So che sta arrivando da me. Devo riuscire a stare solo con lei, devo farle capire di chi si può fidare e chi la capisce davvero. Se si sentirà al sicuro con me, riuscirà a dimenticarsi di Fuoco e a concentrarsi su di noi. Solo in questo modo potrò convincere Caos che il destino di Terra è al mio fianco.
- Avanti
- Ti aspettavo…
- Lo so, mi dispiace per Fuoco. Sa essere così irritante.
- Lui non ti capisce, non può capirti. Siete così diversi… e noi così uguali.
- Etere…
- Maya, sei così dolce e delicata. Guardami.
- Ho pensato che potremmo provare a cercare i Predonum da soli. Fuoco al momento è piuttosto riottoso alla collaborazione e lo capisco, non mi conosce.
- Anche io non ti conosco, ma sono certa di potermi fidare di te, più che di chiunque altro. Hai sacrificato tutto per me.
- Noi siamo legati da qualcosa di speciale e unico.
- Lo so. Nessuno ci separerà più.
- Possiamo andare nella foresta e cercare di capire da dove sono arrivati i Predonum. Oramai è buio e se anche stanotte decideranno di manifestarsi questo è il momento giusto.
- Sono stata nella foresta anche questo pomeriggio. Ho affrontato una Sentinella, aveva ferito Fuoco.
- È morto?
- No, l’ho salvato con il mio potere.
- Com’è possibile? Il veleno delle sentinelle è letale anche per noi Elements. Da quando sai guarire da ferite di questo tipo?
- Da oggi…
- Sei incredibile. Diventi ogni giorno più terrena eppure il tuo potere aumenta esponenzialmente quasi l’una cosa sia la conseguenza dell’altra. Sono ammirato, incantato e abbagliato dalla tua abilità.
- Devo dirti un’altra cosa… ma non so se ti piacerà. A Fuoco non è piaciuta.
- Ti ascolto.
- Non ho preso l’energia dagli esseri viventi o da madre terra, ho attinto alla mia energia interiore, al mio “io” umano.
- È incredibile!
- Però sono quasi morta…
- Cosa?
- Sono svenuta e sono caduta in una sorta di coma profondo. Sognavo e ad un certo punto ho smesso di respirare perché… qualcuno mi stringeva così forte da spezzarmi le costole e impedire ai polmoni di funzionare
- Chi? Chi ti faceva questo?
- Tu…
- Io? Ero io a cercare di ucciderti. Non penserai davvero che potrei mai fare una cosa del genere? Non avrai creduto alle parole di Fuoco?
- No, no… non ho paura di te. Non lo so perché ho fatto quel sogno… forse Lukas mi ha condizionato o forse non eri tu, era Caos con le tue sembianze. Scusami, non dovevo parlartene.
- Ne hai parlato con qualcun altro?
- No, non lo avrei mai fatto prima di averlo detto a te.
- Credo sia meglio rimanga tra di noi. Sia Fuoco che Madre Natura hanno qualche remora nei miei confronti e il tuo sogno non aiuterebbe.
- Maya credi di farcela o preferisci rimandare a domani?
- Ho ripreso le forze e voglio stare con te…
- Io di più…
- Cos’è stato?
- Un piccolo aiutino, non ti senti ancora più carica ora?
- Si… incredibile!
- Te l’ho già detto, siamo connessi. Qualcosa ci unisce in un modo speciale, che nessuno può capire. Solo noi.
Lasciamo la strada principale e parcheggiamo. Ci incamminiamo a piedi sul sentiero che porta nel folto del bosco. Cercheremo di raggiungere il fiume, ma non voglio che si avvicini troppo alla breccia, non è ancora il momento. Ne percorreremo una piccola parte e la depisterò all’ultimo momento portandola verso la cascata dell’Infernaccio. Lì troveremo i Predonum ad aspettarci e sebbene sarebbe davvero facile per noi sconfiggerli, dovrò fare in modo che la situazione si complichi e Terra debba ricorrere a tutto il suo potere. Dietro la cascata ci sarà una Sentinella a guardare la lotta per riferire poi tutto mio padre. Funzionerà, ne sono certo. Il percorso è impervio e buio, le luci della città sono ormai lontane e nessuno dei due è munito di torcia, si è anche imbrunito il cielo e minaccia pioggia. Maya è determinata, tutto di lei lo dichiara: il passo veloce e risoluto, lo sguardo fiero, i movimenti sicuri e orgogliosi. È decisa a sconfiggere Caos, ma ancora di più i suoi demoni che in questa vita l’assalgono come mai prima d’ora. Maya e Terra si confondono e intrecciano, sono l’una l’antitesi dell’altra, ma inseparabili e complementari fino a renderle un’unica essenza perfetta… perfetta per me.
- Nike, guarda. Quella è magia oscura. Devono esserci dei Predonum qui intorno.
- Seguiamo la scia.
- Scusa, è colpa mia, pensavo di aver visto una di quelle bestiacce.
- Sai Nike che non so nulla del tuo potere. Come si manifesta? Il tuo elemento è così diverso da tutti gli altri. Forse tutto sommato è quello che più assomiglia al mio. Mi spiego meglio. Fuoco ovviamente ha a disposizione il suo elemento da manipolare e utilizzare come arma offensiva o difensiva, Aria e Acqua lo stesso. Io invece prendo solo energia dalla terra, ma i miei poteri sono più energetici e disparati e credo di non conoscerli ancora tutti. Tu come combatti?
- Scariche elettriche, derivano dall’elettricità del cosmo e posso regolare l’intensità. Posso provocare una leggera scossa quasi eccitante fino ad una scossa mortale… con tutte le varianti nel mezzo.
- L’hai già usato con me? Non mentire…
- Chiedo scusa, non avrei dovuto, ma la tentazione di scoprire se avresti capito chi ero è stata più forte della ragione. Credo che se non fossimo stati interrotti così bruscamente ci saresti arrivata…
- Parla Maya, chiedi, io sono Etere, con me puoi essere sincera.
- Posso riprovare quella sensazione?
- Lukas…
L’energia svanisce, divento di ghiaccio, sono furioso. Terra lo capisce e si risveglia dallo stato ipnotico che l’aveva contagiata. È stordita e confusa, forse non si è resa conto di quello che ha detto o forse è molto peggio. Guarda a destra, a sinistra, infila le mani tra i capelli sciolti e mi fissa.
- Io… scusa… tu… Fuoco era qui…
- Andiamo o perderemo le tracce.
- Aspetta Nike, parliamo un attimo.
- Parleremo, non ora però. Ci sono i Predonum, ne sento la presenza.
Maya mi segue, acceleriamo, sento il rumore dell’acqua che cade potente e mi infonde sicurezza e determinazione. Mando il segnale concordato con i Predonum e finalmente do inizio alla tragedia.
Il Predonum sbuca dal folto della foresta, poi ne sbucano altri due dal lato opposto.
- Nike!
- Maya scappa!
- Etere stai attento!
Si avvicina e mi cinge il capo.
- Mi dispiace, non sono riuscita a proteggerti.
- Sto bene, mi hai salvato con quella cosa terribilmente sexy di poco fa.
- Cosa succede?
- Non sono riuscita a mantenere il mio proposito.
- Di cosa parli?
- Volevo combattere contro i Predonum prendendo la mia energia da me stessa, come ho fatto con Lukas, volevo dimostrare che potevo farcela anche senza prosciugare le energie degli esseri viventi, atto che mi lascia sempre inebriata, quasi ubriaca e meno padrona di me stessa, ma non ce l ‘ho fatta.
- Terra devi capire che ti eri appena ripresa, non eri in forze e l’attacco è stato terribile. Avevamo di fronte tre spaventosi Predonum che ci hanno colto di sorpresa. Io stesso non sono riuscito a proteggerti.
- Ma all’inizio ha funzionato, ho creato il fascio protettore senza chiedere nessun aiuto, l’ho controllato e direzionato, ma la lotta era così feroce. Non riuscivo a coprirti, però non mi sentivo stanca o svuotata come mi è successo con Fuoco. Poi sei caduto e ho pensato che saresti morto. A quel punto ho perso completamente il controllo della situazione e ho attinto ogni briciola di energia che ho trovato da tutto quello che mi circondava…
- E mi hai salvato…
- E ti ho salvato… diversamente mi sarei uccisa. Non avrei potuto perderti una seconda volta. Sei tutto per me.
Buona lettura da Tatystories!