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Autore: Kim WinterNight    14/10/2019    4 recensioni
Quaranta drabble, quaranta canzoni di sottofondo scelte a caso dalla mia vastissima playlist.
Quaranta piccole song-fic, ma non basate sul testo delle canzoni, bensì sulla melodia, su quell'insieme che colpisce e trasmette emozioni immediate.
Quaranta brevi racconti che tratteranno di diversi aspetti dell'animo umano e delle sue percezioni.
Quaranta esercizi di scrittura, quaranta dialoghi botta e risposta.
Il tutto unito da un elemento comune e ricorrente: la follia dell'autrice :D
All'inizio di ogni drabble troverete artista e titolo del brano che vi consiglio di tenere in sottofondo durante la lettura; vi basterà cliccarci sopra per accedere al link di YouTube.
NOTA:
Generi, avvertimenti, note e coppie sono solo indicativi. Essendo una raccolta di storie tutte diverse, non è detto che tutti i parametri appaiano in ogni capitolo o che non se ne trovi qualche altro durante la lettura. Ho selezionato quelli più significativi, anche se è stato davvero difficile scegliere solo poche voci.
Buona lettura e grazie a chiunque si farà un giretto tra queste poche righe! ♥
- La ventottesima drabble, "Angoscia", è arrivata OTTAVA al contest "Tematiche delicate in 100 parole" indetto da amicadeilibri sul forum di EFP.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime, Nonsense | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Disagio

[Megaherz – Schizophren]

 

 

 

 

 

 

«Ti chiami Massimo, giusto?»

«Sai già la risposta.»

«Vorrei tu fossi collaborativo, altrimenti la seduta non sarà utile.»

«Io neanche ci volevo venire qui.»

«Okay, e… come mai hai deciso di esserci, se non ne avevi voglia?»

«Che ne so, Mariangela dice che dovrei smettere di bere e che uno strizzacervelli può aiutarmi.»

«Mariangela è tua moglie?»

«Mia moglie, sì, quella santa donna!»

«Quindi hai il vizio del bere, Massimo?»

«Te l’ho già detto, no? Hai la memoria corta?»

«D’accordo. E non vuoi smettere.»

«È una domanda?»

«Senti, Massimo. Vuoi stare qui?»

«Ho già risposto anche a questo, sei noiosa.»

«Ho capito. Chiudiamola qui.»

«Oh, finalmente!»

 

 

 

 

[106 parole]

 

 

 

 

Ho voluto intendere il disagio come sentimento che quest’uomo prova nel sentirsi sotto analisi, che poi si riflette anche sulla psicologa che non sa come prenderlo.

Spero di essere riuscita nel mio intento.

Grazie di cuore a tutti voi che ancora leggete e recensite, alla prossima

  
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