendo che io e suo figlio avevamo stretto un patto d'alleanza per evadere da questo matrimonio, che nessuno dei due realmente voleva.

Ikuto spezzò il silenzio creato dall'affermazione della madre. "Sì, lo so, mamma. Sono felice di aver incontrato una donna che mi ha colpito dal primo momento. Immagina se fosse stato il contrario... terribile." Intercettò il mio sguardo, rivolgendomi un lieve sorriso, che io non ricambiai.

Raggiunta la macchina e nel frattempo che Ayu sistemava alcune borse nel cofano, Ikuto ne approfittò per ribadire il concetto iniziale: ovvero che io a lui non piacevo per niente e che le cose che aveva dichiarato prima erano frasi di circostanza rifilate a sua madre per mantenere l'apparenza di un uomo innamorato.

"Non c'è bisogno di ribadirlo, Ikuto. Neanche io ti sopporto." 

"OH, davvero?" Rispose, alzando un sopracciglio. "Ma durante il ballo non mi hai dato quest'impressione. Anzi..."

"Taci." tagliai corto, mettendogli la mano contro la bocca.












Non potevo credere che mancassero solo tre giorni al mio matrimonio. Il mio FALSO matrimonio a cui ero stata costretta da quell'adorabile demone travestito da nonnina. Questo mese è passato velocemente, non ho avuto il tempo di prepararmi psicologicamente a quest'evento. Le ultime due settimane erano state un andirivieni continuo, finendo per trascurare i miei amici guardiani e le loro riunioni al Royal Garden. Abbiamo fatto gli ultimi acquisti per il matrimonio con mia nonna e Ayu. Non avevo alcun interesse per quella stupida cerimonia, quindi lasciai decidere loro ogni particolare. 

Per fortuna, non avevo trascorso molto tempo con Ikuto e di questo ne ero stato profondamente felice. Le uniche volte in cui l'avevo visto era quando ci trascinavano fuori per fare qualcosa. Quasi sempre uscivamo a pranzo o a cena da soli, perché loro sostenevano che la cosa avrebbe rafforzato il nostro legame e ci avrebbe aiutato a sentirci una "coppia intima" a tutti gli effetti. Io rabbrividivo alla sola idea. 

In qualche modo mio padre era riuscito ad astenersi dall'organizzazione. Personalmente pensavo lo avesse fatto per non scatenare di nuovo la mia rabbia. Si limitò a dirmi un banale "divertiti e torna presto a casa", per poi rintanarsi sul divano di fronte alla sua ennesima serie TV preferita, accompagnata da una maxi confezione di popcorn. A breve, Ayu e Ikuto sarebbero venuti a prendermi per andare a vedere la nuova casa, per essere certi che l'arredamento corrispondesse ai nostri gusti e fossimo a nostro agio.

Il nostro appartamento... suonava così strano. Non riuscivo ad immaginare che non avrei più dormito nella mia stanza, che seppur piccola era confortevole, e che non mi sarei più svegliata con l'odore di caffè e frittelle appena sfornate nelle narici. Avrei vissuto con Ikuto, sotto lo stesso tetto, sopportando la sua strafottenza che mi faceva saltare i nervi. Non mi sarebbe piaciuto l'appartamento, non importava che fosse accogliente e perfetto perché non volevo vivere lì.








L'appartamento era accogliente, e ancora una volta immaginai che doveva essere un regalo delle nostre rispettive famiglie. Era un ambiente moderno con un ampio soggiorno, la camera da letto e avevamo addirittura la cabina armadio e il bagno incorporato, nascosto da una porta scorrevole. L'intero arredo era bianco e nero, e la cosa non mi dispiaceva. Dopo aver visto la parte living, entrammo nella camera da letto e notai subito un particolare agghiacciante.

Il letto era enorme, studiato per offrire i miglior comfort... per due persone. 

"Sarà confortevole dormire da sola qui dentro." pensai, ammirando la vista che propinava la porta finestra.
Subito un pensiero mi occupò la testa. Io e Ikuto non avevamo ancora parlato di come avremmo dormito. Avevo sempre presunto che lui avrebbe dormito sul divano in salotto, ma di certo non poteva farlo per tutta la durata del nostro matrimonio. Avremmo dovuto affrontare immediatamente questo argomento per evitare spiacevoli inconvenienti. "Non che io sentissi quel desiderio..."

"Ayu non avresti dovuto spendere tutto quel denaro per questo amabile appartamento. Potevamo venire da te o trasferirci da mio padre." le feci notare.

"Non preoccuparti cara, tu e mio figlio sarete neo sposini, avete bisogno del vostro spazio. Inoltre... non voglio sentire voi due fare determinate cose ogni notte." osservò Ayu ridendo sommessamente alla fine, mentre sprofondavo nell'imbarazzo più totale.

Sul serio, non riuscivo a capire perché i nostri familiari parlassero così apertamente della nostra vita sessuale, che tra l'altro era anche inesistente. Che cosa ci trovavano di così divertente? Volevano solo dar modo al principe nero di burlarsi ancora una volta della mia stupida innocenza.

Come pensavo, Ikuto iniziò a ridacchiare per il commento della madre.

"Aw, mamma... hai fatto arrossire Amu, non è così adorabile?" disse sarcasticamente avvolgendomi le spalle con le sue braccia mentre mi poneva un bacio sulla fronte. Ayu ci guardò per una manciata di secondi, trasportando lo sguardo sulle nostre figure.

"Credo sia meglio lasciare voi due uccellini innamorati per un po' nel VOSTRO nuovo nido. Sarò in macchina ad aspettarvi quando sarete pronti." annunciò la donna prima di lasciare la stanza e l'appartamento. Quando sentii la porta dell'ingresso sbattere, ripresi a respirare. 

"Uccellini innamorati? Seriamente?" ripetei, scuotendo la testa.

"Oh, andiamo, confettino... facciamo quelle determinate cose." sottolineò trascinandomi con sé sul letto. 
Non sembrava serio in quell'affermazione, ma in quella posizione chiunque ci avesse visto avrebbe potuto fraintendere la situazione.

Ero sopra di lui ancora persa nelle risate, che non riuscivano a placarsi. Dopo un po' lo guardai, diventando seria. I nostri visi erano nuovamente a una minima distanza, potevo vedere gli occhi ametista di Ikuto fissi sulle mie labbra, come un gatto randagio che punta la sua preda prima di attaccarla.

Eravamo pronti a baciarci, ciò di cui non ero sicura era se io lo volessi oppure no... 
Volevo disprezzarlo. E ci stavo riuscendo, ma ogni volta è come se tornassi al punto di partenza, mentre sono in lotta contro me stessa per non cedere. Prima che riuscissi a far chiarezza in questa nebbia avvolgente, Ikuto mi spinge di lato iniziando a ridere.

"Se fossimo a quel punto, confettino... " si sollevò su un braccio, sostenendo la mano contro la guancia. "Sarei io quello sopra. Sono sempre io ad avere il controllo." mormorò con voce sensuale causandomi dei brividi lungo la schiena e il solito rossore sulla faccia. 

"Ti assicuro che non accadrà mai, Tsukiyomi!" lo presi in giro colpendolo scherzosamente. Lui mi guardò con aria da sufficienza, mentre io m'imbronciavo di fronte al suo atteggiamento sfacciato.

"Dove dormiremo?" chiesi, a un certo punto, sperando che lui collaborasse. 

"Beh, credo di poter prendere il divano. Sarà la cosa migliore, non credi? E così evito di destabilizzarti..." mi punzecchiò nuovamente.

"Sei il solito straffottente." risposi piccata alla sua provocazione. "E non sei per niente virile." aggiunsi, strizzandogli un occhio.

"Vuoi che te lo mostri?" ringhiò.

Posi le mani di fronte per bloccare le sue. "No, grazie. Ad ogni modo dovrà passare più di un anno prima del divorzio, e tu non puoi dormire per tutto questo tempo sul divano." gli feci notare. "Magari potrei darti il cambio per qualche notte, la maggior parte delle volte spetterà a te però." misi in chiaro, mentre lui ascoltava attentamente. 

"Va bene, magari potrei essere fortunato qualche volta, e dormire qui con te." scherzò ancora, lasciando intravedere un sorrisetto malizioso.

"Ti assicurò che non succederà." ribadii, rimettendomi in piedi. "E' meglio che torniamo da tua madre o penserà che stiamo davvero facendo qualcosa." risi, prendendo la sua mano per aiutarlo ad alzarsi.

Quando arrivammo alla macchina, Ayu ci lanciava continue occhiate, alludendo a cosa avevamo combinato per quella mezz'ora chiusi nell'appartamento. Per fortuna, trovai il modo per raggirarla, informandomi se c'era altro ancora da organizzare.

"Oh, beh, stiamo andare a fare shopping per la luna di miele. Non lo sapevi?" rispose emozionata, come se fosse lei la sposa piuttosto la sottoscritta. 

"Luna di miele? No, non lo sapevo." dissi onestamente.

"Sì, andremo in Italia per una settimana. Partiremo la notte del nostro matrimonio." spiegò Ikuto, appoggiando una mano sulla mia gamba.

"Davvero? Ho sempre sognato di visitare l'Italia." sospirai languidamente, e nel sentire lo sguardo di Ikuto su di me, cercai di darmi un contegno.

"Sì, anche io. Sarà anche meglio visitarla con te." aggiunse, baciandomi sulla guancia.

Qualche volta le sue azioni mi confondevano, sembrava si stesse davvero affezionando, che non mi considerasse "un incidente di percorso". Poi ricordavo, a malincuore, che eravamo in presenza delle nostre famiglie e che lo faceva per mantenere le apparenze. Di certo, i suoi gesti non potevano significare nulla. Beh, eravamo pari. Neanch'io provavo affetto nei suoi confronti.

Una luna di miele poi?
Sì, gli sposi sono soliti partire e visitare continenti meravigliosi per comportarsi da perfetti "piccioncini", ma noi? Noi eravamo le note sbagliate su un pentagramma, e un'intera settimana con lui, sulle gondole di Venezia sarebbe stato un incubo... 

Non può essere altrimenti.











E dopo vari blocchi di scrittore, e problemi vari... sono tornata con il continuo di "Innamorata di mio Marito". Non mi piaceva lasciare questa storia incompleta, senza alcun finale... per la gioia dei fan di Amu e Ikuto soprattutto, perché nel prossimo capitolo non solo conosceremo i pensieri del nostro gattaccio preferito, ma sarete tutti invitati al matrimonio dell'anno! Amu e Ikuto, dopo oltre un mese di preparativi, diventeranno ufficialmente marito e moglie, i signor Tsukiyomi! Inoltre si prospetta un bel viaggetto in terra nostrana per i neo sposini. Che dite si ammazzeranno durante la luna di miele, oppure questo aiuterà il loro rapporto a consolidarsi? Non dimenticate di leggere i prossimi capitoli, e non dimenticate la partecipazione...


Io intanto ringrazio di cuore chi ha inserito le storie nella sezione preferiti/ ricordate/ seguite, e in particolare TimeStrangeRey, Blue_Passion. Zonami84, Emma Hinamori, Krystal03, Mahela... 

Io vi ringrazio per le vostre recensioni, i consigli, e si, anche gli scleri...

Spero che il capitolo vi piaccia, e non dimenticate che nel prossimo assisteremo finalmente al matrimonio tra i due, quindi non mancate per nessuna ragione al mondo!

- KISS

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shugo Chara! / Vai alla pagina dell'autore: kissenlove