Oltre il Fuoco e le Fiamme
Breve storia introspettiva ispirata a “Through the Fire and Flames” del gruppo inglese DragonForce

 

* Il giovane principe dei saiyan vaga senza una vera meta per l’universo. Ha un compito, ma non l’ha scelto lui. Ha un ruolo, ma gli è stato imposto da altri. Ha un desiderio, ma non può realizzarlo. È pieno di rabbia, e può continuare a vivere. *
 
Una battaglia termina, un’altra ha inizio. Vegeta si trascina da un campo all’altro, semina morte, e da tempo non se ne chiede il motivo. Adora combattere, ma non trova mai soddisfazione. Non è libero, non è felice. Non ha rivali, ma è circondato da nemici. Ogni giorno è uguale al precedente, ogni nemico viene cancellato dalla faccia dell’ennesimo pianeta da conquistare senza esitazione, senza venire ricordato, senza venir preso in considerazione.

 

Un altro giorno si spegne
Che giorno è?
Cosa lo rende diverso dagli altri?
Cosa importa?
 
Le fredde mattine d’inverno si susseguivano senza sosta, giorno dopo giorno
Il tempo pareva non scorrere più, mai un bagliore di luce in vista
Le fiamme si spargevano violente nell’eterno regno della morte
E io… Io corro sempre, corro verso la battaglia
 
La notte scende silenziosa, e porta con sé altra oscurità
La giornata termina, dura come aveva voluto iniziare
Anche la mia risata risuona tetra, e cade malvagia
Sul mondo che oggi ho dovuto cancellare
 
Combatto duramente, combatto, duro come l’acciaio
Attraverso ogni luogo, e lo riduco ad una landa desolata
Le anime di quelli che tentano di fuggirmi assaporeranno l’inferno
I loro corpi si accumuleranno sulle coste
 
Nelle pianure più nere dell’inferno, nelle onde più nere della mia vita
Li vedo, vedo come sfuggono all’esistenza
Attraverso il fuoco, attraverso il dolore
E sempre, sempre io lo so
 
Quindi volo, volo lontano, volo libero
Sono libero prima della prossima tempesta
La mia missione prosegue, verso il prossimo mondo
 
Lontano, oltre il tramonto,
Oltre la luce delle stelle
Ma dentro il mio cuore, dentro la mia anima
 
Così lontano ancora aspetto il giorno,
per tutte le luci che si sono scolorite e spente
Sento il dolore di una vita intera, che rovino ogni giorno
E attraverso il fuoco e le fiamme devo continuare

 
 

Vegeta continua il suo pellegrinaggio di distruzione. La sua fama accresce, le sue possibilità sono infinite. Può fare ciò che vuole, ha degli ordini e li segue, ma solo perché non trova altro da fare. Diventa sempre più forte: il suo corpo cresce, si rafforza; i muscoli si scolpiscono, diventano tonici, indistruttibili; la mente si svuota, non trova più obiettivi, e lascia spazio ad un’infinita scontentezza, la voglia di distruggere tutto, il desiderio di far esplodere una rabbia incommensurabile.

 

Un giorno termina
Un altro comincia
Qualcosa cambierà?
Voglio che cambi?
 
Il rosso si sparge per il primo cielo del giorno
Un fulmine, spacco il cielo in due
Quelli alzano le mani verso le nuvole, al loro dio
E la paura si fa largo nei loro occhi
 
Corro, corro nella luce della mattina
E qualcosa brucia sempre più forte nel mio cuore
Anche io sono stato bandito tempo fa da un mondo distrutto
Bandito ad una vita oltre le stelle
 
Nei miei sogni più bui io lo vedo e ci credo
Io credo che sia arrivata l’ora che si compia il mio destino
E finalmente sarò davvero libero
 
E sulle ali del mio sogno, così tanto lontano dalla realtà
Così piena di disperazione, il tempo mi sfugge tra le mani
Non riesco mai a ritrovarmi, mi perdo nella mia stessa mente
Giorno dopo giorno la mia vita misera continua
 
Così perso aspetto ancora il giorno
Per tutte le luci che non vedo più e che ho perduto
Sento il dolore della mia vita che cresce di giorno in giorno
Ma attraverso il fuoco e le fiamme devo resistere
 

 

Ma lui sa ancora chi è. Vegeta è il principe, l’ultimo della sua stirpe, il primo della sua razza. Ha sofferto, sopportato, subito. Il suo potere cresce insieme al suo odio. La sua vita? Una cicatrice profonda, ogni giorno più calda, ogni giorno più forte. Portatore di morte, non ha la capacità di vivere, ma conosce, forse ricorda, come si deve esistere.
 

Il tempo non esiste più
Non capisco quando vivo
Voglio che qualcosa cambi?
…Sì.
E io sarò il cambiamento.
 
Ora sono qui, fermo, con tutto quel sangue sulle mie mani
Ho combattuto duramente così a lungo, e ora lo capisco
Sarò io a spezzare questa maledizione, ci riuscirò
E avrò finalmente la mia libertà
 
Così tanto tempo dopo attendo il giorno
Per tutte le luci che ho spento con queste mie mani
Vedo la mia vita di dolore, la vita che mi è stata sottratta
Ma attraverso il fuoco e le fiamme
Io avanzerò.