Casa dolce nave

La sicurezza era ciò che li aveva abbandonati per primi su quella nave, la routine militare li manteneva integri e permetteva loro di far rimanere la mente lì al caldo delle stufe a carbone; quei pezzi di legno uniti insieme per formare una nave erano l’amata madre patria, unico contatto con la loro famiglia: la moglie incinta lasciata da sola ad affrontare la nuova nascita, gli anziani genitori invecchiati da lavori gravosi nei filatoi addolorati per la perdita di un figlio, il pub in fondo la strada con il conto ancora da saldare.
Le voci sulla corruzione di alcune delle scatolette con le razioni di cibo erano cominciate a circolare già dalla metà del viaggio nutrendo il malumore che agitava molti degli animi sottocoperta; chi fosse stato un buon osservatore avrebbe potuto vedere che l’equipaggio aveva cominciato a rinsecchirsi, come il pesce  sotto sale che tante volte avevano mangiato a casa, erano spuntate piccole escoriazioni sui volti smunti e grigiastri; i denti erano deboli e spesso si ritrovavano nel piatto mentre mangiavano.

Scorbuto si diceva in giro, ma chi si era già imbarcato in precedenza aveva notato dei sintomi diversi da quelli che si era visto nei viaggi, qualcosa di nuovo stava decimando l’equipaggio di ben due delle navi più moderne dell’Europa e non era nulla di soprannaturale. L’avidità è un peccato totalmente umano e spesso può portare con sé morte e distruzione, guadagno di pochi, morte di molti. Si sentivano traditi da quel pianeta che credevano di aver domato, sottomesso alla suprema volontà umana.
Eppure nessuno si lamentava se non a bassa voce durante i pasti o nei rari momenti ricreativi perché ciò che era fuori da lì era ignoto e già soltanto la paura di dover lasciare nuovamente la propria casa li avrebbe gettati in un buco nero da cui difficilmente avrebbero potuto rialzarsi.  Bisognava tener duro e aspettare quei soccorsi che sapevano non sarebbero mai arrivati.

Ma la Morte è una cara amica, paziente; li aveva segnati con il suo profumo e presto, chi prima chi dopo, l’avrebbero raggiunta tutti.