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Autore: kouprey    08/10/2019    0 recensioni
“ Fu in quest'ultimo istante che s'accorse di aver commesso una sciocchezza a presentarsi lì, l'ennesima nei suoi confronti. Era incapace di divenire fonte di felicità, anziché di rimorso. „
Una fanfiction a capitoli dedicata alla KidoFudo; cercherò di aggiornarla prima che possiate dimenticarvi della sua esistenza.
Genere: Angst, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« È già Settembre? » Questo rappresentava tutto ciò che Kidou Yuuto riusciva a chiedersi, con la mano stretta alla propria camicia. Quanti anni erano trascorsi? Due, già; « è da due anni che non si fa vivo. » Proseguì perso fra il calore di un sospiro e l'altro. Certo, due anni in cui era ugualmente riuscito ad andare avanti: mesi indefiniti di strazio al sol pensiero, tuttavia non è mai stato uomo da buttarsi in terra sino al punto di abbandonarsi totalmente. La squadra, gli allenamenti degli allievi, lo studio. . . Non esisteva attività che non stette mandando avanti. Nonostante ciò, l'assenza di quella fastidiosa figura era per il rastato incancellabile. Non ha mai saputo accettare l'assenza delle persone a cui aveva donato il cuore, e Fudou Akio, quello stesso cuore se solo lo avesse desiderato, avrebbe potuto ottenerlo ad occhi chiusi. Impressionante quanto si sia reso vulnerabile in presenza altrui. « Sei diventato patetico. » Severo, giudica se stesso per tutto ciò concessogli. E si punisce arido, porgendo alla mente i ricordi antecedenti alla scomparsa del joker. Quegli stessi ricordi che mantenevano vivi in lui il voler d'amore e di amarezza — non riusciva a comprenderlo, tutto qui. Perché andarsene? Perché abbandonarlo? 
È in grado di ipotizzare quanto grande potrebbe essere il male che ne ricaverebbe da un nuovo, indesiderato, incontro con il punk. Eppure sa anche di non poterne fare altrimenti. Non perché il messaggio altrui, quel distaccato: — “ ho ancora dei vestiti a casa tua. Domani vengo a prenderli. ” Abbia avuto un chissà quale particolare effetto; sentiva semplicemente di averne il malsano bisogno. Quella assurda voglia di gettare le iridi cremisi sulle altrui, ben più limpide e trasparenti. Adorava quello sguardo maledetto, era in grado di far provare lui sensazioni di cui neanche ne concepiva l'esistenza. Provava la mancanza, di quelle stesse sensazioni. O forse, percepiva semplicemente la mancanza di Fudou, per quanto astioso risultasse per lui da ammettere. 
 
Dlin Dlon! Il suono del campanello interrompe il silenzio di cui era intento a circondarsi; un fermo sospiro è il massimo che può sperare di ottenere da se stesso come reazione — tutto ciò che poteva fare, era isolare le proprie emozioni come se si trattasse di uno scatolone da imballare con del nastro isolante. Aprì il portone, una scarpa probabilmente avrebbe mostrato più empatia di quella delineata dal biondo in quel momento. Anticipatamente assorti dal rispettivo oblio, non si riusciva a percepire neanche il rumore del battito d'ali di un insetto. Entrambi incomunicanti, sicuramente troppo concentrati a riguardare gli altrui lineamenti dopo tutto questo tempo. Non una parola da parte di Kidou Yuuto, un manichino: fermo impassibile, senza rendersene conto, dipendente da quegli occhi da cerbiatto. 
“ Però, ora hai una espressione ancora più da saputello, principino! La crescita ti dona. Più adulto e più crucciato. Allora, contento di rivedermi? ” è Akio, come da consuetudine, sciogliere gli iceberg in contrapposizione fra i due. Si fa spavaldo sul ciglio del porticato dell'abitazione del regista, con la sua contraddistinta quanto autoproclamata millanteria. Però... Però quanto era splendido, Dio se lo era. E Dio se il semi-rastato odiava pensare ancora oggi che fosse tale. Eppure tutto di lui lo attraeva, lo incuriosiva ed alcun tempo allontanava dalla sua persona, poiché consapevole di quanto male quel demente, così da Jude poco affettuosamente definito, provocasse lui. Scosse il capo, ritornando con i piedi per terra: « tu contrariamente invece, sembri sempre il solito ragazzino. » sprezzante reagisce, con quella solita nota commentatoria che lo rendeva insopportabile al punto giusto. Tuttavia era la verità: il tempo sembrava non passasse mai, senza mai lasciare tracce su quel suo viso maledetto. Da sempre perfetto all'apparenza. Retrocede, permettendo così a Fudou di varcare la porta dell'entrata. D'altronde, quella in precedenza era la loro casa, era lì dentro che hanno condiviso la maggior parte dei loro momenti assieme. Fra queste mura scoccò il primo bacio, tempo addietro — su quell'esatto divano Kidou insisteva affinché Fudou non ne poggiasse la suola delle scarpe al di sopra. In questa stessa casa litigavano,si odiavano, e poi s'amavano incondizionatamente. E non comprendeva, Jude non comprendeva neanche sotto tortura come il moro possa aver abbandonato tutto ciò voltandogli le spalle. 
“ Sembra non essere cambiato niente dentro questo posto. " asserisce Akio; eppure qualcosa è mutato eccome, e lui lo aveva ben notato ancor prima che le precedenti sillabe venissero pronunciate; sulle pareti non vi erano più presenti nemmeno uno fra i mille scatti che ritraevano i due, che si trattasse di una foto raffigurante un abbraccio, uno dei baci che Fudou era solito rubare a Kidou oppure un semplice sorriso. Indubbiamente fu un colpo che con chiarezza recepì, nonostante non fosse nelle condizioni di parlare così da poter commentare il gesto. Ma lo sappiamo tutti: Akio non è mai stato rinomato per la compostezza che certamente non possedeva- " certo è però che la mia presenza sopraffina fa proprio mancare quel tocco in più, da queste parti! ". Anche se, doveva ammetterlo, non poteva negare l'effetto non indifferente che il visetto imbronciato di Yuuto rivolto proprio nei medesimi confronti avesse su di lui. Persino adesso che non aveva più il diritto di far affondare l'indice in quelle morbide guance. “ ad ogni modo, " prosegue l'intercalare, lasciandosi alle spalle le precedenti elocubrazioni. “ — sono qui solamente per prendere gli ultimi vestiti rimasti. " concluse. 
Jude di controparte non riusciva nemmeno più ad esprimere l'impellente desiderio di buttarlo fuori casa a calci dal tanto ch'era crescente in lui; « Fudou, la tua presenza da queste parti è soltanto che motivo di disturbo. E non devi in alcun modo pensare che sia l'opposto di ciò. » sbottò, con la sua solita, veemente quanto tempestosa pacatezza, eppure sbottò interiormente. Il sospiro si fece meno tenue, mentre tentava ripetutamente di mandar giù quel sorrisino ora divenuto insopportabile che perennemente scalfiva le labbra altrui. Eppure era certo di esser riuscito a passare oltre! Stava persino iniziando ad imparare a godersi i suoi anni — e allora perché ancora il fegato pareva logorarlo a tal punto? E tutto quel lavoro mentale in cui sembrava aver accettato il fatto che Caleb avesse ricoperto una fondamentale parte della sua vita, e che come tale era anche giusto che giungesse ad una conclusione? Strano, eppure ne era così certo ... Tuttavia, se ne era tanto sicuro, perché adesso provava solo l'istinto irremovibile di scaricare tutta questa tensione piangendo? Nonostante ciò, questa è una motivazione che mai Stonewall riceverà. In anni di conoscenza e due di relazione, non vi è stato mai momento alcuno in cui Sharp si sia lasciato scappare neanche una sola lacrima in sua presenza, e sicuramente non accadrà adesso. « È tutto lì. » indicò successivamente l'angolo in cui aveva riposto ogni singolo passaggio di quell'ormai uomo dal luogo in cui viveva; tutto riposto in degli scatoloni, regali acquisiti nel corso del tempo ovviamente compresi. « Direi che possiamo salutarci. » ebbene sì; era un chiaro invito ad andarsene, quello appena ricevuto da parte di Kidou. Se solo potesse, cancellerebbe questo loro superfluo incontro nel giro di un solo istante, non vi era più niente che voleva sapere della stessa persona che tempo addietro lo ha lasciato senza dargli vere e proprie spiegazioni. 
Mentre Caleb, dal suo canto, non sapeva come comportarsi: ironico, spesso non sapeva come farlo. Ora che ci rifletteva al di sopra con maggiore attenzione, questo è il suo più grande limite. Poteva voltarsi, guardarlo negli occhi ed esporre lui ogni singolo motivo, o poteva semplicemente non farsi più vedere, evitando di presentarsi lì proprio dinnanzi alle sue iridi cremisi. D'altronde, non che avesse davvero necessità di quei vestiti. Figuriamoci; in quelle scatole vi erano rimaste solo delle felpe e qualche impolverato smoking elegante. Andiamo! Cosa cazzo se ne è mai fatto vossignoria degli abiti eleganti? Era evidente quanto tutto ciò fungesse solo come banale scusante per rivedere quell'antipatico so-tutto-io. Era evidente a chiunque fuorché ai due interessati, verosimilmente. Tutto ciò che in quell'attimo gli venne in mente di fare, era soltanto la consapevolezza fondata nella volontà di rispettare il dolore del playmaker. Poiché inevitabilmente, Kidou Yuuto ne stava risentendo, e Fudou Akio per quanto poco fosse in grado di farlo trasparire, lo conosceva sin troppo bene per non rendersene conto. Fu in quest'ultimo istante che s'accorse di aver commesso una sciocchezza a presentarsi lì, l'ennesima nei suoi confronti. Era incapace di divenire fonte di felicità, anziché di rimorso. Colse in fretta e furia quanto avesse da recuperare, rivolgendosi poi, un'ultima volta, al biondo; " allora ci vediamo in giro, principino! " quel nominativo scappò lui naturale; non ne poteva fare a meno, è il soprannome con cui era solito chiamarlo. Irresistibilmente abitudinario. 
Si diresse verso l'uscita, senza neanche attendere una risposta che, come ovvio fosse, non sarebbe arrivata. E così difatti fu. Non appena sentì chiudere la porta dietro le proprie spalle, digrignò i denti. 
" È successo di nuovo. " 

 
 
ANGOLO AUTRICE
Questa è la mia prima fanfiction a capitoli con l'intento di essere qualcosa che valga la pena di essere letta anziché una trashata immane. L'ho appena pubblicata e già non vedo l'ora di aggiornarla! È la prima volta, inoltre, in cui mi cimento nell'interpretazione del personaggio di Fudou Akio. Spero davvero non faccia proprio schifissimo.
Se vi ha incuriositi o avete un suggerimento, mi farebbe piacere se lasciaste una recensione! Grazie a chiunque avrà modo di leggerla.
 
 
   
 
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