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Autore: Crateide    13/10/2019    0 recensioni
Sai, io ho fatto finta di niente, ma Sirius mi aveva parlato tanto di te. Mi aveva raccontato di quanto fossi intelligente, pacato, sveglio e gentile e di quanto mi saresti stato simpatico appena ti avessi conosciuto. Quando ti sei presentato, però, con quei vestiti un po’ logori e il viso stanco e scavato, mi sono chiesta se in realtà Sirius non mi avesse presa in giro. Ma è bastato un tuo sorriso, un tuo timido e sincero sorriso, per farmi ricredere.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Iniziativa: Questa storia partecipa al #Writober 2019 di Fanwriter.it.

Prompt: luna piena (giorno 13).

Numero parole: 388.

 

 

 

 

Dovrei concentrarmi, essere vigile, attenta, con i sensi tesi come corde di violino. In fondo, la battaglia è alle porte e non posso permettermi distrazioni. Moody non ne sarebbe felice di sapermi qui, con le braccia abbandonate lungo i fianchi, esposta a qualsiasi attacco. Eppure, non riesco a staccare gli occhi da questa luna piena che mi brilla sopra la testa e mi ricorda che tu sei lontano, chissà dove, a lottare contro te stesso e il mondo intero, da solo.

Remus...

Chissà se ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati. È stato a Grimmauld Place, a casa di Sirius. Credo sia stato proprio lui a presentarci.

Sai, io ho fatto finta di niente, ma Sirius mi aveva parlato tanto di te. Mi aveva raccontato di quanto fossi intelligente, pacato, sveglio e gentile e di quanto mi saresti stato simpatico appena ti avessi conosciuto. Quando ti sei presentato, però, con quei vestiti un po’ logori e il viso stanco e scavato, mi sono chiesta se in realtà Sirius non mi avesse presa in giro. Ma è bastato un tuo sorriso, un tuo timido e sincero sorriso, per farmi ricredere.

«Sai... è un lupo mannaro e si è sempre sentito maledetto per questo. A parte me, James e quel traditore di Peter, non aveva altri amici.»

Ricordo ancora le parole di Sirius e l’amarezza e la disapprovazione con la quale le aveva pronunciate. Mi aveva anche detto che, probabilmente, mi avresti evitato, forse per paura di essere giudicato, senza sapere che io non l’avrei mai fatto Remus. Mai.

Ho cercato di avvicinarmi a te rispettando i tuoi tempi, mettendo un freno al mio entusiasmo, per paura di spaventarti, di sembrare troppo invadente, troppo impicciona e goffa.

Tu mi sei piaciuto subito, Remus, non posso negarlo. E, ora che ci penso, se dovessi dire qual è stato il momento esatto in cui mi sono innamorata di te, non saprei farlo. È stato quando mi hai sorriso quel lontano giorno? Oppure quando mi hai stretto la mano? O, ancora, quando abbiamo lottato insieme la prima volta, spalla a spalla?

Davvero, non lo so.

Forse, questo significa che ti ho sempre amato, mi ritrovo a pensare e sorrido a questa notte e a questa luna, con la folle speranza che tu, ovunque ti trovi, la stia guardando pensando a me.

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell’autrice:

Ciao a tutti e, sì, purtroppo per voi sono ancora qui.

È la prima Lupin/Tonks che scrivo, siate clementi. Non sono solita regalare gioie, ma... beh, per le disgrazie ci ha già pensato la Rowling, quindi non ho voluto infierire ulteriormente, anche perché Lupin è il mio personaggio preferito e ho pianto come se non ci fosse stato un domani quando ho letto la sua morte (che unita a quella di Tonks, secondo me, è stata la più strappalacrime).

Spero che la flash vi sia piaciuta.

 

p.s.: per chi fosse masochista volesse, QUI sul mio blog trovate tutte le altre storie scritte fino a oggi per il writober.

 

 

Senza alcuna pretesa,

Elly

 

 

 

 

   
 
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