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Autore: Tatystories    10/10/2019    0 recensioni
Maya è una ragazza come tante che però deve fare i conti con una sedia a rotelle, con un vicino fastidioso e con una realtà celata nella sua memoria che si ripete fin dai tempi più antichi e che prevede la lotta del bene contro del male, di Madre Natura contro Caos e di cinque Elementi contro forze oscure e diaboliche. Passione, magia e mistero...
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Amore o ossessione? (Nike p.o.v.)

So che sta arrivando da me. Devo riuscire a stare solo con lei, devo farle capire di chi si può fidare e chi la capisce davvero. Se si sentirà al sicuro con me, riuscirà a dimenticarsi di Fuoco e a concentrarsi su di noi. Solo in questo modo potrò convincere Caos che il destino di Terra è al mio fianco.
  • Avanti
È così perfetta, anche in questa versione pulita e fresca. Ho osservato Terra durante i secoli amandola da lontano e assaporando ogni sua sfaccettatura. Sempre bellissima, in modo soprannaturale, sensuale, lussuriosa, impudica, arrogante, sfacciata, sicura di sé e senza censura. Questa volta è molto diversa, questo corpo umano l’ha influenzata molto di più e solo uno sciocco come Fuoco non se accorgerebbe.
  • Ti aspettavo…
  • Lo so, mi dispiace per Fuoco. Sa essere così irritante.
  • Lui non ti capisce, non può capirti. Siete così diversi… e noi così uguali.
Mi guarda sbalordita, si sta chiedendo come faccio a sapere dei sui dubbi, delle sue paure, dei suoi tormenti, ma per me Terra è un libro spalancato, spero tutto da riscrivere.  
  • Etere…
Corre verso di me, piange come una ragazzina impaurita o una donna delusa, ma in ogni caso come un qualsiasi essere umano. L’abbraccio ed è tutta mia, solo mia. Voglio essere tutto per lei, amico, confidente, fratello, amante e il suo alleato più forte e questa sera le dimostrerò che insieme siamo una squadra vincente.
  • Maya, sei così dolce e delicata. Guardami.
Solleva il viso che è rigato, piccole strisce che solcano le guance ma non rovinano un trucco perfetto perché Maya è una ragazza pulita, fresca e non ha bisogno di fronzoli per essere meravigliosamente perfetta. Le accarezzo lo zigomo per asciugarla, non mi piace che soffra, soprattutto se la causa è Fuoco. Solo a pensarci mi gela il sangue, vorrei poterlo eliminare fin da subito, certamente è il primo della lista non appena affronteremo Caos. Prima però Terra deve essere completamente mia, in ogni senso possibile.
  • Ho pensato che potremmo provare a cercare i Predonum da soli. Fuoco al momento è piuttosto riottoso alla collaborazione e lo capisco, non mi conosce.
  • Anche io non ti conosco, ma sono certa di potermi fidare di te, più che di chiunque altro. Hai sacrificato tutto per me.
Ha ragione, ho rinunciato alla mia vita per salvare la sua. Da quel giorno non ho più smesso di pensare a lei e a quando l’avrei riavuta tra le braccia.
  • Noi siamo legati da qualcosa di speciale e unico.
  • Lo so. Nessuno ci separerà più.
  • Possiamo andare nella foresta e cercare di capire da dove sono arrivati i Predonum. Oramai è buio e se anche stanotte decideranno di manifestarsi questo è il momento giusto.
  • Sono stata nella foresta anche questo pomeriggio. Ho affrontato una Sentinella, aveva ferito Fuoco.
  • È morto?
  • No, l’ho salvato con il mio potere.
  • Com’è possibile? Il veleno delle sentinelle è letale anche per noi Elements. Da quando sai guarire da ferite di questo tipo?
  • Da oggi…
  • Sei incredibile. Diventi ogni giorno più terrena eppure il tuo potere aumenta esponenzialmente quasi l’una cosa sia la conseguenza dell’altra. Sono ammirato, incantato e abbagliato dalla tua abilità.
  • Devo dirti un’altra cosa… ma non so se ti piacerà. A Fuoco non è piaciuta.
  • Ti ascolto.
  • Non ho preso l’energia dagli esseri viventi o da madre terra, ho attinto alla mia energia interiore, al mio “io” umano.
  • È incredibile!
  • Però sono quasi morta…
  • Cosa?
  • Sono svenuta e sono caduta in una sorta di coma profondo. Sognavo e ad un certo punto ho smesso di respirare perché… qualcuno mi stringeva così forte da spezzarmi le costole e impedire ai polmoni di funzionare
  • Chi? Chi ti faceva questo?
  • Tu…
  • Io? Ero io a cercare di ucciderti. Non penserai davvero che potrei mai fare una cosa del genere? Non avrai creduto alle parole di Fuoco?
La allontano tendendo le braccia ma senza lasciarle le spalle e la fisso, cerco di capire cosa pensa.
  • No, no… non ho paura di te. Non lo so perché ho fatto quel sogno… forse Lukas mi ha condizionato o forse non eri tu, era Caos con le tue sembianze. Scusami, non dovevo parlartene.
  • Ne hai parlato con qualcun altro?
  • No, non lo avrei mai fatto prima di averlo detto a te.
  • Credo sia meglio rimanga tra di noi. Sia Fuoco che Madre Natura hanno qualche remora nei miei confronti e il tuo sogno non aiuterebbe.
Maya è dispiaciuta, lo leggo nei suoi occhi. Meglio il senso di colpa, piuttosto che il sospetto. Sono sempre più meravigliato delle sue doti.  Prima la guarigione, ora la premonizione. Questa ragazza sta superando ogni più rosea prospettiva. Se Caos conoscesse davvero i suoi poteri forse si convincerebbe che ci serve viva, piuttosto che morta. Devo trovare il modo per mostrargli cosa è in grado di fare, l’unico modo sono gli occhi dei Predonum. Questa sera è il momento ideale, ho già dato istruzioni perché attacchino di nuovo e questa volta farò in modo che una Sentinella assista e riporti tutto a mio padre. Sarà lui a giudicare, senza che io debba dire nulla, sono certa la vorrà nella nostra squadra: viva!
  • Maya credi di farcela o preferisci rimandare a domani?
  • Ho ripreso le forze e voglio stare con te…
  • Io di più…
La prendo per mano e mi lascia fare, stringo forte per rassicurarla. Una piccola scossa ci percorre, dalla punta delle dita attraverso il braccio, supera il torace, si insinua nell’altro braccio percorrendolo tutto fino a raggiungere la punta delle dita dell’altra mano e passare direttamente a Maya che sbalordita sussulta.
  • Cos’è stato?
  • Un piccolo aiutino, non ti senti ancora più carica ora?
  • Si… incredibile!
  • Te l’ho già detto, siamo connessi. Qualcosa ci unisce in un modo speciale, che nessuno può capire. Solo noi.
Mi sorride ed è tremendamente bella, ma devo resistere. Se la prendessi ora, dovrei usare il mio potere per farlo, dovrei intontirla e annebbiarle i sensi. Arriverà il momento in cui si donerà a me spontaneamente e se sarò abbastanza bravo quel momento potrebbe essere questa notte.
Lasciamo la strada principale e parcheggiamo. Ci incamminiamo a piedi sul sentiero che porta nel folto del bosco. Cercheremo di raggiungere il fiume, ma non voglio che si avvicini troppo alla breccia, non è ancora il momento. Ne percorreremo una piccola parte e la depisterò all’ultimo momento portandola verso la cascata dell’Infernaccio. Lì troveremo i Predonum ad aspettarci e sebbene sarebbe davvero facile per noi sconfiggerli, dovrò fare in modo che la situazione si complichi e Terra debba ricorrere a tutto il suo potere. Dietro la cascata ci sarà una Sentinella a guardare la lotta per riferire poi tutto mio padre. Funzionerà, ne sono certo. Il percorso è impervio e buio, le luci della città sono ormai lontane e nessuno dei due è munito di torcia, si è anche imbrunito il cielo e minaccia pioggia. Maya è determinata, tutto di lei lo dichiara: il passo veloce e risoluto, lo sguardo fiero, i movimenti sicuri e orgogliosi. È decisa a sconfiggere Caos, ma ancora di più i suoi demoni che in questa vita l’assalgono come mai prima d’ora. Maya e Terra si confondono e intrecciano, sono l’una l’antitesi dell’altra, ma inseparabili e complementari fino a renderle un’unica essenza perfetta… perfetta per me.
  • Nike, guarda. Quella è magia oscura. Devono esserci dei Predonum qui intorno.
Lo show comincia.
  • Seguiamo la scia.
Una luce azzurrina quasi palpabile segna un tracciato tra il folto del bosco in direzione del fiume. Anche intorno a Terra si materializza un bagliore, è fioco e rosato. Credo che non si sia nemmeno accorta di averlo creato. È una sorta di scudo protettivo, mi piacerebbe sondare la sua resistenza. Rallento il passo e prendo distanza, poi lancio una piccola scarica elettrica, è di bassa intensità, al massimo stordirebbe, di certo non recherebbe grossi danni a nessuno. L’energia si scontra con lo scudo e rimbalza indietro perdendo un po’ di potenza, mantenendo però la sua sostanza originale. Mi aspettavo si annullasse o penetrasse in parte con minore intensità. Il fatto che lo scudo non modifichi l’effetto, ma ne devi il suo potere è molto interessante. Provo con una scarica un po’ più consistente, questa non è mortale, ma la guarigione sarebbe lenta e dolorosa. Anche questa volta stessa dinamica, la scarica rimbalza colpendo poi il tronco di un albero poco distante incenerendolo. Terra si volta per capire cosa sta succedendo.
  • Scusa, è colpa mia, pensavo di aver visto una di quelle bestiacce.
  • Sai Nike che non so nulla del tuo potere. Come si manifesta? Il tuo elemento è così diverso da tutti gli altri. Forse tutto sommato è quello che più assomiglia al mio. Mi spiego meglio. Fuoco ovviamente ha a disposizione il suo elemento da manipolare e utilizzare come arma offensiva o difensiva, Aria e Acqua lo stesso. Io invece prendo solo energia dalla terra, ma i miei poteri sono più energetici e disparati e credo di non conoscerli ancora tutti. Tu come combatti?
Sapevo che prima o poi sarebbe arrivata questa domanda e ho pensato a diverse possibili risposte. Sicuramente non posso dirle la verità, non ancora. Ho quindi imparato pian piano ad incanalare il mio potere in queste scariche elettrice che posso variare d’intensità e quindi di pericolosità e sarà questa la mia unica risposta, almeno per ora.
  • Scariche elettriche, derivano dall’elettricità del cosmo e posso regolare l’intensità. Posso provocare una leggera scossa quasi eccitante fino ad una scossa mortale… con tutte le varianti nel mezzo.
Terra si ferma, si volta e aspetta che io sia a pochi centimetri da lei. Mi guarda con una smorfia divertita poi si tocca il naso con l’indice della mano destra e infine lo scuote avanti e indietro avvicinandolo sempre di più al mio naso.
  • L’hai già usato con me? Non mentire…
Sorrido, ho capito a cosa si riferisce: li languore che ho diffuso nel suo corpo mentre plasmavo la sua figura nel marco. Inchinandomi recito la parte del figliol prodigo.
  • Chiedo scusa, non avrei dovuto, ma la tentazione di scoprire se avresti capito chi ero è stata più forte della ragione. Credo che se non fossimo stati interrotti così bruscamente ci saresti arrivata…
Terra mi scruta, la testa reclinata, le guance arrossate dalla camminata veloce e le labbra socchiuse. Sembra che voglia domandarmi qualcosa, ma non osa. Forse teme la mia risposta? Non credo, penso piuttosto sia imbarazzata.
  • Parla Maya, chiedi, io sono Etere, con me puoi essere sincera.
  • Posso riprovare quella sensazione?
Afferro le sue spalle, anche se il contatto fisico non è necessario, ma so che potrebbe perdere il controllo del suo corpo. Lascio che una piccola scarica attraversi il suo corpo facendolo fremere, è leggera, ma abbastanza per risvegliare i sensi. Terra reclina il capo indietro, ha gli occhi chiusi e accoglie l’energia con positività. La volta scorsa non era pronta, la riluttanza e la diffidenza avevano creato uno scudo difensivo che non riuscivo a superare senza forzare l’energia. Avevo bloccato il suo corpo in una morsa per poter governare il flusso energetico, ma avevo perso il controllo. Averla tra le mie braccia nuda era ciò che desideravo da tutta la esistenza e non volevo, ma nemmeno potevo trattenermi. La passione, l’amore, il desiderio, la frustrazione, la potenza era tutta concentrata in quel momento, ma non era quello giusto. Adesso, qui e ora Terra è pronta a sentire cosa possiamo essere insieme. Lascio che la scarica s’intensifichi ancora un po’, so di essere al limite tra piacere e dolore, ma Terra può resistere. La schiena si inarca, le gambe perdono forza, la stringo al petto per impedirle di cadere. Il suo seno gonfio e sodo si comprime e un languore tutto umano ci invade. Questo tipo di energia può originare sensazioni completamente differenti. Dalla paura, all’euforia, alla diffidenza fino all’eccitazione. Con un braccio la sorreggo cingendole la vita, l’altra mano riporta delicatamente la sua nuca verso di me fino a quando le nostre labbra si sfiorano. Spalanca gli occhi e sono pieni di fede e tormento, poi li richiude ritornando nel suo mondo fatto di sensi e palpiti. Aspetto e sembra che passi un’eternità, in realtà sono solo pochi secondi ma di struggimento fisico e psicologico. Finalmente mi bacia, uno sfioramento di morbidi petali di rosa, un contatto leggero che m’infiamma. Voglio dipiù, molto di più. Insinuo la lingua, lei è reticente, ma basta poca insistenza perché ceda e il bacio diventa un incendio. Lascio la sua nuca e insinuo la mano tra i suoi capelli liberandoli dalla costrizione dell’elastico e lasciando che si posino delicatamente sulle spalle. Lei sospira, ha ancora gli occhi chiusi.
  • Lukas…
No! Non può pensare a lui tra le mie braccia.
L’energia svanisce, divento di ghiaccio, sono furioso. Terra lo capisce e si risveglia dallo stato ipnotico che l’aveva contagiata. È stordita e confusa, forse non si è resa conto di quello che ha detto o forse è molto peggio. Guarda a destra, a sinistra, infila le mani tra i capelli sciolti e mi fissa.
  • Io… scusa… tu… Fuoco era qui…
È come pensavo, credeva di essere tra le braccia di Fuoco… ma finirà presto questa situazione perché mai come ora sono certo che Fuoco sparirà per sempre e Terra sarà solo mia.
  • Andiamo o perderemo le tracce.
  • Aspetta Nike, parliamo un attimo.
  • Parleremo, non ora però. Ci sono i Predonum, ne sento la presenza.
Mi avvio spedito verso la cascata, devo portare avanti al piano. Caos deve sapere dell’enorme potere di Terra, poi penserò a Fuoco e a quel punto non ci sarà più niente e nessuno tra me e Terra.
Maya mi segue, acceleriamo, sento il rumore dell’acqua che cade potente e mi infonde sicurezza e determinazione. Mando il segnale concordato con i Predonum e finalmente do inizio alla tragedia.
Il Predonum sbuca dal folto della foresta, poi ne sbucano altri due dal lato opposto.
  • Nike!
Maya mi avvisa del pericolo, ma fingo di non essermi accorto dei Predonum e lascio che uno di questi mi assalga. Combattiamo a terra rotolandoci senza sosta, non posso permettermi di rimanere fermo in luogo troppo a lungo perché Terra ha già creato un fascio di luce protettivo che continuava a direzionare verso di noi. Intanto gli altri due Predonum stanno per rilasciare le spore dalle loro ali e Terra sa che se non mi coprirà con la sua protezione verrò colpito… o almeno questo è quello che crede. È quindi impegnata ad ampliare il più possibile il suo raggio d’azione e contemporaneamente ha ancorato i piedi al terreno per ordinare alle radici degli alberi di afferrarmi. Devo sgusciare come un’anguilla per non farmi catturare, ma ancori pochi secondi e darò il giusto epilogo a questa sceneggiata.
  • Maya scappa!
Il terreno è finito, siamo al limitare della foresta, sul confine con il fiume a ridosso della cascata. Mi sollevo in posizione eretta e porto con me il Predonum, fingo che sia esattamente il contrario e che sia io in balia della bestia alata. Lancio delle scosse che però mancano il bersaglio ma colpiscono alcuni tronchi incendiandoli e dando origine ad un incendio.
  • Etere stai attento!
Sono le ultime parole che odo perché con un gesto teatrale mi lancio nel vuoto, lasciando credere a Maya di essere stato ferito e spinto dal Predonum nel fiume. Si tratta di un salto di alcune centinaia di metri, abbastanza per credermi in punto di morte. Odo un’enorme esplosione e una luce accecante, poi vedo il viso di Terra che furioso mi fissa cadere sempre più in basso, ha direzionato l’incendio verso i Predonum per ucciderli. Sta muovendo le mani in modo circolare come se avesse tra le mani una sfera e volesse plasmarla. È avvolta in un vortice che diventa sempre più intenso man mano che la sfera prende consistenza e aumenta di dimensione. Poi il vortice si allontana da Terra e si dirige prontamente verso di me, scende fino a raggiungermi e avvolgermi e mi accompagna a terra dolcemente. Guardo verso l’alto e mi accorgo che l’incendio è stato domato perché dalle cime degli alberi si innalza una colonna di fumo nero, ma non è lambito da fiamme. Vedo anche Terra, bellissima e fiera, che si lancia nel vuoto e attera leggera nelle acque del fiume che la accolgono liberando mille goccioline tutto intorno come se il fiume stesso volesse festeggiare la sua padrona. Nel corso del tempo non avevo mai visto Terra dominare gli altri elementi con tanta facilità. Il suo potere è nato come specificatamente rivolto agli esseri viventi, vegetali e animali, è da essi che trae la sua forza ed è su di essi che deve vegliare. Una conseguenza logica è stata per lei collaborare con estrema facilità con gli altri elementi che circondano gli esseri viventi, mai però l’avevo vista dominarli con tale padronanza. Oggi ha richiamato l’acqua, l’aria, il fuoco con sapienza e maestria. Se ancora non è in grado di controllare il mio potere è solo perché non lo conosce, ma presto sarà padrona di ogni cosa. La Sentinella dovrebbe aver registrato ogni passaggio attraverso la sua vista speciale, era nascosta tra gli arbusti del sottosuolo e porterà tutto a mio padre e allora capirà come me che Terra è preziosa. Non va sacrificata, ma accolta al nostro fianco.
Si avvicina e mi cinge il capo.
  • Mi dispiace, non sono riuscita a proteggerti.
Apro gli occhi.
  • Sto bene, mi hai salvato con quella cosa terribilmente sexy di poco fa.
Terra ride, è nella sua forma più perfetta. È nuda, bagnata e risplende di magia e luce. Gli occhi brillano, la pelle abbaglia e le sue forme così morbide e vellutate sono voluttuose e pudiche allo stesso tempo, è Maya e Terra insieme, è la perfezione. Il suo viso s’incupisce e le domando:
  • Cosa succede?
  • Non sono riuscita a mantenere il mio proposito.
  • Di cosa parli?
  • Volevo combattere contro i Predonum prendendo la mia energia da me stessa, come ho fatto con Lukas, volevo dimostrare che potevo farcela anche senza prosciugare le energie degli esseri viventi, atto che mi lascia sempre inebriata, quasi ubriaca e meno padrona di me stessa, ma non ce l ‘ho fatta.
  • Terra devi capire che ti eri appena ripresa, non eri in forze e l’attacco è stato terribile. Avevamo di fronte tre spaventosi Predonum che ci hanno colto di sorpresa. Io stesso non sono riuscito a proteggerti.
  • Ma all’inizio ha funzionato, ho creato il fascio protettore senza chiedere nessun aiuto, l’ho controllato e direzionato, ma la lotta era così feroce. Non riuscivo a coprirti, però non mi sentivo stanca o svuotata come mi è successo con Fuoco. Poi sei caduto e ho pensato che saresti morto. A quel punto ho perso completamente il controllo della situazione e ho attinto ogni briciola di energia che ho trovato da tutto quello che mi circondava…
  • E mi hai salvato…
  • E ti ho salvato… diversamente mi sarei uccisa. Non avrei potuto perderti una seconda volta. Sei tutto per me.
Mi accarezza il volto e finalmente mi bacia, con tenerezza e amore. Ma non sono uno sciocco e so che non è il bacio che aspettavo, quello che ho desiderato per secoli. Questo è quello che la razza umana chiama bacio fraterno… ma cambierà, quando Fuoco sarà fuori dai giochi cambierà tutto.

Buona lettura da Tatystories!
   
 
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