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Autore: BeautyLovegood    13/10/2019    2 recensioni
Un pagliaccio può conquistare il cuore di una ragazza con le risate o con la dolcezza?
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho sempre saputo che sarei diventato un pagliaccio.
Con la mia faccia pitturata di bianco, le labbra e il naso rossi, due righe intorno agli occhi, una parrucca castana, un cappello alla Charlie Chaplin e vestiti lunghi e colorati, mi sento il re dei clown.
Sono bravo a far ridere la gente. È una tale gioia vedere tanti sorrisi mentre racconto storie buffe, cammino con le mie scarpe gigantesche e faccio facce strane mentre tiro torte di panna in faccia ai miei colleghi o ci spruzziamo l’acqua tra di noi.
Le risate sono il mio pane quotidiano, ma tutto questo è cambiato da quando al circo è arrivata una nuova collega. È una bravissima acrobata, vola come una colomba quando si esercita con le sue altalene. Ogni volta che la guardo esibirsi, vorrei approfittare del silenzio del pubblico per gridarle quanto sia cara al mio cuore, ma sarebbe un grosso rischio che mi peserebbe sulla coscienza per tutta la vita. Quando le parlo, lei mi fa un grande sorriso e ride, ride tantissimo, ha una risata adorabile.
Un giorno le regalai un piccolo fiore e le rivelai i miei sentimenti.
Per la prima volta in vita mia, odiai la sua risata.
Lei credeva che scherzassi, che il mio fiore fosse pieno d’acqua da spruzzarle sul viso e che fosse una prova per una mia esibizione.
Rifiutò il fiore e se ne andò a ballare con le sue amiche.
Rimasi ad aspettarla in piedi per tutta la notte nel punto in cui mi lasciò solo, con il fiore ai miei piedi.
L’aspettai giorno e notte, anche mentre facevo ridere i bambini e lavoravo sui miei costumi e i miei trucchi. Provai a cambiare persino aspetto per apparire meno buffo ai suoi occhi, ma il pubblico non apprezzò il mio trucco delicato.
Ho sempre saputo che sarei diventato un pagliaccio.
Adesso odio il mio lavoro.
Le persone ridono quando mi guardano, ma non immaginano quanta tristezza ci sia dietro il mio aspetto burlone.
Non ho mai smesso di aspettare lei.
Neanche quando si è sposata con un giovane agricoltore.
La sto aspettando anche adesso che è in dolce attesa del suo primo figlio e per questo ha dovuto lasciare il circo.
Le mie lacrime mi sciolgono il trucco, ma a me non importa.
Quel fiore è ancora a terra ad aspettare di essere raccolto.
Ho sempre saputo che sarei diventato un pagliaccio, ma adesso basta!
Sono ormai troppo vecchio per far ridere la gente e il trucco mi irrita la pelle.
Addio faccia bianca e rossa, addio finti capelli, addio cappello alla Charlie Chaplin, addio vestiti lunghi e colorati, addio fastidiosissime scarpe giganti.
Mi guardo allo specchio e saluto il mio nuovo aspetto: sono alto, con pochi capelli, le rughe e un po’ di pancetta, ma sono un uomo, non più un pagliaccio.
Cammino piano, godendomi l’aria che non odora di paglia, trucco, sudore e fuoco.
Mi guardo indietro. Il tendone è così lontano da sembrare un pezzo del mio passato che non esiste più.
Non conosco altra vita al di fuori di quella del circo, ma non ho paura, perché ho speranza.
Speranza di ritrovare la donna che amo e rivelarle di nuovo i miei sentimenti ma con il mio vero aspetto, spoglio di qualunque fantasia e burla e rivestito di verità. Non è perfetto, ma è reale.


























































Per questa piccola storia, mi sono ispirata ad una statuetta di porcellana di mia madre a forma di pagliaccio che guarda un punto lontano con aria sognante ma anche un po' malinconica e ai suoi piedi c'è un piccolo fiore.
  
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