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Autore: serafinewriter    13/10/2019    0 recensioni
Se Harry Potter non fosse stato scritto dal punto di vista di Harry? Se fosse stato presente un altro personaggio pronto ad infiltrarsi occasionalmente nel Golden Trio?
Sono consapevole del fatto che quello che sto per scrivere a molti non aggraderà affatto, ma non ho potuto farne a meno.
Kyra Mason, una Serpeverde dell'anno di Harry, riscriverà dal suo punto di vista tutti i punti salienti della storia del giovane mago, e ne stravolgerà un sacco di dettagli, che nella storia originale ormai sono più che consolidati.
Se siete tradizionalisti, probabilmente non fa per voi, ma se siete avvezzi alle stranezze, fatevi avanti. Chissà, potrebbe piacervi
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Dicembre

 

Rivedere il Professor Lupin girare per i corridoi, seppur non in piena forma, fu un gran sollievo per gli studenti di Hogwarts. Già dalla prima lezione con l’insegnante il clima amichevole ed autorevole che aveva instaurato da inizio anno era tornato a crearsi.

Personalmente Kyra credeva che con alcuni dei suoi compagni fosse anche troppo indulgente. Lo rivelò al professore durante uno dei loro incontri nel dopo scuola. Stava provando un incantesimo di difesa, anche se non coincidente con il suo anno accademico. Il Professor Lupin riteneva che i tempi lo richiedessero, seppur continuasse a raccomandarsi che non se ne andasse troppo a zonzo.

Non servirebbe a niente punirli, Kyra. Tutti i ragazzi si divertono a prendere in giro i loro insegnanti. Rispose con il tono stanco che lo contraddistingueva da tutta la settimana, nonostante si mostrasse molto più rilassato delle ultime volte che l’aveva incontrato. Devo guadagnarmi il loro rispetto con i fatti, non con la forza. E sarebbe il caso che tu facessi lo stesso ora. Concentrati. Su. E con queste parole chiuse il discorso, non permettendole più di tornarci.

Era quasi ora di cena quando l’insegnante la cacciò intimandole di andare a divertirsi un po’ prima di andare a letto. Ma niente uscite di nascosto! Fa solo qualcosa di innocuo, mi raccomando. Buonanotte signorina Mason.

 

Kyra non se lo fece ripetere due volte! Le settimane di novembre, infatti trascorsero sempre più tranquille, se non si considerava la presenza di Draco Malfoy, ormai abile di muovere entrambe le braccia dopo “l’infortunio” con Fierobecco, l’ippogrifo di Hagrid. Andò spesso a trovare il guardiacaccia durante quel periodo. Nonostante le minacce di Malfoy, non sembrava che Hagrid avesse ricevuto brutte notizie o se non altro non lo disse a Kyra. Le sue visite purtroppo erano spesso brevi e frettolose. Con l’accorciarsi delle giornate gli studenti avevano sempre meno tempo da passare all’esterno, soprattutto con i Dissennatori in giro. Seppur molti prendessero in giro Harry per la sua reazione ai Dissennatori, nessuno voleva finire come lui.

Harry si era ripreso bene dalla caduta, e rimase in infermeria non più di un fine settimana. Kyra andò a trovarlo solo una volta. Non voleva infierire ulteriormente dopo la perdita della sua scopa, così gli portò dei biscotti che Fred e George avevano recuperato per lei dalle cucine.

Prima o poi avrebbero dovuto portarla con sé. Ogni volta che ci andavano poi profumavano di arrosto e cannella per tutta la giornata. Anche Kyra voleva profumare di arrosto e cannella.

Mi dispiace, hai avuto la tua occasione. Aveva detto George, quando gliel’aveva chiesto.

E poi è troppo pericoloso per una del terzo anno. Non è così facile, sai? Si vantò Fred, e con un gesto della mano fece per allontanare l’amica che determinata assillò i gemelli per tutto il resto della giornata.

 

Ormai era arrivata la neve da un paio di settimane e con quella il professor Vitious aveva colto l’occasione per rendere Hogwarts il posto più natalizio di sempre. Come sempre erano comparsi dodici alberi decorati a dovere nella Sala Grande e nelle aule ed i corridoi il profumo di vischio e bastoncini di zucchero aveva preso il sopravvento sulla voglia degli studenti di fare lezione.

Dai, Hermione, restiamo un po’ fuori! protestò Kyra al gesto dell’amica di rientrare. Dovevano riportare dei libri in biblioteca, prima della fine della giornata, e la giovane Serpeverde, aveva insistito perché facessero il giro esterno. La temperatura era davvero bassa, ormai, ma lo era anche all’interno del castello.

La ragazza dai ricci ribelli fece per rispondere, ma notando qualcosa alle spalle dell’amica, l’afferrò per il braccio e trascinò dietro ad una colonna.

Troppo tardi.

Un palla di neve gelida colpì Kyra proprio in testa. Si sfiorò la radice di una delle trecce per assicurarsi che la sua acconciatura fosse ancora intatta, e si voltò in cerca di un colpevole.

Nemmeno a dirlo, ed un’altra sfera di neve arrivò dritta verso la spalla della ragazza.

 

Guerra! esclamò uno dei due tiratori dai capelli rossi. Ovviamente i gemelli Weasley.

Kyra non se lo fece ripetere due volte e si chinò a raccogliere quanta più neve possibile, per mettere su una buona difensiva.

In men che non si dica si ritrovarono in una vera e propria battaglia, dove anche la povera Hermione venne coinvolta senza volere (anche se era difficile credere che Fred non l’avesse fatto di proposito), che decise di lasciare i tre a giocare.

Kyra preparò una bella palla di neve compatta, quella della vittoria, con cui avrebbe messo k.o. entrambi i gemelli. Un ultimo lancio perfetto.

Bhe, non proprio perfetto. Entrambi i ragazzi lo schivarono e quella andò dritta a schiantarsi contro la faccia di Gazza.

Accidenti!

Non sentirono nemmeno tutti gli epiteti che stava urlando loro ed i diversi metodi di tortura con cui intendeva punirli, tanto veloce stavano scappando. Cambiarono direzione più e più volte, fino a nascondersi in un aula vuota al quarto piano. Con il fiatone e le lacrime agli occhi dalle risate, Fred estrassè una pergamena da sotto il mantello.

Sta a vedere… sussurrò George, prendendo la bacchetta. Giuro solennemente di non avere buone intenzioni! esclamarono in coro al pezzo di carta. Cos’era? Un altra giustificazione truccata? Si avvicinò, curiosa ai due, che stavano esaminando qualcosa.

Che zuccone! Ci sta cercando vicino all’aula di Pozioni!

Sulla pergamena c’era una vera e propria mappa di Hogwarts, tanto accurata da segnare anche i suoi studenti ed insegnanti, e la loro locazione.

A bocca aperta, osservava quell’oggetto magico, affascinata.

Ma questi sono… sono passaggi segreti! E le cucine! Le Sale Comuni! C’è tutto! Come avete fatto?

Chiaramente i gemelli erano soddisfatti del loro piccolo tesoro, e pronunciando un’altra formula fecero sparire tutto quanto e riposero di nuovo la pergamena al sicuro.

Mappa del Malandrino. Si chiama così. L’abbiamo trovata nell’ufficio di Gazza e, bhe, ci ha aiutato parecchio in situazioni come questa. Spiegò George.

Anche se ormai siamo abbastanza bravi anche senza. Ormai questo castello non ha più segreti per noi! Continuò Fred, beffardo.

Kyra avrebbe dovuto raggiungere Hermione in biblioteca, ma alla luce di quella nuova rivelazione, perse il senso del tempo, e trascorse l’intero pomeriggio rifugiata lì con i gemelli a discutere della mappa e di tutti i successi che erano riusciti a raggiungere grazie a lei.

Ah quanti rifornimenti da Zonko siamo riusciti a fare! E quante volte Gazza non ha capito come abbiamo fatto a sfuggirgli! Fred ti ricordi quando…

...Sì! Esattamente come quando…

... Strabiliante!

Ovviamente Kyra capiva poco o niente dei loro discorsi, ma quando si ricordavano che lei non era connessa quanto loro, e le raccontavano le loro “avventure” non faceva che ridere.

Ha davvero un potere straordinario. Disse dopo un po’, sdraiata su alcuni banchi con lo sguardo sul soffitto. Credete che ce ne siano altre in giro?

Non credo proprio. Rispose subito Fred, troppo geloso della pergamena.

Codaliscia, Lunastorta, Felpato e Ramoso l’hanno creata. Crediamo fossero studenti come noi. Continuò George, spiegando l’affermazione del fratello.

Siamo in debito con loro! Vorrei stringergli la mano!

Ma cos’è? Ne volevi forse una?

Mi dispiace, Kyra, ma credo che siamo gli unici ad averne una.

Già il nostro tesoro.

Kyra non voleva certo rubare loro una cosa tanto cara, ma se ne fossero esistite altre, avrebbero potuto tornare molto utili.

No, ma sai, di questi tempi conoscere tutti questi passaggi segreti. Penso che tornerebbe utile a molti. Si spiegò, rimettendosi seduta composta e parlando più seriamente.

Lo sappiamo, ci stavamo pensando da un po’. Fred, si sedette accanto a lei.

Sì, noi ormai la sappiamo a memoria. Forse dovremmo passare il testimone a chi ne ha più bisogno di noi. Ora George si mise dall’altro lato accanto a lei. L’altro gemello più riluttante all’opzione di cederla a qualcun altro.

A chi pensavate? Chiese, lasciando correre la sua immaginazione. Forse a Ron, dato che anche lui aveva un talento per mettersi nei guai ogni anno.

Harry.

Ne ha davvero bisogno.

Non può nemmeno andare ad Hogsmeade.

Crudeli. I suoi zii sono crudeli.

E così discussero seriamente di quella possibilità. Chiaramente Fred era meno convinto del fratello, che credeva fosse la cosa giusta da fare, per quanto difficile.

George era sempre stato quello più riflessivo dei due.

Insomma, riflessivo. Non era una caratteristica che apparteneva ai gemelli Weasley, in effetti.

Giunsero alla conclusione che l’avrebbero consegnata l’indomani ad Harry, mentre tutti gli altri sarebbero andati ad Hogsmeade.

 

Seppur non fosse nei suoi piani fare compere per il Natale. Portava con sé una borsa piena di dolci che voleva far assaggiare a sua cugina, totalmente estranea al mondo magico, oltre al suo baule. Il treno per Londra, partiva da Hogsmeade al mattino presto, quel lunedì mattina e Kyra si stava già preparando a raggiungere le carrozze. Aveva già avuto modo di salutare i compagni la sera prima, ed ora andava in cerca di Harry, Hermione e Ron, che aveva a malapena visto ad Hogsmeade. Era certa che Harry avesse ricevuto la mappa ed incontrato i due amici, ma non capiva perché fossero così sfuggenti.

Purtroppo quella mattina non c’era traccia dei tre in giro, così, rassegnata decise che avrebbe scritto loro una lettera sul treno.

Trascinò il suo baule ancora fino all’ufficio dell’insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure. Lo lasciò fuori dalla porta, e fece per entrare scostandola di poco.

 

Credo che dovrebbe saperlo. Sta diventando troppo pericoloso. Sentendo quelle parole uscire dalle labbra del Professor Lupin, Kyra si bloccò, indietreggiando.

Sono così simili! Uguale a suo padre, è evidente. Insistette con il suo interlocutore misterioso.

So cosa significavano per te Potter e Black, Remus, ma non è compito tuo. Vorrei che lo tenessi bene a mente in futur…

 

Origli, Mason?

 

Maledizione! Goyle l’aveva spaventata a morte. E poi, “origli”, Goyle conosceva un verbo così complesso? Non se l’aspettava proprio.

 

Non starmi fra i piedi. Bisbigliò, e con un gesto della bacchetta fece levitare il suo baule e se lo portò avanti così da poterlo controllare mentre si dirigeva all’ingresso.

Ignorò totalmente ciò che il burattino di Malfoy continuava a dirle, ripensando alla conversazione che aveva appena sentito. Il Professor Lupin stava parlando di Harry con il Preside, non aveva dubbi a riguardo. Ma cosa gli stavano nascondendo?




Il padrino

 

Aveva scritto tutto quello che aveva sentito in una lettera ad Hermione prima ancora di essere a Londra, e dopo aver pregato un po’ Percy Weasley, ottenne in prestito il suo gufo per spedirla.

Non nascose i suoi timori a Fred e George Weasley, che non persero occasione per far ridere Kyra.

Avevano sostituito la bacchetta di Percy con un prototipo di “bacchetta finta”. Dovevano lavorare sul nome. Lo scherzo consisteva nel indurre il fratello a fare incantesimi ed in quel momento la bacchetta avrebbe assunto una forma buffa.

Ovviamente non aveva funzionato a dovere, e la bacchetta si era trasformata in un pollo mentre era ancora nella tasca di Percy. Un pollo vivo.

Kyra rise tanto da non reggersi nemmeno in piedi, e ricominciò a ridere ancora ogni volta che ci pensava.

 

Il profumo di biscotti alla cannella e cioccolata calda aveva invaso la casa di Kyra già dal mattino presto, svegliando i suoi abitanti ed ospiti.

Nei giorni precedenti, infatti, erano arrivati i parenti più lontani e si erano sistemati nelle stanze degli ospiti.

Nonostante il dolce risveglio, avrebbe dovuto affrontare un Natale un po’ più amaro.

Ad Hogwarts, infatti, era libera di vestire, acconciarsi, parlare come preferiva. A casa, invece, era molto limitata in questi aspetti. Soprattutto in presenza d’ospiti.

Appena alzata dovette subito impegnarsi a domare i suoi capelli, che prima di esser spazzolati ricordavano un po’ quelli di Hermione, se non per il colore.

Li intrecciò subito, in modo che nessuno potesse dire nulla sulle sue onde. Pensò di scendere a vedere i regali in pigiama, ma sapeva che la nonna avrebbe preferito che indossasse un bel vestito, perciò aprì il suo guardaroba e ne estrasse un vestito a ruota rosso, ed un cardigan del medesimo colore, così che non avesse troppo caldo. Li posò sul letto e solo in quel momento notò ai piedi del letto, fra le trapunte, un pacchetto molto piccolo.

Un regalo?

Con curiosità lo prese subito per scartarlo e vi trovo una collana con un ciondolo che conteneva una foto della madre quando stava ancora bene e… Non si capiva bene ma doveva essere Kyra quando aveva solo qualche giorno. Portò il medaglione al petto, chiudendo gli occhi. Si prese un attimo per visualizzare la scena. Lei fra le braccia di sua madre, serena, innamorata di sua figlia. Memorizzò il suo sorriso.

Wow.

Delle lacrime calde percorsero le sue guance giusto per un attimo. Poi la felicità prese il posto della commozione. Indossò la collana, e si cambiò d’abito. Non sapeva perché, ma decise di coprirla con il vestito. Non voleva condividere il suo regalo con nessun altro.

Quel piccolo dono le diede la voglia di comportarsi bene per tutto il giorno. Fu impeccabile in tutto quello che la nonna le chiedeva di fare. Dal servire il té, al suonare il piano per pavoneggiarsi con la sorella sulle doti di sua nipote. Non si lamentò, non sbuffò, non litigò con la cugina. La zia Jadis definì la nipotina “deliziosa”, proprio lei che anni prima ne disse che era “la peggior disgrazia che quella famiglia avesse mai visto io l’avrei lasciata fuori dalla porta ad urlare”. Ovviamente era una donna, mh, deliziosa.

Alla sera, erano tutti riuniti nelle solite chiacchiere, a cui Kyra odiava prendere parte, perché non poteva fare altro che mentire, perciò prese posto accanto ad Hilary a cui consegnò una confezione di Tutti I Gusti + 1. Rise tantissimo quando le capitò il gusto di calzino sporco. Hilary era diventata tutta rossa ed era corsa a sputare la caramella nel bicchiere della dentiera della bisnonna Clarie. La pace non sarebbe durata a lungo per quello, ma non sarebbe stata certo Kyra a parlare.

Un gran fracasso, però, distrusse l’armonia prima del tempo. La signora Mason, moglie dello zio Nathaniel stava urlando dal bagno GUFI GUFI, AIUTO GUFI.

A quelle parole, Kyra balzò subito in piedi e corse al bagno del piano terra. Un bellissimo gufo bianco stava battendo il becco contro la finestra con una lettera fra le zampe. Oltrepassò la zia, ed andò ad aprire la finestra, facendo entrare il gufo, chiaramente uno di quelli della scuola. Prese la lettera dalle sue zampe, e riconobbe subito la calligrafia di Hermione. Non ho biscotti con me. Vai di sopra. Ti porto dell’acqua e qualcosa da sgranocchiare. E come se avesse realmente compreso, il gufo uscì dalla porta del bagno e volò su per le scale verso la stanza di Kyra. Che animali particolari.

Tu sei nei guai signorina! Guai serissimi! Come hai osato portare quei… MOSTRI in questa casa?! Come?!

Dovette aspettere più di un’ora prima che finissero tutti di rimproverarla, e metterla in punizione. Quando finalmente poté rinchiudersi nella sua stanza (E se senti un solo suono di quel tuo maledettissimo basso, vengo a prenderlo e lo uso come legna da ardere!) poté finalmente leggere anche la lettera di Hermione.

 

“Cara Kyra,

Ti ringrazio per avermi scritto subito!

Assolutamente sì, è importantissimo quello che ci hai detto!

Scusa se nessuno di noi ha avuto modo di salutarti quando sei partita, ma eravamo tutti

sconvolti da quello che abbiamo scoperto ad Hogsmeade.

Harry ci ha raggiunto grazie ad un passaggio segreto (che incosciente) ed abbiamo sentito la

professoressa McGranitt, il professor Vitious, Hagrid ed il Ministro parlare ai Tre Manici di

Scopa. Parlavano di Sirius Black.

Oh Kyra, non immaginerai mai che cosa abbiamo scoperto. Sono così preoccupata per Harry.

Sirius Black ed il papà di Harry erano amici fin dai tempi della scuola, ed è stato lui a tradire i

Potter. Erano protetti da un Incanto Fidelius, perciò non ci sono dubbi. Lui era il custode

segreto. L’unico a poterlo dire a Tu-Sai-Chi. Deve essere stato terribile. Hagrid l’ha anche

incontrato quella notte. Voleva che finire il lavoro che il suo Signore non aveva portato a

compimento. E poi ha raggiunto Peter Minus (era un altro amico del padre di Harry, abbiamo

scoperto) ne ha lasciato solo un dito. Tutto il resto polverizzato. Rideva quando il Ministero l’ha

trovato. Non ha avuto alcun rispetto per la loro amicizia, o per Harry. Pensa che è il suo

padrino...

Harry purtroppo ha sentito tutto. Ora vuole vendetta ed io non so più come fermarlo.

Vorrei che fossi rimasta anche tu a farlo ragionare. Forse a te, che puoi capirlo, avrebbe dato

ascolto.

Non so proprio che pensare.

Spero che tu stia passando un buon Natale.

Tua, Hermione”

 

Kyra non perse tempo e rispose subito. Non aveva altre notizie da darle, ma ora molte cose assumevano senso. Anche il discorso del Professor Lupin ed il Professor Silente.

Faceva fatica ad immaginare un tale scenario. Pensare che uno dei suoi migliori amici potrebbe fare una cosa simile era fuori discussione. Eppure quello che aveva fatto Sirius Black era un dato di fatto.

Quella notte Kyra non dormì, ripensando a quella storia.





   
 
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