Pov Samyrha.
Il tragitto fino alla Torre Nord fu lungo.
-ci deve pur essere una scorciatoia- disse Ron sbuffando mentre salivamo la settima rampa di scale.
Arrivammo su un pianerottolo sconosciuto.
-credo sia da questa parte- disse Hermione indicando il corridoio vuoto sulla destra.
-non è possibile! Da quella parte c'è il sud, si vede un pezzetto di lago dalla finestra....- stava dicendo Ron.
Vidi che Harry stava guardando un dipinto, raffigurante un cavaliere che stava cercando di prendere il pony.
-aha!- urlò il piccoletto, vedendoci.
Tirò fuori la spada troppo grande per lui, e cominciò a menare fendenti destra a manca.
Cadde a terra a causa di un fendente fatto male, e si rialzò puntellandosi con la spada, ma la lama penetrò nel terreno, quando il cavaliere fu in piedi cercò di tirarla fuori, ma niente da fare.
Il piccoletto si lasciò cadere a terra di nuovo, asciugandosi con un pezzo di stoffa il sudore.
-senta, stiamo cercando la Torre Nord. Non sa dirci la strada, per caso?- chiese Harry.
-una missione!- esclamò il piccoletto alzandosi da terra con un fastidioso rumore metallico.
Provò di nuovo a prendere la spada, ma non ci riuscì, provò allora a salire sul suo grasso pony, ma niente da fare.
-ora in marcia, buoni signori e gentili damigelle! Avanti! Avanti!- disse il cavaliere, cominciando a correre verso il lato sinistro della cornice.
Lo inseguimmo lungo tutto il corridoio, ogni tanto lo vedevo correre in un quadro davanti a noi.
Davanti a noi c'era una scala a chiocciola molto ripida.
Salimmo la scalinata, sempre più stanchi, finché non sentii un mormorio, avevamo raggiunto la classe.
-addio, miei compagni d'armi! Se mai avrete bisogno di un nobile cuore e nervi d'acciaio, cercate Sir Cadogan!- urlò il cavaliere, prima di sparire in un altro quadro.
Arrivammo davanti una botola, sopra essa c'era una targa di ottone.
-Sybill Trelawney, insegnante di Divinazione- lesse Harry.
-come facciamo a salire?- continuò Harry.
Subito dopo la sua domanda la botola si aprì e una scala a pioli argentata scese fino a terra.
-ehm...chi va per primo?- chiesi ancora scioccata per quello che avevo visto.
-dopo di te- disse Ron riferendosi a Harry.
Uno dopo l'altro salimmo in quello che doveva essere un solaio/sala da tè.
La prima cosa che mi colpì fu l'odore intenso e malsano che arrivava da un calderone di rame, a volte odiavo avere i sensi così sviluppati!
La stanza era circondata da scaffali pieni di libri polverosi, scatole e candele.
C'erano al centro del solaio diversi tavolini in legno bassi circondati da sgabelli con soffici cuscini dove sedersi, sui tavolini c'erano posate delle sfere di cristallo alquanto inquietanti.
-benvenuti, è bello vedervi in carne e ossa, finalmente- esclamò una voce nell'oscurità.
Una donna si rivelò dall'ombra, era magra, molto magra, gli occhiali che portava rendevano i suoi occhi più grandi del normale, aveva uno scialle di perline che avvolgeva il suo corpo e d era adornata da innumerevoli bracciali e collane.
-sedete, ragazzi miei, sedete- ci ordinò dolcemente indicando gli sgabelli.
Io e il trio sedemmo allo stesso tavolino.
-benvenuti a Divinazione- esclamò la prof-io sono la professoressa Trelawney. Può darsi che non mi abbiate visto. Ritengo che scendere troppo spesso nella confusione della scuola offuschi il mio Occhio Interiore-
Nessuno ebbe da obbiettare su quella dichiarazione.
Poi cominciò a parlare di tutto quello che avremmo fatto durante l'anno scolastico, cosa che sinceramente non mi interessava molto, continuavo a fissare i nodi del legno che componeva il tavolo, chiudendomi nella mia bolla personale di calma.
Ritornai alla realtà grazie a Neville, che aveva fatto cadere una tazzina di ceramica, facendomi trasalire dallo spavento.
Riempimmo le tazze di tè bollente e lo bevemmo di fretta, era troppo dolce per i miei gusti, poi ci ordinò di mescolare il fondo che era rimasto, voltammo le tazze e scambiai la mia tazza con quella di Hermione.
Mi divertii un sacco a sentire Harry e Ron che si prevedevano il futuro tra di loro, ma poi ovviamente arrivò la prof che prese la tazza di Harry e cominciò a dire strampalate, all'improvviso cacciò un urlo che mi stordì i timpani e un fragore di una tazza che si frantumava sul pavimento, Neville aveva rotto un'altra tazza.
-mio caro....é il Gramo- disse terrorizzata la prof Trelawney.
Io e altri ragazzi la guardammo confusi.
-é un presagio di morte-
Dopo questa allegra notizia io tornai ad ignorare tutto e tutti, sentii distrattamente Hermione e la prof litigare in maniera velata.
-credo che per oggi ci fermeremo qui...- disse in fine, congedandosi.
Presi i miei libri e li misi in borsa e stavo per portare la tazza dalla prof quando Harry la prese per primo sorridendomi e la portò dalla prof insieme alla sua.
-grazie- dissi non appena tornò.
Aspettai il trio che finisse di prepararsi e uscimmo dalla classe di corsa.
Quella lezione mi aveva lasciato una strana sensazione addosso come di inquietudine, forse per la mia situazione di licantropo che mi rendeva sensibile a certe cose.
C'era l'ora di Trasfigurazione.....
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Ciao a tutti!!!
Finalmente sono riuscita a continuare, scusate per il ritardo, ma non riuscivo a continuare.
Votate e commentate in tanti....
Al prossimo capitolo....